Fig 4 Employment impact of greening the economy
Capitolo 7. La azioni delle Amministrazioni Locali orientate ai principi e alle diverse dimensioni della sostenibilità
7.2 La riduzione dei rifiuti nella Provincia di Roma
7.2.3 I progetti di assistenza al compostaggio
Al fine di incentivare la corretta pratica del Compostaggio domestico sono stati avviati dei progetti di assistenza tecnica presso i Comuni della Provincia: un primo progetto sperimentale denominato COMPOSTIAMO e la campagna provinciale COMPOST TI AMO!, tuttora in corso.
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COOMMPPOOSSTTIIAAMMOO.. Il primo progetto pilota è stato avviato nel febbraio 2010 presso tre Comuni (Canale Monterano, Manziana e Castel Madama) ed ha coinvolto circa 700 fa- miglie: con Delibera di Giunta n. 1037/44 del 2.12.09 è stato concesso un contributo alla realizzazione dell’iniziativa progettuale di “Antares Consorzio – Cooperativa sociale O.N.L.U.S.”.
Il progetto ha previsto la fornitura di un servizio tecnico specialistico di accompagna- mento delle amministrazioni e dei cittadini al compostaggio domestico, con l’organizzazione delle seguenti attività:
- realizzazione di 3 incontri di accompagnamento con i Sindaci e gli Assessori dei Comuni coinvolti;
- predisposizione e fornitura di Delibere Consigliari per l’istituzione dell’Albo Comunale dei compostatori e del relativo regolamento;
- collaborazione con gli uffici comunali per l’acquisizione dei dati anagrafici delle utenze, l’invio delle lettere ai cittadini, l’organizzazione della distribuzione delle compostiere, la consegna delle domande di adesione all’albo, le iscrizioni agli albo;
- predisposizione e fornitura delle lettere tipo ai cittadini;
- predisposizione dei materiali di comunicazione della campagna Compostiamo, definizione del logo, costruzione del sito web dedicato, produzione di volantini, locandine, per la promozione degli eventi, redazione di articoli sulla stampa locale;
- realizzazione delle attività di comunicazione e sensibilizzazione con l’organizzazione di un evento di lancio del progetto in ogni Comune, distribuzione del materiale informativo nei giorni del mercato settimanale, affissione di locandine;
- realizzazione di 3 seminari informativi per i cittadini;
- attivazione di un servizio di assistenza tecnica a distanza mediante la gestione di un numero verde riservato all’utenza;
- realizzazione di un primo monitoraggio intermedio con l’organizzazione di 40 visite domiciliari presso i cittadini dei Comuni coinvolti;
- re-call telefonico a distanza di tre mesi dall’avvio del progetto delle utenze target (identificate come utenze ideali da attivare al compostaggio domestico) non ancora iscritte per sollecitare l’adesione all’albo;
- produzione di una seconda lettera ai cittadini non ancora aderenti al progetto a distanza di 4 mesi dalla data di avvio;
- attività di monitoraggio finale con la realizzazione di visite domiciliari e un sondaggio telefonico ad due distinti campioni di cittadini.
Complessivamente il progetto puntava ad offrire un servizio di tutoraggio a 360 gradi per la corretta progettazione, promozione e gestione del compostaggio domestico sul territorio, rispetto ai tre target di riferimento coinvolti: amministrazione provinciale, comunale e cittadini.
La Provincia ha fornito ai Comuni i materiale necessari per il progetto (compostiere, manuali d’istruzioni sul compostaggio) e l’assistenza tecnica ed informativa per sup- portare nella pratica del compostaggio domestico sia l’Amministrazione comunale sia i cittadini.
