La CPPP intrattiene un rapporto molto stretto con la comunicazione via internet, che si esemplifica negli scambi condotti tra i singoli fedeli o negli annunci pubblicati nei canali più ufficiali. La relazione con internet riprende quanto si verifica all'interno della CPI, permettendo di mantenere i rapporti tra figure sparse in tutta la provincia, in mancanza di una sede fisica cui fare riferimento. I new media creano un rapporto tra intermediari religiosi e la comunità di fedeli e simpatizzanti, ma anche tra gli stessi membri del quadrumvirato.
La presenza più massiccia della CPPP si articola su Facebook: all'interno del social network sono presenti (in ordine di apparizione) un gruppo, una pagina e una chat. Il gruppo, “CPI – Pastafariani Padova”153, risale al periodo precedente la fonduzione, ed era inizialmente gestito
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dal frescovo padovano nominato da Al Zarkawi I, cui si sarebbe affiancato Jacopo Pesiri (anche nella gestione del gruppo); la pagina, “Chiesa Pastafariana di Padova e Provincia”154, è stata creata e amministrata a partire dall'autunno 2014 dai tre fondatori originari della pannocchia, cui si è poi aggiunto Luca Mistrello (dal 6 marzo 2016 ne sono stato nominato amministratore anche io stesso); analogamente, la chat riuniva dapprima i componenti originari del triumvirato, quindi vi è stato coinvolto anche Luca Mistrello a seguito del suo forte coinvolgimento nelle attività pastafariane di Padova155. È la destinazione d'uso il primo fattore che interviene a differenziare gruppo, pagina, chat.
La pagina, “Chiesa Pastafariana di Padova e Provincia”, costituisce il principale canale di diffusione delle iniziative portate avanti dalla CPPP, oltre che di presentazione della stessa. Fondata nell'autunno del 2014, raccoglie oggi oltre i 2000 “mi piace”. La discussione all'interno della pagina è “pressoché assente”, e questa esiste soprattutto secondo fini di pubblicizzazione156. Questa funzione pubblicitaria della pagina, e il fatto che sia rivolta all'attenzione di un numero molto più elevato di interessati (non solo fedeli pastafariani, ma anche simpatizzanti) traspare dalla descrizione che ne chiarisce affiliazione e intenti:
“Questa pagina è amministrata dai membri padovani del Conclave Pastafariano Italiano, organismo consiliare della Chiesa Pastafariana Italiana nelle sue scelte religiose, sociali e politiche.
La Chiesa Pastafariana di Padova e Provincia (CPPP) fa capo (???) solo ed esclusivamente alla Chiesa Pastafariana Italiana (CPI) della quale è un'emanazione ufficiale.
La CPPP non è un movimento politico ma religioso, e si batte sul territorio contro il degrado organizzando le proprie o prendendo parte ad iniziative organizzzate da altre associazioni, nella convinzione che la coralità sia l'unico rimedio al progressivo sfaldarsi della società e della socialità.
ATTENZIONE: con l'espressione “non è un movimento politico” si intende che la chiesa è APARTITICA: ogni azione dei cittadini è politica […].
La CPPP è “politica” poiché prevede il coinvolgimento dei suoi Fedeli in attività della valenza sociale nella “poleis di Pastavium”. Ma non gliene frega niente dei partiti. Quelli devono star fuori da questa pagina. La CPPP fa propria la causa dei Pastafariani in Italia e nel mondo, lavorando per il riconoscimento della religione pastafariana dallo Stato Italiano. […]”
La descrizione continua allegando i link del sito ufficiale della CPI, nonché l'elenco (aggiornato) delle attività ufficiali organizzate dalla pannocchia a partire dal settembre 2014. I tre punti interrogativi posti tra parentesi, nella terza riga, sono comprensibili tenendo conto del fatto che la CPI più che una gerarchia possiede una struttura, entro la quale si tende a non
154https://www.facebook.com/Pastavium/?fref=ts
155Luca Mistrello, Padova, 20/5/2016; Mauro Zavattini, Padova, 7/11/2016. Non facendo parte del quadrumvirato
patavino non ho accesso a questa chat privata, e quindi non ho link da indicare nello specifico.
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imporre nulla ai fedeli, entro i limiti espressi dallo statuto. Lo stesso frescovo di Padova ha più volte ribadito come consideri la CPPP un territorio libero da imposizioni che, ritenendosi un “pirata”, apparirebbero ridicole tanto dentro che fuori la stessa CPI157.
La maggior parte dei post presenti nella pagina riguarda la promozione delle iniziative organizzate dalla CPPP o cui questa ha preso parte, contenendo una sezione aggiornata di foto e commenti alle iniziative in questione. Emerge anche il rapporto che la pannocchia intrattiene con il territorio che la ospita, dal momento che si chiariscono sempre le ragioni che portano la CPPP a prendere posizione in merito ai diversi fattori di discussione, specie in rapporto alla politica e alle amministrazioni locali. Sulla bacheca della pagina trovano posto anche comunicati riguardanti la CPI, provenienti dalla pagina principale della stessa o da profili paralleli. Questo è osservabile in un post del 16 dicembre 2016 che, a ridosso dell'insediamento di Scialatiella Piccante come Pappessa, pubblica un'intervista originariamente caricata sul canale youtube della CPI158.
