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MOBILITA’ Facilità di raggiungimento delle stazioni ecologiche

PROPOSTA DI REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI NEL COMUNE D

PARAMETRI RIFIUT

H- MOBILITA’ Facilità di raggiungimento delle stazioni ecologiche

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H- MOBILITA’ Facilità di raggiungimento delle stazioni ecologiche

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I- GOVERNANCE Accordi per sostenere una rete per favorire il riciclaggio dei materiali provenienti da raccolta differenziata

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Tab.4.16 - Indicatori per la ValSAT del PSC riferiti ai diversi sistemi

Si può notare che sono presenti le colonne che servono per identificare gli obblighi e le competenze degli attori che più sono interessati dagli indicatori proposti e si sono identificati in particolare nel Comune, nella Provincia e nel gestore. In questo senso si spiega perché si è scelto di usare tra gli indicatori per il sistema economico quello riguardante la tariffa sui rifiuti. Come detto varie volte, l’adozione di questa tariffa sarebbe un incentivo non da poco che metterebbe maggiormente in relazione le attività dei cittadini e degli altri produttori dei rifiuti in generale, premiando gli smaltimenti virtuosi. In questo senso si riconosce nella figura dell’ATO l’autorità che dovrebbe intervenire per far avvenire questo cambiamento. È

infatti l’Autorità d’Ambito a fissare le tariffe per i gestori (anche per il caso del servizio idrico). Il PPGR anziché fare riferimento alla produzione totale di rifiuti, identifica come produzione quella parte di residuo destinato in discarica e per questo ha riportato delle previsioni riferite ai rifiuti evitati in provincia che porterebbero ad un calo di 20.000-32.500 tonnellate di rifiuti in seguito all’estensione della raccolta domiciliare e ad un calo di un valore compreso tra 10,5 e 22 milioni chilogrammi successiva all’adozione della tariffa puntuale (circa il 40-70% sul totale di 75.282.334).

Per il sistema Ambiente si è pensato di adottare al posto dell’indicatore sul riciclaggio di materiale quello sulla raccolta differenziata. Questa scelta è stata conseguente al fatto che la percentuale di materiale riciclato è un indicatore legato a tutta una serie di considerazioni extra che non lo rendono indipendente e quindi adottabile per definire un sistema. Sempre riferiti al sistema ambiente si sono inclusi anche gli indicatori riguardanti le stazioni ecologiche così da affrontare il tema rifiuto nello stesso modo in cui il PSC gestiva l’aria, il rumore, l’acqua, il suolo e il sottosuolo, l’energia e l’elettromagnetismo. Per quanto riguarda l’insieme “paesaggio” si è definito l’indicatore sulla “minimizzazione degli impatti delle stazioni ecologiche sulle aree. Infine si è riconosciuto un ruolo molto importante alle azioni di governance, in cui si sono individuate come primo approccio principale le azioni volte a migliorare la conoscenza dei produttori dei rifiuti (cittadini, esercizi commerciali, industrie) e a favorire la realizzazione di una rete di servizi che consenta un recupero dei rifiuti. Per entrare meglio nel dettaglio e fissare un quadro normativo che sia coerente con tutto ciò che è stato detto, si procede ora con le azioni da adottare per raggiungere gli obiettivi fissati in precedenza. Il PSC deve dare le direttive a livello comunale e deve indirizzare il RUE ed il POC, e sarà l’azione congiunta dei tre a tutelare l’ambiente urbano, rafforzare e realizzare ex novo le dotazioni ecologiche e perseguire la qualità dell’ambiente per la salute e il benessere di chi abita la città e il territorio, conformandosi ai criteri di sostenibilità indicati nella ValSAT. La sostenibilità e la compatibilità ambientale degli interventi urbanistici e infrastrutturali dovrà essere valutata nelle diverse fasi del processo di attuazione degli indirizzi espressi dal PSC, secondo modalità che saranno stabilite nel RUE. La scelta degli interventi e delle azioni puntuali verrà effettuata in sede di POC e RUE.

I Piani Comunali devono intervenire :

 Per gli ambiti di nuovo insediamento, nel PSC deve esserci l’obbligo della costruzione di stazioni ecologiche per il conferimento dei rifiuti, in proporzione all’insediamento previsto, che dovranno essere facilmente identificabili e raggiungibili e costruite

 Si sollecita l’adozione e/o l’estensione della raccolta domiciliare. È dimostrato che la raccolta porta a porta garantisce alti livelli prestazionali di RD. Sarà il regolamento che tenendo conto degli scenari analizzati nel quadro conoscitivo del PSC darà le linee guida per garantire la fattibilità di questo tipo di smaltimento.

 Per gli esercizi commerciali rimane valida la soluzione della raccolta porta a porta tramite accordi col gestore che vede l’assorbimento dei rifiuti prodotti nella categoria dei rifiuti urbani assimilati.

 Le strutture ricettive allo stesso modo degli altri settori dovranno adattarsi alle nuove misure di sostenibilità previste dal piano e prevedere soluzioni efficaci per eseguire la raccolta differenziata.

