4.5. La Chiesa Pastafariana di Padova e Provincia
4.5.1. Scendere in campo come CPPP
Come la Chiesa di cui fa parte, la pannocchia di Pastavium si impegna perchè i principi essenziali del pastafarianesimo vengano rispettati all’interno della sua area di competenza geografica. La descrizione presente nella pagina principale della pannocchia riporta come la CPPP faccia propria “la causa dei Pastafariani in Italia e nel mondo, lavorando per il Riconoscimento della religione Pastafariana dallo Stato Italiano”. Il modo in cui questa causa venga fatta propria dalla CPPP è però esplicitato in un altro punto della descrizione:
“La CPPP non è un movimento politico ma religioso, e si batte sul territorio contro il degrado organizzando le proprie o prendendo parte ad iniziative organizzate da altre associazioni, nella convinzione che la coralità sia l'unico rimedio al progressivo sfaldarsi della società e della socialità. [corsivo mio]”
Questo stralcio espositivo rivendica dunque un impegno da parte della pannocchia di Padova nella lotta contro il degrado. È bene precisare come il termine ritorni spesso nel linguaggio della CPPP, e si ricolleghi alla linea politica tenuta da Massimo Bitonci nella gestione del comune di Padova, per la quale “lotta al degrado” è diventato una sorta di slogan. Non opponendosi alla linea politica comunale, ma accompagnandola, la CPPP è dunque volta al conseguimento dello stesso obiettivo. In un discorso pronunciato il 9 ottobre 2015, il frescovo di Pastavium si rivolge al sindaco della città, affermando: “[…] Caro sindaco […] Sappiamo che sei in prima linea per la difesa dei diritti dei cittadini, per la difesa della città dal degrado. Noi ti aiutiamo in questo avvicinando i fedeli e i giovani al vero Dio [...]”. In aggiunta a questa comunanza di interessi, la
119
CPPP ha sempre prestato attenzione alle dichiarazioni del sindaco della sua città. Diverse iniziative evidenziano, come nel caso appena riportato, una comunaza di interessi con le istituzioni comunali, e sono originate proprio da dichiarazioni o prese di posizione di Massimo Bitonci.
Ritengo opportuno sottolineare come la pannocchia di Pastavium non si sia mai dichiarata un'oppositrice del pensiero politico di Bitonci, ma anzi dichiarasse di perseguire gli stessi obiettivi, si trattasse di difendere la città dal degrado o di sostenere il concetto di famiglia tradizionale. Quanto questi obiettivi divergevano però per modalità di applicazione, o muovevano contro lo statuto pastafariano, la CPPP ha sempre notificato il suo pensiero propenendo delle soluzioni di dialogo, avvenisse questo tramite social network, o fisicamente in piazza. Il 12 novembre 2016 la Giunta Bitonci è caduta a seguito della votazione di sfiducia espressa da diciassette consiglieri. Anche in questa occasione la CPPP ha voluto esprimersi con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, nel quale si riassume il sostegno espresso all'amministrazione fino a quel momento, evidenziando le tappe più importanti toccate fino a quel momento:
“In merito alla tragica caduta della Giunta porgiamo le nostre condolenze [sic] e scuse al caro Sindaco Massimo.
Temiamo infatti si tratti di un sisma politico causato dal fallimento della perversione del personale di Palazzo Moroni. Come tutti sappiamo le calamità riguardano la diminuzione del numero di Pirati. In questi due anni ci siamo sforzati tantissimo per far ravvedere i politici della città, aderendo a tantissime iniziative nella speranza di vederli al più presto con un Colandro: il consiglio comunale contro il Gender, le feste della Famiglia Tradizionale, i Presepi in Centro, gli Alberi Di Natale, i Simboli Sacri nelle scuole; ci siamo persino presi la briga di celebrare noi le nozze tra invertiti per alleggerire il carico sul Comune, e di donare degli Scolapasta al Municipio in un sacco di occasioni.
Evidentemente non è bastato, e ci sentiamo in colpa.
Sindaco noi ti vogliamo bene, e vogliamo che tu continui le tue giuste battaglie contro la decadenza dei valori.
Stasera, forti del nostro No Al Degrado, pregheremo con umiltà e determinazione perché tutti gli intolleranti diventino Pirati, ripristinando l'ordine delle cose e permettendo a Padova di riavere il suo amato Sindaco.
Max non mollare, i tuoi amici Pastafariani ti aspettano.
Noi ti saremo sempre Fedeli, non come quelli che ti hanno voltato le spalle”151.
