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Esposizione SACE al 30 giugno 2006 L’esposizione SACE verso El Salvador è nulla

Nel documento Rischio Paese 2006 Africa Subsahariana (pagine 71-99)

vetro, ceramica

1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005

esportazioni importazioni saldi

Giamaica

GIAMAICA

Executive summary

La situazione politica del Paese è stabile. L’avvicendamento alla carica di primo ministro del marzo scorso non dovrebbe comportare modifiche alla politica economica, incentrata sulla stretta collaborazione con il FMI.

L’economia giamaicana è basata sul turismo e sulle esportazioni di bauxite ed è fortemente vulnerabile a shock esogeni. Il debito pubblico è estremamente elevato – anche se in calo grazie a misure di austerità del governo – con notevole freno sulla crescita. Anche se il debito è prevalentemente domestico e finanziato dalle banche, le misure di contenimento del debito sono socialmente di difficile sostenibilità.

Il contesto operativo è relativamente sviluppato e gli investimenti esteri sono incoraggiati. L’ostacolo prin-cipale è rappresentato dagli elevati livelli di criminalità.

Condizioni di assicurabilità SACE Categoria OCSE: 6/7

Rischio sovrano: chiusura Rischio bancario: apertura Rischio corporate: apertura Plafond € 10 mln

Principali indicatori economici

2003 2004 2005 2006p 2007p

PIL (variazione % reale) 1,9 0,4 2,4 2,8 3,1

Inflazione media annua (%) 12,9 12,7 15,5 10,7 9,4

Saldo Bilancio Pubblico/PIL (%) -9,7 -7,1 -3,9 -2,9 -1,8

Bilancia dei pagamenti

• Esportazioni ($ mld) 1,5 1,6 1,7 1,8 1,7

• Importazioni ($ mld) -3,3 -3,7 -4,2 -4,8 -4,8

• Saldo Bilancia Commerciale ($ mld) -1,8 -2,1 -2,6 -3,0 -3,1

• Saldo transazioni correnti ($ mld) -0,6 -0,6 -0,9 -1,4 -1,3

• Saldo transazioni correnti/PIL (%) -6,8 -6,1 -8,3 -13,0 -11,0

Debito estero totale/PIL (%) 54,4 55,7 51,8 49,3 47,0

Debt service ratio (%) 17,1 14,7 16,6 12,8 15,6

Riserve valutarie lorde ($ mld) 1,6 1,9 2,0 2,0 2,1

Riserve valutarie lorde (mesi import.) 4,3 4,5 4,3 3,8 4,0

Cambio medio JMD/USD 57,7 61,2 62,3 66,4 69,8

P: previsioni. L’anno fiscale inizia il 1° aprile - Fonti: FMI, art. IV maggio 2006; EIU-Van Dijk settembre 2006

Rating Standard and Poor’s Moody’s Fitch SACE

B+ B2 B

-72

RISCHIOPAESE• AMERICALATINA

Rischio Politico

Politica interna. La Giamaica fa parte del Commonwealth britannico e la corona inglese è rappresentata da un governatore. Dopo essere rimasto in carica per oltre 10 anni, il Primo Ministro Patterson si è ritirato dalle sce-ne ed è stato sostituito sce-nel marzo scorso da Portia Simpson-Miller, ministro del precedente governo. Non si attendono quindi sostanziali cambiamenti nella politica economica dell’esecutivo. Le prossime elezioni sono previste per la fine del 2007.

Relazioni internazionali. La Giamaica mantiene strette relazioni con gli USA. Di recente, si sono intensifi-cati i rapporti con il Venezuela in quanto il Paese ha aderito al PetroCaribe, l’iniziativa che prevede la forni-tura di petrolio dal Venezuela a prezzi agevolati.

Rischio Economico

Attività economica. La performance economica della Giamaica è stata piuttosto modesta negli ultimi anni, a causa dell’elevato debito pubblico (oltre il 130% del PIL) che drena risorse dai piani di sviluppo. L’economia è fortemente vulnerabile a shock esogeni in quanto basata su turismo e sulle esportazioni di bauxite (il Paese è il terzo produttore mondiale), mentre l’export tradizionale di beni agricoli (caffè, banane, zucchero) è dra-sticamente diminuito a causa della concorrenza dei paesi limitrofi.