L’Amministrazione comunale è chiamata a elaborare una serie di atti formalizzanti l’impegno del Comune sul tema: primo fra tutti vi è l’approvazione di un regolamento comunale sul compostaggio domestico, in cui definire dettagliatamente il metodo di auto smaltimento dei rifiuti organici tramite compostaggio, le frazioni merceologiche trattabili, le agevolazioni anche tariffarie riconosciute agli utenti iscritti all’Albo Comu-
nale compostatori, i soggetti destinatari della pratica e titolati ad iscriversi all’Albo co- munale compostatori, gli obblighi connessi all’iscrizione all’albo. Il Comune, successi- vamente a questo primo atto, procede all’istituzione dell’ALBO, alla sua promozione, gestione e alla diffusione dei moduli per l’iscrizione.
I Comuni coinvolti nel progetto, di contro, si impegnavano a:
1. attivare il compostaggio domestico come modello esclusivo per il trattamento degli scarti organici presso aree rurali estese a bassa densità abitativa; nelle aree identificate qualsiasi sistema di raccolta della frazione organica alternativo al compostaggio andava sospeso; 2. promuovere l’adesione dei cittadini interessati attraverso l’adozione di un regolamento
comunale dedicato, sul modello dello schema redatto dalla Provincia di Roma e l’attivazione, ove possibile, di uno sconto sulla TARSU o TIA alle famiglie coinvolte o in alternativa l’adozione di altri strumenti incentivanti per l’utenza coinvolta;
3. promuovere la creazione di un albo comunale compostatori, con iscrizione – registrazione secondo la modulistica predisposta dall’Amministrazione provinciale;
4. individuare un referente comunale coordinatore delle attività per il Comune e interfaccia tra l’Amministrazione e la Cooperativa per il progetto;
5. definire un piano operativo ed una tempistica per l’attivazione delle azioni necessarie alla realizzazione dell’iniziativa;
6. promuovere e sostenere le azioni ed iniziative finalizzate alla realizzazione del progetto; 7. fornire all’Amministrazione i dati necessari alla verifica dei risultati del progetto.
I risultati raggiunti sono stati i seguenti:
- istituzione mediante delibera consigliare dei primi tre Albi comunali di cittadini compostatori nella Provincia di Roma presso i Comuni di Canale Monteranno (Delibera Consigliare 19 del 17/04/2010), Manziana (Delibera Consigliare 22 del 3/5/2010) e Castelmadama (Delibera Consigliare 16 del 28/04/2010);
- definizione dei regolamenti di funzionamento e delle percentuali di riduzione della Tarsu da riconoscere ai cittadini; iscrizione di 709 utenze domestiche totali nei tre Comuni coinvolti (Castelmadama 96 iscritti,. Manziana 210 iscritti, Canale Monteranno 403 iscritti);
- iscrizione di 709 utenze ai tre albi dei Comuni equivalenti a 1893 cittadini con un risparmio stimato di circa 90.494,78 euro annuali grazie al mancato conferimento della frazione organica da parte dei cittadini.
Nell’ambito del progetto si è constatato che i migliori risultati sono stati ottenuti lad- dove è stata operata una massiccia campagna di formazione e sensibilizzazione sia ri- volta ad operatori e tecnici comunali sia alle utenze coinvolte.
La parte finale del progetto è stata dedicata al monitoraggio tecnico della compostiera e del suo contenuto attraverso visite domiciliari presso 40 utenze coinvolte cui è stato somministrato un breve questionario.
Da questa attività è emerso chiaramente che il fattore decisivo alla riuscita del proget- to, al di là dell’incentivo economico prospettato per invogliare i cittadini a partecipare all’iniziativa, è stato la dimensione partecipativa del progetto: la rete di contatti e scambi creata all’interno di queste piccole realtà comunali ha permesso di appagare ed incentivare il sentimento di partecipazione e collaborazione dei cittadini.
