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5.   La X Triennale di Milano del 1954 51

5.2.   L’apogeo finlandese 66

La X edizione della Triennale di Milano rappresenta per la Finlandia un altro importantissimo traguardo, capace anche di superare il brillante risultato già ottenuto nella precedente edizione della manifestazione. Così come per le altre nazioni scandinave, la Finlandia parteciperà sia alla sezione comune “Forma Scandinava” che all’esposizione con il proprio spazio nazionale. Le personalità che vennero incaricate di seguire l’iter organizzativo furono nuovamente Tapio Wirkkala e H. O. Gummerus come testimoniano i documenti d’archivio; rispetto all’edizione precedente però, la Finlandia aveva ora una rete di relazioni molto più consolidata su cui basarsi ed una maggiore fiducia delle istituzioni nel sostenere questa partecipazione che tante soddisfazioni e meriti aveva portato in patria tre anni prima.

I primi contatti tra le autorità finlandesi e gli organizzatori italiani, iniziano già nell’aprile del 1953: nella lettera datata 21 aprile 1953, il presidente del comitato organizzativo scrive a H. O. Gummerus, informandolo di aver ricevuto in questi giorni la visita del signor Boetius, Segretario generale del Comitato del Governo danese e dell’architetto Erick Herlow; già in questa occasione si                                                                                                                

111  ASFTM  –  X  TRN  –  115.10  NORVEGIA,  lettera  del  segretario  T.  Ferraris  a  Ferdinand  Aars,  1(?)  aprile  1955  (cfr.  

è esaminata la possibilità delle nazioni scandinave di esporre una accanto all’altra ma l’informazione più importante è l’annuncio che rispetto a quella del 1951, l’organizzazione della Triennale metterà a disposizione uno spazio maggiore per le nazioni straniere ed elogia allo stesso tempo la produzione finlandese: “la Finlandia che, nella precedente manifestazione, ha fatto una presentazione veramente ammirevole e che ha entusiasmato tutti interverrà certamente alla decima Triennale con tutte le sue possibilità e con le opere migliori”112.

Dalla primavera del 1953 poi i documenti in archivio sono lacunosi, ricominciano invece ad essere più frequenti a partire dall’autunno 1953, com’è visibile da una lettera datata 30 dicembre 1953: all’interno della missiva indirizzata alla presidenza della Triennale milanese, G. de Novelli comunica come al fine di rivolgere l’invito alle competenti autorità finlandesi in merito alla partecipazione alla Triennale, siano attese le necessarie istruzioni113. Nella lettera successiva conservata in archivio, datata 4 gennaio 1954, la legazione d’Italia a Helsinki fa riferimento ad un invito inviato dal Professore Roberto Wis che dovrebbe essere già pervenuto alle competenti autorità finlandesi per la partecipazione alla decima edizione della manifestazione. Gli organizzatori affermano inoltre di aver spedito il programma – regolamento della X Triennale alle Associazioni culturali, artigiane, industriali di quella nazione, alla Legazione d’Italia a Helsinki e alle Rappresentanze diplomatiche finlandesi114. Tutte queste informazioni permettono di vedere in

maniera precisa, quali erano le istituzioni, le differenti associazioni nazionali che venivano coinvolte nelle differenti fasi dell’organizzazione di un evento come la Triennale.

Per quanto riguarda l’organizzazione dello spazio espositivo finlandese, il 29 dicembre 1953, Gummerus risponde ad una precedente lettera inviatagli dall’architetto Luciano Baldessari informandolo che il programma/regolamento dell’esposizione non era ancora stato ricevuto, ma soprattutto dei nuovi accordi per la disposizione degli spazi: dopo aver conferito con Wirkkala, il funzionario finlandese si assicura che l’organizzazione italiana gli riservi la prima parte della sezione B, subito dopo lo scalone al primo piano vicino alla sezione d’Israele, e ci informa anche che gli svedesi vorrebbero un altro posto rispetto alle sezioni A e B115. Il riferimento è certo alla richiesta svedese di poter esporre all’interno dello spazio curvo della galleria del palazzo al primo piano, ma come dimostrano i documenti e le planimetrie, nel corso dell’organizzazione questa                                                                                                                

112  ASFTM  –  X  TRN  –  115.5  FINLANDIA,  lettera  del  Presidente  del  comitato  organizzativo  a  H.  O.  Gummerus,  21  

aprile  1953  (cfr.  documento  in  appendice).  