Il gruppo, “CPI – Pastafariani Padova”, è uno strumento di confronto e discussione rivolto ai fedeli pastafariani della Pastania, regione “indipendente e autoproclamata159” che definisce gli spazi regionali del Veneto, del Friuli e della Lombardia orientale. Non essendoci discriminanti di alcun tipo per quanto riguarda l'ammissione al gruppo, sono presenti anche fedeli di altre pannocchie e regioni, oltre che simpatizzanti; il carattere discussivo del gruppo fa tuttavia sì che il numero di iscritti sia modesto se confrontato a quello della pagina (appena 235 iscritti, contro i 2027 “mi piace” della pagina, cifra aggiornata al 22/12/2016). All'interno sono presenti e intervengono in maniera più attiva i fedeli interessati a quanto accade nell'area della pannocchia160. Fino al 4 novembre 2016 il gruppo, secondo gli standard di Facebook, risultava “privato (solo chi aveva richiesto e ottenuto di iscriversi poteva visualizzare i post contenuti, ma a differenza di un gruppo segreto, la sua presenza era visibile tra i risultati di una ricerca interna a Facebook, o effettuata su un altro motore di ricerca)”, mentre a partire da questa data il gruppo risulta “pubblico” (anche i contenuti della discussione sono visibili ai chi non ne è membro, ma solo ottenendo di iscriversi si può commentare e condividere attivamente sulla pagina). Il carattere più chiuso del gruppo traspare anche dalla sua descrizione, che risulta scarna e meno esplicativa delle funzioni dello stesso, rispetto a quanto accade per la descrizione nella pagina:
157Jacopo Pesiri, Vigodarzere, 7/3/2016; Marco Miglianti, intervista condotta su Skype, 2/11/2016. 158Qui il link dell'intervista: https://www.youtube.com/watch?v=kq6Vs5ErpB4
159Mauro Zavattini, chat su Facebook, 7/11/2016. 160Mauro Zavattini, chat su Facebook, 7/11/2016.
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“Gruppo di incontro e svago e cazzeggio e soprattutto di diffusione della Chiesa Pastafariana Italiana! Ramen Fratelli! Che il PSV sia sempre presente nei vostri pastezzi!”
Il tipo di discussione che si articola all'interno del gruppo riguarda in primo luogo la promozione e discussione di eventi organizzati da esponenti della Chiesa, oltre che le tematiche, iniziative e situazioni in merito alle quali si ritiene che la Chiesa dovrebbe schierarsi, partecipare od offrire il proprio sostegno.
In maniera analoga a quanto accade con il Conclave della CPI, la chat privata del quadrumvirato consente di mantenere un'assemblea (digitale) perenne, e di poter dibattere delle questioni che premono all'organizzazione in maniera del tutto immediata e funzionale. All'interno della chat viene discussa l'organizzazione o l'adesione della pannocchia a determinati eventi. Nel caso la situazione lo richieda, questi vengono poi sottoposti dal frescovo di Padova all'attenzione del Conclave. Si tenga conto che, ancora una volta, non vi sono disposizioni scritte nello statuto o nel regolamento della CPI che richiedano di procedere in questi termini: riguardo a certe questioni è appannaggio dei singoli decidere se procedere avvisando o meno il Conclave. Il frescovo di Padova, come riportatomi da Capitan Arcobaleno, il Presidente dell'associazione, tende sempre a sottoporre la questione all'attenzione generale, prima di procedere161. Questo accade soprattutto nei casi dove sia meno evidente il supporto o l'adesione della CPI a certe situazioni, come la presa di posizione circa tematiche ambientali, o altri particolari iniziative che non godono di precedenti (in termine di sostegno espresso).
La presenza sui social network non esaurisce il rapporto della CPPP (e della CPI) con i new media. Quando un evento si concretizza nel proprio svolgimento in uno spazio fisico, questo proietta la discussione e la comunicazione fuori dai social network, come accade solitamente tra individui che si conoscono di persona, al di là della propria affiliazione religiosa (tanto più che spesso il rapporto tra i fedeli è di cordialità, se non di vera e propria amicizia). Come ho potuto osservare ogni volta che la CPPP scendeva “in piazza”, la presenza e l'arrivo di fedeli e simpatizzanti erano costantemente monitorati tramite comunicazione via cellulare, in un reticolo di contatti che “sovvertiva” qualunque residuo di verticalità nell'organizzazione: non era necessario che fossero i membri del quadrumvirato a tenere sotto controllo questo afflusso di individui, ma poteva farlo chiunque; spesso era il quadrumvirato, o il frescovo stesso, che
161Marco Miglianti, Bologna, 4/11/2016.
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venivano contattati dai presenti, e arrivavano quando i partecipanti si erano quasi del tutto riuniti, sancendo (di fatto) con il loro arrivo l'inizio dell'evento in questione.