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Ovvero, gli eventi che compaiono all'interno dell'apposita sezione nella pagina Facebook della CPPP, e che non sono legati a iniziative patrocinate dalla CPI, o condivise da altre pannocchie199. Effettuata una scrematura di questo tipo, il numero di iniziative che restano non è elevato, ma trovo importante il modo in cui queste si riallacciano al territorio, alla sua situazione sociale e politica. Tenterò di far emergere questa mia stessa impressione, favorendo un punto di vista che mostri come la CPPP si integri a queste situazioni, descrivendo tre eventi: la “Bevuta Pirata di Solidarietà” (19 dicembre 2015), “l'Obiezione d'Incoscienza” (27 maggio 2016), “l'Ostensione del Colandro” (22 dicembre 2016).200

4.8.1.La Bevuta Pirata di Solidarietà.

La Bevuta è stata organizzate a seguito della richiesta di una ragazza, rivoltasi alla Chiesa dopo essere stata multata per aver consumato dell'alcol nel centro storico di Padova al di fuori dei plateatici del locale dove l'aveva acquistato. La multa è stata regolarmente assegnata, ad applicazione dell'ordinanza comunale emanata dal sindaco Bitonci, che vieterebbe di consumare alcolici al di fuori del plateatico dei locali d'acquisto201 (fig.30). Ordinanza e multa

199Il link della pagina Facebook nella uqale gli eventi sono indicati:

https://www.facebook.com/pg/Pastavium/events/?ref=page_internal

200I link agli eventi Facebook, nell'ordine:

https://www.facebook.com/events/1670566543211138/ https://www.facebook.com/events/1757297481173907/ https://www.facebook.com/events/890655924410003/

201http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/politica/2014/1-settembre-2014/bitonci-basta-alcool-minori-

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costituiscono una discriminazione alla sacralità della bevanda pastafariana, simile a quella che ha portato Capitan Pastelli ad attivarsi a ridosso degli avvenimenti della Sagra del Degrado; ancor più, si tratta di una discriminazione dei diritti di libertà individuale che i principi pastafariani difendono. L'ordinanza emessa dal sindaco di Padova pertanto ha suscitato l'intervento della CPPP discriminando la birra (bevanda sacra pastafariana) e ponendo un freno alla libertà individuale (così come reputata inalienabile secondo i principi espressi nel sito della CPI). Tutto ciò ha costituito motivo di degrado per il quadrumvirato della CPPP, che ha deciso di intervenire a riguardo. Come si evince dalla descrizione, l'evento viene organizzato:

“Per manifestare solidarietà alla sventurata che è stata multata (300 euro) per aver bevuto una birra, comportamento che pare essere diventato criminoso.

Per verificare come viene certificato che il contenuto di una bottiglia è effettivamente un fluido proibito. Per chiedere all'Amministrazione Comunale di rilasciare i "Lasciabrindare", documenti che permettono ai Pastafariani di pregare bevendo la loro Sacra Bevanda senza essere multati dai Vigili, impegnati giustamente nella Lotta Al Degrado.

Sabato pomeriggio ore 18 in piazza delle Erbe a Pastavium”

L'evento, che ha avuto principio in Piazza delle Erbe si è protratto al Liston, ovvero lo spazio antistante il comune cittadino. Il discorso tenuto dal Frescovo si è concluso con un brindisi alla libertà, in questo caso intesa anche come diritto di poter fruire di una bevanda acquistata nello spazio pubblico della propria città. I pastafariani riuniti per l'iniziativa, brindando collettivamente in uno spazio pubblico, lo hanno fatto preparati a vedersi assegnata una multa così come assegnata alla ragazza che ha richiesto il loro intervento202. Il brindisi non ha sancito la conclusione dell'atto, che si è protratto spostandosi tra i mercatini di Natale che si trovavano al Liston, e affiggendo simbolicamente un colandro all'albero di Natale che svettava sul posto. Prima che venisse rimosso, la notte tra il 20 e il 21 dicembre, il colandro è stato oggetto di fotografie che fedeli e simpatizzanti alla CPPP hanno scattato e caricato sulla pagina principale della pannocchia su Facebook, e di un articolo del Mattino di Padova che riporta il video girato durante l'affissione203.

