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La Finlandia alla Triennale del 1957 100

6.   L’XI Triennale di Milano del 1957 85

6.2.   La Finlandia alla Triennale del 1957 100

 

Tra tutte le nazioni scandinave partecipanti, la Finlandia all’interno di questa edizione proseguirà la sua scia di consensi e successi, grazie soprattutto al sempre presente Gummerus nel ruolo di commissario nazionale e mediatore con gli organizzatori, all’appoggio del governo finlandese e agli importanti designer che ricoprivano oramai il ruolo di eroi nazionali, e che continuavano a mietere successi e ricevere riconoscimenti per le proprie creazioni. Basandomi sulle ricerche in archivio, ho potuto osservare come anche per questa edizione il numero di documenti concernenti le relazioni tra gli organizzatori e la Finlandia e gli aspetti ad esso correlati, sono molto maggiori e permettono di ricostruire in maniera più dettagliata la cronologia e gli aspetti organizzativi.

Rispetto alla precedente edizione ora i finlandesi si presenteranno al pubblico con la percezione che le arti applicate finlandesi fossero al centro dell’attenzione mondiale, ed era oramai un dato di fatto, un riconoscimento oramai universale, sostenuto dal grande successo delle proprie creazioni che svolgeva un ruolo di spinta e di stimolo per un impegno maggiore in questo campo. Le gratificazioni ottenute nelle precedenti edizioni non fecero altro che aumentare la coscienza della propria importanza; consapevolezza che lo stesso Gummerus mostra all’interno dell’introduzione che presenta la sezione finlandese: “a proposito dell’arte applicata finlandese Gio Ponti ha molto acutamente scritto “sia nell’insieme come nei particolari, si manifestano un’alta qualità formale,

un’eccellente fattura, un gusto sicuro ed una rara forza espressiva. Qualità queste che, non senza un vivo senso di ammirazione, riconosciamo presenti in ciascun, seppur minimo e modesto, prodotto finlandese. La vivacità della fantasia, la varietà dell’invenzione e, qualche volta, la naturale ricchezza del temperamento trovano per ogni oggetto una forma sintetica, umana, poetica…”183. Lo scopo ultimo della produzione finlandese era sempre quello di dare un indirizzo per la creazione di condizioni migliori di vita per tutti gli uomini.

Come accadde per Danimarca e Svezia, anche in questo caso i primi contatti tra il segretario Ferraris e l’ambasciata finlandese a Roma per l’invito all’XI edizione della Triennale sono da collocare nei primi mesi del 1956, come si evince da una lettera datata 18 giugno 1956. All’interno della stessa il segretario si premura di inviare alcune copie in inglese ed italiano del programma – regolamento, sollecitando una veloce adesione per non incorrere in problemi di assegnazione degli spazi184. Anche in questo caso le prime relazioni che si instaurarono dal punto di vista organizzativo, passarono sempre attraverso le ambasciate che servivano come strumenti di pressione sui rispettivi governi nazionali, svolgevano inoltre un ruolo di tramite per quanto riguardava la ricezione/consegna dei programmi, regolamenti, notifiche sulle date di apertura ed altre informazioni di carattere puramente organizzativo dal punto di vista burocratico.

La personalità finlandese che anche nel 1957, manterrà un ruolo cardine con le istituzioni italiane per la partecipazione finlandese sarà sempre H. O. Gummerus, che sembra mantenere con Tommaso Ferraris, un rapporto molto più stretto rispetto a quello che lo stesso intratteneva con gli altri commissari; lo possiamo percepire da una lettera datata 18 gennaio 1956 all’interno della quale Ferraris da le prime informazioni sul programma futuro, ed altre inerenti alla “mostra dell’architettura” per personalità dove oltre a nomi come quello di Alvar Aalto, viene proposto di presentare anche altri architetti più giovani ma validi. L’altro tema che andrà a ripetersi è quello dell’architettura interna, che si vorrebbe far presentare ad ogni nazione attraverso “la creazione di un’ambiente, qualunque esso sia, tenuto conto delle condizioni climatiche, storiche e tradizionali di ciascun paese. S’intende ambienti di assoluta modernità”185.

Il 24 luglio 1956 Ferraris scrive nuovamente una lettera con destinatari sia Gummerus che l’architetto Tapio Wirkkala, allestitore della sezione finlandese nella X Triennale; dal documento veniamo a conoscenza del fatto che l’invito alla Finlandia venne spedito nel dicembre del 1955 e da quel momento il governo finlandese non ha comunicato più nessuna risposta, lasciando così gli                                                                                                                

183 Catalogo XI Triennale di Milano 1957…, op. cit. p 175.

184 ASFTM – XI TRN – 24.1 RAPPRESENTANZE DIPLOMATICHE, lettera del segretario T. Ferraris all’ambasciata

finlandese a Roma, 18 giugno 1956 (cfr. documento in appendice).

