1.
L’azienda.
Ghibli è una società a responsabilità limitata presente da 25 anni sul territorio toscano nel settore elettrico e delle telecomunicazioni.
Grazie ad una forte predisposizione al cambiamento ed uno spiccato spirito d’adattamento la società può vantare un costante trand di crescita, soprattutto in questo momento di crisi globale.
Da circa due anni ha ampliato il proprio core business rivolgendosi al mondo proficuo della Green economy. Nello specifico l’azienda si è collocata alla base della filiera del settore delle rinnovabili, applicando il tipico approccio
downstream, installando impianti solari e fotovoltaici.
Stimolata dalle opportunità concesse dall’introduzione degli incentivi statali in Italia, dal 2010 è entrata a far parte della vasta rete di affiliati Enel Green
Power.
Gli incentivi che, come la Ghibli, hanno portato molte aziende ad operare in questo settore, sono anche la causa della forte instabilità del mondo delle rinnovabili nel Belpaese. Essendo direttamente collegate alle decisioni politiche, le diverse strategie hanno il potere di stimolare o bloccare l’intero settore.
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Un esempio è ciò che è accaduto verso il Febbraio 2011 in seguito alla notizia di un Decreto Legislativo che stabiliva un tetto massimo di 8.000 MW di potenza degli impianti finanziabili dallo stato. Prospettando un drastico taglio agli incentivi, la notizia ha generato una mobilitazione di massa di tutti gli operatori del settore, giungendo poi ad un accordo nei primi giorni di Marzo 2011 con il quale si è stabilita una graduale riduzione dei finanziamenti statali. Un mese di notizie discordanti, smentite, previsioni e titubanze ha generato un blocco generale disincentivando i cittadini ad investire in un settore instabile. La caratteristica distintiva di questa azienda è proprio quella di non stabilizzarsi su determinati settori apparentemente favorevoli o in crescita come quello del fotovoltaico. Muovendosi dinamicamente tra le diverse innovazioni e grazie alla capacità di assemblare le tante proposte provenienti da differenti mercati, Ghibli tende sempre a diversificare la propria offerta nell’ambito delle tecnologie per il risparmio energetico.
Il managament della Ghibli è stato in grado di prevedere e assecondare le tendenze del mercato ha portandoo l’azienda a crescere in termini di fatturato ed ampliare l’insieme di componenti dell’organizzazione interna e di collaboratori.
Tale abilità non si è rivelata esclusivamente nelle scelte di business, ma ha guidato il management a considerare l’importanza della comunicazione e del marketing, fino ad allora assenti.
La crescita che ha subito questa azienda rientra a tutti gli effetti tra gli esempi affrontati nell’analisi delle leve che hanno determinato lo sviluppo della Green
economy (cap. 1 del presente lavoro).
L’ampliamento del settore di business al mondo Verde ha portato grosse novità:
1) Ampliamento delle funzioni aziendali con l’inserimento di una specifica sezione di “marketing e comunicazione” all’interno dell’organigramma aziendale.
2) Ampliamento dello staff di progettisti.
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Ampliando la propria attività in settori molto competitivi, l’azienda si è trovata proporsi sul mercato senza gli adeguati strumenti. Gradualmente sono iniziate le prime attività di marketing e pubblicizzazione. Nel corso di un anno sono state portate avanti diverse iniziative pubblicitarie, iniziando un lungo percorso nel mondo della promozione e del marketing.
1.1
I primi passi della comunicazione.
Chi inizia ad occuparsi di comunicazione e marketing all’interno di un’organizzazione in cui nulla o poco era stato fatto, si trova ad affrontare un percorso rallentato dalla necessità di mettere insieme una serie di informazioni necessarie.
Il primo step da affrontare consiste nel conoscere l’azienda in tutta la sua complessità e l’ambiente esterno in cui si trova ad operare perché per comunicare è bene conoscere gli ambienti in cui si è inseriti.
La volontà di Ghibli è stata quella di rivolgere il nuovo flusso di comunicazione al settore delle energie rinnovabili con l’obiettivo di consolidare la propria presenza sul territorio toscano.
In breve tempo sono state attivate una serie di iniziative utilizzando i tradizionali mezzi di pubblicità e promozione.
Volendo rinforzare la presenza sul territorio, la ditta ha iniziato a prendere parte a fiere ed eventi regionali, in qualità di espositore. In un anno le partecipazioni sono state numerose e differenziate per tipologia: fiere di settore, generaliste e presenze presso ipermercati.
Queste attività hanno comportato grossi sforzi ed investimenti i cui frutti si vanno raccogliendo nel tempo sia in termini di acquisizione di clienti, sia in termini di diffusione e pubblicizzazione del marchio e del nome aziendale. Ogni avvenimento fieristico è stato accompagnato da uscite pubblicitarie sulle principali testate regionali, seguite da una serie di spot radiofonici su alcune emittenti toscane. I messaggi trasmessi erano rivolti prevalentemente ad informare i consumatori e rassicurarli sulla stabilità degli incentivi, nel periodo in cui si percepiva una forte insicurezza del mercato e contemporaneamente invitavano a partecipare alle fiere presenziate dall’azienda.
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La prima necessità, per potere prendere parte a fiere ed eventi, è stata quella di ideare ed acquistare l’allestimento degli spazi espositivi. Un investimento limitato che consentisse di ottenere una struttura accogliente, semplice e snella che riuscisse a trasmettere le caratteristiche dell’azienda: affidabilità e tendenza all’innovazione.
Oltre che la comunicazione fieristica, gli investimenti sono stati indirizzati anche per il miglioramento della presenza sul Web.
Consapevoli del valore dei nuovi social media, è stata timidamente intrapresa un’attività in questa direzione, creando l’account aziendale sui principali social
network Facebook e Twitter, senza però dedicarvi il tempo adeguato.
Tutte le attività svolte hanno presupposto un lungo lavoro di reperimento di informazioni circa la storia e le caratteristiche aziendali. Si avevano pochi documenti che chiarissero effettivamente l’identità aziendale, erano state create un paio di brochure e opuscoletti in cui venivano elencate confusamente le diverse attività, senza neppure menzionare la neonata branca di business nelle energie rinnovabili.
Dopo una serie di elaborazioni e rielaborazioni si è riusciti ad ottenere una prima versione della brochure aziendale, già in fase di rivisitazione. Apparentemente semplice, la realizzazione di un documento rappresentativo si rivela un processo articolato e complesso. Costituisce un “biglietto da visita aziendale” ed è bene che sia approvato dalla direzione mettendo in evidenza le caratteristiche che il management vuole comunicare attraverso la giusta terminologia, semplice e diretta ma non scarna o poco accattivante.
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