202Jacopo Pesiri, Vigodarzere, 7/3/2016.

203http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2015/12/20/news/chiesa-pastafariana-e-l-ostensione-del-sacro-

153 4.8.2.Obiezione d'Incoscienza.

Il secondo evento preso in considerazione è scaturito da una precisa dichiarazione di Bitonci, che ha avuto peraltro eco nazionale. A ridosso dell'approvazione del DDL Cirinnà, il sindaco di Padova ha opposto un rifiuto all'obbligo civico che lo chiamava a officiare matrimoni omosessuali, qualora gli fosse richiesto. Per quanto la dichiarazione fosse in linea con il pensiero espresso dal segretario del suo partito, la dichiarazione costituisce un altro attacco ai principi che la CPI si sforza di difendere, ovvero quelli della famiglia tradizionale pastafariana204.

La CPPP ha reputato doveroso intervenire organizzando una veglia di preghiera (ovvero un altro brindisi collettivo), ancora una volta al Liston. Riportando la descrizione dall'evento pubblicato su Facebook, emerge come lo scopo che la CPPP si prefiggeva di ottenere fosse quello di:

“[...] far rinsavire il Primo Cittadino, affinché possa egli abiurare il bigottismo ed abbracciare le Sugose Voluttà del Prodigioso Spaghetto Volante, tornando sui suoi passi in materia di unioni civili dato che lo Stato le ha dichiarate legali […]

Noi Pastafariani preferiremmo davvero che l'obiezione di coscienza non ci fosse e che ognuno esercitasse la sua professione senza ledere la libertà degli altri, dal medico al funzionario pubblico, o che fosse esteso il diritto di obiettare anche a noi per ciò che riteniamo immorale.

Cogliamo l'occasione per chiedere al Sindaco di non inventarsi obiezioni dove non ci sono, o per dichiarare noi stessi che faremo obiezione d'incoscienza per quanto riguarda il consumo di Sacra Bevanda (conosciuta anche come Birra) fuori dai plateatici dei locali visto che per un Pastafariano bere Birra = pregare.

Dato che pare che chiunque possa decidere di obiettare un po' a quel menga che gli pare, invitiamo i cittadini di Padova ad unirsi a noi, obiettando a una norma a caso che non gli piace essere costretti a rispettare [...]”205

4.8.3.Ostensione del Colandro.

Il 22 dicembre 2016 la CPPP è tornata per la seconda volta ad affiggere un Colandro sull'albero di Natale che si trova sul Liston. La data è stata scelta per collocarsi un anno dopo l'ostensione verificatasi nel corso della Bevuta di Solidarietà, e renderla quindi una tradizione nella pannocchia di Pastavium. Si è scelta la data del 22 piuttosto che quella del 19 perché era la data utile più vicina all'anniversario nella quale il quadrumvirato sarebbe stato disponibile.

204Qui il link alla dichiarazione di Massimo Bitonci:

http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2016/05/11/news/bitonci-dice-no-alle-unioni-civili-rispetto-la-legge- ma-non-li-celebrero-1.13454388

Qui il link alle dichirazioni di Matteo Salvini:

http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Unioni-civili-Salvini-Sindaci-della-Lega-disobbedite-legge-anticamera- delle-adozioni-gay-531889d5-99b4-4153-9328-3f91a92901a5.html

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Ritengo utile parlare di questo evento, oltre che per la maniera in cui torna a sottolineare il rapporto tra CPPP e il territorio d'appartenenza, per quella in cui mi ha permesso di intendere la natura del rapporto che esiste tra la pannocchia e la questura di Padova.