Bilancio pubblico e inflazione. Le Autorità hanno adottato un piano di austerità per contenere il debito pub-blico, il cui servizio del debito necessita di un ingente avanzo primario (circa 10% del PIL all’anno). Il defi-cit complessivo è in calo e dovrebbe scendere al di sotto del 2% del PIL entro il 2007. L’inflazione si mantie-ne elevata (10,7% medio atteso per quest’anno) a causa delle importazioni petrolifere e dell’aumento dei prez-zi dei beni alimentari indotto dalle cattive condiprez-zioni climatiche.

Bilancia dei pagamenti. La bilancia commerciale presenta un disavanzo strutturale, in parte bilanciato dalle entrate del settore turistico e dalle consistenti rimesse degli emigrati. Il deficit corrente è in crescita e si do-vrebbe attestare quest’anno al 13% del PIL; tuttavia, gli afflussi di investimenti esteri mantengono la bilancia dei pagamenti in sostanziale equilibrio.

Posizione debitoria e riserve valutarie. Il debito estero è in calo e dovrebbe scendere quest’anno al di sotto del 50% del PIL; tuttavia, la posizione debitoria potrebbe peggiorare significativamente nell’eventualità di una anche minima diminuzione della crescita o di un allentamento della politica fiscale. Il debt-service ratio si man-tiene intorno al 15%. Le riserve valutarie sono a livelli appena sufficienti (3,8-4 mesi di importazioni).

Tasso di cambio. La valuta giamaicana si è deprezzata in termini nominali negli ultimi anni; tuttavia, il tasso di cambio reale si è apprezzato di circa il 10% nel corso del 2005.

Giamaica

Saldo transazioni correnti Crescita del PIL e dell’inflazione

Rischio Bancario

Il sistema finanziario giamaicano ha registrato un notevole consolidamento dopo la crisi del 1996-97: le Au-torità sono intervenute per promuovere il consolidamento del sistema, in particolare con la fusione di 4 isti-tuti in difficoltà nella Union Bank (ceduta successivamente ad una banca di Trinidad) e con la ristrutturazio-ne della National Commercial Bank.

In occasione del Financial Sector Stability Assessment del FMI, è stata riconosciuta la necessità di rafforzare la supervisione e i criteri prudenziali, nonché di rinnovare la normativa fallimentare. Tuttavia, è da sottolineare che negli ultimi anni la capitalizzazione media è cresciuta attestandosi al 17% e i non-performing loans sono gradualmente diminuiti scendendo al di sotto del 3%.

Il sistema bancario resta caratterizzato da un’elevata vulnerabilità ai tassi di cambio (a causa dell’elevata dol-larizzazione) e da un’elevata esposizione nei confronti del settore pubblico. A fine 2004, operavano nel Pae-se 6 banche commerciali (che detengono oltre il 30% degli asPae-set del sistema), 5 banche d’affari, 50 cooperati-ve di credito e circa 60 società di assicurazioni e altre istituzioni non bancarie.

Rischio Operativo

Il contesto operativo è favorevole agli investimenti esteri. Il sistema legale è ben sviluppato e indipendente, i livelli di burocrazia e corruzione relativamente contenuti. Il Paese è classificato al 64° posto (su 159) del Cor-ruption Perceptions Index, al 54° posto (su 157) dell’Index of Economic Freedom e al 50° posto (su 175) della clas-sifica Doing Business della Banca Mondiale.

Le Autorità incoraggiano gli investimenti esteri in tutti i settori. Gli afflussi di IDE sono particolarmente con-sistenti nel settore turistico e information technology. La Giamaica ha ratificato le Convenzioni di Washington e New York ed è in essere un accordo bilaterale con l’Italia per la protezione e la promozione degli investi-menti.

Le infrastrutture sono adeguate, anche se il Paese è soggetto a calamità naturali che danneggiano la rete dei trasporti. Il principale ostacolo è costituito dagli elevati livelli di criminalità.

