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Figure professionali dell’e-learning

“Oltre l'aula” Metodologie formative e orientative innovative per la formazione continua

Scheda 1 – Articolazione di un percorso formativo in affiancamento

4. Action Learning

5.4 Figure professionali dell’e-learning

È necessario, a questo punto, capire che attorno alla componente hardware (rete, computer) va pensata una più vasta componente della professionalità e competenze nuove: tutor d’aula, tutor online, editor di materiali, registi multimediali, instructional

designer, project manager, etc.

In un settore come l'e-learning, ancora per molti aspetti nuovo, è complesso delineare un quadro definitivo delle professionalità coinvolte411.

Nel passaggio dall’aula tradizionale all’“aula e-learning” la figura che viene maggiormente “riconfigurata” è quella del tutor online412.

Il tutor online viene coinvolto a rivestire altri ruoli di tipo sociale, gestionale e tecnologico. Il tutor vede crescere la dimensione metodologica: ciò vale specialmente se si adottano soluzioni di blended learning, in cui c’è un’alternanza di moduli in presenza e a distanza413.

Egli deve essere in grado di414:

 porre attenzione a strutturare l’azione formativa in modo che ogni utente possa essere valorizzato e messo in condizione sia di eseguire le attività sia di essere di aiuto alla comunità;

 coordinare i diversi modelli didattici (lezione, esercitazione, role playing, simulazioni, ecc.);

 collaborare con altri professionisti del settore;

 scrivere in “e-learning”, ossia alla parola orale deve essere in grado di affiancare la scrittura “multimediale”, tramite la quale egli instaura un dialogo con gli utenti (aggiornare la piattaforma, rispondere alle e-mail, descrivere i contenuti di una unità, etc.);

A seconda delle caratteristiche del corso, il ruolo del tutor può essere differente così come le competenze e le abilità che gli vengono richieste per svolgere le sue mansioni.

411 P. Chighine, “Le nuove figure professionali”, in Eletti V., Che cos'è l'e-learning, Carocci, Roma, 2009.

412 A. Calvani, M. Rotta, Fare formazione in Internet. Manuale di didattica online, Erickson, Trento, 2000.

413 P. Ardizzone, P.C. Rivoltella, Didattiche per l’e-learning. Metodi e strumenti per l’innovazione

dell’insegnamento universitario, Carocci, Roma, 2003.

Nella tabella 1 il ruolo del tutor è messo in relazione con gli obiettivi del corso online. È chiaro che uno stesso tutor può assumere i diversi ruoli durante le varie fasi del corso in rete, così come è altrettando chiaro che ciascuno dei ruoli può essere interpretato da un diverso soggetto e delineare, così, un diverso profilo.

Tabella 1 – Ruolo del tutor in relazione agli obiettivi generali del processo di apprendimento415

Obiettivi generali Sapere Saper fare Saper essere

Cosa deve acquisire

lo studente Contenuti, informazioni Abilità, competenze in ambiti specifici Capacità di sviluppare atteggiamenti e affrontare problemi condividendo con altri esperienze e opinioni

Modello didattico Instructor-centered Learner-centered Learning-team-centered

Ruolo prevalente del

tutor Istruttore Facilitatore Moderato/animatore Tecnologie prevalentemente utilizzate Pagine Web E-mail Audio/videoconferenz a Pagine Web E-mail

Mailing list o forum Lavagne condivise

Pagine Web E-mail

Mailing list o forum Chatting Ambienti groupware Peso dell'azione asincrona 50% 70-80% 90-100% Peso dell'azione real-time 50% 20-30% 0-10%