Mi era già stato detto come i rapporti tra le due istituzioni, religiosa e civile, fossero distesi206, ma non avevo ancora avuto modo di osservarlo di persona. Questo accade perché la CPPP si è sempre mossa senza causare alcun problema di ordine pubblico nel corso degli anni, e col tempo il questore è arrivato a conoscere i componenti del gruppo pastafariano, che godono della sua fiducia. Non ultimo per importanza, il fatto che i questori delle diverse città comunichino tra di loro, e nel momento nel quale Capitan Pastelli si è trovato a interagire le prime volte col questore di Padova, costui fosse già a conoscenza della presenza pastafariana in altre città, notificatagli per l'appunto dai colleghi delle altre pannocchie del Nordest come non problematica207.

Il 22 dicembre, poco prima che Capitan Pastelli procedesse all'ostensione, due agenti in borghese, inviati sul posto, hanno riconosciuto i membri del quadrumvirato presenti, rivolgendo loro saluti amichevoli. A seguito dell'affissione, il Frescovo ha continuato leggendo un proclama in cui venivano riassunta l'attività condotta dalla CPPP nel territorio di Padova. Ne riporto degli stralci:

“Noi Pastafariani siamo stati protagonisti, negli ultimi anni, di molti Arrembaggi sul territorio padovano. Tramite essi abbiamo dato il nostro contributo allo sviluppo sociale della Città, tentando di portare l'attenzione su temi importantissimi come l'uguaglianza tra cittadini e la Laicità dello Stato, la lotta al Degrado e i molti disagi che colpiscono i giovani [...]”

Continuando, citando le parole pronunciate da Scialatiella Piccante nel suo discorso d'insediamento:

“Finché lo stato è laico solo sulla carta, permettendo ingerenze e privilegi o tramutando in ospiti e forestieri i diversi, noi abbiamo il dovere di liberare estro e ardire per requisire per noi spazi di libertà d'espressione e pari opportunità.

Esistono culti presso i quali gli uomini sono presentati come immagine e somiglianza di Dio: c'è qualcosa che non funziona. Chi fortifica confini, chi respinge vittime di guerra, chi colpevolizza la libertà di scelta non può assomigliare a un'entità che venera in quanto “senza confini”.

Quindi, Pirati, facciamo così: lasciamo tranquillo e beato il nostro Dio. Prendiamo i suoi Otto Condimenti e partiamo all'arrembaggio. Facciamo che questa società assomigli a noi. [...]”

Concludendo:

“Per questo, stasera ci troviamo nella Gioja del Prodigioso Spaghetto Volante, nostro dio, per celebrare il verificarsi di queste parole: appendiamo questo Scolapasta allo stupendo Albero di Natale del Comune

206Jacopo Pesiri, Vigodarzere, 7/3/2016.

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nella speranza che il 2017 veda una Padova più Pirata: più allegra, più aperta, più laica, più inclusiva, chiunque abbia l'onere e l'onore di esserne Sindaco.

Come sempre, offriamo tutta la nostra collaborazione affinché ciò possa accadere.

Per questo rinnoviamo l'invito al Commissario Penta di incontrare i Pastafariani, per lasciare al prossimo Sindaco la traccia di una nuova rotta Pirata verso la quale salpare. [...]”

Per tutta la durata della lettura, gli agenti se ne sarebbero rimasti in disparte, senza interferire, rinnovando i saluti e gli auguri di buone feste ai ragazzi del quadrumvirato quando l'evento ha avuto termine.

Ho descritto gli eventi qui riportati cercando di porre l'accento sulla rapidità della CPPP nell'organizzarsi e intervenire contro il degrado percepito nel territorio della pannocchia, qualora sia ritenuto opportuno mettersi in moto a tal senso. Questa rapidità d'azione costituisce la principale caratteristica dell'attività che la CPPP conduce sul proprio territorio. Per quanto riguarda il lungo termine, il tema del riconoscimento statale, che sta così caro a molti altri soci dell'organizzazione, non sembra costituire una priorità per il quadrumvirato patavino. I ragazzi che ne fanno parte hanno dimostrato di intendere il proprio essere pastafariani in una maniera molto più legata al territorio e alla difesa delle libertà individuali degli individui che lo popolano208.