113  ASFTM   –   X   TRN   –   115.5   FINLANDIA,   lettera   di   G.   de   Novelli   alla   presidenza   della   Triennale   milanese,   30  

dicembre  1953  (cfr.  documento  in  appendice).  

114  ASFTM   –   X   TRN   –   115.5   FINLANDIA,   lettera   firmata   il   segretario   al   Ministero   degli   affari   Esteri,   4   gennaio  

1954  (cfr.  documento  in  appendice).  

115  ASFTM  –  X  TRN  –  115.5  FINLANDIA,  lettera  di  H.  O.  Gummerus  all’architetto  Luciano  Baldessari,  29  dicembre  

ipotesi verrà scartata sia dall’organizzazione che dalle nazioni scandinave, che troveranno così collocazione definitiva nelle sezioni laterali del primo piano. La risposta arriva nella lettera datata 14 gennaio 1954, è in questo caso Ferraris che risponde assicurando l’invio del programma e che nel limite del possibile, si stava cercando di soddisfare la richiesta di collocazione degli spazi inoltrata dalla Svezia. Da sottolineare all’interno di questa missiva, le rinnovate parole di plauso che Gummerus rivolge al comitato finlandese: “nel ricordo della magnifica presentazione della Finlandia alla Nona Triennale siamo certi che verrà riconosciuto anche per la Decima il vostro successo a cui aveva contribuito con tanta dedizione l’intelligente artista Tapio Wirkkala”116. All’interno di questa lettera vengono toccate anche questioni di carattere economico e concessioni, … e come testimoniato dalla risposta di Gummerus nella lettera datata 18 gennaio 1954: “siamo molto sensibili alla Loro squisita cortesia di volerci concedere delle agevolazioni di carattere economico. Posso assicurarle che questo Loro cortese riguardo verso di noi porterà molto favorevolmente sulla nostra decisione definitiva di partecipare alla bellissima ed importantissima manifestazione della Triennale”117.

Dalla lettera datata 22 gennaio 1954, Ferraris esorta Gummerus a contattare la Svenska Institute per prendere una decisione definitiva in merito alla sezione del palazzo che le nazioni scandinave hanno intenzione di occupare; non si può più attendere oltre perché le altre nazioni straniere hanno bisogno anch’esse di essere informate sugli spazi che rimangono disponibili118. Il 18 febbraio 1954, sappiamo con certezza grazie al documento in questione, che si è definitivamente scelto di riservare la sala B per le nazioni scandinave, proposta che era stata fortemente sostenuta dalla Finlandia119. Nel marzo dello stesso anno vediamo come le trattative si siano evolute: Wirkkala informa il segretario Ferraris della volontà delle nazioni scandinave di esporre le une accanto alle altre, lo spazio di ogni nazione non è ancora stato deciso e verrà tirato a sorte120; nella lettera di risposta datata 11 marzo 1954, il segretario T. Ferraris scrive a Tapio Wirkkala inviando le planimetrie dello spazio riservato alle nazioni scandinave con tutte le informazioni necessarie, e che nel caso in cui fosse stato necessario, lo spazio finlandese avrebbe potuto essere diviso orizzontalmente com’era

                                                                                                               

116  ASFTM  –  X  TRN  –  115.5  FINLANDIA,  lettera  del  segretario  T.Ferraris  a  H.  O.  Gummerus,  14  gennaio  1954  (cfr.  

documento  in  appendice).  

117  ASFTM  –  X  TRN  –  115.5  FINLANDIA,  lettera  di  H.O  Gummerus  al  segretario  T.  Ferraris,  18  gennaio  1954  (cfr.  

documento  in  appendice).  

118ASFTM  –  X  TRN  –  115.5  FINLANDIA,  lettera  del  segretario  T.  Ferraris  a  H.  O  .  Gummerus,  22  gennaio  1954  (cfr.  

documento  in  appendice).  

