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Quadro conoscitivo e analisi della produzione di rifiut

PROPOSTA DI REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI NEL COMUNE D

4.2 Il PSC del comune di Bologna

4.2.3 Quadro conoscitivo e analisi della produzione di rifiut

Secondo i dati forniti dall’ATO, la produzione di rifiuti urbani della provincia di Bologna è stimata complessivamente per l’anno 2009 in 562.525,20 tonnellate, suddivise fra rifiuti indifferenziati, 341.771,52 e differenziati, 220.753,69, con una percentuale di raccolta differenziata pari al 39,24%. Il contributo più importante è apportato ovviamente dal comune di Bologna, con una produzione per abitante di 551 kg di rifiuto all’anno, per un totale di 207.980,25 tonnellate, con un calo rispetto al 2008 di 27 kg /abitante/anno.

Con i dati reperiti dal gestore Hera, è stato possibile ricostruire l’andamento, mostrato in figura 4.3, della produzione di rifiuti, nel solo ambito comunale, nell’ultimo decennio (valori in tabella 4.6).

Fig. 4.3 – Andamento della produzione dei rifiuti in kg nel Comune di Bologna, anni 2000-2009 (dati Hera)

RIEPILOGO RIFIUTI RACCOLTI 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 R U Indifferenziati 167,6 162,6 165,2 159,0 161,4 157,8 154,3 150,9 142,9 132,6 R Differenziate 45,5 45,3 50,0 54,6 58,6 61,3 64,7 66,3 73,9 75,2

Totali Rifiuti Raccolti 213,1 207,9 215,2 213,6 220,0 219,2 219,0 217,3 216,8 207,9

Percentuale RD 21,37 21,81 23,24 25,56 26,64 28,00 29,54 30,53 34,09 36,20

Pulizia Strade 8,7 8,8 - - - - -

Totale Complessivo 221,8 216,7 - - - -

Tab.4.6 – Valori di produzione dei rifiuti nel Comune di Bologna,espressi per semplicità in 106 kg, riferiti agli anni 2000-2009 (dati Hera)

La percentuale di raccolta differenziata al 2009 è pari al 34% sotto la media provinciale e sotto i limiti di legge previsti dalla normativa vigente che obbligherebbe il raggiungimento del 45%. In ogni caso mentre il totale di rifiuti prodotti a livello comunale non ha subito nell’ultimo decennio una variazione rilevante, la raccolta differenziata è progressivamente aumentata secondo il trend osservabile in figura 4.4 (dati Hera 2000-2009).

A livello provinciale si riscontrano casi di comuni, tra i quali Argelato, Crespellano, Monte San Pietro, Monteveglio, Mordano e Sasso Marconi, con dati significativi di raccolta differenziata che supera abbondantemente il 50% e con valori prossimi all’80% nel caso di Monteveglio e Monte San Pietro. Ovviamente le dinamiche e le problematiche che si riscontrano in una grande città sono differenti e senz’altro più complesse.

Per quanto riguarda le principali tipologie di materiale si nota come le strategie d’azione per l’incremento della Raccolta Differenziata abbiano promosso la separazione degli stessi dagli indifferenziati (tabella 4.6).

Fig. 4.4– Andamento della Raccolta Differenziata nel Comune di Bologna, anni 2000-2009 (Hera)

Materiali quali plastica, composti organici, carta e cartone, vetro e lattine, raccolti in prevalenza attraverso il sistema del cosiddetto conferimento a “campana”, hanno visto un generale incremento della percentuale di raccolta differenziata, anche se la tendenza è suscettibile di una più netta definizione (figura 4.5).

Fig. 4.5 – Dettaglio di kg raccolti per tipologia di rifiuti con la Raccolta Differenziata (ATO 5) DETTAGLIO RD (t raccolte) 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Abiti Usati 795 866 829 832 932 850 749 754 853 807 Accumulatori al Piombo 79 82 102 93 78 85 79 84 54 63 App. contenenti CFC (frigoriferi) 250 274 274 297 342 305 283 280 243 247 App. Elettr. (TV, monitor e computer) 16 68 16 58 127 180 203 200 216 283 App. Elettr. (lavatrici e lavastoviglie) - - - 222 306 Carta e Cartone 18.510 11.893 10.367 10.744 10.465 10.711 11.052 10.268 13.347 18.706 Eternit/Amianto - - - - 8 22 9 8 8 5 Imballaggi in plastica 420 292 103 - - - - 9 504 4.254 Ingombranti

(mobilio, arredi, materassi) 3.690 3.581 3.706 3.431 3.777 3.774 4.417 4.332 3.995 3.787

