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I finanziamenti e le misure per il settore agricolo

Nel documento L'industria alimentare (pagine 45-48)

2. Le politiche comunitarie e nazionali

2.2. Lo scenario nazionale

2.2.2. I finanziamenti e le misure per il settore agricolo

La legge di bilancio 2018 ha prorogato anche per l’anno 2019 i vari provve- dimenti di sostegno alla riqualificazione degli immobili (compresi quelli rurali) già varati negli anni precedenti sotto forma di detrazioni dal reddito, come il cosiddetto “Ecobonus”. La detrazione è nella misura del 50% per le spese, so- stenute dal primo gennaio 2019, relativamente agli interventi di: a) acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi; b) schermature solari; c) sosti- tuzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe energetica “A”.

La stessa detrazione del 50% (per un valore massimo di 36 mila euro), spetta per le spese sostenute per l’acquisto e posa in opera di impianti di climatizza- zione invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati da bio- masse combustibili. Una detrazione maggiore e pari al 65% è per le spese do- cumentate e rimaste a carico dei contribuenti per interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensa- zione di efficienza, per acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a con- densazione, per acquisto e posa in opera delle schermature solari (fino al un valore massimo di 60 mila euro), per acquisto e posa in opera di micro-cogene- ratori in sostituzione di impianti esistenti (fino ad un valore massimo della de- trazione di 100 mila euro).

“Sisma-bonus” è invece la denominazione attribuita alla detrazione che spetta per le spese sostenute per l’adozione di misure antisismiche e l’esecu- zione di opere per la messa in sicurezza statica degli edifici. L’agevolazione vigente riguarda le spese sostenute dal primo gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 su immobili, sia ad uso abitativo sia ad uso produttivo, compresi i fabbricati rurali ubicati nelle zone sismiche ad alta pericolosità (l’agevolazione spetta su una spesa massima di 96 mila euro).

2. LE POLITICHE COMUNITARIE E NAZIONALI

45 alla formazione della base imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle per- sone fisiche dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali (art. 1 del Decreto Legislativo 29 marzo 2004, n. 99), iscritti nella previdenza agri- cola (art. 1, legge 11 dicembre 2016, n. 232). Il 2019, dunque, sarebbe stato l’ultimo del triennio in cui i redditi dominicali e agrari relativi ai terreni dichia- rati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previ- denza agricola sono stati di fatto esentati dall’Irpef e dalle addizionali. Il disegno di legge del governo proroga l’esenzione anche per l’anno 2020 (mentre per l’anno 2021 prevede una esenzione parziale dove i redditi dominicali ed agrari dei terreni concorreranno alla formazione della base imponibile Irpef per una quota pari al 50%).

Il nuovo credito d’imposta, per le spese sostenute a titolo di investimento in beni strumentali nuovi, che di fatto sostituisce gli incentivi fiscali previsti dal Piano Nazionale Impresa 4.0 (e cioè il cosiddetto “iperammortamento” e “su- perammortamento”) è disciplinato dai commi da 184 a 197 della manovra di bilancio (legge n. 160 del 27 dicembre 2019). Iper e Super ammortamento re- stano fruibili alle condizioni stabilite dalle leggi precedenti, e cioè per gli acqui- sti effettuati nel periodo che va dal primo gennaio 2019 al 31 dicembre 2019, ovvero entro il 30 giugno 2020, a condizione che, entro la data del 31 dicembre 2019, l’ordine di acquisto risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il paga- mento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione (in caso di superammortamento) o del prezzo del bene (in caso di iperammortamento).

Da ottobre è iniziata un’ampia discussione del disegno di Legge di bilancio per l’anno 2020, che ha iniziato il proprio iter parlamentare. Il testo iniziale ha subito varie modifiche e al centro della discussione, si trovano varie questioni: dalla “plastic tax” (l’imposta che dovrebbe disincentivare le imprese dall’im- piego delle plastiche monouso) alla tassazione sulle auto aziendali; dalla “sugar tax” (che dovrebbe colpire lo zucchero nelle bevande) allo snellimento delle procedure (già oggi previste dalla legislazione vigente) con le quali i comuni possono pignorare stipendi, conti correnti, immobili, dei cittadini che non hanno versato imposte e tributi comunali o anche il bollo auto e le rette scolastiche. L’intervento che assorbe la gran parte delle risorse, la sterilizzazione degli au- menti Iva, è quello che in maggior misura riguarda i redditi di interesse agricolo.

L’avvento dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia del Covid-19 ha messo in discussione gran parte decisioni assunte con la legge di bilancio di previsione del 27 dicembre (n.160) per il 2020 e bilancio pluriennale per gli anni 2020-2022. Le misure fiscali adottate dal governo per rispondere e tam- ponare l’imponente crisi generata dalla pandemia sono state molteplici e ri- guardano gran parte dei settori economici italiani. Con il Decreto Legge “Cura Italia” (17 marzo 2020) e il Decreto Liquidità (8 aprile 2020) prima, e con il

IL SISTEMA AGRO-ALIMENTARE DELL’EMILIA-ROMAGNA. RAPPORTO 2019

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successivo Decreto Rilancio (19 maggio 2020), il Governo ha sospeso un nu- mero elevato di versamenti di ritenute, tributi e contributi. Sono state differite le scadenze e sospesi versamenti fiscali e contributivi (per tutte le imprese di piccola dimensione e senza limiti di fatturato per le imprese operanti nei set- tori più colpiti); sospesa la riscossione e l’invio delle cartelle esattoriali; degli atti di accertamento e dei pagamenti dovuti per i diversi provvedimenti di sa- natoria fiscale. È stato, inoltre, incentivato, mediante l’estensione delle detra- zioni/deduzioni, il contributo del settore privato al finanziamento del contrasto dell’epidemia e delle cure sanitarie. Di queste misure sarà dato conto nel Rap- porto del prossimo anno. In questa sede, basti ricordare che con il Decreto Rilancio vengono soppresse definitivamente, a partire dal primo gennaio del 2021, le cosiddette “clausole di salvaguardia” che prevedono aumenti auto- matici delle aliquote dell’imposta sul valore aggiunto (per completare il di- scorso) e di quelle in materia di accisa su taluni prodotti carburanti.

Nel documento L'industria alimentare (pagine 45-48)