119  ASFTM  –  X  TRN  –  115.5  FINLANDIA,  lettera  del  segretario  T.  Ferraris  a  H.O.  Gummerus,  18  febbraio  1954  (cfr.  

documento  in  appendice).  

120  ASFTM  –  X  TRN  –  115.5  FINLANDIA,  lettera  di  Tapio  Wirkkala  al  segretario  T.  Ferraris,  9  marzo  1954  (cfr.  

stato fatto nella IX Triennale tra Francia e Germania121. Nella lettera datata 15 marzo 1954, inviata dall’architetto Luciano Baldessari a Tapio Wirkkala, sappiamo che l’artista è stato appena nominato architetto della sezione finlandese anche per questa edizione, importante inoltre è il fatto che il rappresentante italiano da dei suggerimenti in merito a quali siano le aziende con cui il collega finlandese sarebbe opportuno si mettesse in contatto: i signori della Puurakenne, per una loro partecipazione con i prefabbricati, mentre per quanto riguarda i mobili, i contatti riguardano la galleria Artek ed i signori Wetterstrand dei magazzini Stockmann. Viene inoltre sottolineato come l’architetto italiano Franco Albini “Commissioner” della sezione del mobile singolo, si sia messo in contatto con H. O. Gummerus122. Rispetto all’edizione precedente, la Finlandia all’interno della X Triennale parteciperà con un numero maggiore di artisti e di aziende (quarantun designers e diciotto aziende produttrici), che forti del successo ottenuto tre anni prima, non sembrano ora avere più timore ad investire i propri capitali in un progetto così ambizioso.

Il 31 marzo 1954, Ferraris scrive a Wirkkala, il quale oramai dopo la nomina ad architetto allestitore sostituirà la figura di Gummerus come punto di riferimento per le comunicazioni tra gli organizzatori e la Finlandia; questo contatto riguarda la partecipazione all’esibizione, delle principali scuole ed istituti d’arte finlandesi. Contrariamente a quanto fatto nelle precedenti Triennali, si vuole dare a quest’esposizione un carattere internazionale e per questo motivo si punterà molto di più sul confronto tra la produzione delle nazioni estere e l’Italia; per questo motivo sarebbe molto auspicabile che anche le scuole finlandesi con alcuni dei più importanti lavori realizzati (legno, metalli comuni e preziosi, ceramiche, arti grafiche, …). Ferraris si augura inoltre che Wirkkala dia la sua preziosa collaborazione per poter dare all’esposizione questo contributo (una funzione di mediatore quindi), contributo delle scuole di arti e mestieri che viene considerata come la più viva ed attuale dimostrazione della vita artistica di una nazione123. La risposta che arriverà il 28 aprile 1954, ci indica come l’intenzione della scuola di Arts and Crafts finlandese fosse quella di partecipare con una piccola esposizione (4 – 6 mq), se i costi non si riveleranno troppo alti; in questa piccola sezione si era inoltre pensato di esporre esempi di tessili, ceramiche e forse alcune sedie, oggetti in metallo e qualche ingrandimento fotografico124. Un’altra lettera datata 6 maggio 1954, mostra come gli accordi per la partecipazione dell’istituto Arts and Crafts                                                                                                                

121  ASFTM  –  X  TRN  –  115.5  FINLANDIA,  lettera  del  segretario  T.Ferraris  a  Tapio  Wirkkala,  11  marzo  1954  (cfr.  

documento  in  appendice).  

122  ASFTM   –   X   TRN   –   115.5   FINLANDIA,   lettera   di   Luciano   Baldessari   a   Tapio   Wirkkala,   15   marzo   1954   (cfr.  

documento  in  appendice).  

123  ASFTM  –  X  TRN  –  115.5  FINLANDIA,  lettera  del  segretario  T.  Ferraris  a  Tapio  Wirkkala,  31  marzo  1954  (cfr.  

documento  in  appendice).  