-1,6

2003 2004 2005 2006 2007

mld $

saldo trans. correnti saldo trans. correnti/PIL

0

2003 2004 2005 2006 2007

%

Crescita PIL (sx) Inflazione (dx)

74

RISCHIOPAESE• AMERICALATINA

Rapporti con le Istituzioni Finanziarie Internazionali

Fondo Monetario Internazionale. Non vi sono finanziamenti in essere con il FMI. Il Paese è sotto “sorve-glianza intensificata” e lo staff del Fondo tiene sotto controllo l’attuazione delle riforme strutturali.

Banca Mondiale. La Banca è attiva nel Paese con 5 progetti, per un totale di circa 140 milioni di dollari, nel settore dell’educazione e del sociale.

Interscambio con l’Italia

L’interscambio commerciale con la Giamaica è piuttosto limitato.

Nel 2005, il valore delle esportazioni è stato di circa 12 milioni di euro, in aumento del 7% rispetto al 2004;

nei primi 6 mesi del 2006 sono raddoppiate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le importazio-ni sono invece diminuite di oltre l’80% sia nel 2005 che nel 2006. il saldo complessivo è favorevole all’Italia.

I settori principali dell’export italiano sono: la “meccanica strumentale”, con un’incidenza del 33% del tota-le e in forte aumento nel gennaio-giugno 2006; “etota-lettronica ed etota-lettrotecnica” (12% del totatota-le, più che rad-doppiate nel 2006 dopo un aumento di oltre il 60% nel 2005) e “prodotti alimentari” (11%). Le importazio-ni si concentrano su “prodotti tessili” (40% del totale, in fortissimo calo) e “meccaimportazio-nica strumentale” (36% del-le importazioni totali).

Esportazioni italiane in Giamaica per settori Interscambio commerciale con la Giamaica

(2005, %) (1996-2005 mln €)

Esposizione SACE al 30 giugno 2006

L’esposizione nei confronti della Giamaica è pressoché nulla: non vi sono impegni in essere; gli indennizzi da recuperare ammontano a 1,5 milioni di euro.

prod. chimici e

1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005

esportazioni importazioni saldi

Guatemala

GUATEMALA

Executive summary

La situazione politica è stabile, ma la posizione minoritaria del partito del Presidente Berger in parlamen-to rappresenta un ostacolo al progresso delle riforme.

Nel 2005 la crescita economica del Guatemala è rimasta sostenuta, ma l’inflazione ha proseguito il proprio trend crescente. L’economia del Paese rimane fortemente dipendente dall’andamento dei prezzi internazio-nali dei prodotti agricoli e dalla domanda statunitense.

L’outlook di breve periodo è abbastanza positivo ma permane uno squilibrio strutturale delle partite corren-ti. La recente entrata in vigore dell’accordo di libero scambio DR-CAFTA con gli Stati Uniti potrebbe fa-vorire la crescita dell’export e portare un aumento degli IDE nel Paese.

