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Il ruolo del territorio nel processo di sviluppo locale Evidenze emerse

Fig 4 Employment impact of greening the economy

Capitolo 7. La azioni delle Amministrazioni Locali orientate ai principi e alle diverse dimensioni della sostenibilità

7.1 Lo sviluppo locale: un ambito applicativo per le politiche di sviluppo sostenibile

7.1.5 Il ruolo del territorio nel processo di sviluppo locale Evidenze emerse

Dai risultati della ricerca riportati vengono riepilogati in sintesi i seguenti risultati. Sono sei i principali fattori territoriali che hanno favorito a Capannori l’implementazione del- le politiche di sviluppo locale sostenibile sperimentate. Tra questi alcuni sono connatu- rati al territorio e quindi specifici di quel contesto, altri sono riconducibili all’introduzione di pratiche istituzionali e sociali che si sono implementate proprio su quel tessuto. Li riportiamo qui in elenco:

Morfologia fisica e sociale. Il Comune di Capannori è stato per lungo tempo il Comune rurale più grande di Italia. La vasta estensione territoriale ha consentito a Capannori di avere localizzati due grandi distretti industriali italiani ed una vasta porzione di territo- rio dedicato all’agricoltura; di conseguenza, la popolazione attiva è stata costituita da una forte manodopera operaia unita ad una radicata attività dedicata alla produzione agricola. Grazie a questa doppia configurazione Capannori è rimasto nel tempo un Co- mune nel quale è stato possibile avere una numerosa manodopera operaia, trainante dello sviluppo industriale negli anni del boom economico che allo stesso tempo ha conservato un legame con la terra e l’impiego agricolo. La morfologia geografica che unisce la pianura con la collina, ha consentito nell’ultimo decennio il rilancio integrato di diverse attività nel settore turistico, agricolo, industriale, artigianale e dei servizi senza che l’una fosse ancillare o di mero supplemento all’altra.

Identità di luogo. Una delle specificità di Capannori è il forte senso di comunità partico- lare diffusa in tutte le quaranta frazioni presenti nel Comune unita ad un forte senso di identità locale. Questo attaccamento all’identità comunale si è sviluppato negli ultimi due decenni da quando il Comune ha cominciato a distanziarsi, a partire dal piano amministrativo, dalla città di Lucca nella quale fino trent’anni addietro c’era la sede del Comune di Capannori. La ri-localizzazione della propria sede comunale ha generato un forte senso di appartenenza e di attaccamento da parte dei cittadini verso il proprio territorio, alle sue bellezze naturali e vocazioni produttive. Al momento in cui il Comu- ne ha aderito alla strategia Rifiuti Zero, questo senso di attaccamento ha trovato, nell’adesione collettiva a questo progetto, un obiettivo comune nel quale unirsi e rico- noscersi.

Giorgio Del Ghingaro, della Giunta, del consiglio comunale e dei cittadini del Comune di Capannori. A tutti loro vanno i nostri ringraziamenti.

162 Le metodologie di indagine utilizzate sono riconducibili ad indagini desk quali: l’analisi del contenuto di documenti pubblici e degli strumenti di comunicazione del Comune; l’analisi dei principali trend stati- stici socio-demografici e socio-economici ed indagine sul campo, mediante ventitre interviste qualitative a testimoni privilegiati e tre giorni di osservazione diretta, effettuati nel mese di maggio 2013, nel terri- torio comunale di Capannori.

Questo spirito di appartenenza al territorio ha favorito e sollecitato nei cittadini ca- pannoresi un interesse materiale e tangibile rivolto alla sua sicurezza, alla sua qualità della vita e al suo benessere in senso lato che ha favorito la disponibilità a mobilitarsi e ad agire per questo.

Vocazione imprenditoriale e produttiva. L’implementazione ed il successo di iniziative volte a riconvertire in senso ecologico il tessuto produttivo ed economico dell’area è dovuta una radicata tradizione imprenditoriale e produttiva che dal secondo dopo- guerra si è sviluppata a Capannori. Da un punto di vista storico a Capannori sono pre- senti aziende e produttori di vino che hanno avuto riconoscimenti internazionali. Inol- tre, dal secondo dopoguerra si è sviluppata l’industria manifatturiera diventando il primo distretto europeo della carta tissue e italiano sul settore calzaturiero. Questa specifica vocazione produttiva ha consentito agli amministratori di trovare un tessuto produttivo ed una cultura imprenditoriale già presente nel mondo del lavoro destina- tario delle politiche citate, pronto a recepirne le opportunità, le occasioni di diversifi- cazione e di innovazione proposte.