Legno - - - 27 189 311 561 Medicinali 27 28 31 31 32 32 29 32 38 43 Multimateriale 8.370 13.197 19.642 25.111 27.888 29.344 30.736 31.678 31.137 18.590 Nastri e Cartucce Stampanti, Toner 27 28 38 32 38 42 43 51 16 9 Organico 4.089 5.075 6.490 6.920 6.900 6.108 6.351 6.137 7.351 10.451 Pile 53 39 36 38 29 34 30 25 28 29 Scarti Vegetali, Potature e Sfalci 4.559 4.546 2.708 875 1.198 2.837 3.205 2.615 4.114 3.960 Vetro e Lattine 4.664 5.257 5.365 5.688 6.212 6.340 6.260 6.458 7.273 8.212 Contenitori T e/o F 3 1 - - - - Altre Raccolte Differenziate - - - 0 87 1.656 2.040 1.938 Rifiuti vari da Stazione Ecologica - 134 312 465 617 726 1.155 1.583 2.187 3.029 TOTALI 45.551 45.361 50.020 54.615 58.643 61.390 64.715 66.358 73.938 75.282

Fig. 4.6 – Percentuali a confronto per la raccolta dei RU nel Comune di Bologna (ATO 5)

Tra il 2009 e il 2010 sono state distribuite nell’area comunale 97 compostiere. Il 67% dei rifiuti, corrispondente agli indifferenziati, viene gestito in base alla destinazione che per il 72% fa riferimento al Termovalorizzatore, mentre il 20% viene separato meccanicamente tra frazione umida, metalli ferrosi e secco e il restante 8% è destinato allo smaltimento in discarica (figura.4.7).

Integrando ora le analisi demografiche del paragrafo precedente con i dati sui rifiuti dell’ultimo decennio, si cerca di stimare quale può essere l’impatto dell’aumento della popolazione in termini di produzione dei rifiuti.

In effetti dal 2006 al 2009 la popolazione ha visto un incremento dello 0,93% al quale, secondo i dati precedentemente riportati, non è seguito un aumento della produzione di rifiuti ma piuttosto una diminuzione di circa il 5% (figura 4.8).

Ovviamente l’esigua lunghezza della serie di dati in parallelo di popolazione e produzione di rifiuti, non può considerarsi indicativa per trarre dei riferimenti sufficientemente precisi. Certamente il numero di abitanti rappresenta una delle variabili principali che condizionano il totale di rifiuti prodotti ma è pur vero che esistono altri fattori in gioco quali, ad esempio, gli accorgimenti adottati negli ultimi anni per ridurre la produzione di rifiuti che, in una serie così breve, possono avere invertito l’andamento crescente che logicamente ci si attende.

Si osservi, inoltre, che l’andamento dei rifiuti totali prodotti a Bologna nell’ultimo decennio non ha mostrato un trend chiaro di aumento o diminuzione probabilmente dovuto al fatto che la sensibilizzazione nei confronti del problema dei rifiuti è relativamente recente e le misure di prevenzione non hanno ancora goduto di un riscontro stabile.

Fig. 4.8 – Trend della produzione di rifiuti rispetto al numero di abitanti negli anni 2006-2009

Alla luce di queste considerazioni si ritiene più corretto prendere a riferimento la produzione di rifiuti media del decennio 2000-2009 per le analisi che seguiranno. Tale valore pari a circa 215.070 tonnellate è sicuramente conservativo rispetto ai dati dell’ultimo anno (2009) ma può ritenersi utile a coprire l’incertezza dovuta all’impatto dell’aumento del numero degli abitanti

al 2025. D’altra parte se come popolazione consideriamo quella prevista al termine dell’orizzonte quindicennale (2025), questo dato riequilibra la sovrastima sui rifiuti totali in termini di produzione pro-capite.

Fig. 4.9 – Censimento dei nuclei familiari del comune di Bologna (1951,1981,1991,2001) e scenario al 2018

Per quanto riguarda l’analisi dei nuclei abitativi, mantenendo valida al 2025 la stima di una dimensione media dei nuclei pari a 1,95, prevista per il 2018, ci si attende un numero di nuclei familiari di circa 201.800 (196.000 sono ipotizzati al 2018 secondo lo scenario di crescita C).

Dopo aver raccolto ed analizzato i dati a disposizione si scelgono i parametri e i valori di riferimento per le fasi di studio successive. In particolare di seguito vengono riportati i valori dei parametri scelti all’anno 2009 (ultimo anno di cui si sono avuti i dati a disposizione), i valori medi dell’ultimo decennio ed infine i valori scelti per lo scenario di progetto che vede incluse le considerazioni relative ai nuclei familiari, essendo obiettivo del lavoro stabilire fra l’altro lo spazio di attinenza utile alla raccolta dei rifiuti, anche a livello di un singolo appartamento nonché di un’abitazione tipo.

Media 2000-2009