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Empresas recuperadas: occupazioni e riappropriazioni

2.3 Le imprese recuperate

2.3.2 Empresas recuperadas: occupazioni e riappropriazioni

Di segno opposto appare l’esperienza sudamericana delle empresas recuperadas por sus trabajadores (anche ERT), ossia imprese gestite direttamente dai lavoratori. Se infatti la partecipazione azionaria vede l’acquisto di capitale da parte dei lavoratori, nel pieno rispetto delle prassi societarie, al contrario nelle empresas recuperadas l’avvicendamento nella gestione `e conflittuale e non necessariamente basato su un acquisto di propriet`a a titolo derivativo (talora, anzi, manca del tutto l’acquisto della propriet`a).

Il fenomeno delle ERT si attesta in Argentina, nei primi anni del nuovo millennio. Sebbene spesso si indichi la dichiarazione di bancarotta nazionale del 2001 come even-to scatenante delle mobilitazioni popolari che porteranno anche all’occupazione delle fabbriche e alla loro riconversione, le cause del fenomeno sono da ricercare nelle po-litiche dei decenni precedenti, in parte generalizzabili all’intera America Latina. Sia durante il periodo della dittatura militare, sia durante i governi menemisti, infatti, la politica sociale ed economica del paese si caratterizza per una accumulazione capita-lista, riassumibile in tre aree: la finanziarizzazione dell’economia, la privatizzazione delle propriet`a pubbliche e la deregolamentazione del diritto del lavoro153. Sul finire del ventesimo secolo, il livello di disoccupazione in Argentina supera il 20%, nel pe-riodo della bancarotta i livelli di povert`a e indigenza raggiungeranno rispettivamente il 61,3% e il 29,7%, con un aumento vertiginoso in meno di un semestre154.

Con la bancarotta e i provvedimenti emergenziali adottati155, emerge la disgiun-zione tra economia (ormai deindustrializzata, finanziaria e predatoria) e tessuto socia-le156. I livelli di disoccupazione, uniti alla diffusa situazione di povert`a o di precariet`a, riducono l’efficacia di scioperi e di altre forme di sindacalismo negoziale. La mobili-tazione sociale appare slegata dal lavoro, con il movimento piquetero che procede a blocchi stradali e manifestazioni di piazza.

Il fenomeno argentino si pone quindi su un duplice livello di azione, microecono-mico e macroeconomicroecono-mico, e ha impegnato gli studi di sociologi e antropologi, che hanno affrontato soprattutto i temi del potenziale politico del recupero157e delle diverse for-me di organizzazione sociale158. Il fatto che il conflitto microeconomico legato alla sorte della singola impresa si inserisca nel conflitto macroeconomico favorisce forme di solidariet`a e compenetrazione dei diversi movimenti: fondamentale sar`a, per la difesa delle fabbriche occupate, l’impegno dei piqueteros nel corso dei tentativi di sgombero.

La genesi delle empresas recuperadas pu`o essere definita sulla base del loro motto:

153Marco Semenzin, Le fabbriche della cooperazione. Imprese recuperate e autogestite tra Argentina e Italia, ombre corte, 2019, 24.

154Esteban Magnani, Dalla Crisi al lavoro, in Jacopo Sermasi, Roberto Rizza (a cura di), Il Lavoro

recuperato. Imprese e autogestione in Argentina, Bruno Mondadori, 2008, 50.

155Tra cui il corralito, ossia il congelamento dei conti correnti bancari, con un impatto sulla classe media. 156Come in effetti prospettato in Karl Polanyi, La sussistenza dell’uomo. Il ruolo dell’economia nelle societ`a antiche, Einaudi, 1983.

157Esteban Magnani, The silent change. Recovered businesses in Argentina, Teseo, 2009; Aldo Marchetti,

Fabbriche aperte. L’esperienza delle imprese recuperate dai lavoratori in Argentina, Il Mulino, 2013.

