• Non ci sono risultati.

Gli alloggi scandinavi all’interno del Parco 108

6.   L’XI Triennale di Milano del 1957 85

6.3.   Gli alloggi scandinavi all’interno del Parco 108

 

All’interno dell’XI Triennale le nazioni scandinave non parteciperanno solamente con le proprie aree di rappresentanza, e con i propri oggetti di design all’interno delle differenti mostre organizzate ma esporranno anche all’interno della sezione “mostra internazionale dell’abitazione” i rispettivi alloggi; dei veri e propri ambienti domestici completi che incarnavano l’idea abitativa di ognuna di queste nazioni. Questi progetti faranno parte appunto della “mostra internazionale dell’abitazione” che vedeva sia la presenza di elementi d’arredo all’interno della sezione del mobile singolo all’interno del Palazzo, unita a questa sezione esterna all’interno del Parco.

Nonostante il fatto che alla Triennale parteciperanno tutte e quattro le nazioni scandinave, gli alloggi verranno presentati solamente da Finlandia, Svezia e Danimarca dal momento che la Norvegia non aveva ottenuto l’appoggio del proprio governo e quindi aveva affrontato problematiche di carattere economico molto ingenti, tanto da impedirle la partecipazione a questa sezione; l’analisi di questi ambienti, permette ancora una volta di osservare le differenze che intercorrono tra questi paesi così simili in merito ad usi, tradizioni ed origine geografica ma allo stesso tempo differenti nella concezione dello spazio abitativo, che in queste nazioni dalle condizioni climatiche così particolari rappresentava il fulcro della vita sociale.

Anche per questa sezione della manifestazione, i contatti erano tenuti tra i consueti organizzatori ,come il segretario Ferraris, il comitato direttivo generale e le singole nazioni che erano rappresentate dal proprio commissario nazionale e dall’architetto allestitore o da un gruppo di architetti di rappresentanza. All’interno dell’archivio della Fondazione la Triennale di Milano sono conservati i documenti che ci permettono di ricostruire l’iter organizzativo di ogni nazione, i contatti con le maggiori aziende nazionali che inviavano i prodotti da esporre, gli architetti ed i commissari; ma anche una parziale documentazione fotografica che permette di ricostruire l’aspetto che avevano queste strutture temporanee202.

L’attenzione rivolta a questa particolare esposizione è attestata inoltre dalla rassegna stampa nazionale, soprattutto quella di carattere specializzato nel settore dell’arredamento che vedeva in questi alloggi la rappresentazione delle nuove proposte per l’abitazione moderna; un esempio è “la Rivista dell’Arredamento” che all’interno di Nuove proposte per la casa all’XI Triennale di

Milano203, presenterà un’accurata descrizione dei differenti alloggi nazionali, descrivendo in maniera completa la precisa composizione di ciascun ambiente e corredando l’articolo di un elevato                                                                                                                

202 Pianta del Parco della Triennale e degli alloggi nazionali (rif. foto a fine capitolo).

203 Nuove proposte per la casa all’XI Triennale di Milano, in “Rivista dell’arredamento”, n 34 ottobre 1957, Görlich

numero d’immagini fotografiche, alcune delle quali addirittura a colori (mentre il materiale fotografico d’archivio è solamente in bianco e nero). La struttura che venne creata per allestire quest’esposizione fatta di nuclei differenti era un padiglione creato da coppie di pensiline parallele, a struttura di ferro, sulle quali poggiavano le coperture degli spazi riservati a ciascuna nazione; mentre il percorso sotto le pensiline era una passerella in listoni di legno che permetteva di adattarsi al terreno e alla vegetazione dell’ambiente circostante; emerge dai documenti e dalle descrizioni che i visitatori della Triennale non potevano accedere direttamente agli spazi degli alloggi ma erano ammirabili solamente dall’esterno attraverso le pareti di cristallo.

Alloggio finlandese:

Anche per il progetto dell’alloggio il ruolo di commissario generale venne ricoperto da Gummerus, personalità che continuò a mantenere un ruolo di spicco all’interno delle relazioni tra la nazione finlandese e l’apparato organizzativo della Triennale; mentre l’allestimento venne affidato ad Olavi Hanninen.