185 ASFTM – XI TRN – 24.2 COMMISSARIO, lettera del segretario T. Ferraris a H. O. Gummerus, 18 gennaio 1956

organizzatori nel dubbio per molti mesi. Dal momento che la partecipazione estera a questa edizione si era allargata anche all’America Latina, e addirittura all’Asia attraverso la partecipazione Giapponese, gli organizzatori rinnovano la preoccupazione in merito all’assegnazione dello spazio; Ferraris cita addirittura nella missiva: “C’è un nostro proverbio che dice ‘chi tardi arriva, male alloggia’, ma sarebbe estremamente increscioso doverlo applicare proprio ai più cari, vecchi amici della Triennale”186; toni dunque nuovamente cordiali ed amichevoli che testimoniano un rapporto di reciproco rispetto e stima che lega oramai da tempo le due nazioni.

La risposta di Gummerus a questa lettera arriva il 30 luglio 1956, sono i passaggi burocratici a rallentare le decisioni governative, per cui una risposta definitiva non potrà arrivare al più presto, prima della fine dell’ottobre 1956, ma in via ufficiosa il commissario afferma che anche quest’anno la Finlandia parteciperà alla Triennale, e mentre per la X edizione la conferma ufficiale delle autorità arrivò solamente pochi mesi prima dell’apertura in questo caso si spera di riuscire a confermarla con largo anticipo. Nel documento emerge anche come in questa data, sia stato già scelto l’architetto allestitore dello spazio di rappresentanza, Timo Sarpaneva. Il giovane architetto viene presentato come valido e di grandissimo merito ammiratore della Triennale, rassicurando gli organizzatori che si è già messo al lavoro sui piani basandosi sulle piante in loro possesso dalla X Triennale, dove l’area B viene nuovamente ritenuta la più idonea per esporre: dal momento che l’intento sarebbe quello di fare un’esposizione ancora più importante di quello di prima, si pensa saranno necessari circa 200 mq di spazio. Gummerus annuncia inoltre un imminente incontro con i colleghi danesi, svedesi e norvegesi per parlare nuovamente di un’introduzione interscandinava agli spazi nazionali assicurandolo che verrà immediatamente avvisato di qualsiasi notizia utile187. Sappiamo dai documenti analizzati in precedenza, che questa fase delle trattative dell’estate 1956 sarà molto delicata per tutte le nazioni scandinave, tanto da spingere il segretario ad inviare una missiva comune a tutti i commissari incaricati (cfr. documento in appendice 31 agosto 1956); anche la Finlandia in questa data non risulta aver ancora risposto in maniera definitiva in merito alla partecipazione, Gummerus risponde alla missiva comune il 6 settembre 1956 specificando che nonostante manchi ancora la conferma ufficiale, la Finlandia vorrebbe mantenere lo spazio all’interno dell’area B di circa 200 mq, chiedendo poi particolari condizioni per l’allestimento. Da questo documento traiamo anche importanti notizie in merito alla partecipazione norvegese, in via

                                                                                                               

186 ASFTM – XI TRN – 24.2 COMMISSARIO, lettera del segretario T. Ferraris a H. O. Gummerus e Tapio Wirkkala,

24 luglio 1956 (cfr. documento in appendice).

187 ASFTM – XI TRN – 24.2 COMMISSARIO, lettera di H. O. Gummerus al segretario T. Ferraris, 30 luglio 1956 (cfr.

informativa infatti al segretario Ferraris viene enunciato come in Norvegia le parti interessate non hanno perso tutta la speranza di partecipare malgrado un primo rifiuto188.

Uno dei problemi principali che riguardava le nazioni scandinave era appunto quello dello spazio, dal momento che sembrano sempre interessate ad esporre le une accanto alle altre, i loro ritardi nelle conferme ufficiali di partecipazione e stipulazione dei relativi contratti, mette in difficoltà gli organizzatori che devono gestire l’assegnazione di tutte le espositive, per questo motivo le nazioni scandinave ed in questo caso il commissario finlandese, viene esortato a prendere rapidamente gli accordi direttamente con gli altri responsabili scandinavi, per velocizzare i tempi.