Nello specifico si possono individuare tre diversi ruoli del tutor416:

a. Il tutor-istruttore

La figura del tutor-istruttore è quella che più viene studiata, anche perchè è questo il modo di intendere la tutorship a distanza in gran parte delle esperienze di formazione in azienda. Il tutor-istruttore, tipicamente, comunica con i corsisti elaborando materiali strutturati, sotto forma di pagine Web417. Gli studenti hanno accesso ai materiali, li consultano, eseguono i compiti assegnati. Il ruolo del tutor-istruttore non è molto diverso da quello del docente “tradizionale”: fa lezione a distanza “sfruttando l'infrastruttura della rete come mezzo di erogazione e distribuzione di contenuti”418. I contenuti elaborati dal tutor possono essere di varia natura419:

− informazioni sugli obiettivi del corso e le metodologie didattiche che saranno adottate;

415 A. Calvani, M. Rotta, Fare formazione in Internet. Manuale di didattica online, cit. 416 Ivi.

417 Ivi.

418 Ivi, pp. 229-230. 419 Ivi.

− schemi, documenti;

− suggerimenti per sviluppare percorsi di ricerca in internet;

− schede o strumenti per l'autovalutazione da parte degli utenti.

I fattori che determinano la qualità dell'azione di un tutor-istruttore online appaiono molteplici420:

− capacità di affrontare a fondo i contenuti oggetto del corso, ma anche capacità di presentarli sia utilizzando tecniche di distribuzione sincrone che asincrone;

− capacità di procedere a eventuali dimostrazioni o di elaborare rapidamente materiali integrativi a supporto di aspetti specifici dei contenuti affrontati dal corso;

abilità specifiche nel design di materiali formativi ipertestuali o multimediali;

− capacità di affrontare e risolvere problemi tecnici legati all'erogazione dei materiali e delle risorse elaborate, compresa la capacità di pilotare a distanza la configurazione degli strumenti utilizzati, particolarmente quelli orientati alle interazioni sincrone (chatting, videoconferenza);

− capacità di mantenere dinamicamente aggiornate le risorse elaborate per i corsisti;

− abilità e prontezza nell'individuazione di risorse da suggerire ai corsisti in riferimento alle problematiche emergenti circa i contenuti affrontati nel corso.

b. Il tutor-facilitatore

Rispetto alla situazione precedente un elemento ulteriore e caratterizzante è la presenza di una vera e propria comunità di discenti, in cui le interazioni al suo interno sono di tipo molti-a-molti: il compito del tutor sarà quello di mantenere la discussione del gruppo a livelli accettabili e, inoltre, dovrà essere in grado di creare un clima di familiarità, per mettere a loro agio i partecipanti e favorire, così, la collaborazione reciproca421. Egli dovrà, inoltre, come si evince dalla tabella 2, stimolare la partecipazione di tutti gli allievi, favorire una comunicazione fluida, fornire nuovi spunti di dibattito, mantenere alta la motivazione e contribuire ad instaurare un clima di fiducia reciproca e di serenità.

Il tutor online è un “facilitatore dell’apprendimento”: uno dei suoi compiti-chiave è quello di individuare i fabbisogni dell’utente e di reagire di conseguenza. In questa prospettiva non è possibile insegnare, ma solo facilitare l'apprendimento, si apprende

420 Ivi.

solo ciò che si sente utile per il mantenimento e la crescita del Sè422.

Il tutor come facilitatore dell'apprendimento predispone il clima migliore per l'esperienza di gruppo e contribuisce a chiarire e a facilitare il conseguimento degli obiettivi educativi423. Egli viene a fornire il sostegno tecnico e relazionale che favorisce l'apprendimento e stimola lo sviluppo delle potenzialità individuali. Il suo obiettivo è quello di indurre lo sviluppo di un apprendimento autonomo da parte dei singoli discenti, facendo leva sulla loro curiosità, individuando le risorse per raggiungerli, progettando un percorso individualizzato, in base alle esigenze individuali e fornendo un feedback sulle loro performance424.