Ocupar! Resistir! Producir!

I lavoratori procedono all’occupazione dello stabilimento, normalmente dopo una fase di svuotamento del valore dell’impresa (il vaciamiento, che consiste nella vendi-ta dei beni o nei mancati investimenti, secondo progetti pi`u o meno speculativi della propriet`a). L’occupazione rappresenta un atto rivendicativo, con cui si pone in discus-sione la stessa legittimit`a del titolo proprietario159. Questa prima fase `e normalmente animata dalla forza lavoro meno qualificata (e perlopi`u maschile), che non avrebbe al-ternative alla conservazione dell’impiego posto a rischio dal fallimento dell’impresa160. La fase di resistenza si fonda sulla chiara espressione del conflitto sotteso nella prima fase, che contrappone le ragioni della propriet`a a quelle dei lavoratori, e si sposta sul piano dell’ordine pubblico, assumendo un carattere giudiziario che deve tener conto sia delle procedure fallimentari, sia del diritto penale.

Infine, la produzione, obbiettivo iniziale dell’azione dei lavoratori, rappresenta l’at-tivit`a pi`u complessa, per diverse ragioni. Innanzitutto, la situazione giuridica della nuova societ`a appare indefinita, trattandosi spesso di un’autogestione informale. L’as-senza di titoli, specchio della difficile configurabilit`a giuridica dell’esperienza autoge-stita, preclude ai lavoratori il credito bancario che, unito alla generale sottocapitaliz-zazione, rappresenta un serio problema di sostenibilit`a dell’azienda. La composizione del gruppo di lavoratori `e inoltre spesso contraddistinta da un basso livello di qualifica-zione tecnica, specie rispetto alle competenze di pianificaqualifica-zione e gestione dei processi produttivi. A questo deve aggiungersi un contesto di mercato non necessariamente fa-vorevole. Anche per queste ragioni, le empresas recuperadas si caratterizzano spesso per la riconversione dell’attivit`a, oltre che per la declinazione della stessa in ottica so-lidale, sia rispetto al contesto locale, come imprese di comunit`a161, sia nell’ambito del movimento delle fabbriche recuperate e dell’assistenza popolare.

In questo senso si pone l’esperienza dell’albergo Bauen di Buenos Aires. Costrui-to per i mondiali del 1978 durante la dittatura di Videla e chiuso nel periodo della bancarotta, l’edificio viene occupato il 21 marzo 2003 da un gruppo di lavoratori, che procedono alla ristrutturazione degli spazi, rivolgendosi alla Fa.Sin.Pat., la fabbrica au-togestita ex Zanon, da cui acquistano piastrelle di ceramica. Inizialmente l’attivit`a `e di accoglienza di famiglie in difficolt`a, con l’apertura al mercato delle sole sale congressi, peraltro spesso utilizzate per congressi di realt`a recuperate162. La vicenda dell’hotel Bauen `e paradigmatica del limbo politico e giuridico in cui si ritrovano queste realt`a: la lunga e accesa controversia legale in cui `e impegnata la cooperativa dei lavoratori

159Anche questo elemento `e tipico della storia politica argentina e sudamericana: spesso le imprese in questione sono sorte durante la dittatura militare e hanno ottenuto fondi pubblici.

160Andr`es Ruggeri, Le fabbriche recuperate, Alegre, 2014.

161Per la definizione generale delle quali si veda Cristina Burini, Jacopo Sforzi, Imprese di comunit`a e beni comuni, Euricse, 2020.

assorbe risorse, sia finanziarie che progettuali, impedendo alla nuova compagnia di concentrarsi sull’attivit`a economica163.