Lo scopo ultimo di tale esposizione rimaneva sempre la celebrazione della propria produzione e delle proprie industrie attraverso l’allestimento di un esempio di abitazione, la messa in opera di un’ambiente domestico reale che riproponesse le caratteristiche specifiche di ogni nazione così come gli organizzatori ripetono più volte nei carteggi. L’alloggio finlandese presentava l’arredamento di una stanza per soggiorno e studio, con mobili in legno costruiti in serie; la composizione dell’arredamento era di elementi intercambiabili204. Non abbiamo purtroppo la

possibilità di ricostruire l’esatta composizione di tale spazio dal momento che non sono conservate in archivio tutte le planimetrie ed anche il materiale fotografico non ci fornisce una descrizione di tutti i particolari degli ambienti ma si focalizza soprattutto su panoramiche generali dello studio e del soggiorno205; all’interno dell’alloggio erano mostrati inoltre anche tre pannelli fotografici che ritraevano un particolare di un quartiere operaio, una sauna che era ed è tutt’oggi uno degli elementi tipici delle abitazioni finlandesi, ed un ultimo pannello con un prospetto di casa di abitazione. Lo spazio abitativo era strutturato in maniera molto semplice intorno ai due ambienti sopra citati, all’interno trovavano posto differenti scaffalature nelle quali erano presentati gli oggetti comuni legati alla vita quotidiana: tazzine e piattini da caffè, ceramiche, ciotole in legno,… mentre altri esempi di produzione in serie erano mostrati al pubblico collocati sui tavoli, cercando di ricreare appunto il più possibile un’idea di ambiente domestico reale. Alle pareti erano appese librerie, lampade a sospensione e anche esempi di tessuti stampati di Dora Jung e Timo Sarpaneva; dai                                                                                                                

204 AFFTM – XI - TRN – 08 - 0403 (rif. foto a fine capitolo) 205 AFFTM – XI - TRN - 08 – 0400 (rif. a foto fine capitolo)

documenti sappiamo inoltre che gli elementi dell’arredamento presenti all’interno dell’alloggio erano scelti dal commissario nazionale, come testimonia la lettera del 23 maggio 1957 all’interno della quale il segretario Ferraris discute insieme a Gummerus la possibilità di esporre i medesimi mobili sia all’interno della sezione del mobile singolo, sia presentandoli all’interno dell’alloggio finlandese assicurandosi però che venissero evitati mobili ingombranti, come il letto e l’armadio206. Il progetto dell’alloggio veniva realizzato dall’architetto e successivamente inviato all’apposita commissione per l’approvazione, com’è testimoniato in questo caso dalla lettera di Ferraris datata 16 aprile 1957; da questa missiva vediamo come gli organizzatori dettassero dei limiti al progetto: “Tale superficie dovrà comprendere un passaggio largo circa m.180 […] il passaggio dovrà dare la possibilità al pubblico di vedere l’alloggio senza essere obbligati ad entrare negli ambienti toccando (e quindi rovinando) i mobili e gli oggetti esposti. Le chiusure sul perimetro sia verso gli spazi aperti che verso la pensilina saranno in parte opache (legno compensato, muratura, ecc..) e in parte lastre continue di cristallo così da permettere la vista degli ambienti anche dal percorso esterno; la percentuale massima di pareti a cristallo non dovrà però superare il 50% del perimetro di ciascun alloggio”207. Dalle fotografie dell’allestimento vediamo come i finlandesi sfruttarono al massimo l’utilizzo delle pareti vetrate208.

Tra le principali aziende produttrici che esposero all’interno dell’alloggio l’Artek era una delle predominanti presente con numerosi pezzi: dagli sgabelli in legno di pino realizzati da Ilmari Tapiovaara, un divano a tre posti con struttura in legno e metallo su disegno di Hellevi Ojanen, tavole intercambiabili in listelli di legno di betulla disegnate da Antti Nurmesniemi o ancora porta ceneri cubici, cuscini e sedie, insomma una grande varietà di produzioni in differenti rami del design. Tra i vetri presentati all’interno dell’alloggio erano presenti un soprammobile in vetro soffiato bianco e blu, eseguito su disegno di Timo Sarpaneva, e dei suoi bicchieri, ma bisogna ricordare come la maggior parte della produzione di ceramiche e vetri fu esposta all’interno della sezione di rappresentanza, qui avevano solamente una sorta di funzione rafforzativa del concetto di ambiente domestico.

L’impressione generale che questo alloggio sembrava trasmettere ai visitatori era quella di rigore e pacatezza, senza dubbio gli elementi che venivano proposti al pubblico rappresentavano il meglio della produzione finlandese, ma forse anche a causa della scelta di allestire non un ambiente domestico completo ma solamente un soggiorno studio, manca totalmente quel senso di ambiente                                                                                                                

206 ASFTM – XI TRN - 64.2 ABITAZIONI NAZIONALI, lettera del segretario T. Ferraris a H. O. Gummerus, 23

maggio 1957 (cfr. documento in appendice).

207 ASFTM – XI TRN – 64.2 ABITAZIONI NAZIONALI, lettera del segretario T. Ferraris a H. O. Gummerus, 16

aprile 1957 (cfr. documento in appendice).

domestico caldo e familiare. Nonostante ciò è doveroso ricordare come la sistemazione dell’alloggio finlandese vinse comunque la medaglia d’oro, sintomo di un apprezzamento da parte della giuria internazionale.

