6. Il credito e l’impiego dei fattori produttivi
6.1. Il sostegno finanziario esogeno alle imprese agricole
6.1.1. Elementi descrittivi della consistenza del credito bancario
agricole
La consistenza del credito bancario alle imprese agricole dell’Emilia Roma- gna raggiunge, a fine settembre 2019, un valore pari a 5.442 milioni di euro. Tale valore è espressione di un significativo intervento creditizio da parte delle banche a loro sostegno ed è a conferma che questa fonte di finanziamento ha una funzione di rilievo nell’interagire con la loro possibilità di autofinanzia- mento.
Specificatamente, un primo elemento a conferma che il credito agrario è ben consolidato nel contesto regionale è che la sua consistenza media per ettaro di SAU, alla medesima data, è pari a 5.101 euro, ossia è di ben 1.964 euro supe- riore rispetto al corrispondente valore a livello nazionale, che si ferma a 3.137 euro (tabella 6.1).
È inoltre vero che la consistenza del credito totale in Emilia Romagna cor- risponde ad un valore pari a 133.398 milioni di euro; ciò significa che di essa quella relativa al credito agrario della regione rappresenta il 4,1%. Anche in questi termini, emerge la forza finanziaria del credito agrario nella regione che è nettamente superiore rispetto a quanto caratterizza la situazione nazionale. Infatti, in quest’ultima, dei 1.690.012 milioni di euro riferiti alla consistenza del credito totale italiano, la componente relativa al credito agrario nazionale, la cui consistenza è di 40.425 milioni di euro, ne costituisce il 2,4%; questo evi- denzia un divario di 1,7 punti percentuali in meno rispetto alla realtà regionale.
L’importanza finanziaria che le imprese agricole dell’Emilia Romagna ri- conoscono per la loro gestione al credito di banca è anche riconducibile al fatto che, a fine settembre 2019, dei 40.425 milioni di euro corrispondenti alla consistenza del credito agrario nazionale ben il 13,5% si identifica con la quota relativa al credito agrario regionale. È inoltre evidenziabile che il credito totale regionale, che certamente è una componente importante del credito to- tale nazionale, si ferma al 7,9% di quest’ultimo, ossia ad un livello di 5,6 punti
115
Tabella 6.1 - Il credito agrario in Emilia-Romagna e nelle sue province, a fine settembre 2019
Bologna Piacenza Parma Reggio E. Modena Ferrara Ravenna Forlì Rimini Emilia R Italia Consistenza, in milioni di €
Credito totale 34.425 6.671 14.043 18.710 21.143 6.051 12.278 11.457 8.620 133.398 1.690.012 Credito totale in sofferenza 1.476 419 702 1.131 1.446 347 643 750 574 7.488 82.293 Credito agrario 680 604 542 591 614 619 870 797 125 5442 40425 Credito agrario in sofferenza 22 25 38 33 35 19 20 27 11 230 2.975 Credito agrario/HA SAU (€) 3.917 5.106 4.313 5.784 4.811 3.482 7.450 8.892 3.540 5.101 3.137 Credito agrario soff./HA SAU (€) 127 212 306 327 272 109 168 303 298 216 231
Confronti, in % Emilia R./ITA
Credito totale (Pr./ER.; ER./IT)) 25,8 5,0 10,5 14,0 15,8 4,5 9,2 8,6 6,5 100 7,9 Credito agrario (Pr./ER.; ER./IT) 12,5 11,1 10,0 10,9 11,3 11,4 16,0 14,7 2,3 100 13,5 Credito agrario /credito totale 2,0 9,1 3,9 3,2 2,9 10,2 7,1 7,0 1,5 4,1 2,4 Credito agr. soff. /credito tot. soff. 1,5 6,0 5,5 3,0 2,4 5,6 3,1 3,6 1,8 3,1 3,6 Credito totale soff./credito tot. 4,3 6,3 5,0 6,0 6,8 5,7 5,2 6,5 6,7 5,6 4,9 Credito agrario soff./credito agr. 3,2 4,2 7,1 5,7 5,6 3,1 2,3 3,4 8,4 4,2 7,4
Variazione 2019/18, in %
Credito totale -2,2 -2,4 0,9 -3,0 -6,0 -2,7 -4,4 -6,4 -5,0 -3,4 -2,1 Credito totale in sofferenza -34,9 -24,0 -28,4 -27,4 -35,9 -15,8 -19,9 -31,4 -34,5 -30,7 -24,4 Credito agrario -2,3 -1,3 -5,3 1,9 -3,4 -0,9 1,0 8,1 -8,5 -0,3 -3,0
dic.2018/sett.2018 -1,9 -0,9 -2,4 0,2 -2,9 -1,1 2,1 10,4 -4,9 0,6 -1,4 mar.2019/dic.2018 -0,3 -1,5 0,3 -0,5 -2,7 0,7 -0,3 -3,5 -1,7 -1,1 -0,6
giu.2019/mar.2019 -0,3 1,0 -0,5 2,0 1,0 -0,2 2,1 3,5 3,1 1,3 0,2
sett.2019/giu.2019 0,0 0,2 -2,9 0,1 1,2 -0,3 -2,8 -2,0 -5,0 -1,0 -1,3
Credito agrario in sofferenza -15,7 -30,4 -52,6 172,7 -43,5 -18,6 -22,3 -33,4 -25,3 -28,2 -27,7 Tasso di variazione medio annuo 2014-2019, in %
Credito totale -6,6 -2,2 -0,7 -3,1 -3,9 -4,5 -2,8 -5,5 -6,4 -4,4 -1,8 Credito totale in sofferenza -19,6 -15,5 -15,3 -13,1 -12,8 -25,5 -10,2 -15,7 -23,1 -16,5 -16,1 Credito agrario -3,2 0,1 -3,2 -0,2 -4,9 3,2 3,0 -0,9 -4,7 -0,9 -2,3 Credito agrario in sofferenza -23,3 -14,5 -19,7 12,7 -17,7 -8,7 -2,6 -8,8 4,9 -12,7 -13,4
Fonte: Banca d'Italia - Rilevazioni interne.