Le empresas recuperadas por sus trabajadores si attestano infatti come fenomeno politico prima che giuridico. Al di l`a della peculiare situazione argentina, ogni espe-rienza di occupazione, resistenza e produzione da parte dei lavoratori si caratterizza nel senso di una autogestione164. Per quanto in parte sovrapponibile al concetto di coo-perativa, l’autogestione rappresenta una declinazione politica e sociale del fenomeno giuridico: nei contesti produttivi, infatti, l’autogestione rappresenta una forma di azio-ne cooperativa fortemente politicizzata e conflittuale. Mentre la cooperativa inverte l’ordine di priorit`a delle imprese lucrative, remunerando il lavoro prima del capitale, l’autogestione pone in discussione il concetto stesso di propriet`a privata, operando un rovesciamento delle gerarchie organizzative.

La natura politica del fenomeno finisce per inficiarne la stabilit`a. L’esperienza in Argentina, che pure numericamente coinvolge un’estrema minoranza di lavoratori165e assume valore per la sua dimensione simbolica pi`u che per quella reale166, porta all’ap-provazione nel 2011, da parte del governo Fernandez de Kircher, della Ley de Concur-sos y Quiebras, la riforma della legge fallimentare grazie alla quale `e possibile attivare prioritariamente l’opzione di continuit`a produttiva con l’affidamento dell’impresa a una cooperativa di lavoratori, inizialmente in via transitoria e poi, con diversi adempimenti tecnici, in via definitiva. Le difficolt`a di questa procedura spingono spesso i lavoratori a porsi come interlocutori politici, spingendo le autorit`a, provinciali o nazionali, alla dichiarazione di pubblica utilit`a dell’unit`a produttiva con il conseguente affidamento alla cooperativa di lavoratori. La natura conflittuale ed extra-giuridica del fenomeno delle empresas recuperadas e l’arbitrario intervento istituzionale in caso di esproprio con assegnazione ai lavoratori rendono questi modelli di autogestione dipendenti dalle dinamiche del potere politico. In Argentina, ad esempio, le imprese recuperate, oltre a dover affrontare le difficolt`a endemiche di sostenibilit`a economica tipiche dell’autoge-stione, devono confrontarsi con il ritorno a politiche liberiste del governo Macri, sotto il quale si assiste al passaggio dalla agevolazione alla repressione delle ERT167.

Pur non potendo ritenere queste esperienze come un modello esportabile di recupe-ro dell’impresa da parte dei lavoratori, per via dell’instabilit`a intrinseca dovuta alla loro natura politica, l’analisi del fenomeno appare di interesse per la presente trattazione dal momento che evidenzia caratteristiche e prassi utili per l’elaborazione di un para-digma cooperativo che affronti giuridicamente il tema della partecipazione comune e

163Marcelo Vieta, Workers’ Self-Management in Argentina. Contesting Neo-Liberalism by Occupying Companies, Creating Cooperatives, and Recuperating Autogestion, Brill, 2020, 384.

164Per una disamina definitoria, sia veda Marco Semenzin, Le fabbriche della cooperazione op. cit., 49 ss. 165Secondo i dati del Programa Facultad Abierta, a ottobre del 2018 le ERT in Argentina sono 384 e occupano 15.525 lavoratori.

166Hector Palomino, The Workers’ Movement in Occupied Enterprises. A Survey, in Canadian Journal of

Latin American and Carribean Studies, 2003, 28, 55, 72.

167Andr`es Ruggeri, Las empresas recuperadas por los trabajadores en los comienzos del gobierno de Mauricio

della propriet`a collettiva168. `E infatti possibile rinvenire in esse l’attuazione spontanea e informale di caratteri solidaristici e di mutuo soccorso in cui riecheggiano i principi cooperativi di Rochdale. In particolare, il fenomeno delle empresas recuperadas por sus trabajadores si caratterizza per l’attenzione alla sorte del movimento complessivamente inteso, attraverso forme di collaborazione tra le diverse realt`a autogestite, e la compe-netrazione tra ERT e contesto locale169: nella maggior parte dei casi, gli stabilimenti non si limitano all’attivit`a economica originaria o riconvertita, ma si pongono come centri culturali, con esternalit`a positive sul tessuto sociale.