124  ASFTM  –  X  TRN  –  115.5  FINLANDIA,  lettera  di  Tapio  Wirkkala  al  segretario  T.Ferraris,  28  aprile  1954  (cfr.  

finlandese all’interno dell’esposizione degli istituti d’arte prosegua in maniera continuativa, a testimoniare l’importanza che veniva data a questo settore da parte degli organizzatori italiani125. Probabilmente però qualcosa non riuscì ad andare come ci si aspettava nell’organizzazione di questa partecipazione, dal momento che in una lettera successiva, datata 2 agosto 1954, molto a ridosso all’inizio della manifestazione, Gummerus comunica a T. Ferraris con dispiacere che le scuole finlandesi di arti industriali non riusciranno a prendere parte alla manifestazione126. Non abbiamo altri documenti che ci consentano di comprendere la motivazione che spinse al ritiro delle scuole dalla partecipazione all’esposizione, probabilmente furono nuovamente motivi di carattere economico a guidare questa decisione.

Gli accordi per lo spazio espositivo nazionale continuano in maniera parallela ai contatti con le aziende e le associazioni, nel corso degli stessi mesi: nella lettera datata 27 aprile 1954, Wirkkala annuncia al segretario, che l’area finlandese sarà di circa 100 mq accanto alla sezione d’Israele, sempre al primo piano. Al momento non era possibile fornire come richiesto dagli organizzatori, una lista completa degli oggetti che si andranno ad esporre, ma Wirkkala annuncia la volontà della Finlandia di presentarsi con ceramiche, vetri, tessuti, apparecchi d’illuminazione e pezzi di forniture design. L’architetto afferma inoltre che si recherà di persona a Milano verso la fine dello stesso mese, e spera di poter portare con se e consegnare direttamente la lista completa dei materiali che saranno esposti ed alcune fotografie127, (documenti non conservati in archivio). Il 15 maggio 1954, Wirkkala scriverà nuovamente agli organizzatori, inviando la planimetria precisa della sezione finlandese e la specifica che il muro lungo il corridoio, verrà utilizzato per dare delle informazioni generali in merito alle quattro nazioni scandinave. Aggiungerà poi una serie di consigli tecnici sulla possibile sistemazione di alcuni ambienti di passaggio, per poter fornire un miglior flusso di visitatori all’interno delle differenti sezioni128. Come dimostrato però dalle planimetrie e dalla corrispondenza che le altre nazioni scandinave terranno parallelamente con gli organizzatori, sappiamo che gli accordi finali e definitivi dello spazio scandinavo per la X Triennale arriveranno molto tardi; il 23 giugno 1954, infatti, Ferraris scrive a Wirkkala di aver ricevuto delle nuove planimetrie dall’architetto Finn Jhul ed è quindi lecito quindi supporre che una planimetria finale non sia ancora stata definitivamente concordata; ma da questa lettera si apprende anche come lo                                                                                                                

125  ASFTM  –  X  TRN  –  115.5  FINLANDIA,  lettera  del  segretario  T.  Ferraris  a  Tapio  Wirkkala,  6  maggio  1954  (cfr.  

documento  in  appendice).  

126  ASFTM  –  X  TRN  –  115.5  FINLANDIA,  lettera  di  H.  O.  Gummerus  a  T.  Ferraris,  2  agosto  1954  (cfr.  documento  in  

appendice).  

127  ASFTM  –  X  TRN  –  115.5  FINLANDIA,  lettera  di  Tapio  Wirkkala  al  segretario  T.  Ferraris,  27  aprile  1954  (cfr.  

documento  in  appendice).  

128  ASFTM  –  X  TRN  –  115.5  FINLANDIA,  lettera  di  Tapio  Wirkkala  al  segretario  T.  Ferraris,  15  maggio  1954  (cfr.  

spazio finlandese sia ora di 132 mq più lo spazio introduttivo comune a tutte le nazioni scandinave di 47 mq. Ferraris si augura vivamente che le planimetrie dei paesi scandinavi siano state stabilite definitivamente, dal momento che il tempo che rimane a disposizione non è più molto, ma soprattutto che finché questi accordi non saranno definitivi non sarà possibile concludere il contratto con la Finlandia ( e si presume anche con le altre nazioni scandinave), che di fatti non è ancora stato inviato129.