6. IL C R E DI T O E L ’IM P IE GO DE I F AT T OR I P R OD UT T IVI
IL SISTEMA AGRO-ALIMENTARE DELL’EMILIA-ROMAGNA. RAPPORTO 2019
116
percentuali in meno rispetto alla corrispondente percentuale riferita alla con- sistenza del credito agrario.
Relativamente al supporto bancario alle imprese agricole delle varie pro- vince dell’Emilia-Romagna, è la provincia di Ravenna a presentare la consi- stenza nettamente più elevata rispetto a quella delle altre realtà; essa infatti rag- giunge gli 870 milioni di euro. Elevata è a sua volta la consistenza del credito agrario riferita alla provincia di Forlì, attestandosi su un valore pari a 797 mi- lioni di euro. Tutte le rimanenti province si caratterizzano per un valore di tale variabile ben al di sotto di 700 milioni di euro. In particolare, è con riferimento alla provincia di Bologna che si riscontra il valore più elevato, pari a 680 milioni di euro; a sua volta, quello più basso corrisponde alla provincia di Parma, che si colloca a 542 milioni di euro. Da evidenziare, la situazione specifica della pro- vincia di Rimini in cui è netto il distacco rispetto alle altre province in termini di consistenza del credito agrario, fermandosi ad un valore piuttosto contenuto, pari a 125 milioni di euro.
Il ruolo che assume la consistenza del credito agrario nelle varie province può essere espresso in termini percentuali rispetto alla sua consistenza a livello regionale; tali percentuali si collocano fra i valori più elevati pari al 16% e al 14,7%, rispettivamente per le province di Ravenna e di Forlì, e i valori minimi, pari al 10% e 10,9%, per le province di Parma e di Reggio Emilia. In questi termini, si può confermare una distribuzione della consistenza del credito agra- rio regionale non molto difforme fra le diverse province dell’Emilia-Romagna. Diversamente, una disomogeneità di situazioni a livello provinciale si evi- denzia con riferimento alla consistenza del credito agrario medio per ettaro di SAU. Così, in corrispondenza ad un valore regionale pari a 5.101 euro, le due province con la consistenza di credito agrario più elevata, Ravenna e Forlì, spic- cano anche per il valore medio ad ettaro di SAU nettamente al di sopra della media regionale; esso è pari, per le due province suddette, rispettivamente a 7.450 euro e ben 8.892 euro. Buona parte delle rimanenti province si collocano al di sotto della media regionale. In particolare, è la provincia di Ferrara a pre- sentare il valore più basso di tale variabile, che si ferma a 3.482 euro; pertanto, questo valore è ben 2 volte e mezzo più piccolo rispetto a quello con il valore più elevato, relativo come già detto alla provincia di Forlì.
Un rilevante grado di concentrazione caratterizza la distribuzione della con- sistenza del credito totale fra le diverse province; ciò differisce dalla sensibile omogeneità riscontrata con riferimento alla distribuzione della consistenza del credito agrario. In particolare, nella provincia di Bologna converge ben il 25,8% di tale credito; considerando anche le altre due province con elevata consistenza di credito totale, Reggio Emilia e Modena, il valore complessivo di tale percen- tuale sale al 55,7%. Ne consegue che il ruolo che esercita il credito agrario
5. LEPRODUZIONI ZOOTECNICHE
117 all’interno del credito totale nelle varie province si caratterizza per uno scosta- mento di differente entità rispetto al valore medio regionale, pari al 4,1%. In effetti, è per la provincia di Bologna, in cui si concentra più di in quarto del credito totale, dove la consistenza del credito agrario si ferma al 2% di quella del credito totale. Diversamente, per le province di Piacenza e Ferrara, quelle con la consistenza di credito totale più bassa, la consistenza del credito agrario arriva, rispettivamente, 9,1% e al 10,2% di quello totale.
