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Capitolo Terzo

3.2 La gestazione e la nascita del “Regno di Nettuno”

Il processo di istituzione dell’area marina protetta Regno di Nettuno è stato lungo ed irto di difficoltà. Iniziato nel 1991, quando l’area marina protetta integrata Regno di Nettuno viene inserita nella lista di reperimento allegata alla

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L.394/91 e proseguito con lo studio di fattibilitá datato 2001, si conclude nel dicembre del 2007 con la pubblicazione nella gazzetta ufficiale del Decreto Ministeriale istitutivo.

Pur essendo chiari e definiti gli elementi di fauna e di flora da difendere, i momenti di contrasto e, quindi, di vuoto nel percorso istitutivo sono stati originati a livello della contrattazione istituzionale da forze locali di potere economico e politico. In particolare, l’Amministrazione di Procida sin dall’inizio ha avuto posizioni divergenti sulla delimitazione dell’area e sull’uso di alcuni attrezzi da pesca, già banditi per Legge.

Dovendo contemperare la tutela delle praterie di Posidonia oceanica e, al tempo stesso, le esigenze socio/economiche legate alla fruizione del mare (salvaguardare il turismo nautico), l’elemento di contrasto ha riguardato la proposta di perimetrazione della zona B. La questione ha riguardato l’inserimento o meno del banco d’Ischia inglobandolo nell’area protetta come zona B.

Si è trattato di un orientamento dettato dall’esigenza di salvaguardare una zona essenziale per il ripopolamento della fauna ittica e, di conseguenza, per garantire anche gli interessi dei pescatori professionisti ischitani che dipendevano dalla conservazione di quella risorsa.

Per converso, i procidani evidenziavano l’esigenza di escludere dall’area il banco perpetuando l’utilizzo di pratiche e di strumenti aggressivi e già vietate per Legge.

Il dibattito, pertanto, si perpetuava nel tempo, basti pensare che ancora nel settembre del 2007 i rappresentanti procidani reiteravano la richiesta di consentire la pesca a circuizione ma grazie alla maggioranza numerica l’iter istitutivo volgeva di lì a poco a compimento.

Nasce così l’area marina protetta “Regno di Nettuno”.

Nella tabella che segue sono riportati le principali azioni e, quindi, i momenti fondamentali per la realizzazione dell’area protetta in questione.

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Tab.8: Quadro cronologico delle principali azoni per l’istituzione dell’AMP “Regno di Nettuno”

Data Evento Descrizione

31/12/1982 Legge 979/82 – Disposizioni per la Difesa del Mare

Definisce l’istituzione delle Aree Marine Protette e le linee guida per l’istituzione delle stesse. Le linee guida sono tutt’ora applicate, pur con variazioni, al percorso istitutivo

08/07/1986 Legge 349/86 – Istitutiva del Ministero dell’Ambiente

I territori nei quali è possibile istituire riserve naturali e parchi di carattere interregionale sono individuati, a norma dell’art. 83, comma quarto, del D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616, su proposta del Ministro dell’Ambiente.

06/12/1991 Legge Quadro 394/91 – Istitutiva delle aree protette

La Legge, in attuazione degli artt. 9 e 32 della Costituzione e nel rispetto degli accordi internazionali, detta principi fondamentali per l’istituzione e la gestione delle aree naturali protette, al fine di garantire e di promuovere, in forma coordinata, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale del Paese.

L’Area Marina Protetta Integrata “Regno Di Nettuno” é inserita nella lista delle Aree di Reperimento (lista delle aree da sottoporre a studio di fattibilitá per l’istituzione di una AMP) 24/12/1993 Legge 537/93 – Soppressione del Ministero

della Marina mercantile

Definisce il passaggio della tutela e della difesa dell’ambiente marino dal Ministero della Marina mercantile a quello dell’Ambiente.

09/12/1998 Legge 426/98 – Soppressione della Consulta per la difesa del mare dagli inquinamenti - Istituzione della Segreteria tecnica per le aree protette marine

Definisce gli interventi di bonifica, di ripristino ambientale dei siti inquinanti. Definisce, altresì, l’ istruttoria preliminare all’istituzione e all’aggiornamento delle aree marine protette. 30/07/1999 D. Lgs. 300/99 – Riforma dell’organizzazione del

Governo

Definisce strutture organizzative dei Ministeri, in particolare, l’art. 2 richiama l’Agenzia per la protezione dell’Ambiente e per i servizi tecnici. Definisce, altresì, i compiti e le funzioni del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio.

