6. Il credito e l’impiego dei fattori produttivi
6.1. Il sostegno finanziario esogeno alle imprese agricole
6.1.4. Il ruolo degli Istituti di credito
Le imprese agricole che necessitano del credito di banca possono accedere ad Istituti di diverse dimensioni economiche, da cui ricevere le necessarie pro- poste finanziarie. In proposito, avvalendosi della classificazione della Banca d’Italia, è possibile collocare gli Istituti di credito in 5 aree dimensionali: mag- giori, grandi, medie, piccole e minori. Questa scorporazione rivela l’esistenza di un’ampia casista di Istituti di credito. In effetti la struttura del loro mercato si
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caratterizza per un significativo ridimensionamento, per effetto di fusioni e in- corporazioni, che lo conduce ad enfatizzare la presenza di dimensioni sempre più elevate. È comunque altrettanto vero che insieme con Istituti di dimensioni sempre più imponenti coesistono tuttora quelli di dimensioni più contenute e con una forte connotazione territoriale.
La consistenza del credito agrario regionale, che a fine settembre 2019 rag- giunge i 5.442 milioni di euro, è presente presso gli Istituti di credito di dimen- sioni maggiori con un valore pari a 2.632 milioni di euro; pertanto, della consi- stenza del credito agrario regionale, il 48,4% è riconducibile a tali Istituti di credito. In aggiunta, rimanendo nei gradini più elevati delle dimensioni econo- miche di tali Istituti, lo stock di credito agrario rilevato presso quelli di dimen- sione grande, sebbene di valore nettamente inferiore rispetto alla classe dimen- sionale maggiore, raggiunge un livello importante pari a 1.039 milioni di euro, che espresso in termini percentuali rappresenta il 19,1% del credito agrario re- gionale. Pertanto, ai livelli più elevati in termini di dimensioni economiche, la consistenza del credito agrario regionale, a fine settembre 2019, corrisponde ad un valore pari a 3.670 milioni di euro; in termini percentuali, tale consistenza si impenna addirittura al 67,4% di quella del credito agrario regionale (tabella 6.3). Anche con riferimento alla realtà nazionale si può ritenere molto importante la funzione del credito agrario esercitato dagli Istituti di credito di dimensione maggiore; infatti, con i suoi 18.508 milioni di euro, raggiunge ben il 45,8% della consistenza del credito agrario nazionale. Da aggiungere che lo stock di tale variabile presente presso gli Istituti di credito di dimensione grande rappresenta il 12,9 % della consistenza del credito agrario nazionale. Globalmente, si con- ferma anche a livello nazionale una decisa concentrazione della consistenza del credito bancario alle imprese agricole presso gli Istituti di credito all’apice della classificazione in termini di dimensioni economiche; in essi, infatti, si concentra più della metà dello stock di tale credito, che in termini percentuali raggiunge il 58,7%.
È anche vero che la funzione esercitata dagli Istituti di credito di dimensione piccola ha una presenza non trascurabile nel finanziare le imprese agricole della regione; infatti lo stock di credito agrario in essere presso tali Istituti, a fine settembre 2019, è di 1.236 milioni di euro e rappresenta il 22,7% della consistenza del credito agrario regionale. Diversamente, si può definire mar- ginale il ruolo degli Istituti di credito di minore dimensione, la cui consistenza si ferma a 351 milioni di euro e rappresenta il 6,4% della consistenza del cre- dito agrario regionale. Pertanto, lo stock di credito agrario presente in en- trambe queste tipologie, che si collocano ai gradini più bassi in termini di di- mensioni economiche, rappresenta il 27,1% della consistenza del credito agra- rio regionale. In questi termini è decisamente confermato il ruolo finanziario