Nei documenti successivi conservati in archivio, vediamo più volte che all’interno delle missive tra Gummerus e Ferraris viene trattato il tema della Norvegia e della sua partecipazione: addirittura nella lettera del 1 ottobre 1956, Gummerus invita Ferraris a scrivere una lettera indirizzata alle competenti autorità norvegesi all’interno della quale esprime il rincrescimento per la loro possibile mancanza, dal momento che avevano destato molto interesse nella precedente edizione189. Alla fine di ottobre ancora non sono giunte notizie in merito all’adesione ufficiale finlandese, benché come dimostrato dalle carte d’archivio continuino gli accordi e l’invio di piante per la definizione dello spazio espositivo, nel dicembre 1956 sappiamo che il comitato esecutivo ha approvato la richiesta presentata dalle nazioni scandinave di avere un’area di 577 mq da suddividersi tra Svezia, Finlandia e Danimarca, ma gli accordi si protrarranno ulteriormente, fino all’inizio del 1957: nella lettera del 4 gennaio 1957 Ferraris scrive: “è veramente straordinario il fatto che le nazioni più progredite come quelle del Nord, impieghino più tempo di tutti a sormontare gli intoppi burocratici. A tutt’oggi la Triennale, in via di massima, sa che la Finlandia, la Svezia e la Danimarca parteciperanno alla prossima manifestazione. Ma non conosce ancora i nomi dei Commissari dei singoli Paesi, ne i nomi degli allestitori, ne ha ancora avuto notizia della suddivisione degli spazi tra le nazioni aderenti”190.

L’8 gennaio dello stesso mese, Gummerus risponde a tale lettera informandolo che il 30 luglio scorso lui venne nominato commissario mentre Sarpaneva ricevette l’incarico di architetto allestitore; mentre per le altre nazioni non ha informazioni in merito ma fornisce gli indirizzi a cui potrebbe inviare gli inviti a nominare la persona competente sia per la Svezia, che per la

                                                                                                               

188 ASFTM – XI TRN – 24.2 COMMISSARIO, lettera di H. O. Gummerus al segretario T. Ferraris, 6 settembre 1956

(cfr. documento in appendice).

189 ASFTM – XI TRN – 24.2 COMMISSARIO, lettera di H. O. Gummerus al segretario T. Ferraris, 1 ottobre 1956 (cfr.

documento in appendice).

190 ASFTM – XI TRN – 24.2 OMMISSARIO, lettera del segretario T. Ferraris a H. O. Gummerus, 4 gennaio 1957 (cfr.

Danimarca191. I toni di cortesia che intercorrono tra le due personalità, sono attestati nuovamente dalla lettera seguente: “Caro Amico, non sono affatto irritato con voi del nord, poi specialmente con te che sei stato veramente di una cortesia squisita e che hai sempre saputo darmi buone notizie […] sapevo perfettamente che Boetius sarebbe stato rappresentante della Danimarca e avrei potuto scrivere alla Benedicks, ma con te siamo in piena confidenziale amicizia, mentre con gli altri meno e quindi a volte temo di fare alcuni pasticci”192.

Gummerus sarà una delle personalità principali che verranno invitate all’incontro fissato l’11 febbraio per tutti i Commissari e gli allestitori all’interno del Palazzo dell’Arte: lo scopo era quello di favorire lo scambio tra gli artisti ed i tecnici presenti, pareri e consigli riguardanti i problemi relativi alla disposizione delle aree da occupare, delle pareti divisorie, ai passaggi per il pubblico e gli allestimenti; oltre a ciò l’occasione verrà sfruttata anche per prendere accordi in merito al calendario delle giornate nazionali. Il rappresentante finlandese parteciperà a questo incontro non solo in veste di rappresentante nazionale, ma anche come ambasciatore di tutti i paesi nordici, come si apprende dalla lettera inviata il 25 gennaio 1956 da Ferraris allo stesso Gummerus193; un ruolo di ambasciatore unico che ci testimonia ancora una volta come le relazioni tra i paesi scandinavi che si apprestavano a partecipare ad un’esposizione di carattere internazionale com’era appunto la Triennale, fossero sempre strettamente connesse tra di loro.

I ruoli di personalità di questo calibro, non saranno solamente di carattere formale o di emissari ma vediamo come risultino attivi in maniera concreta all’interno della costruzione della Triennale inteso come vero e proprio evento di carattere globale, vetrina d’eccellenza per ogni nazione che aveva la fortuna di prendervi parte: nella lettera datata 25 maggio 1957, Ferraris risponde ad una precedente missiva di Gummerus del 20 dello stesso mese; in questa lettera il segretario accoglie un’idea quantomeno curiosa del finlandese ovvero quella di un defilè di moda all’interno del Parco, secondo il segretario un tale evento verso cui il pubblico milanese si dimostrerà certamente ricettivo, non farebbe altro che convogliare un maggior numero di pubblico alla giornata celebrativa finlandese, che sarebbe bene si svolgesse verso la fine di agosto “quando la maggior parte dei milanesi sarà rientrata dalle vacanze e la Vostra manifestazione rappresenterà il primo singolare spettacolo in città”194. Non sappiamo se effettivamente questa curiosa proposta troverà poi effettiva                                                                                                                

191 ASFTM – XI TRN – 24.2 COMMISSARIO, lettera di H. O. Gummerus al segretario T. Ferraris, 8 gennaio 1957 (cfr.

documento in appendice).