Com’è stato precedentemente accennato, l’allestimento della sezione finlandese che trovava spazio nella sala B del primo piano del Palazzo dell’Arte, tra la sezione d’Israele e accanto a quella norvegese, venne nuovamente affidato all’estro di Tapio Wirkkala. Anche in quest’edizione la Finlandia era ben intenzionata a mostrare il meglio per qualità e raffinatezza della propria produzione industriale; rispetto all’edizione precedente vediamo inoltre come un nuovo strumento venne utilizzato come mezzo per enfatizzare maggiormente l’ideale finlandese di risolutezza, rigore e connessione con il mondo naturale: la fotografia. La grande fotografia in bianco e nero di un paesaggio tipico di questa nazione con i suoi laghi e le sue foreste che accoglieva il visitatore all’interno dello spazio espositivo, non faceva altro che enfatizzare questa sorta di mitologia della nazione nordica ed esaltare allo stesso tempo il minimalismo e la purezza dell’allestimento.

Natura, ma anche tradizione ed artigianato sono alle basi di una produzione che per essere compresa, deve necessariamente essere connessa alla conoscenza della cultura di questo paese. Come precisato dal testo introduttivo alla sezione finlandese del catalogo espositivo: “Questa presentazione della Finlandia alla Decima Triennale non può che confermare l’alta qualità raggiunta dai prodotti finlandesi attraverso una selezione rigorosa, e finirà per sottolineare ancora una volta l’alto prestigio che nella “tradizione moderna” è stato conquistato dall’arte e dall’industria della Finlandia”130. Lo spazio espositivo venne suddiviso da Wirkkala in due parti da due pilastri, la prima parte era più vasta, e la seconda invece di dimensioni minori; l’allestimento venne risolto con qualche quinta verticale di tessuto, vetrine e tavoli in cristallo e bassi tavoli di legno. La grande fotografia che mostrava il paesaggio finlandese era collocata sulla parete breve alla destra di chi entra, al di là dei pilastri. Purtroppo non solo per la sezione riguardante la Finlandia, ma anche per quelle concernenti le altre nazioni scandinave, non esistono delle descrizioni dettagliate in merito agli allestimenti dei piccoli spazi introduttivi; è possibile farsene un’idea solamente attraverso la documentazione fotografica rintracciabile in archivio che risulta comunque lacunosa. All’interno della sezione finlandese s’intervallavano con grande eleganza le formelle di ceramica smaltata di Rut Bryck, tappeti di lana tradizionali (Ryijk) di Dora Jung, sgabelli in betulla, lampade bianche e colorate a                                                                                                                

129  ASFTM  –  X  TRN  –  115.5  FINLANDIA,  lettera  del  segretario  T.  Ferraris  a  Tapio  Wirkkala,  23  giugno  1954  (cfr.  

documento  in  appendice).  

sospensione, tessuti di Alvar Aalto, argenti e vassoi ideati da Wirkkala; una produzione di altissima qualità nei differenti settori produttivi, che venne senza alcun dubbio messa in risalto dal lineare e semplice allestimento dell’architetto finlandese.