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Tabella 6.3 - Il credito agrario per dimensione degli Istituti di credito in Emilia-Romagna e nelle sue province, a fine settembre 2019
Bologna Piacenza Parma Reggio E. Modena Ferrara Ravenna Forlì Rimini Emilia R. Italia
Confronto sul totale, in %
Maggiori 44,3 30,1 47,7 51,6 69,8 58,9 44,9 46,2 26,5 48,4 45,8 Grandi 9,6 39,3 35,9 23,0 15,6 9,0 14,1 14,3 14,5 19,1 12,9 Medie 4,8 1,6 1,5 1,7 2,9 4,0 4,2 5,5 0,6 3,4 8,4 Piccole 29,4 27,0 11,9 17,4 7,0 19,0 29,2 28,1 54,0 22,7 18,6 Minori 11,9 1,9 2,9 6,3 4,7 9,0 7,7 5,9 4,4 6,4 14,3 Totale 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 Variazione 2019/2018, in % Maggiori 48,5 11,9 4,5 8,5 10,3 20,4 29,2 71,6 5,2 23,4 9,2 Grandi -19,2 -5,4 -10,4 -1,3 0,2 -16,5 -4,8 5,6 -16,1 -6,1 -25,2 Medie -73,5 -61,9 -73,2 -65,5 -78,0 -69,5 81,5 -8,6 -31,7 -58,1 -20,1 Piccole -4,7 0,9 6,9 9,9 4,5 3,9 -26,6 -29,9 -9,6 -12,9 -5,4 Minori 2,1 11,1 -6,0 -5,2 -0,3 -7,1 3,8 -0,4 -28,5 -1,3 4,1 Totale -2,3 -1,3 -5,3 1,9 -3,4 -0,9 1,0 8,1 -8,5 -0,3 -3,0
Fonte: Banca d'Italia - Rilevazioni interne.
6. IL C R E DI T O E L ’IM P IE GO DE I F AT T OR I P R OD UT T IVI
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dominante degli Istituti di credito di dimensioni più elevate, la cui consistenza in termini di credito agrario è più che doppia rispetto alla sua consistenza ri- ferita agli Istituti di credito di dimensione economica più limitata.
Più significativo rispetto alla realtà regionale è invece il ruolo degli Istituti di credito di dimensione limitata nella realtà nazionale; così, la consistenza del credito agrario negli istituti di piccola dimensione assorbe il 18,6% di quella relativa al credito agrario nazionale; a sua volta, quella degli Istituti di credito di minore dimensione ne costituisce il 14,3%. Pertanto, nel loro insieme, lo stock di credito agrario in queste due tipologie arriva al 32,9% di quello na- zionale, ossia 5,8 punti percentuali in più rispetto alla realtà regionale.
Trascurabile è, infine, il ruolo degli Istituti di credito di dimensione media; in essi è presente una consistenza di credito agrario di 184 milioni di euro che, in termini percentuali, rappresenta il 3,4% della consistenza del credito agrario regionale. Moderatamente più significativo è il ruolo di tale tipologia di Istituti di credito a livello nazionale, presso i quali la consistenza del credito agrario corrisponde all’8,4% di quella nazionale.
In tutte le province dell’Emilia-Romagna è dominante il ruolo degli Istituti di credito di dimensioni maggiori. Spicca fra le altre la provincia di Modena per la quale la consistenza del credito agrario in tale tipologia di Istituti di credito arriva a 69,8%. In tutti i casi, ad eccezione della provincia di Rimini in cui sono gli Istituti di dimensione piccola ad esercitare un ruolo di primaria importanza, sono gli Istituti di credito di dimensione più elevata a concentrare la funzione finanziaria a sostegno delle imprese agricole; considerando con- temporaneamente gli Istituti di credito di dimensione maggiore e grande, la consistenza del credito agrario in essi rilevata arriva addirittura all’83,6% e all’85,4%, rispettivamente per le province di Parma e di Modena
A sua volta, la consistenza del credito agrario presente, a fine settembre 2019, presso gli Istituti di credito di dimensione piccola esprime un ruolo fi- nanziario non trascurabile per le imprese, anche se certamente di decisa mi- nore importanza rispetto a quella rappresentata dagli Istituti di dimensione più elevata. In particolare, in questi Istituti si ritrova una consistenza del credito agrario che si avvicina al 30% del credito agrario provinciale, per le province di Bologna, Piacenza, Ravenna e Forlì. Piuttosto contento è il ruolo degli Isti- tuti di credito di dimensione minore, con la sola eccezione della provincia di Bologna, in cui la consistenza del credito agrario è pari all’11% di quella pro- vinciale.