Per quanto riguarda la scelta dei materiali da costruzione e demolizione si dovranno adottare scelte progettuali che tengano conto sia dei fattori bio-climatici e ambientali che delle scelte costruttive in grado di favorire la qualità indoor e outdoor del costruito nel rispetto delle risorse. Per ottenere degli scenari che si reputino sostenibili anche negli aspetti urbanistico- edilizi la pianificazione deve intervenire nelle rispettive fasi rispettando i seguenti punti:

 Attraverso la promozione di enti che svolgano attività di coordinamento e supervisione per assicurare che gli interessi del comune e dei futuri fruitori siano coordinati attraverso un processo di intensa cooperazione. Si devono fissare attraverso il RUE obiettivi minimi di recupero e reimpiego negli interventi di edilizia pubblica e riqualificazione urbana. Per quanto riguarda le azioni che andrebbero svolte in cantiere, si riconosce una soluzione per ottenere alte percentuali per il riciclaggio nella separazione dei materiali alla fonte e nel riservare accanto al cantiere una zona di deposito per il conferimento dei residui. Il PSC ed il RUE possono indicare strategie da adottare per l’attivazione di una rete di servizi ed infrastrutture di trattamento e valorizzazione di supporto alle attività industriali, economiche e sociali che rispondano alle esigenze di qualità ecologica.

 Al RUE spetta la definizione di norme tecniche per l’utilizzazione dei materiali riciclati ed promuovere l’utilizzo di prodotti a marchio CE.

 Per la demolizione degli edifici si devono indicare le tecniche da demolizione scegliendo tra le tecniche in uso quelle più appropriate.

 Al fine di razionalizzare e potenziare la rete degli impianti di trattamento dei rifiuti da C&D, nella definizione del PSC il Comune potrà definire all’interno del proprio

territorio gli ambiti specializzati per attività produttive da destinarsi alla realizzazione di impianti di trattamento dei rifiuti da C&D ed alla realizzazione di Centri di raccolta. Per la definizione di tali aree occorre fare riferimenti agli indirizzi e alle direttive contenuti nei piani territoriali sovra-ordinati e dal P.T.C.P; dalla Revisione ed aggiornamento del Piano Infra-regionale di Smaltimento dei rifiuti urbani e speciali della Provincia di Bologna del 1997 e dall’Accordo di Programma sugli inerti.

 Si possono usare gli appalti pubblici per supportare gli obiettivi strategici previsti dalla “Strategia Europa 2020, e quindi privilegiare beni e servizi a maggiore valenza sociale per favorire l’innovazione, rispettare l’ambiente e lottare contro i cambiamenti climatici, riducendo il consumo energetico, aumentando l’occupazione, migliorando la salute pubblica e le condizioni sociali e promuovendo l’uguaglianza e l’inclusione dei gruppi svantaggiati. Nel caso specifico dei materiali da costruzione e demolizione si cerca di privilegiare negli appalti gli aspetti di edilizia sostenibile, considerando tale aspetto come un requisito obbligatorio capace di orientare la decisione dell’amministrazione giudicatrice. Ed allo stesso modo per le amministrazioni aggiudicatrici prevedere incentivi capaci di orientare le loro decisioni in merito al tipo di beni e servizi da appaltare.

4.3 IL RUE DEL COMUNE DI BOLOGNA

4.3.1 – Il RUE

Si illustrano a questo punto le disposizioni attuali che il RUE regola attraverso i suoi articoli, entrando un po’ più nel dettaglio rispetto al capitolo precedente così come fatto per il PSC. Innanzitutto l’obiettivo che permea il RUE è il miglioramento della qualità diffusa, urbana e ambientale del territorio comunale. Vi è una grande attenzione ai principi che orientano la trasformazione dello spazio pubblico, incentivazione degli interventi urbanistici ed edilizi che perseguono efficienza energetica, risparmio delle risorse idriche, permeabilità dei suoli e la cura del verde.

Il RUE, traducendo le indicazioni del PSC, e in conformità a esso, disciplina le trasformazioni edilizie e funzionali che si attuano con intervento diretto, con specifico riferimento a quelle che l'art. 29 della Legge regionale 20/2000 definisce come "le trasformazioni negli Ambiti consolidati e nel Territorio rurale", "gli interventi diffusi sul patrimonio edilizio esistente sia

per attività produttive" che consistano nel "completamento, modificazione funzionale, manutenzione e ammodernamento delle urbanizzazioni e degli impianti tecnologici nelle aree produttive esistenti". Il documento è suddiviso in quattro parti che caratterizzano il suo carattere settoriale, ognuna delle quali presenta dei titoli e dei capi al cui interno troviamo gli articoli che formano il documento stesso. La prima parte riguarda le disposizioni generali. Nel “Titolo 1” vengono definite i principi e le norme generali. Nel “Titolo 2” troviamo le definizioni dei termini e delle grandezze urbanistiche di riferimento (tab.4.17):