Interrogati sulle forme di comunicazione più efficaci per diffondere il compostaggio domestico nel proprio Comune, i cittadini hanno risposto facendo continui riferimenti alla partecipazione, all’esigenza di stabilire un contatto maggiore e periodico, sia esso domiciliare piuttosto che telefonico, a sviluppare modalità di informazione/formazione direttamente nelle singole località interessate. Anche chi domandava un maggior con- trollo per sanzionare quanti non svolgevano correttamente il compostaggio domestico, fondamentalmente richiedeva una maggiore presenza del Comune (o dei suoi delegati) sul territorio, ossia un maggior contatto con le Istituzioni.
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COOMMPPOOSSTTTTIIAAMMOO!! Il secondo progetto di assistenza al compostaggio è stato avviato dal mese di luglio 2011.
La Provincia ha indetto una gara per la richiesta di preventivi-offerta, per la prestazione del servizio denominato “Servizio di affiancamento tecnico specialistico per la redazio- ne e la realizzazione di un programma per la diffusione e il monitoraggio del compo- staggio domestico sul territorio della Provincia di Roma”.
All’aggiudicatario è stato richiesto di fornire supporto tecnico all’Amministrazione Pro- vinciale per le seguenti attività:
- redazione di un programma per la diffusione del compostaggio domestico;
- realizzazione del programma per la diffusione e il monitoraggio del compostaggio domestico di cui al punto 1;
- monitoraggio della diffusione del compostaggio domestico e dei risultati ottenuti; - istituzione e gestione di uno sportello provinciale virtuale, tipo “esperto risponde”
con eventuali ulteriori funzioni e finalità (archivio, ecc..);
- strutturazione di uno strumento “prototipale” di archiviazione e analisi dei dati fondamentali: con l’obiettivo di mettere l’Amministrazione nelle condizioni di avviare le azioni di controllo, dovrà essere fornito un sistema di archiviazione e analisi delle informazioni ritenute fondamentali.
Alle Amministrazioni comunali aderenti per le seguenti attività:
- istituzione di un Albo Compostatori comunale e successiva gestione (iscrizioni, cancellazioni, variazioni), eventualmente anche informatizzata (es. sito internet protetto con accesso riservato ai Comuni e alla Provincia di Roma);
- istituzione di elementi incentivanti ai cittadini aderenti al programma;
- utilizzo di moduli richiesta compostiere, di verifica ecc. predisposti dall’Amministrazione;
- coordinamento delle consegne delle compostiere in collaborazione con gli uffici tecnici comunali;
- sviluppo di una campagna informativa e formativa nella fase di consegna delle compostiere;
- gestione dell’assistenza tecnica domiciliare alle utenze nei primi 12 mesi di adesione al programma della singola utenza;
- rendicontazione degli interventi di verifica domiciliare alla Provincia di Roma. In particolare, una specifica focalizzazione sarà rivolta al controllo periodico su tutte le utenze aderenti al programma.
Gli obiettivi quantitativi del progetto selezionato sono stati:
1. attivazione di almeno 10.000 nuove adesioni al compostaggio domestico; 2. coinvolgimento con campagne di comunicazione di almeno 9 Comuni di medie
dimensioni;
3. realizzazione di un sito web interattivo per i cittadini aderenti dedicato al progetto;
4. realizzazione di uno spazio web con gli albi compostatori di almeno 30 Comuni; 5. riduzione della produzione dei rifiuti nei Comuni coinvolti nel compostaggio
domestico;
6. realizzazione di almeno 5 interventi pilota nelle scuole per il compostaggio domestico degli scarti delle mense;
7. realizzazione di un progetto pilota di compostaggio in loco degli scarti di un parco e monitoraggio dei quantitativi non raccolti per 6 mesi;
8. riduzione del 30% dei rifiuti conferiti da almeno 10.000 utenze per circa 4000 t. anno di mancate raccolte (considerando 10.000 nuclei per 2,4-2,7 persone/nucleo otteniamo da 24.000 a 27.000 abitanti coinvolti. Se li moltiplichiamo per 80 kg/ab./anno di umido e per 40 kg/ab/anno di verde che è la produzione media procapite si ottengono circa 3.600 tonnellate di mancate raccolte di organico solo dai nuovi iscritti al compostaggio domestico).
