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I fattori di criticità dei progett

Fig 4 Employment impact of greening the economy

Capitolo 7. La azioni delle Amministrazioni Locali orientate ai principi e alle diverse dimensioni della sostenibilità

7.2 La riduzione dei rifiuti nella Provincia di Roma

7.2.4 I fattori di criticità dei progett

In entrambi i progetti coordinati dalla Provincia di Roma possono essere identificati, oltre ai fattori di successo, anche degli elementi di criticità che hanno ostacolato la piena riuscita della campagna e, in alcuni casi, la sua stessa partenza.

La campagna Compost Ti AMO! ha mostrato fin dal principio una serie di elementi di complessità nella sua gestione, determinati dalla stessa natura composita delle azioni e dei soggetti coinvolti: un grande sforzo da parte dell’amministrazione provinciale è sta- to dedicato alla sincronizzazione dei soggetti implicati e di tutte le relative azioni, stret- tamente concatenate ed interconnesse.

La gara per l’assegnazione della fornitura dei contenitori composter doveva espletarsi complessivamente in 6 mesi, dalla data di impegno delle risorse e pubblicazione del bando a quella di sottoscrizione del contratto di fornitura: così non è stato, a causa di alcuni contenziosi tra i soggetti partecipanti e della necessità da parte della stazione appaltante di procedere a verifiche rispetto all’offerta economica del soggetto asse- gnatario della fornitura. Il servizio di assistenza tecnica al compostaggio, nel frattempo, era partito, subendo un primo rallentamento dovuto alla indisponibilità dei contenitori del compostaggio, la cui fornitura era stata sospesa in attesa di chiarimenti sull’offerta del soggetto selezionato.

Trattandosi di un progetto nuovo, inoltre, si è reso necessario da parte della Provincia e dei soggetti incaricati per l’affiancamento un lungo periodo di persuasione alla piena adesione degli amministratori locali coinvolti, particolarmente restii sul riconoscimento dello sconto in bolletta. Il maggiore timore, infatti, era di non riuscire a controllare l’effettivo utilizzo della compostiera da parte dei cittadini iscritti all’albo; dall’altra par- te, altrettanto forte è stata la resistenza ad inserire e prevedere nel testo dei regola- menti comunali dei meccanismi di controllo e sanzione, quali la possibilità di visite do- miciliari educative e di verifica. La fase iniziale della campagna Compost Ti AMO!, in- centrata sull’approvazione degli strumenti amministrativi, è stata particolarmente deli- cata e ha richiesto un periodo di rodaggio progressivamente più ridotto nei vari Comu- ni: terminato questo iter progettuale nel primo Comune le attività analoghe negli altri sono state più veloci e semplificate, anche per via di una maggiore dimestichezza e praticità da parte degli stessi operatori.

L’attuazione del progetto da parte del primo Comune, inoltre, ha confermato la sua fattibilità alle altre amministrazioni coinvolte, maggiormente rassicurate sul tema delle agevolazioni tariffarie, sia su quello dei sistemi di controllo e sanzione. È subentrato un altro elemento interessante che ha agito come fattore agevolante e che spiega perché lo sconto in bolletta praticato dai vari Comuni sia stato diversificato da territorio a ter- ritorio: al crescere del numero delle amministrazioni partite, cresceva anche l’entità dello sconto riconosciuto ai cittadini, forse per un effetto di rilancio dei vari ammini- stratori.

Per ragioni logistiche la partenza dei vari Comuni è stata scaglionata nel tempo, si è scelto, cioè, di attivare progressivamente i vari territori, il cui ordine di coinvolgimento non ha tenuto in considerazione due fattori che sono stati critici per la partenza e con- clusione del progetto: la scadenza dei mandati elettorali e il cambio del sistema di ge- stione delle raccolta dei rifiuti.

In molti dei Comuni interessati dalla campagna negli anni del progetto Compost Ti AMO! Si è tornati alle urne per il rinnovo del Consiglio comunale e si è assistito, in al- cuni casi, a veri e propri sconvolgimenti politici con il passaggio da un’amministrazione uscente, che aveva aderito al progetto, di un orientamento politico ad una nuova am- ministrazione a quella entrante, di un altro orientamento politico o semplicemente po- co interessata e/o alfabetizzata alle tematiche del compostaggio domestico.

In alcuni casi, inoltre, si è assistito al vero e proprio commissariamento del Comune coinvolto nel progetto che, quindi, hanno comportato una vera e propria paralisi am- ministrativa rispetto a qualsiasi iniziativa o politica ambientale, differente dalla ordina-

ria gestione. Quando non è cambiato il referente politico-amministrativo dei Comuni, è cambiato il sistema di raccolta dei rifiuti, quindi, il soggetto gestore, anch’esso sele- zionato con una procedura ad evidenza pubblica. Tutti questi fattori amministrativi, connessi alla gara di selezione della ditta di raccolta, e gestionali, connessi al cambio del sistema di raccolta, hanno determinato un continuo stop and go nell’avvio e nella prosecuzione delle attività progettuali in molti territori. La campagna Compost ti amo! in alcuni Comuni è stata presentata contemporaneamente alla conclusione dell’istruttoria per il conferimento dei contributi provinciali del porta a porta: da più parti ai Comuni è stato sconsigliato di far partire contemporaneamente le due campa- gne di informazione rivolte all’utenza, connesse ai due progetti. Per cui le Amministra- zioni, spinte dalla necessità di rendicontare i risultati dell’avvio del porta a porta per richiedere la liquidazione dei contributi, hanno preferito dare priorità alla campagna di lancio del porta a porta, e solo successivamente concentrarsi su quella dedicata al compostaggio domestico.

Questa scelta non sempre è stata efficace per la riuscita di entrambe le iniziative: le utenze interessate dalla comunicazione finalizzata al compostaggio domestico, infatti, hanno vissuto questo come l’ennesimo cambio del sistema di raccolta e gestione dei rifiuti urbani, all’indomani dell’avvio del porta a porta; in alcuni casi, anzi, il compo- staggio domestico è stato interpretato dal cittadino come una ulteriore riduzione del servizio offerto dal Comune che prima aveva tolto i contenitori stradali ed ora toglieva all’utenza anche quelli per la raccolta domiciliare dell’umido. Laddove invece il compo- staggio è partito prima e non dopo il Porta a Porta, tra i due sistemi non è verificata al- cuna sovrapposizione: l’utenza interessata al compostaggio, infatti, in virtù della sua iscrizione all’albo comunale compostatori, non ha mai ricevuto il contenitore per la fra- zione organica previsto nel sistema del porta a porta. In questo modo, il Comune ha potuto dimensionare in modo più preciso le dotazioni e i giri di raccolta del porta a porta, conseguendo anche i risparmi nell’acquisto dei contenitori.

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