Condizioni di assicurabilità SACE Categoria OCSE: 5/7

Rischio sovrano: apertura Rischio bancario: apertura Rischio corporate: apertura

Principali indicatori economici

2003 2004 2005 2006p 2007p

PIL (variazione % reale) 2,2 2,6 3,2 4,1 3,4

Inflazione media annua (%) 5,6 7,6 9,1 7,2 6,5

Saldo Bilancio Pubblico/PIL (%) -1,8 -1,1 -1,5 -2,7 -2,7

Bilancia dei pagamenti

• Esportazioni, f.o.b.: beni ($ mln) 3.060 3.430 3.622 4.069 4.427

• Importazioni, f.o.b.: beni ($ mln) -6.176 -7.189 -7.912 -9.026 -9.361

• Saldo Bilancia Commerciale ($ mln) -3.116 -3.760 -4.289 -4.957 -4.934

• Saldo transazioni correnti ($ mln) -1.039 -1.188 -1.390 -1.953 -1.852

• Saldo transazioni correnti/PIL (%) -4,2 -4,4 -4,4 -5,4 -4,6

Debito estero totale ($ mln) 5.082 5.532 5.679 6.169 6.457

Debito estero totale/PIL (%) 20,4 20,3 17,8 17,1 16,1

Debt service ratio (%) 7,3 7,6 8,8 8,6 8,6

Riserve valutarie lorde ($ mln) 2.833 3.426 3.664 4.200 4.300

Riserve valutarie lorde (mesi import.) 4,7 4,9 4,7 4,7 4,7

Cambio medio GTQ/USD 7,94 7,95 7,63 7,66 7,88

P: previsioni - Fonte: EIU-Bureau Van Dijk

Rating Standard and Poor’s Moody’s Fitch SACE

BB Ba2 BB+

-76

RISCHIOPAESE• AMERICALATINA

Rischio Politico

Politica interna. La situazione politica è migliorata in seguito alla firma degli Accordi di Pace tra il Governo e le forze della guerriglia nel dicembre 1996, ma rimangono ancora alcune debolezze nel sistema. Il Presiden-te Oscar Berger, eletto nel 2004, ha adottato una politica economica prudenPresiden-te e ha manPresiden-tenuto la cooperazio-ne con le IFI. Il maggiore ostacolo per il progresso delle riforme è costituito dalla mancanza di una maggio-ranza in Parlamento per il partito del Presidente, Gran Alianza Nacional (GANA). Le prossime elezioni presi-denziali sono previste per novembre 2007: un sondaggio dello scorso gennaio attribuirebbe il 67,4% dei voti al Premio Nobel Rigoberta Menchú, leader indigeno e attivista dei diritti umani in Guatemala, ma la sua can-didatura deve ancora essere confermata.

Relazioni internazionali. I rapporti del Guatemala con i paesi vicini sono nel complesso buoni, ma è da se-gnalare una disputa territoriale con il Belize. Recentemente, il Paese ha concluso il quarto round di negoziati con Panama per la stipula (prevista per la fine del prossimo novembre) di un trattato di libero scambio. Le re-lazioni con gli Stati Uniti rimangono salde, anche se la politica di immigrazione statunitense potrebbe costi-tuire una fonte di frizione tra i due paesi a causa del progetto, portato avanti dal governo di Washington, di costruire un muro lungo parte del proprio confine con il Messico. Il 1° luglio scorso è entrato in vigore in Guatemala l’accordo di libero scambio DR-CAFTA (Repubblica Dominicana e paesi del Centro America) con gli Stati Uniti, che garantirà agli esportatori guatemaltechi quote privilegiate nel commercio con gli USA. Il Guatemala, inoltre, rafforzerà le proprie relazioni commerciali con la Cina, ma senza sacrificare i rapporti con Taiwan, con cui è in vigore un trattato di libero scambio dagli inizi dello scorso mese di luglio. Il Paese è mem-bro della WTO dal 1995 e riceve assistenza dall’Organizzazione degli Stati Americani (OAS) per l’attuazione degli Accordi di Pace e per migliorare la situazione relativa alla sicurezza.

Rischio Economico

Attività economica. La crescita reale del PIL, in calo dal 2000 al 2003, nel 2005 ha registrato un’accelerazio-ne al 3,2% rispetto al 2,6% dell’anno precedente. L’incremento della produzioun’accelerazio-ne un’accelerazio-nel 2005 è stato più accen-tuato nel settore delle costruzioni (+12,5%) - sostenuto dai lavori di ricostruzione necessari dopo i danni cau-sati dal passaggio della tempesta tropicale Stan - dei trasporti e comunicazioni (+8,4) e dell’industria agroali-mentare (+6,3%). Tuttavia, l’economia guatemalteca rimane fortemente dipendente dall’andamento dei prez-zi internaprez-zionali dei prodotti agricoli (zucchero, caffè, banane e cotone) e dalla domanda statunitense, in quanto più della metà delle esportazioni del Paese sono dirette verso gli USA e da essi proviene oltre il 30%

delle importazioni totali. L’outlook per la crescita è abbastanza positivo: l’EIU prevede per quest’anno un in-cremento reale del PIL del 4,1% e del 3,4% nel 2007, in leggera flessione a causa del clima di incertezza po-litica legato al termine del mandato del Presidente Berger, di una popo-litica monetaria più restrittiva e del ral-lentamento dell’economia mondiale.