Infine, si riconferma in ogni provincia una funzione finanziaria piuttosto esigua da parte degli Istituti di credito di dimensione media a favore delle im- prese agricole. È solo con riferimento alle province di Forlì e Bologna che la consistenza del credito agrario riferita a tali Istituti raggiunge il 5% di quello
6. IL CREDITO E L’IMPIEGO DEI FATTORI PRODUTTIVI
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agrario provinciale.
Un rimescolamento in termini di funzione finanziaria a sostegno delle im- prese agricole caratterizza l’evoluzione della consistenza del credito agrario, a fine settembre 2019 rispetto a quella di 12 mesi prima, riferita alle specifiche tipologie dimensionali degli Istituti di credito.
Così, in corrispondenza di una riduzione della consistenza del credito agra- rio regionale, pari a -0,3%, è con riferimento agli Istituti di credito di dimen- sioni maggiori che si rafforza il loro ruolo a sostegno del finanziamento eso- geno delle imprese agricole, la cui consistenza cresce del 23,4%; è una crescita decisamente imponente, anche se di minore intensità rispetto alla forte impen- nata che contraddistingue la variazione di tale variabile nel periodo fine set- tembre 2018 rispetto a 12 mesi prima, pari addirittura al 39%.
Tutti gli altri Istituti di credito di dimensione diversa rispetto alla maggiore ridimensionano negativamente la loro presenza finanziaria a favore delle im- prese agricole. In particolare, si assiste ad un crollo vertiginoso con riferi- mento alla consistenza del credito agrario riferito agli Istituti di credito di di- mensione media, pari al -58,1%. Significativa, a sua volta, è anche la riduzione della consistenza del credito agrario presso gli Istituti di credito di dimensione piccola, anche se nettamente più contenuta rispetto al caso precedente, pari al -12,9%.
Per alcuni aspetti, la variazione della consistenza del credito agrario nazio- nale in essere presso le varie tipologie dimensionali degli Istituti di credito presenta, nei dodici mesi in esame, delle difformità rispetto all’evoluzione re- gionale. Così, la consistenza di tale credito presso gli Istituti di credito di di- mensione maggiore evolve con segno positivo, come per l’Emilia-Romagna, ma con un’intensità più moderata, pari al 9,2%. A sua volta, anche gli Istituti di credito di dimensione minore intensificano la loro presenza finanziaria a favore delle imprese agricole, diversamente dalla realtà regionale, con un in- cremento nella consistenza del credito agrario pari al 4%. Nelle altre tre tipo- logie dimensionali, la variazione ha il segno negativo e arriva a ben il -25,2% con riferimento agli Istituti di credito di dimensione grande.
Le variazioni nella consistenza del credito agrario provinciale, relativa- mente alle diverse tipologie di Istituti, presenta valori molto diversi tra di loro. Ciò che comunque accomuna tutte le realtà provinciali è il rafforzamento della consistenza del credito agrario presente presso gli Istituti di credito di dimen- sione maggiore; fra tutti emerge il valore massimo di incremento con riferi- mento alla provincia di Forlì, che raggiunge ben il 71,6%. Si può altresì sot- tolineare la forte crescita della consistenza del credito agrario presso gli Istituti di credito di dimensione media, anomala rispetto a tutte le altre province, ri- ferita alla provincia di Ravenna e pari all’81,5%.
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Indipendentemente dalla dimensione economica dell’Istituto di credito che lo eroga, al termine di questa analisi, è giustificato ritenere che il credito bancario a favore delle imprese agricole sia l’insostituibile polmone di ossigeno a so- stegno della loro performance economico-finanziaria. Ciò è necessario per ga- rantire non solo la loro sopravvivenza e il loro sviluppo ma anche per ottimiz- zare la loro integrazione all’interno della catena agro-alimentare sempre più orientata all’eccellenza e per rinvigorire la loro preziosa funzione a sostegno della vitalità del territorio rurale in cui operano.