Così com’era accaduto per la precedente edizione della manifestazione, anche nel 1954 la prova di forza organizzativa della Finlandia aveva riscosso particolare attenzione da parte della critica, soprattutto italiana e sicuramente in quella nazionale. È già stato accennato in precedenza di come, sia attraverso i documenti che attraverso gli articoli della rivista, la Finlandia sembrasse essere vista con un occhio di riguardo e di ammirazione da parte degli organizzatori e della stampa italiana, e di come la sua produzione fosse stata già celebrata nel 1951 come qualcosa di innovativo e di altissimo risultato: anche per quest’edizione le parole di elogio non furono certo di minor importanza. All’interno del numero di “Domus” dedicato alla Triennale, la Finlandia è la nazione scandinava che apre la sezione dedicata a questi paesi: “ i paesi scandinavi sono i veri interpreti della Triennale […] E fra le tre sezioni scandinave, la Finlandia […] è la più poetica, pura, semplice; le poche cose che presenta e il suo allestimento stesso, non complicato, non troppo costruito, nemmeno troppo illuminato, hanno una grazia che non si riscontra in nessun altro luogo”131.Più volte all’interno di questo articolo si fa riferimento alla passione finlandese per le forme, che sembrano scaturire naturalmente e che risultano nella mente degli spettatori come indimenticabili, perché portatrici di qualcosa di poetico; si sottolinea inoltre come questa nazione non avesse una tradizione alle spalle per la lavorazione dell’argento, ma come pioniere in questo settore sia nuovamente Wirkkala con i suoi oggetti le cui ricerche sono volte alla forma più che all’uso, ancora una volta una forma puramente poetica. Vengono poi presentati i differenti pezzi esposti, corredati dalle fotografie che mostrano molto bene la semplicità dell’allestimento finlandese. “Domus” rappresenta per noi un’importante strumento per osservare con occhio critico le differenti sezioni in concorso e le loro produzioni; ma anche i quotidiani dell’epoca sono in grado di fornirci informazioni utili per comprendere al meglio le reazioni che queste esposizioni facevano nascere. Dai documenti conservati in archivio, per quanto riguarda la rassegna stampa italiana, non emergono ovviamente articoli specifici in merito alle nazioni scandinave (cosa che invece sarà sicuramente accaduta nelle riviste nazionali); ma all’interno degli articoli che trattarono in generale della X Triennale, emergono sempre parole di lode per la Finlandia. Un esempio proviene dall’“Eco di Bergamo”: ”la Finlandia di cui non sarà mai abbastanza lodata la modestia e la bravura degli espositori”132, oppure l’articolo all’interno del “Secolo XIX” firmato da Piero Scarpa: “della Finlandia che offre ai visitatori una documentazione rigorosamente selezionata della “tradizione                                                                                                                

131  La  Finlandia  alla  Triennale,  in  “Domus”,  n  300,  novembre  1954,  pp.  18  –  24  (cfr.  documento  in  appendice).   132  Spini   Tito,   La  Triennale  specchio  della  crisi  dell’arte  e  della  società  contemporanea,   in   “l’Eco   di   Bergamo”,   29  

moderna”, dell’artigianato e dell’industria artistica”133. Parole che non trovavano un corrispettivo in quelle dedicate dai giornalisti non solo alle altre nazioni scandinave, ma spesso anche a quelle delle altre nazioni straniere partecipanti.

Non sappiamo quali furono invece le parole dedicate dalla stampa nazionale finlandese alla partecipazione a questa edizione della Triennale, conosciamo però grazie ai documenti in archivio, che gli organizzatori erano interessati anche a questo aspetto per poter valutare il successo globale della manifestazione: lo attesta la lettera datata 1 aprile 1955, inviata dal segretario Ferraris a Wirkkala; così come aveva fatto con gli altri commissari esteri chiede l’invio di una raccolta completa di articoli, riviste, giornali e pubblicazioni riguardanti la X Triennale, in modo da poter documentare in maniera efficiente i risultati ottenuti alle autorità italiane ed estere134. Questo interesse è però riscontrabile anche a senso inverso; lo attesta una comunicazione interna datata 14 ottobre 1954: il segretario T. Ferraris inoltra all’ufficio stampa, la richiesta di Gummerus di poter avere tutti gli articoli della stampa italiana che parlano della partecipazione finlandese alla Triennale135. L’attenzione che le rispettive autorità dedicavano all’aspetto della rassegna stampa non è irrilevante come si potrebbe pensare, era proprio attraverso la carta stampata che veniva incentivato l’interesse nei confronti della manifestazione stessa da parte degli organizzatori, e sempre attraverso i giornali veniva vagliato il successo una volta terminata l’esposizione. Nella lettera datata 9 aprile 1954 il segretario scrive a Tapio Wirkkala, informandolo che l’ufficio stampa sta raccogliendo tutti gli elementi e le informazioni riguardanti l’imminente esposizione; chiede inoltre che vengano inviate il prima possibile, tutte le notizie che si vuole siano diffuse, utili per il successo dell’esposizione ed in particolare informazioni precise in merito agli oggetti che verranno esposti nella sezione finlandese, i loro designer, le aziende produttrici e tutte le informazioni utili alla stampa136. Va inoltre ricordato come anche la Finlandia, parteciperà non solo alla giornata