Bilancio pubblico e inflazione. Il deficit di bilancio è aumentato dall’1,1% del PIL nel 2004 all’1,5% nel 2005 a causa di una politica fiscale lievemente più espansiva rispetto al 2004, quando furono effettuati tagli alla spesa dovuti in parte alla sospensione di due imposte. Per il biennio 2006-07 è atteso un ulteriore incremen-to del rapporincremen-to deficit/PIL che dovrebbe raggiungere il 2,7%. Nel 2005 il tasso di inflazione medio annuo è aumentato al 9,1% dal 7,6% del 2004, mantenendosi al di sopra del target del 4-6% fissato dalla Banca Cen-trale. Tra i fattori che hanno contribuito all’incremento, sono da menzionare innanzitutto l’aumento del prez-zo del petrolio sui mercati internazionali e, in secondo luogo, la tempesta tropicale Stan, che ha causato un

Guatemala

significativo rincaro dei prodotti alimentari. Per il biennio 2006-07, l’EIU prevede un progressivo rallentamen-to dell’inflazione in seguirallentamen-to all’adozione di una politica monetaria restrittiva da parte della Banca Centrale.

Bilancia dei pagamenti. Tra il 2003 e il 2005, si è registrato un incremento del disavanzo commerciale (da 3.116 a 4.289 milioni di dollari), ma la recente entrata in vigore del DR-CAFTA con gli Stati Uniti, oltre a portare un aumento degli IDE nel Paese, dovrebbe favorire la crescita delle esportazioni. Permane uno squi-librio strutturale delle transazioni correnti: per il 2006, l’EIU prevede un peggioramento del deficit di parte corrente al 5,4% del PIL dal 4,4% del 2005.

Posizione debitoria e riserve valutarie. La posizione debitoria appare sostenibile: il debito estero è in aumen-to in valore assoluaumen-to, ma appare contenuaumen-to e in diminuzione in rapporaumen-to al PIL (quest’anno dovrebbe atte-starsi al 17,1%) e anche il debt-service ratio è basso (8,6%). Prosegue l’accumulo delle riserve valutarie che, nel 2005, hanno raggiunto il valore di 3.664 milioni di dollari, equivalenti a 4,7 mesi di importazioni.

Tasso di cambio. La Banca Centrale mantiene un regime di cambio flessibile. A partire da marzo 2004, il quet-zal si è apprezzato di oltre il 15% in termini reali nei confronti del dollaro, grazie alle elevate rimesse dei la-voratori e ai crescenti afflussi di capitale.

Debito estero Crescita del PIL e inflazione

Rischio Bancario

Il sistema bancario del Guatemala è stato rafforzato negli ultimi anni grazie all’attuazione di alcune riforme (modernizzazione della legislazione bancaria, potenziamento della supervisione bancaria e regolamentazione delle banche offshore) raccomandate nel Financial System Stability Assessment (FSSA) del 2001. Esse hanno por-tato ad un complessivo miglioramento della solvibilità, della qualità degli asset e della liquidità. Tuttavia, ri-mangono alcune criticità: in particolare, il basso livello dei fondi delle banche offshore e la debolezza delle pic-cole banche private e del Crédito Hipotecario Nacional (CHN). A fine dicembre 2004, il Capital Adequacy Ratio era pari al 14,5% (superiore al requisito minimo del 10%), il ROE al 15,3% ed il ROA all’1,4%. La quota dei non-performing loans (NPL) sul totale dei crediti è scesa dal 9,6% del 2000 al 5,8% del 2004, quando le attivi-tà liquide rappresentavano il 29,1% degli asset totali. La dollarizzazione del sistema bancario è cresciuta: da quando (2001) ai residenti è stato permesso di detenere depositi in valuta estera nelle banche nazionali, la quota di tali depositi è aumentata al 15%, riflettendo principalmente la rapida crescita delle rimesse dei

lavo-4.500 5.000 5.500 6.000 6.500

2003 2004 2005 2006 2007

mln US$

Debito estero totale (sx) Debito estero/PIL (dx)

0

2003 2004 2005 2006 2007

%

Crescita PIL (sx) Inflazione (dx)

78

RISCHIOPAESE• AMERICALATINA

commerciali (di cui 2 filiali di banche straniere ed 1 banca a maggioranza straniera), 1 banca a controllo sta-tale e 18 intermediari finanziari non bancari.