Alloggio danese:

Per quanto riguarda la Danimarca l’architetto incaricato dell’allestimento dell’alloggio danese fu Federico Fogh con la collaborazione dell’architetto Inger Klingerberg, e seguendo le direttive del commissario nazionale Povl Boetius diede il massimo risalto alla produzione mobiliera nazionale che scelse solo mobili realizzati dal 1954 al 1957, scegliendo la produzione delle massime aziende nazionali del settore. Questa presentazione prevedeva elementi per camera da letto e per soggiorno, riaffermava il prestigio dell’industria mobiliera danese, “industria che è, oggi, fra le più attrezzate e sperimentate per la produzione di serie, e fra le più attente ai risultati formali”209.

Come indicato dalla lettera inviata dal segretario T. Ferraris a Fin Juhl, datata 12 marzo 1957, era necessario che venisse inviata un’adesione specifica anche per la “mostra dell’alloggio nazionale”, indicando i mq necessari agli organizzatori210. L’alloggio era composto dall’ampio soggiorno

sopraelevato su una piccola pedana in legno nel quale erano mostrati esempi di sedute, tappeti, lampade a sospensione e librerie; accanto era collocata un’altra area separata da una parete divisoria in mattoni con camino211, che mostrava una cucina ed un’annessa zona pranzo rappresentata da una tavola apparecchiata. All’interno della zona cucina oltre che alle porcellane presentate sulla tavola, era presentato anche un frigorifero creato appositamente dalla S. A. Atlas collocato accanto alla parete divisoria della zona soggiorno, mentre la cucina stessa era un esempio di mobile componibile di legno di teak con parti laccate di bianco. Dall’altro lato dell’alloggio, la zona notte era presentata attraverso una camera da letto matrimoniale212, all’interno della quale erano stati collocati tappeti, esempi di tessuti stampati, scaffali per biancheria, porta scarpe, tavoli e poltrone tutti oggetti funzionali e che di sicuro trovavano una reale collocazione all’interno delle case danesi. Accanto alla camera matrimoniale venne allestita la camera da letto per i bambini213 all’interno della quale erano presenti oltre che i consueti pezzi d’arredamento che si trovavano comunemente in una zona notte come tendaggi a motivi stampati, scaffali, armadio e lampade a sospensione erano presenti anche esempi di giocattoli in legno. L’allestimento non comprendeva solo lo spazio interno: ampie                                                                                                                

209  Catalogo XI Triennale di Milano 1957…, op. cit. p. 104.  

210 ASFTM – XI TRN – 64.2 ABITAZIONI NAZIONALI, lettera del segretario T. Ferraris all’architetto Finn Juhl, 12

marzo 1957 (cfr. documento in appendice).

211 AFFTM – XI - TRN – 08 – 0377 (rif. foto fine capitolo). 212 AFFTM – XI – TRN – 08 – 0381 (rif. foto fine capitolo). 213 AFFTM – XI - TRN– 08 – 0383 (rif. foto fine capitolo).

vetrate infatti permettevano uno sguardo verso il parco circostante, illuminavano gli ambienti e aprivano l’accesso alla terrazza anch’essa allestita, su cui si trovavano altri giocattoli firmati dal designer Kay Bojesen e mobili di legno verniciato per bambini disegnati da Kristian Vedel; sempre all’esterno era collocata anche una lampada a muro bianca su disegno di Arne Jacobsen. Rispetto all’alloggio finlandese lo spazio danese sembrava avere un carattere più marcatamente domestico e familiare, oltre che essere maggiore per ambienti allestiti e numero di oggetti esposti all’interno; anche l’alloggio danese ottenne un importante riconoscimento come la medaglia d’oro per la sua presentazione.

Alloggio svedese:

L’ultimo alloggio delle nazioni scandinave presentato è quello svedese allestito Gustaf Rosenberg; la Svezia partecipava all’esposizione con una stanza di soggiorno, l’ambiente replicava quello di un appartamento di una casa di abitazione progettata sempre dall’architetto Rosenberg; l’arredamento interno era inteso a testimoniare lo standard svedese in questo settore della produzione escludendo qualsiasi mobile o oggetto che non fosse normalmente reperibile sul mercato dell’epoca. Questo è un dettaglio importante, perché sottolinea ancor di più come la funzione di questa esposizione fosse innanzi tutto di carattere commerciale, mirata ad ottenere risultati concreti di mercato.