192 ASFTM – XI TRN – 24.2 COMMISSARIO, lettera del segretario T. Ferraris a H. O. Gummerus, 10 gennaio 1957

(cfr. documento in appendice).

193 ASFTM – XI TRN – 24.2 COMMISSARIO, lettera del segretario T. Ferraris a H. o. Gummerus, 25 gennaio 1957

(cfr. documento in appendice).

194 ASFTM – XI TRN – 24.2 COMMISSARIO, lettera del segretario T. Ferraris a H. O. Gummerus, 25 maggio 1957

concretizzazione all’interno della giornata nazionale finlandese, ma ci è utile per comprendere come si cercavano di attivare tutti i mezzi possibili per creare un’aurea di interesse nei confronti della propria nazione e della propria produzione; ovviamente la Finlandia arrivava a questa edizione con alle spalle il grande successo di pubblico dell’edizione precedente, e sembra intenzionata più che mai a stupire nuovamente pubblico e critici.

Il contratto di concessione dello spazio per la partecipazione finlandese all’XI Triennale di Milano verrà inviato in maniera ufficiale ai finlandesi il 27 giugno 1957 insieme al contratto per la partecipazione alla “mostra internazionale dell’abitazione”195,così come accadde per i colleghi danesi, un mese prima dell’apertura ufficiale dell’evento. Com’è stato precedentemente accennato la Finlandia all’interno dell’XI Triennale parteciperà a tutte le grandi mostre organizzate dalla Triennale, e per quest’edizione l’architetto che curerà l’allestimento dello spazio di rappresentanza e dell’alloggio finlandese all’interno del Parco sarà Timo Sarpaneva: non sappiamo per quale motivo il testimone venne passato da Tapio Wirkkala, che rimase pur sempre una personalità predominante anche all’interno di questa edizione, al giovane collega designer ma di sicuro fu anch’esso capace di garantire un enorme successo alla propria nazione.

L’allestimento della sezione nell’XI Triennale si differenziava molto rispetto a quello dell’edizione precedente, non solo perché lo spazio a disposizione era maggiore, ma anche perché era totalmente giocato sulla linearità196; all’interno di uno spazio rettangolare di 205 mq trovavano posto sei grandi isole quadrate formate ognuna da quattro grandi tavoli anch’essi di forma quadrata. Questi grandi tavoli avevano tutti un piano in legno chiaro, e due di questi quattro erano sormontati da un ulteriore piano di cristallo, in modo da creare una sorta di doppio livello197, le pareti erano intonacate di bianco con esempi di tessili appesi, la soffittatura era formata da una griglia di travi sempre in legno chiaro funzionali alla sospensione delle lampade all’interno dello spazio. Gli oggetti erano disposti sui tavoli e sui differenti ripiani, da notare come l’elemento del piano di cristallo creava una sorta d’illusione ottica un’idea di sospensione, e permetteva inoltre di disporre gli oggetti a livelli di altezza differente. L’eleganza formale delle ceramiche, dei vetri e degli oggetti presentati era ulteriormente esaltata ed amplificata dall’eleganza stessa dell’allestimento, che non a caso ricevette la massima onorificenza dalla giuria; la Finlandia sarà infatti la nazione scandinava che otterrà più riconoscimenti all’interno di questa edizione innanzitutto come numero di Grand Prix conquistati: sei vinti, oltre che dalla sezione allestita da Sarpaneva, anche da U. Simberg per i tessuti ed un tappeto, uno vinto dai disegni di Kyllikki Salmenhaara per Wärstila                                                                                                                

195 ASFTM – XI TRN – 24.2 COMMISSARIO, lettera del segretario T. Ferraris a H. O. Gummerus, 27 giugno 1957

(cfr. documento in appendice).

196 AFFTM – TRN – XI -12 – 0612 (rif. foto a fine capitolo) 197 AFFTM – TRN – XI – 12 – 0613 (rif. foto a fine capitolo)

Arabia per piccoli vasi in ceramica, un altro venne asseganto ai disegni di Dora Jung per i tessuti marrone e nero, un altro vinto dallo stesso Sarpaneva per dei piatti colorati realizzati per Iittala e l’ultimo Grand Prix venne asseganto a Kaj Franck per le sue creazioni.