Tabella 2 – Abilità generali e competenze specifiche del tutor-facilitatore425

Categoria generale di abilità richiesta al tutor-

facilitatore Competenze specifiche richieste

Capacità di comprendere il contesto - Conoscenza dei presupposti teorici - Conoscenze metodologiche - Capacità di situare l'intervento

- Capacità di comprendere il contesto economico dell'intervento

Competenze tecniche - Gestione del tempo

- Capacità di pianificazione - Capacità di preparare materiali

Capacità di pensare razionalmente - Obiettività

- Capacità di giudizio

Abilità nella gestione delle relazioni interpersonali - Saper comunicare

- Saper ascoltare attivamente - Saper chiarire un concetto - Saper porre una domanda - Saper sintetizzare

Capacità di gestire il processo sul piano delle attività - Saper produrre un'agenda dei problemi - Saper sviluppare una struttura

Capacità di gestire il processo sul piano delle risorse

umane - Saper stabilire un clima generale di fiducia reciproca

Rispetto al tutor-istruttore, il tutor-facilitatore dovrebbe possedere una gamma di competenze più ampia e articolata, che possono essere riassunte nell'elenco che segue426: - saper porre ai soggetti le domande giuste al momento giusto;

- saper osservare ciò che fanno gli studenti e saper ascoltare le loro istanze;

422 C. Rogers, Libertà nell'apprendimento, Giunti e Barbera, Firenze, 1973.

423 A. Fata, Gli aspetti psicologici della formazione a distanza, FrancoAngeli, Milano, 2004. 424 Ivi.

425 A. Calvani, M. Rotta, Fare formazione in Internet. Manuale di didattica online, cit. 426 Ivi.

- saper produrre un feedback veloce e appropriato rispetto alle richieste degli studenti; - saper sostenere l'attività degli studenti sul piano motivazionale;

- saper monitorare la situazione per capire se, quando e dove intervenire.

c. Il tutor-moderatore/animatore

Il tutor o moderatore online ha le seguenti funzioni427: -progetta e amministra;

- facilita le discussioni; - fornisce istruzioni;

- fornisce supporto tecnico.

Quest'ultima funzione decresce di importanza parallelamente al progressivo aumento delle competenze e delle abilità dei discenti428.

Più in generale il tutor, o moderatore online, ha responsabilità429: - organizzative;

- sociali; - intellettuali.

Il tutor, nella sua veste di moderatore, si occupa soprattutto dell'organizzazione e della gestione dei gruppi di discussione: il suo compito è quello di mantenere la discussione del gruppo a livelli accettabili ed eventualmente re-indirizzarla verso l'argomento in questione430. Inoltre dovrà essere in grado di mantenere un clima di familiarità, per mettere a proprio agio i partecipanti e favorire, così, la collaborazione reciproca e dovrà essere in grado di stabilire gli argomenti di una discussione; stimolare la partecipazione di tutti gli allievi; favorire una comunicazione fluida; fornire nuovi spunti di dibattito e, quando necessario, mantenere alta la motivazione e contribuire ad instaurare un clima di fiducia reciproca e di serenità431. Il tutor, in questo caso, agisce come osservatore, che decide di intervenire solo quando lo ritiene opportuno. Le sue funzioni vengono in parte integrate, “in parte sostituite dal cosiddetto peer tutoring, una forma di tutoraggio tra pari”432.

Le competenze specifiche del tutor-mederatore/animatore dovranno, quindi,

427 Z.L. Berge, “Facilitating computer conferencing: Recommendations from the field”, Educational

Technology, 15, 1, 22-30.

428 A. Fata, Gli aspetti psicologici della formazione a distanza, cit. 429 Ivi.

430 Ivi. 431 Ivi. 432 Ivi, p. 157.

“indirizzarsi verso specifiche abilità nella gestione delle relazioni interpersonali e, soprattutto, nella gestione delle dinamiche comunicative e relazionali in rete”433. Un buon tutor dovrebbe aver maturato una certa esperienza come partecipante a gruppi di discussione online, comunità virtuali, mailing-list o di forum.