Dai documenti conservati in archivio vediamo come il 10 gennaio 1957 Florent Robert scriva all’XI Triennale di Milano, con riferimento alle visite presso il segretario generale Ferraris e chiede che gli venga riservato uno spazio minimo di circa 30 mq nella sezione “mostra internazionale dell’abitazione” che si stava organizzando nel parco214; la richiesta verrà presa in considerazione dagli organizzatori come attestato da successivi documenti ma la decisione definitiva verrà rimandata a dopo l’11 febbraio 1957, data della riunione milanese di tutti i commissari e gli architetti allestitori presenti alla futura Triennale. Il 22 marzo 1957, quindi un mese dopo la riunione dei commissari all’interno della quale sappiamo partecipanti il commissario svedese, Eva Benedicks scrive a Tommaso Ferraris non solo in merito agli accordi per la divisione dello spazio di rappresentanza con la Danimarca, ma anche a proposito della “mostra dell’abitazione” per cui la partecipazione non sembra ancora fissata con esattezza, in quanto la decisione finale spetta al signor Florent Robert215. Non sappiamo quando venne fissata con esattezza la partecipazione svedese, ma da alcuni documenti tra cui una fattura del 2 luglio 1957, sappiamo che le aziende svedesi come la                                                                                                                

214 ASFTM – XI TRN – 64.2 ABITAZIONI NAZIONALI, lettera di Florent Robert all’XI Triennale di Milano, 10

gennaio 1957 (cfr. documento in appendice).

215 ASFTM – XI TRN – 64.2 ABITAZIONI NAZIONALI, lettera di Eva Benedicks al segretario T. Ferraris, 22 marzo

Nordiska Kompaniet stanno già provvedendo ad inviare le proprie merci per l’esposizione all’interno dell’alloggio; possiamo quindi supporre che nella primavera del 1957 anche la partecipazione alla “mostra internazionale dell’abitazione” per quanto riguarda la sezione degli alloggi venne confermata.

L’alloggio svedese, così come gli altri, aveva lo scopo di incarnare il modello abitativo nazionale ed allo stesso tempo mettere in mostra il meglio della produzione, purtroppo il materiale fotografico conservato in archivio non ci aiuta a ricostruire con esattezza come l’ambiente dovesse apparire agli occhi dei visitatori: dalle foto vediamo come anche qui erano presentati soprattutto mobili, con la creazione di un’ampia zona soggiorno216 all’interno della quale erano presentate anche ceramiche disposte su scaffalature, lampade a sospensione, esempi di sedute217. All’interno erano presentati inoltre dieci pannelli fotografici che illustravano alcuni esempi di edifici residenziali svedesi realizzati dagli architetti Fritz Jaencke, Sten Samuelsson, Jon Höjer e Sture Ljungqvist. Così come per gli altri alloggi, i visitatori non potevano entrare all’interno di questo spazio, ma dovevano ammirarlo dall’esterno sfruttando le ampie vetrate perimetrali.

                                                                                                               

216 AFFTM – XI - TRN – 08 - 0389 (rif. foto a fine capitolo). 217 AFFTM –XI - TRN – 08 - 0391 (rif. foto a fine capitolo).

 

Figura  32  AFFTM  -­‐  XI  TRN  -­‐  13  -­‐  0648,  allestimento  sezione  svedese  ad  opera  di  Ake  H.  Huldt  

 

 

Figura  33  AFFTM  –  XI  TRN  –  13  –  0651,  particolare  allestimento  sezione  svedese.  

 

Figura  34  AFFTM  -­‐  XI  TRN  -­‐  12  -­‐  0631,  modellino  allestimento  sezione  danese  ad  opera  di  Finn  Juhl.  

 

 

 

Figura  36  Allestimento  sezione  "Gruppo  Norvegia",  foto  archivio  Editoriale  "Domus".  

 

 

 

Figura  38  AFFTM  -­‐  XI  TRN  -­‐  12  -­‐  0612,  foto  allestimento  sezione  finlandese  ad  opera  di  Timo  Sarpaneva.  

 

 

Figura  39AFFTM  -­‐  XI  TRN  -­‐  12  -­‐  0613,  particolare  allestimento  sezione  finlandese.  

             

 

Figura  41  AFFTM  -­‐  XI  TRN  -­‐  08  -­‐  403,  allestimento  alloggio  finlandese  ad  opera  di  Timo  Sarpaneva,  soggiorno  e   zona  studio.  

 

 

 

 

Figura  44  AFFTM  -­‐  TRN  -­‐  XI  -­‐  08  –  0405,  alloggio  danese,  particolare  soggiorno.  

 

 

 

 

Figura  46  AFFTM  -­‐  XI  TRN  -­‐  08  -­‐  0383,  alloggio  danese,  camera  da  letto  bambini.  

   

 

Figura  47  AFFTM  -­‐  XI  TRN  -­‐  08  -­‐  0389,  alloggio  svedese,  soggiorno.  

 

 

Figura  48  AFFTM  -­‐  XI  TRN  -­‐  0391,  alloggio  svedese  particolare  soggiorno.  

 

CAPITOLO  III  

 

La  promozione  del  design  finlandese:  un  protagonista  

del  design  italiano  ed  un  genio  finlandese