Il modo in cui la CPPP si è interfacciata alle politiche del sindaco della città è solo uno dei modi in cui l’ho vista “battersi sul territorio contro il degrado”, e non esaurisce il suo impegno locale. Nella primavera del 2017, tra le cause per le quali la pannocchia si è mossa, notifico anche un presidio informativo che si sarebbe dovuto tenere in occasione della proiezione di “Vaxxed, il film che non vogliono farti vedere”, ovvero un lungometraggio che critica l’utilità della somministrazione dei vaccini. L’evento sarebbe stato rimandato a causa della sospensione della
120
proiezione. Oltre a questo, nel giugno dello stesso anno la CPPP ha intervistato i principali candidati alle elezioni comunali di Padova, ponendo loro delle domande in merito alla loro visione circa i concetti di laicità, famiglia naturale e pratiche come l’interruzione di gravidanza, così come trattate nei loro programmi. I video delle interviste sono stati caricati sulla pagina Facebook della CPPP tra 6 e 7 giugno; le domande, uguali per ciascuno dei candidati, sono le seguenti:
una domanda preliminare, nella quale si chiede al candidato di presentarsi;
“Conosci la Chiesa Pastafariana Italiana?”; “Cos’è per te la laicità, e come dovrebbe comportarsi secondo te l’istituzione comunale nei confronti delle istanze delle varie religioni presenti sul territorio?”;
“Se sarai sindaco celebrerai personalmente le unioni civili? E le celebrerai con gli onori che spettano a chi chiede il matrimonio laico?”;
“Parliamo di interruzione volontaria di gravidanza; per te la prevenzione è importante? Se tu fossi sindaco proporresti nelle scuole di Padova dei momenti di educazione all’affettività per i più piccoli, e di educazione alla sessualità per i più grandi?”;
“In Veneto ci sono tantissimi obiettori di coscienza nelle strutture sanitarie pubbliche, si parla di una percentuale vicina al 70% (fonte Repubblica). Che ne pensi di questo dato?”;
“Un cittadino di Padova sceglie di ricorrere all’eutanasia presso una clinica privata all’estero. Si scatena il caso mediatico, e vieni intervistato in qualità di sindaco della città: che cosa dici ai giornalisti, e che cosa dici alla sua famiglia?”;
“Promulgheresti un’ordinanza che impedisce agli adepti di una religione di esprimersi, quando esprimersi non lede in alcuna maniera la libertà degli altri?”;
“Per noi pastafariani, non poter bere una birra in pace – pace nostra e altrui – costituisce un bel problema. Ce lo firmi un lasciabrindare preventivo?”
“Noi pastafariani abbiamo a cuore la lotta al degrado perché crediamo che per i giovani sia importante stare assieme, ma farlo nel rispetto degli altri. Ti facciamo una domanda a risposta chiusa: il degrado lo combatte meglio la videosorveglianza, o la socialità?”;
“Te la fai una foto con lo scolapasta per ricordarti di essere un sindaco laico? Dai!”152.
Unico candidato che si sarebbe rifiutato di condurre l’intervista è Massimo Bitonci, cui la CPPP rivolge difatti un’unica domanda, recitata da Capitan Pastelli in un filmato che in realtà è
152Allego un esempio di queste interviste video, riportando la terza caricata nel gruppo, il 7/6/2017:
121
costituito da un fermo immagine del candidato: "Massimo, nonostante tutte le nostre mail, le nostre rassicurazioni, le telefonate; nonostante il pellegrinaggio che abbiamo fatto verso la tua sede elettorale, perché hai rifiutato di fare questa intervista coi pastafariani?".
Ho avuto modo di prendere parte con la CPPP a diverse iniziative che questa ha organizzato nell'ultimo anno, e che divido in tre categorie: atti istituzionalizzati, ormai dei “classici” nella programmazione di eventi della CPI e quindi comuni alle altre pannocchie italiane; atti che ha elaborato in maniera indipendente, in relazione a quanto accadeva all'interno dei confini geografici della pannocchia di Pastavium; attività organizzate da terzi, fossero altri gruppi o dei singoli, cui la CPPP si è aggregata. La divisione qui riportata non sottintende in alcun modo che la prima e la terza categoria di eventi siano legate in misura minore al territorio patavino. Nella maggior parte dei casi queste si allacciano con la stessa forza alle problematiche che la CPPP percepisce entro i confini della pannocchia: ciò che cambia è il vertice organizzativo, o il ruolo che l'evento possiede al di fuori di Pastavium.
Dopo aver parlato della CPI, e aver tratteggiato i caratteri essenziali della CPPP, tenterò di offrire un ritratto di ciò che significa essere pastafariano a Padova. Come spesso accade avendo a che fare con i pastafariani, lo farò dapprima relazionandomi alla presenza della CPPP su social network, e quindi spostandomi su testimonianze raccolte “in piazza”, seguendo la categorizzazione degli eventi qui presentata.