Rischio Operativo

Il sistema legale è migliorato nel corso degli anni ’90, ma l’enforcement delle leggi rimane debole. Al fine di at-trarre maggiori capitali stranieri, nel 1998 è stata approvata una nuova legge sugli investimenti esteri che ga-rantisce un equo trattamento agli investitori stranieri e nazionali. Tutti i settori dell’economia sono aperti agli investimenti esteri ma, in alcune attività considerate di importanza strategica, la partecipazione straniera è li-mitata (stazioni radiotelevisive, aviazione civile e trasporto terrestre). Il Guatemala ha ratificato sia la Conven-zione di Washington sia quella di New York e con l’Italia è in essere un accordo bilaterale per la proteConven-zione e promozione degli investimenti. Il Paese è 118° su 175 nel ranking Doing Business 2007 della Banca Mondiale e 74° su 157 in quello dell’Index of Economic Freedom 2006.

Dato il basso carico fiscale del Guatemala, l’ampliamento della base imponibile resta una priorità e, nel 2001, l’IVA è stata innalzata dal 10% al 12%. L’elevata evasione fiscale costituisce un serio problema da risolvere, avendo causato la mancata riscossione di oltre il 33% dell’IVA del 2004, nonostante un considerevole appor-to al miglioramenappor-to delle entrate fiscali sia staappor-to forniappor-to dalla SAT (Soprintendenza dell’Amministrazione Tri-butaria). Lo scorso giugno, il Congresso ha approvato una legge per ridurre la portata di tale fenomeno. Il Pae-se offre diverPae-se misure ed iniziative fiscali mirate ad attirare gli investitori stranieri verso le sue “zone franche”.

Tali benefici includono principalmente l’esenzione dai dazi doganali e dall’IVA sulle materie prime e i mac-chinari per la fabbricazione dei prodotti destinati alle esportazioni e l’esonero totale dalle imposte sulle socie-tà per un periodo di dieci anni.

La corruzione rimane diffusa, nonostante sia diminuita nel corso degli anni ’90. L’attuale amministrazione Berger è impegnata nell’enforcement della legislazione anticorruzione. Nel 2005, Transparency International clas-sificava il Guatemala alla 120maposizione su 159 paesi nel suo annuale Corruption Perceptions Index. Per quan-to riguarda la burocrazia, le procedure amministrative sono piutquan-tosquan-to lente.

Il sistema dei trasporti e quello delle comunicazioni sono poco sviluppati e rappresentano un serio ostacolo agli investimenti e allo sviluppo economico. Tuttavia, sono da segnalare alcuni progressi ottenuti grazie all’as-sistenza finanziaria della Banca Interamericana di Sviluppo e all’avvio del processo di privatizzazione.

Rapporti con le Istituzioni Finanziarie Internazionali

Fondo Monetario Internazionale. Attualmente non vi sono finanziamenti in essere da parte del FMI. Il 15 marzo 2004 è infatti scaduto il terzo Stand-by Arrangement per un totale di 84 milioni di DSP (circa 124,2 mi-lioni di dollari), ma non sono stati effettuati tiraggi a valere sul finanziamento data la natura precauzionale dell’accordo. Il Guatemala beneficia di un programma di monitoraggio e assistenza tecnica del Fondo.

Banca Mondiale. L’attuale portafoglio attivo della Banca Mondiale nel Paese è costituito da 13 prestiti per un totale di circa 575 milioni di dollari. Le principali aree di intervento dell’assistenza della Banca Mondiale ri-guardano il settore finanziario (26%), i trasporti (19%), il settore pubblico (19%), l’educazione (11%), la salu-te e la nutrizione (8%), l’ambiensalu-te (5%) e la prosalu-tezione sociale (5%).