Il progetto è partito dall’area dei Castelli Romani e si è sviluppato nell’erogazione di un supporto tecnico sia fisico in occasione dei seminari, degli stand alle feste e manifesta- zioni sul territorio, sia virtuale su questioni di tipo normativo e tecnico, attraverso il Numero Verde ed il sito web a disposizione dell’utente. I passaggi previsti ricalcano quelli del precedente progetto:
- delibera di istituzione dell’Albo compostatori, raccolta delle iscrizioni, organizzazione dei seminari e di altri eventi di interesse,
- attivazione del numero verde, del sito di riferimento, distribuzione delle compostiere ed assistenza.
Obiettivo generale è la creazione di un circuito coordinato o rete di promozione, moni- toraggio e controllo sul compostaggio domestico da parte della Provincia di Roma che coinvolga non solo i Comuni ma anche i singoli utenti ai quali viene offerto un punto di riferimento istituzionale al fine di non sentirsi abbandonati nella pratica del compo- staggio domestico con il rischio di abbandonarlo alla prima difficoltà. Chi aderisce al compostaggio domestico entra dunque a far parte di una rete di persone e Istituzioni che hanno fatto la stessa scelta e può dunque trovare risposte e suggerimenti per eventuali dubbi o problemi legati alla pratica.
L’individuazione dell’area territoriale dove attivare il progetto è stata effettuata consi- derando una serie di indicatori che hanno portato alla selezione di 13 Comuni idonei. In data 13 settembre 2011 le amministrazioni individuate sono state contattate trami- te fax per sollecitarne l’adesione formale al progetto. Di queste hanno dato disponibili- tà al progetto 9 amministrazione: Albano Laziale, Ariccia, Frascati, Gallicano nel Lazio, Genzano di Roma, Lanuvio, Monte Compatri, Nettuno, Velletri.
Successivamente sono stati organizzati degli incontri con le Amministrazioni coinvolte per definite i calendari delle attività del progetto.
Oggi risultano avviate e concluse le attività presso i Comuni di Albano Laziale, Ariccia, Frascati, Gallicano nel Lazio, Genzano di Roma, Lanuvio e Nettuno. Negli altri Comuni aderenti al progetto (Monte Compatri e Velletri) le attività di comunicazione sono sta- te sospese, dopo ripetute sollecitazioni all’attivazione.
Il progetto presenta un approccio efficace ed innovativo al tema del compostaggio domestico perché non si limita alla mera distribuzione delle compostiere ma vi affianca dei percorsi di conoscenza, formazione che prevedano l’accompagnamento delle uten- ze, l’assistenza tecnica all’avvio reale della pratica del compostaggio, la formazione de- gli albi comunali. Il tutto in una logica che fa del compostaggio non più una mera prati- ca individuale di riduzione della produzione dei rifiuti ma una strategia collettiva per l’elevato valore ambientale e sociale.
Oltre a questo può essere considerata innovativa la stessa strategia utilizzata che privi- legia:
- una molteplicità di strumenti di comunicazione utilizzati (sito, numero verde, animazione territoriale, incontri di informazione, seminari formativi, materiale cartaceo distribuito, sportelli comunali attivati dedicati al compostaggio);
- una forte interazione con i soggetti locali (amministrazioni, portatori di interesse locali, cittadini, scuole);
- una campagna di comunicazione con intensità diversificate nel tempo: di forte assistenza ai cittadini, nella fase iniziale, di mantenimento nelle fasi successive (cui sono destinanti principalmente gli sportelli comunali, in sito e l’assistenza telefonica);
- un metodo partecipato di coinvolgimento al progetto.