23/03/2001 Legge 93/01 – Disposizione in campo ambientale. Ecologia.

Definisce interventi legislativi a tutela dell’ambiente e dei beni ambientali che concorrono a costituirlo (acqua, aria, suolo). L’obiettivo primario è quello di disciplinare le tematiche relative alle varie forme di recupero e riutilizzo dei rifiuti, inquinamento e degrado ambientale.

12/02/2001 Stazione zoologica “Anton Dohrn” di Napoli - Studio conoscitivo propedeutico

Studio finalizzato all’istituzione dell’area marina protetta “Regno di Nettuno”

31/07/2002 Legge 179/02 – Disposizioni in materia ambientale

Funzionamento delle aree marine protette. Potenziamento dell’organico del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Potenziamento dell’organico del Comando dei Carabinieri per la tutela dell’ambiente. Provvedimenti per l’ottimizzazione delle procedure e degli strumenti per la valutazione e riduzione degli impatti sull’ambiente.

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261/03 – Regolamento di organizzazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

protezione della natura e funzioni in materia di individuazione, conservazione e valorizzazione delle aree naturali protette, nonché, in materia di istruttorie relative all’istituzione delle riserve naturali dello Stato.

27/02/2007 Riunione tra i Comuni interessati – Discussione proposta di perimetrazione e zonazione

Accettazione della proposta di perimetrazione e della zonazione dell’area marina protetta “Regno di Nettuno” siglata dai Comuni di Barano, Casamicciola Terme, Forio, Lacco Ameno, Serrara Fontana e Procida, dalla Provincia di Napoli e dalla Regione Campania.

31/03/1998 D. Lgs. 112/98 – Disposizioni disciplinari e misure di salvaguardia

Dispone che l’individuazione, l’istituzione e la disciplina generale dei parchi e delle riserve nazionali, comprese quelle marine e l’adozione delle relative misure di salvaguardia, siano operati sentita la Conferenza unificata.

14/07/2005 Intesa fra il Governo, le Regioni, le Province autonome e le Autonomie locali.

Intesa stipulata ai sensi dell’art. 8, comma 6, della Legge 05/06/2003 n. 131, in materia di concessioni di beni del demanio marittimo e d zone di mare ricadenti nelle aree marine protette.

22/11/2006 Nota Prot. N. 28192. Comunicazione al Ministero dell’Ambiente

Presa conoscenza dell’atto costitutivo e dello Statuto del Consorzio di gestione dell’area marina protetta “Regno di Nettuno”

04/09/2007 Riunione della Conferenza unificata in sede tecnica

Discussione dell’atto costitutivo e dello Statuto del Consorzio di gestione.

20/09/2007 Repertorio atti n. 71/CU – Conferenza unificata ai sensi dell’art. 77 D. Lgs 31/03/98 n. 112

Parere favorevole sullo schema di decreto istitutivo dell’area marina protetta “Regno di Nettuno”

10/10/2007 Nota d’intesa del Ministero dell’Economia e delle Finanze – Prot. N. 14144 del 10/10/2007

Ravvisata la necessità di provvedere all’istituzione dell’area marina protetta denominata “Regno di Nettuno”

Fonte: mia elaborazione su atti Gazzetta Ufficiale anno 149° - N 118 3.3 La zonizzazione del Regno di Nettuno

L’area marina protetta si suddivide in zone sottoposte a diverso regime di tutela, tenuto conto delle caratteristiche ambientali e della situazione socio/economica ivi presenti, riportate nella rielaborazione grafica delle carte n. 009 e 010 dell’Istituto Idrografico della Marina Militare.

La zona B di riserva generale comprende i seguenti tratti di mare, quali: a) Il tratto di mare antistante la costa Orientale dell’Isola di Procida;

b) Il tratto di mare circostante l’isola di Vivara, attorno alle zone A e B n.t.;

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d) Il tratto di mare antistante la costa Sud-Orientale dell’Isola di Ischia, comprendente la punta di S. Pancrazio e la Scarrupata di Barano;

e) Il tratto di mare antistante la costa Sud-Occidentale dell’isola di Ischia, dalla Punta S. Angelo alla Punta Imperatore, attorno alla zona B.n.t;

f) Il tratto di mare circostante la Secca di Forio.

La zona C di riserva parziale comprende il residuo tratto di mare all’intero del

perimetro dell’area marina protetta, ad eccezione, della zona D individuata di seguito.

La zona D di tutela dei mammiferi marini comprende il tratto di mare

corrispondente alla testata del Canyon sottomarino di Cuma a Nord-Ovest dell’isola di Ischia.