Banca Interamericana di Sviluppo. Al 31 agosto 2006, l’IDB aveva approvato complessivamente 138 presti-ti (di cui 4 nell’anno in corso per un valore di 209 milioni di dollari) per un ammontare di 2.768 milioni di

Guatemala

dollari e 418 aiuti (di cui 24 nel 2006 per un totale di 2,6 milioni di dollari) per un valore di 73,8 milioni di dollari. La maggior parte dei progetti approvati sono stati attivati nel settore delle riforme e modernizzazione dello Stato, dell’agricoltura e sviluppo rurale e della protezione sociale.

Interscambio con l’Italia

Dal 1996 al 2005, il saldo commerciale è sempre stato positivo per l’Italia. Nei primi cinque mesi del 2006, le esportazioni italiane sono state pari a 40,7 milioni di euro, in aumento del 36,9% rispetto al periodo corri-spondente del 2005, mentre le importazioni dal Guatemala hanno raggiunto un valore di 14,8 milioni di eu-ro, in crescita del 34,5%. La prima voce delle esportazioni italiane nel Paese è rappresentata dalla meccanica strumentale - per una quota pari al 41,4% dell’export totale del 2005 - in aumento del 14,2% rispetto al 2004.

Seguono i prodotti chimici e fibre (18,6% dell’export complessivo), in crescita del 22,6% rispetto all’anno pre-cedente. L’Italia importa principalmente prodotti agricoli: il 72,8% dell’import totale del 2005.

Esportazioni italiane in Guatemala per settori Interscambio commerciale con il Guatemala

(2005, %) (1996-2005 mln €)

Esposizione SACE al 30 giugno 2006

Gli impegni di SACE in Guatemala ammontano a 0,16 milioni di euro in conto capitale, interamente a me-dio-lungo termine. Non vi sono sinistri in corso né indennizzi da recuperare.

pelli e calzature 3%

altro 12%

prod. in gomma e plastica

2%

elettronica e elettrotecnica

5%

metallurgia e prod. metallo

5%

prod. tessili 13%

prod. chimici e fibre 19%

meccanica strumentale

41%

0,0 15,0 30,0 45,0 60,0 75,0 90,0 105,0 120,0

1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005

Importazioni Esportazioni Saldi

Haiti

HAITI

Executive summary

Il Paese è fra i più poveri al mondo. Le recenti elezioni democratiche che hanno riportato alla Presidenza Renè Prèval rappresentano un segnale di stabilità, anche se le tensioni restano molto alte.

L’outlook economico è moderatamente positivo. Il Paese ha sperimentato negli ultimi due anni una timi-da ripresa economica, grazie soprattutto agli aiuti internazionali.

Il contesto operativo è molto problematico. L’attività economica è ostacolata da infrastrutture obsolete, un sistema legale e giudiziario inefficiente e livelli di corruzione elevati.

Condizioni di assicurabilità SACE Categoria OCSE: 7/7

Rischio sovrano: chiusura Rischio bancario: chiusura Rischio corporate: chiusura

Principali indicatori economici

2002/03 2003/04 2004/05 2005/06s

PIL (variazione % reale) 0,4 -3,5 1,8 2,5

Inflazione media annua (%) 37,8 21,7 14,8 14,0

Saldo Bilancio Pubblico/PIL (%) -3,5 -2,4 -0,4 -1,7

Riserve valutarie lorde ($ mld) 157,1 207,4 228,5 312,5

Riserve valutarie lorde (mesi import.) 1,2 1,4 1,4 1,7

Cambio medio HTG/USD* 39,8714 36,1451 39,5469

-L’anno fiscale inizia il 1° ottobre - S: stime P: previsioni. * Dati UIC (media dell’anno solare) - Fonte: FMI

Rating Standard and Poor’s Moody’s Fitch SACE

- - - CC

82

RISCHIOPAESE• AMERICALATINA

Rischio Politico

Politica Interna. Dopo un tormentato processo elettorale segnato da ritardi ed episodi di violenza, lo scorso

Politica Interna. Dopo un tormentato processo elettorale segnato da ritardi ed episodi di violenza, lo scorso

Nel documento Rischio Paese 2006 Africa Subsahariana (pagine 71-99)