Come delineato finora, lo sviluppo di un’economia sostenibile, indipendentemente dalle motivazioni che stanno alla base delle scelte (economiche o ambientali), otterrebbe importanti esternalità positive in ambito occupazionale determinando la nascita dei cosiddetti green jobs. Questo nuovo termine fa riferimento a tutte le opportunità lavorative che possono emergere dallo sviluppo del settore della green economy e che appartengono a svariati ambiti occupazionali.
Studi e ricerche condotti da istituti e associazioni come Greenpeace International, Erec ( European Renewable Energy Council), Iefe (Centre for reserch on Energy and enviromental economics and policy), ed Ires (istituto ricerche economiche e sociali) sostengono che grazie alla Green Economy solo nel settore energetico si potrebbero creare milioni di posti di lavoro in più. Le analisi di queste ricerche delineano un futuro allettante confrontando due scenari: uno che considera la possibilità della conversione all’energia verde, l’altro basato sul mantenimento dell’economia tradizionale.
Nello specifico i rapporti di Greenpeace International e Erec sull’ “Energy
Revolution” evidenziano che “attraverso lo scenario della Rivoluzione
Energetica, si raggiungerebbero circa 2,7 milioni di posti di lavoro in più nel settore energetico nei prossimi 20 anni, rispetto allo scenario business-as-
29
usual. In alternativa, in assenza di interventi volti a compiere il passaggio
all’energia pulita, si verificherebbero delle perdite di posti di lavoro nello stesso periodo di tempo per circa mezzo milione di unità.”
Il rapporto aggiunge che “entro il 2020, in base allo scenario della Rivoluzione Energetica, si raggiungeranno circa 10,5 milioni di posti di lavoro, 2 milioni in più rispetto allo scenario di riferimento. Entro il 2030 le politiche per creare la Rivoluzione Energetica potrebbero determinare la nascita di 11,3 milioni di posti di lavoro nel settore dell’energia, circa 2,7 milioni di posti di lavoro in più rispetto allo scenario di riferimento. Oltre 8 milioni di posti di lavoro sarebbero impiegati nelle energie rinnovabili e nell’efficienza energetica, tre volte in più rispetto allo scenario business-as-usual”.55
Emerge, dunque, un’eccellente prospettiva che delinea la green economy come un settore in controtendenza dal punto occupazionale. Neolaureati e laureandi possono avere una grande opportunità rivolgendosi ai nuovi green jobs che nella maggior parte dei casi sono strettamente correlati al settore delle energie rinnovabili. 56
In particolare su questo mercato si sono affacciate sia società di ingegneria e consulenza sia produttori di macchine e impianti. Le aziende, prevalentemente di piccole dimensioni (PMI), creano nuove posizioni nell’organigramma aziendale inserendo competenze mancanti e sviluppando nuovi filoni di business.
Il mercato richiede figure in grado di essere versatili nella propria area di competenza, sia tecnica che commerciale operando con una visione a tutto tondo sul business e con grande apertura mentale. Il più delle volte sono richieste figure professionali molto tecniche che siano in grado di fornire il necessario supporto nella consulenza relativa al risparmio energetico, ma non solo. In molti casi si presenta la necessità di trovare qualcuno che possa ricoprire ruoli tecnico-gestionali e tecnico-commerciali, i cosiddetti project
manager che gestiscono i progetti e gestiscono la relazione con il cliente; i business developer che identificano e portano avanti iniziative di business; gli
55 “Energy [R]evolution 2010” rapporto di Greenpeace International e Erec. Giugno 2010. 56 “Con l’economia verde il futuro sarà più roseo”. Articolo di Gabriele Martelozzo,
30
uomini di marketing ai quali viene spesso richiesto di elaborare un business
plan e divulgare una nuova cultura aziendale.
Altri profili richiesti sono quelli relativi agli analisti specializzati in energie rinnovabili nel mondo della consulenza: giuristi, specialisti di contrattualistica del mondo finanziario, energy manager. A tutti questi è richiesta una forte base tecnica, conoscenza della normativa e dei regolamenti di riferimento, sensibilità commerciale e capacità di muoversi in contesti poco strutturati; insomma, non solo competenze tecniche ma anche doti manageriali e relazionali.57
I nuovi lavori green sono particolarmente interessanti. Glenn Croston ne ha fatto un elenco individuando 11 aree principali di attività che ruotano attorno al Green business: 58
57
Alessandra Zubiani, “Le energie rinnovabili e il mercato del lavoro” in M. Guandalini, V. Uckmar in, Green economy, Italia, cit., pp. 51-54
58 Gleen Croston, “75 Green Business, you can start money and make a difference”,
Entrepeneur Press, Canada 2008.