Volendo ora verificare la dinamica evolutiva della consistenza del credito agrario regionale, si constata che il suo valore a fine settembre 2019 confrontato con quello di fine settembre 2018 passa a 5.442 milioni di euro rispetto ai pre- cedenti 5.456 milioni di euro. Più specificatamente, si tratta di una riduzione modestissima, pari a 14 milioni di euro che, in termini percentuali, corrisponde a -0,3%. Da quanto emerge dall’analisi delle variazioni di tale variabile negli anni precedenti, si può confermare che è andata progressivamente smorzandosi la tendenza alla sua decrescita. Infatti essa si contrae di un valore pari a 38 mi- lioni di euro a fine settembre 2018 rispetto a 12 mesi prima che, in termini per- centuali, corrisponde a -0,8%. Inoltre, essa a fine settembre 2017 flette del - 1,1% rispetto al valore di fine settembre 2016. A sua volta, nei dodici mesi pre- cedenti (fine settembre 2016 rispetto a fine settembre 2015) si assiste ad un calo del -2,4%. In definitiva, questi sono anni in cui la variazione annuale di tale variabile mantiene il segno negativo, ma con valori successivamente sempre minori.
Se da un lato la consistenza del credito agrario regionale si caratterizza, nell’ultimo anno oggetto di analisi, per una modestissima decrescita, è anche vero che con riferimento alle singole realtà provinciali si assiste ad una notevole varietà evolutiva che conferma un deciso scostamento rispetto alla media regio- nale. Così, vi sono province in cui la percentuale di riduzione supera il -5%, come nel caso della provincia di Parma, che arriva al -5,3%; al contrario, la variazione presenta segno positivo e si spinge ad un valore dell’8,1% per la pro- vincia di Forlì.
Diversamente dalla realtà regionale, la variazione nella consistenza di breve periodo del credito agrario nazionale si caratterizza per una riduzione non tra- scurabile, arrivando al -3%. Inoltre questa variazione si intensifica progressiva- mente negli ultimi anni. Infatti, la sua consistenza a fine settembre 2018 si ri- duce rispetto a quella di dodici mesi prima del -2,5%. A sua volta, questo calo è più rilevante rispetto a quanto emerge dal confronto della consistenza del cre- dito agrario nazionale a fine settembre 2017 con quella di fine settembre 2016, quando esso è pari al -1,9%.
Infine, anche la consistenza del credito totale regionale si caratterizza, negli ultimi 12 mesi, per un decremento importante e di entità decisamente superiore
IL SISTEMA AGRO-ALIMENTARE DELL’EMILIA-ROMAGNA. RAPPORTO 2019
118
rispetto a quella del credito agrario che raggiunge il -3,4%.
Nei successivi quattro trimestri relativi all’arco di tempo compreso fra fine settembre 2018 e fine settembre 2019 emerge che la consistenza del credito agrario regionale si caratterizza per un susseguirsi di variazioni che alternano il segno negativo a quello positivo, rispettivamente pari a 0,6%; -1,1%; 1,3%, - 1%. Prevalente per la realtà nazionale è la riduzione della consistenza del credito agrario in quasi tutti i trimestri del periodo suddetto; così, nei quattro trimestri le variazioni di tale variabile sono pari rispettivamente a -1,4%; -0,6%; 0,2%; - 1,3%.
Ad integrazione dell’analisi della variazione della consistenza del credito agrario dell’Emilia-Romagna, è possibile esprimere un giudizio sulla sua evo- luzione nel medio periodo. Mettendo pertanto a confronto la consistenza del credito agrario a fine settembre 2019 rispetto a quella riferita a fine settembre 2014, ne consegue che il tasso di variazione medio annuo è pari a -0,4%. Ciò sintetizza la realtà di un trend evolutivo sostanzialmente stabile, per effetto di variazioni con segno negativo negli ultimi anni ma di valore progressivamente sempre più basso, a cui si contrappone una variazione con segno positivo all’ini- zio del quinquennio esaminato. Con riferimento alla realtà nazionale il tasso di variazione medio annuo si alza al -2,3%. Decisamente più decrescente è il trend evolutivo in tale periodo della consistenza del credito totale regionale, il cui tasso di variazione medio annuo raggiunge il -4,4%.
Per quanto sinora evidenziato, si può affermare che il credito bancario alle imprese agricole dell’Emilia-Romagna, con la sua consistenza di 5 miliardi e mezzo e con un suo calo relativamente contenuto, sia riferito all’ultimo anno che più ampiamente all’ultimo quinquennio, rappresenta una loro importante fonte finanziaria.