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Le fasi di pianificazione e progettazione di un sistema di gestione dei rifiuti urban

I RIFIUTI A LIVELLO DI PIANIFICAZIONE COMUNALE

VERIFICHE DEI LIVELLI MIGLIORAT

3.3 Le fasi di pianificazione e progettazione di un sistema di gestione dei rifiuti urban

3.3.1

Procedure e considerazioni per la progettazione di un sistema di RD

Vediamo quali caratteristiche deve avere un sistema di raccolta differenziata e come può intervenire la pianificazione per esserne da sostegno. L’analisi dei vari scenari comunali dislocati nella penisola ha portato ad una considerazione strategica, ovvero alla regola delle C. Questa regola mette in luce gli approcci fondamentali che devono essere rispettati nella progettazione di qualsiasi sistema di raccolta, per garantire che il servizio sia efficace e gli utenti vengano coinvolti in maniera attiva, o meglio proattiva, nella raccolta. Tali aspetti sono:

 capillarità del servizio (ovvero principio di prossimità dei contenitori)  comodità del conferimento degli utenti

 capacità adeguata al ricevimento dei materiali conferiti dagli utenti.

È noto che la partecipazione attiva della popolazione nella raccolta differenziata è tanto maggiore, quanto minore è la distanza dell’utenza stessa dal contenitore di conferimento; la raccolta domiciliare, da questo punto di vista è il sistema che garantisce una maggiore collaborazione da parte degli utenti del servizio perché il punto di conferimento è rappresentato dal domicilio stesso dell'utenza (fig. 3.3). Il secondo aspetto riguarda la comodità del conferimento: mentre è sempre possibile col sistema di raccolta stradale per l'utente introdurre i rifiuti nei cassonetti qualsiasi ora del giorno e della notte, col sistema

contenitori e risulta quindi fondamentale da parte del progettista, l’individuazione di frequenze di raccolta e orari di esposizione che siano sostenibili da parte delle categorie di utenza.

Il terzo aspetto invece concerne la “Capacità”, ovvero la volumetria dei contenitori, che deve essere adeguatamente valutata a seconda delle esigenze delle utenze e delle quantità di rifiuto che si ritiene di intercettare per ogni frequenza di raccolta stabilita e per ogni frazione merceologica. Allo scopo di definire le corrette volumetrie dei contenitori utilizzati è necessario conoscere i pesi specifici apparenti dei rifiuti oltre a definire i gradi di intercettazione.

Fig.3.3 – Partecipazione percentuale alla raccolta differenziata in funzione della distanza dell’utenza dal

contenitore di conferimento (Consorzio Riciclo Vetro, 2007)

Un ulteriore fattore da tenere in considerazione nella progettazione dei sistemi di gestione dei rifiuti è costituito dalla incidenza e destinazione dei rifiuti provenienti dalle utenze non domestiche. La normativa definisce i rifiuti urbani non solo come i rifiuti che provengono dai locali o superfici destinate ad uso domestico, ma sono ricompresi in tale categoria anche tutti i rifiuti provenienti da superfici diverse da quelle destinate all'uso domestico che vengono assimilati per quantità e/o qualità (fig. 3.4).

Un fattore che influenza la maggiore o minore quantità di RU residui è l’assimilazione di fatto l’assimilazione è regolata dal regolamento comunale), ovvero la tendenza al conferimento, a

volte incentivata attraverso la volumetria dei cassoni che contraddistingue una RD passiva, mentre invece la domiciliare consente un controllo efficiente sui rifiuti, dando vita ad una RD attiva. Nella RD gioca un ruolo fondamentale il centro di Raccolta differenziata, che a seconda delle regione può assumere nomi diversi, quali eco-centro, piattaforma ecologica, isola ecologica, ricicleria,etc. La presenza di un centro di RD è una componente strategica non indifferente perché serve a dare abitudini ai cittadini, per questo deve essere facilmente raggiungibile e presentare orari di apertura favorevoli alla maggior parte dell’utenza.

Fig. 3.4 – Schematizzazione sulla classificazione dei rifiuti urbani e speciali

Attraverso la realizzazione di un centro di raccolta possono essere conseguiti molteplici obiettivi:

 contenimento dei costi del servizio di gestione dei rifiuti;

 incremento delle quote di rifiuti recuperati (consentendo il conferimento diretto delle tipologie di rifiuti non compatibili con le modalità di raccolta domiciliare);

 riduzione sia della quantità sia della pericolosità dei Rifiuti Urbani destinati a smaltimento (evitando il conferimento incontrollato dei suddetti rifiuti).

Il centro di raccolta, infatti, consente di:

 raccogliere separatamente anche particolari frazioni di rifiuti (oli usati, inerti, ecc.), costituenti quote importanti dei RU, che possono essere destinate all'effettivo riutilizzo/recupero;

 stimolare la popolazione ad una collaborazione attiva con il servizio pubblico d'asporto dei rifiuti:

 realizzare il deposito temporaneo del rifiuto in caso di intervalli prolungati fra una raccolta e I'altra (ad esempio per festività) nei limiti della capacità ricettiva propria dell’area di raccolta;

 contenere notevolmente i costi del servizio grazie alla eliminazione o riduzione degli oneri da sostenere per la raccolta di alcuni materiali (verde, cartoni dalle utenze non domestiche, eccetera).

Nelle varie fasi di pianificazione e progettazione gli obiettivi necessitano per essere raggiunti di una crescente complessità delle azioni da mettere in atto al fine di favorire il cambiamento radicale dei comportamenti dei cittadini e della adozione di nuovi sistemi di gestione. In questo scenario il ruolo del progettista è molto importante in relazione alle competenze ed alle responsabilità. Il ruolo strategico è lasciato alla fase di pianificazione territoriale per la redazione misure opportune (Piani Regionali - Provinciali - Comunali) che delineano le strategie generali e gli obiettivi di recupero assegnati ad ogni macroarea; a questi stadi di pianificazione deve esistere un vero e proprio Piano Industriale dei servizi che dovranno essere erogati nel territorio, che viene indirizzato dall’’Agenzia d’Ambito. Nella progettazione di un sistema di raccolta differenziato entrano in gioco numerose variabili, che posso riguardare la specificità del contesto e le risorse disponibili (sotto varie forme). La definizione infatti che viene data a livello normativo di RD fa esplicito riferimento ai criteri di economicità, efficacia, trasparenza ed efficienza. In quest'ottica la prima fase del dimensionamento dei sistemi di raccolta dei rifiuti urbani è costituita dall'individuazione dello scenario generale e in particolare di:

1) aspetti socio-economici: numero e tipologia delle attività produttive/utenze