• Non ci sono risultati.

el Sicario room

Nel documento 51° Festival dei Popoli (pagine 101-103)

Francia/Italia, 2010, video, 80’, col. Regia, fotografia: Gianfranco Rosi Soggetto, sceneggiatura: Gianfranco Rosi, Charles Bowden Montaggio: Jacopo Quadri Suono: Dominique Vieillard Musica: Abraham Spector Produzione: Les Films d’Ici Distribuzione: Doc & Film International

Contatti: Doc & Film International – Daniela Elstner

Tel: + 33 1 42778965

Email: d.elstner@docandfilm.com Gianfranco Rosi ha vissuto a Istanbul, New York, Los Angeles e Roma. Diplomato alla New York University Film School, debutta al cinema con Boatman nel 1993. Collabora a vari documentari come direttore della fotografia e cameraman. I suoi film successivi sono presentati alla Mostra del Cinema di Venezia e Below Sea Level ottiene numerosi premi e riconoscimenti. È docente ospite alla New York University Film School e al CCC di Città del Messico; insegna Regia del documentario alla SUPSI, in Svizzera, e all’Accademia dell’Immagine de L’Aquila. Gianfranco Rosi has lived in Istanbul, New York, Los Angeles and Rome. A graduate of New York University Film School, he started out with Boatman in 1993. He worked as director of photography and cameraman for several documentaries. His later films premiered at Venice Film Festival and Below Sea Level won several awards. He is a guest lecturer at New York University Film School, and the CCC in Mexico City and teaches documentary at SUPSI in Switzerland and at the Accademia dell’immagine in L’Aquila. Filmografia:

2010: El sicario room 164 2008: Below Sea Level 2001: Afterwords 1993: Boatman “Ti trovi di fronte ad una persona che ha ammazzato, torturato e alla

fine non lo giudichi. Ha questo modo di portarti dentro senza lasciare spazio ad eventuali dubbi... È il suo modo di vivere – l’essere un sica- rio – che ne ha affinato il mimetismo, la capacità di sedurre l’inter- locutore. Lui dice: «Il sicario è in ogni luogo, nel parco, in una giunta comunale, nella polizia, sta insieme ai figli. Sa vestirsi, comportarsi, sa interagire con le persone…» Tutto questo ovviamente può portare ad una confusione profonda: non sapere più dove stanno il bene e il male, questi due sistemi che dovrebbero essere separati e invece sono paralleli”. (Gianfranco Rosi)

Una lezione su un mondo capovolto, così si presenta El sicario room 164. In una stanza d’hotel, vista mille volte in film americani di genere, si svol- ge una delle più lucide e agghiaccianti testimonianze che il cinema abbia raccolto. Un uomo col volto coperto da un velo snocciola la sua vita e in- sieme quella di un sistema votato al crimine, che ogni anno nel Messico costa la vita a oltre ventimila persone. È il sicario della droga su cui il gior- nalista Charles Bowden ha redatto un reportage molto dettagliato. (c.c.)

“You find yourself standing before someone who has killed and tor- tured, yet you don’t judge him in the end. He has a way of drawing you in without leaving room for doubts… His way of life – an assassin’s way – has honed his ability to mimic and seduce his interlocutors. He says, «The assassin’s everywhere, in the park, a committee meeting, the police station, with his children. He knows how to dress, behave, interact with people…» Obviously, this can lead to grave perplexity: not knowing what’s right and what’s wrong, two philosophical systems that should be separate instead run parallel.” (Gianfranco Rosi)

El sicario room 164 is the portrait of a world turned on its head. In a hotel room, seen a thousand times in Amer- ican genre movies, one of the most lucid and chilling testimonies in the history of cinema unfolds. Covering his face with a veil, a man tells the story of his life, a life of crime, which costs thousands of lives in Mexico every year. In great detail, journalist Charles Bowden compiles an intricate report on killing in the name of drugs. (c.c.)