Come già detto con l’attuazione di questa pratica si producono benefici sia in termini di impatto ambientale (mancata emissione di gas serra, energia risparmiata, acqua non consumata, miglioramento dello stato dei suoli) sia in termini di costi di gestione (con una riduzione dei costi di raccolta, trasporto, trattamento della frazione umida inter- cettata).
Il progetto provinciale è stato strutturato come somma dei progetti comunali. La sua replicabilità è quindi garantita dalla sua struttura a moduli che in ogni amministrazione comunale coinvolta produce, in funzione del numero di compostatori attivati e dei ri- fiuti evitati, risultati differenti in termini di risparmi dei costi di gestione (determinati da differenti costi di raccolta, trattamento della frazione umida, smaltimento della fra- zione residua). È pertanto replicabile in ogni situazione territoriale, sull’intero territorio nazionale ed internazionale.
Rispetto alle azioni intraprese si è constatato che i migliori risultati sono stati ottenuti laddove è stata operata una massiccia campagna di formazione e sensibilizzazione ri- volta ad operatori, tecnici comunali, utenze coinvolte, in grado di stimolare un forte cambiamento culturale, capace di incidere sugli stili di vita.
Uno dei fattori determinanti per la buona riuscita della Campagna di promozione del Compostaggio domestico, oltre all’incentivo economico prospettato per invogliare i cittadini a partecipare all’iniziativa, è stata la dimensione partecipativa del progetto: la rete di contatti e scambi creata all’interno di quelle realtà comunali partecipanti ha permesso di appagare ed incentivare il sentimento di partecipazione e collaborazione dei cittadini. La dimensione comunitaria legata al compostaggio domestico, quindi, rappresenta una dell’esternalità positive in grado di innescare quel meccanismo vir- tuoso in grado di accrescere le potenzialità e le adesioni del progetto. Chi aderisce al compostaggio domestico entra dunque a far parte di una rete di persone, Enti e Istitu- zioni che hanno fatto la stessa scelta; aderisce ad una comunità di soggetti impegnati nella promozione di una strategia di gestione dei rifiuti che parte dal basso e punta a chiudere un ciclo direttamente nel luogo di produzione. Il Compostaggio domestico, quindi, diventa l’occasione per la diffusione di una logica di comunità come metodo di approccio e tecnica di risoluzione ai problemi ambientali.
Numerosi sono i progetti intrapresi a livello nazionale che sposano questa filosofia di Botton Up – KM zero: tra questi vanno ricordati Mondo compost della Regione Abruz- zo, il progetto del COVAR 14 (Provincia di Torino), della Val Sangone (Provincia di Tori- no).
Aver scelto 9 amministrazioni territoriali contigue, inoltre, permetteva di sfruttare po- sitivamente l’effetto domino della campagna, consistente nella contaminazione infor- mativa dei cittadini di quei territori: come per l’avvio del porta a porta, infatti, si è assi- stito ad un analogo meccanismo per il quale, rispetto ad un Comune partito con una iniziativa ambientale a forte coinvolgimento della cittadinanza, anche le altre realtà contermine venivano inevitabilmente coinvolte.
Quando parte un Comune con il sistema di raccolta porta a porta si assiste ad un bru- sco calo della produzione dei rifiuti intercettata dal nuovo metodo raccolta, un calo che in realtà è da attribuirsi a scorrette pratiche messe in campo da parte di cittadini residenti che, non ritrovando i tradizionali contenitori di raccolta, conferiscono i propri rifiuti nei cassonetti stradali dei Comuni limitrofi, i quali, per arginare il fenomeno, si vedono costretti anch’essi a togliere i cassonetti dalle strade e a partire con il metodo di raccolta domiciliare. Nel compostaggio si è assistito a fenomeni analoghi per i quali la notizia dello sconto sulla bolletta dei rifiuti effettuato in un Comune ha spinto i cit- tadini delle amministrazioni confinanti a richiedere l’attivazione della stessa iniziativa per ottenere uno sconto analogo.