Capitale Sociale. La presenza di una forte spirito civico e associazionistico è un’altra ca- ratteristica presente nel territorio capannorese che ha agevolato l’implementazione delle policy attuate. I principali ambiti nei quali si articola il fenomeno dell’associazionismo sul territorio capannorese sono quelli: ambientale, socio- sanitario, culturale e sportivo. La presenza e l’attività di queste associazioni si è rivelata un prezioso strumento in mano all’amministrazione per veicolare, implementare e dif- fondere la consapevolezza sociale delle diverse iniziative adottate. Grazie alla presenza capillare nel territorio ed al loro impegno nel farsi co-promotrici dei progetti la cittadi- nanza ha trovato un valido interlocutore con il quale confrontarsi.

L’attivismo civico presente a Capannori, come in tutta la Toscana ha consentito inoltre, grazie all’impegno delle associazioni, di poter riporre un maggior grado di fiducia e le- gittimazione verso le iniziative ed azioni volte a modificare atteggiamenti e comporta- menti della popolazione su una serie di ambiti che investono, come nel caso della ge- stione dei rifiuti, pratiche ed abitudini quotidiane non sempre facili da modificare. Coinvolgimento del pubblico e comunicazione. Una caratteristica che ha guidato tutte le principali decisioni politiche adottate è stato il coinvolgimento e la comunicazione con la popolazione sulle azioni sperimentate. Dalla strategia rifiuti zero alla raccolta differenziata, dalla gestione di parte del fondo di bilancio comunale alle politiche sul turismo, fino alla riconversione del sistema energetico fondata sulle energie rinnovabili il Comune ha sempre cercato di coinvolgere, attraverso diversi strumenti la popolazio- ne e gli stakeholder. Un dato di successo è stato che tale coinvolgimento non è avvenu- to “a valle” delle iniziative bensì che le scelte sono state condivise e progettate a “monte” della loro pianificazione.

La scelta di non limitarsi ad una partecipazione di facciata, legittimante delle decisioni prese, bensì di instradarsi verso un approccio di democrazia partecipativa ha consenti- to all’amministrazione di avere risultati in termini di consenso, di contestualizzazione al territorio e di maggiore efficacia delle politiche prodotte.

La comunicazione ha assunto un ruolo centrale in quanto si è posta come strumento per mezzo del quale l’informazione sulle varie iniziative trasmessa è stata considerata, consentendo di smussare in anticipo buona parte degli attriti e di trovare più facilmen- te gli equilibri necessari per la realizzazione di interventi non sempre di scontata attua- zione.

Leader locali. Le politiche di sviluppo nel Comune di Capannori hanno visto come pro- tagonisti due personaggi locali che sono stati legittimati dal basso a ricoprire un ruolo da leadership: Alessio Ciacci e Rossano Ercolini. Il primo è un giovane proveniente dal mondo dell’attivismo politico e dell’associazionismo ambientalista e sociale. Con il cambio di Giunta nel 2004 è stato nominato Assessore all’ambiente e da quella carica ha avuto la capacità di attivare e dare sostegno comunale a tutte quelle attività di ri- conversione ecologica, salvaguardia dell’ambiente e dei beni comuni che si sono realiz- zate a Capannori. Dalla premiazione di Capannori come Comune Riciclone d’Italia alla nomina come Personaggio Ambiente 2012, Alessio Ciacci ha ricoperto sempre di più un ruolo carismatico accompagnato da una forte simpatia e legittimazione popolare che gli hanno consentito di portare avanti con costanza e avanzamento varie politiche am- bientali riconosciute come buone pratiche a livello internazionale. Il secondo leader è un maestro elementare, capannorese anche lui e con una forte tradizione di attivismo civico alle spalle che ha molto puntato sull’educazione come leva per costruire consa- pevolezza sociale nelle nuove generazioni.

Rossano Ercolini si è distinto nella comunità capannorese per il suo forte impegno e mobilitazione contro la costruzione a Capannori di un inceneritore e proprio da lì, gra- zie alle attività di educazione e coinvolgimento della cittadinanza, ha dato via alla rivo- luzione culturale sui rifiuti. È stato il principale promotore, insieme a Paul Connett della rete italiana per Rifiuti Zero e coordinatore del Centro Ricerca Rifiuti Zero situato sem- pre a Capannori. Nel 2013 per via delle sue attività da educatore di comunità in tanti Comuni italiani è stato vincitore del Goldman Environmental Prize 2013, un prestigioso premio ambientale consegnato dallo stesso Presidente degli Stati Uniti. Senza dubbio la presenza e l’impegno di due leader di comunità locali, del territorio ha agito da “de- tonatore” delle diverse risorse sociali presenti a livello territoriale. L’appartenenza di entrambi i leader al territorio di Capannori ha rafforzato nell’opinione comune l’idea che i processi di innovazione avviati non fossero importati dall’esterno da qualche ma- nager di successo oppure calati dall’alto bensì che fossero radicati nelle tradizioni e nelle risorse endogene del territorio.

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