VALERIE GUDENUS, HELOISA SARTORATO

i am JeSUS

Italia, 2010, HDV, 75’, col. Regia, fotografia: Valerie Gudenus, Heloisa Sartorato

Montaggio: Pablo Pastor

Suono: John William Castano Montoja Produzione: Fabrica spa

Contatti: Fabrica spa – Loredana Rigato

Tel: +39 0422 516340 Email: loredana.rigato@fabrica.it PRIMA ITALIANA

ITALIAN PREMIERE

Heloisa Sartorato (Sao Paulo, 1984) studia Scienze della Comunicazione – Radio e TV all’Universidade Metodista di S. Paolo del Brasile. In seguito lavora presso la casa di produzione cinematografica Cinemacentro Filmes. Dal 2008 a maggio 2010 è stata borsista presso l’area Media di Fabrica.

Heloisa Sartorato (Sao Paulo, 1984) studied Radio and TV Communication Sciences at the Universidade Metodista in Sao Paulo, Brazil. Afterwards she worked at the film production company Cinemacentro Filmes. In 2008 she was awarded a scholarship at Fabrica, Benetton’s communication research centre. Valerie Gudenus (Vienna, 1984) studia graphic design e pubblicità all’Università delle Arti Applicate di Vienna. A Brisbane scopre la sua passione per i film e video, lavorando su animazioni, video musicali e un breve documentario. Si diploma nel 2008 e trova la sua strada a Fabbrica. Valerie Gudenus (Vienna, 1984) studied graphic design and advertising at the University of Applied Arts in Vienna. In Brisbane she discovered her passion for film and video, working on animations, music videos and a short documentary. She graduated from university in 2008 and found her way to Fabrica.

Filmografia: 2010: I Am Jesus

Una comune di contadini in Siberia, un gruppo di «squatter» in Inghilterra, un gruppo di sole donne in Brasile. Questi mondi paralleli ruotano attorno a tre figure differenti con una cosa in comune: la convinzione di essere la reincarnazione di Gesù Cristo. Vissarion, carismatico ed introverso, impartisce insegnamenti basati sulla povertà. INRI Cristo, un uomo semplice ma educato, è un fenomeno mediatico in Brasile che ha costruito un sicuro rifugio per le sue seguaci. David Shayler, un ex agente dei servizi segreti britannici, è diventato una singolare guida spiri- tuale che vive in una comune con giovani «squatter» dediti a combattere il capitalismo. Seguendo questi tre leader religiosi e la quotidianità dei loro discepoli, I Am Jesus si interroga sul bisogno di avere una guida spirituale, sulla necessità di un’appartenenza e l’urgenza di avere risposte sul senso della condizione umana. (v.i.)

“Quello che più ci ha colpito è stato che, per i seguaci, la ricerca di uno stile di vita «giusto» e della loro felicità personale è più forte rispetto all’opinione delle altre persone. Anche se abbiamo fatto difficoltà a crederci, abbiamo notato che molti sono in qualche modo molto più soddisfatti rispetto alla media delle persone che vivono intorno a noi. Non abbiamo potuto fare a meno di chiederci cos’è che sembra mancare a così tante persone oggi e perché sia così difficile per noi raggiungere la serenità senza dover trovare il nostro Gesù personale”. (Valerie Gudenus, Heloisa Sartorato)

A community of farmers in Siberia, a group of squatters in England, a group of single women in Brazil. These parallel worlds revolve around three different figures with one thing in common: the belief that they’re Jesus Christ. Vissarion, charismatic and introverted, imparts lessons on poverty. INRI Cristo, a simple but educated man, is a media phenomenon in Brazil, who has built a refuge for his followers. David Shayler, an ex-secret ser- vice agent, has become a unique spiritual guide in a young squatter community dedicated to fighting capitalism. Following these three religious leaders and the lives of their disciples, I Am Jesus examines the need for spiri- tual guidance, the need to belong, and the demand for answers to the meaning of the human condition. (v.i.) “What impressed us most was that, for the followers, the pursuit for the «right» kind of life and their own personal happiness was stronger than what other people might think of them. Even if sometimes we found it hard to believe, we saw that most people were somehow more fulfilled than the people in our usual sur- roundings. We couldn’t help but ask ourselves what it is that so many people today seem to be missing and why it is so hard for us to reach contentment without having to find our own personal Jesus”. (Valerie Gude- nus, Heloisa Sartorato)

GIOVANNI BUCCOMINO

la Valle Della lUna

Nel documento 51° Festival dei Popoli (pagine 101-103)