Molto numerose furono anche le medaglie d’oro che vennero assegnate alla Finlandia; una all’alloggio finlandese, un’altra venne vinta dai disegni di Yki Nummi per Stockmann per i fari dell’allestimento, un’altra venne vinta dai disegni di Eskolin per una biscottiera in vetro, anche Eva Brummer vinse una medaglia d’oro per un suo tappeto, mentre Bertel Gardberg la vinse per delle posate. Le medaglie d’argento vennero vinte O. Bäckstrom per i suoi legni neri, dai disegni di Saahra Hopea per i bicchieri di cristallo, da karina Aho per un servizio di ceramica e da Timo Sarpaneva per i tessuti.

La Finlandia all’interno di quest’ultima Triennale degli anni Cinquanta si presentava con un elevatissimo numero di designers, ben quarantacinque firme e con venti aziende produttrici, per sottolineare come le arti applicate finlandesi fossero al centro oramai di un vastissimo interesse, il cui successo veniva ampiamente e globalmente riconosciuto. Se però per la precedente edizione della manifestazione la rivista “Domus” aveva ampiamente sottolineato il genio e l’innovazione apportata dal popolo scandinavo, nel numero dedicato all’XI Triennale questo impatto risulta meno evidente; anche per quanto riguarda la partecipazione finlandese, che pur viene presentata attraverso foto dell’allestimento e delle ceramiche esposte non mancando di evidenziare le creazioni di Wirkkala nel campo del legno e della ceramica per la sezione dell’Industrial Design, non c’è quell’attenzione particolare che era stata rivolta a questo fenomeno tre anni prima. Questo ovviamente non vuol dire che il successo in se non fu rilevante, ma che comunque questo fenomeno stava pian piano perdendo il carattere di brillante novità che aveva in precedenza. Nonostante ciò vediamo comunque espresso un costante sentimento di gratitudine nei confronti della partecipazione finlandese, nuovamente espresso attraverso le parole del segretario Ferraris in due lettere, una indirizzata ad H.O. Gummerus198 e l’altra all’architetto allestitore Timo Sarpaneva199. In entrambe le lettere si esprime il senso di viva gratitudine dei componenti della giunta tecnica esecutiva e del personale per l’intelligente collaborazione data per la riuscita della manifestazione; si avvisa inoltre che inizierà il più presto possibile lo studio del programma per la XII edizione della Triennale, il cu programma dovrebbe aderire ai problemi della cultura, dell’arte e della produzione, augurandosi infine che continui la preziosa collaborazione con gli organizzatori della Triennale.

                                                                                                               

198 ASFTM – XI TRN – 24.2 COMMISSARIO, lettera del segretario T. Ferraris a H. O. Gummerus, 20 novembre 1957

(cfr. documento in appendice).

199 ASFTM – XI TRN – 24.2 COMMISSARIO, lettera del segretario T. Ferraris a Timo Sarpaneva, 21 novembre 1957

Per concludere l’analisi di queste partecipazioni nazionali all’interno dell’XI Triennale, bisogna ricordare come anche nel 1957 le nazioni scandinave si prodigheranno per la partecipazione alla “giornata dei paesi nordici” in modo da sostenere ulteriormente la presentazione della propria produzione; anche in questo caso gli organizzatori fornirono un lasso di tempo all’interno del quale le nazioni scandinave avrebbero dovuto fissare la propria data nazionale, e anche in questa occasione saranno i commissari nazionali a scegliere la data del 13 settembre. Da notare come alla fine anche la Norvegia riuscirà a confermare la propria partecipazione per questa giornata celebrativa, come attestato dalla lettera datata 29 agosto 1957200. Da un’altra lettera del settembre 1957 veniamo a conoscenza di un dettaglio particolare: la Triennale dava infatti la sua totale collaborazione ed un periodo di tempo all’interno del quale scegliere una data alle differenti nazioni, ma in materia di giornate celebrative non poteva prendere per ovvi motivi nessuna decisione, nel senso che erano le competenti autorità nazionali (consoli e rappresentanti) a fissare il giorno ed il

programma all’interno di esso 201 .

                                                                                                               

200 ASFTM – XI TRN – 95.7 GIORNATA DEI PAESI NORDICI, lettera di Knut Myre al segretario T. Ferraris, 29

agosto 1957 (cfr. documento in appendice).

201 ASFTM – XI TRN – 95.7 GIORNTA DEI PAESI NORDICI, lettera del segretario T. Ferraris a H. O. Gummerus, 7