Gli undici settori dei nuovi lavori green individuati da Glenn Croston.
31
1. Green Energy: in cui rientrano le attività legate alle energie rinnovabili,
dal solare all’etanolo all’idrogeno.
2. Green Homes: relativa alle attività rivolte all’ecoedilizia. Dagli impianti
fotovoltaici e geotermici ai materiali per non disperdere energia e calore.
3. Green Money: area in cui rientrano le attività finanziarie legate al
mondo green come il carbon trader, il green investment advisor, il
green startup finance broker, ecc.
4. Detox Solutions: si riferisce a coloro che lavorano per diminuire
l’impatto ambientale generato da ogni attività economica.
5. Wasting Less: comprende tutte le attività legate alla trasformazione dei
rifiuti in nuove risorse in modo da aumentare l’efficienza e diminuire l’inquinamento.
6. Green Food: fa riferimento alle attività che riguardano l’alimentazione,
nell’ottica di mangiare meglio per se stessi e per il pianeta.
7. Water: lavorare per fornire acqua pulita a tutti. Dal riciclo all’acqua
piovana.
8. Green Services: è un’area veramente ampia che comprende il terziario
verde. Vi rientrano i green hotels, il green advertising, l’ecoturismo, l’architettura green e tanti altri.
9. Green Trasportation and Cities: vi rientrano tutte le attività rivolte alla
trasformazione delle aree urbane e suburbane e dei trasporti in senso
green. Dalle stazioni di servizio che vendono carburante alternativo al carsharing ai green bar.
10.Green Farm: sono le attività agricole per produrre cibo sano e
carburanti alternativi.
11.Entrepreneurial Green Carrers: comprende qualsiasi attività che può
essere affrontata in “modo green”.
Una caratteristica del settore riguarda la difficoltà nell’acquisire una competenza specifica per cui la formazione avviene prevalentemente on the
job, ovvero sul campo. In ogni caso lauree tecniche come ingegneria elettrica e
32
Non vanno, però, sottovalutati neppure i settori del marketing e della pubblicità che stanno utilizzando la “leva green” come traino per lanciare nuovi prodotti. Un’interessante iniziativa nel mondo del lavoro green è quella di Greenjob un sito italiano interamente dedicato all’occupazione verde che intende proporsi come punto di accesso privilegiato con l’obiettivo di far incontrare domanda e offerta di lavoro nel settore ambientale, mettendo a disposizione un motore di lavoro specifico. “Il denominatore comune delle professioni presentate su Greenjobs è la finalità: ambiente, responsabilità sociale, qualità della vita”, si legge sulla presentazione del portale.59 Per questo motivo su Greenjobs vengono pubblicati esclusivamente annunci di società o organizzazioni che operano negli ambiti delle energie rinnovabili, dell’ecologia e ambiente, del no profit, del biologico e di tutto ciò inerente con la sostenibilità, l’ambiente o la responsabilità sociale.
L’ideatore del progetto, Matteo Plevano afferma che “i sogni legati a questo progetto sono tanti. In primo luogo aiutare molte persone a trovare un lavoro in cui si crede e con una finalità profonda, riaffermando l’importanza della motivazione nel lavoro come base su cui fondare il proprio impegno e le proprie energie. Poi contribuire allo sviluppo della green economy, grande occasione e speranza per avere un mondo più pulito. Inoltre ci sono dei sogni ulteriori, come quello di riuscire ad affermare la possibilità di creare un business che non abbia come finalità la massimizzazione dei profitti ma che, con gli strumenti propri del mondo profit, intende perseguire finalità sociali di grande impatto sulla collettività.
Questa filosofia nuova e giovane, lanciata dal premio Nobel Muhammad Yunus, spero che coinvolga sempre più persone verso un cambiamento in meglio della società, un rinnovamento che a mio giudizio non si può più aspettare”.
Greenjobs non è l’unica piattaforma impegnata nella promozione dei lavori
legati al mondo dell’economia verde.
Con lo scopo di rispondere alle esigenze delle aziende di un mercato in forte sviluppo e dei candidati di trovare un’occupazione in un settore in crescita,
33
Adecco, nota multinazionale svizzera impegnata nella gestione delle risorse umane, ha indirizzato i propri investimenti nell’ambito delle Energie Rinnovabili creando il Job Center in collaborazione con Solarexpo. “Concretamente è una piattaforma on-line presente sul nostro sito dove il candidato può trovare esclusivamente le offerte di lavoro nel settore delle rinnovabili”, ha spiegato Emanuela Voltini, direttore Settori e Specializzazioni di Adecco Italia.60