• Non ci sono risultati.

La governance della Strategia

6.1 Una governance dinamica, inclusiva e partecipata

Sulla base dell’esperienza della S3 2014-2020 un sistema di governance che assicuri un’efficace attuazione della Strategia deve tenere in considerazione almeno quattro elementi che la caratterizzano:

● la S3 rappresenta un quadro strategico integrato e coordinato di azioni ed iniziative a favore di ricerca ed innovazione che vengono attuate con il concorso di tutti gli strumenti di programmazione di cui la Regione dispone. Pur essendo il POR-FESR lo strumento principale di riferimento, anche gli altri strumenti europei partecipano all’attuazione della strategia, così come altri programmi di diretta gestione regionale. Occorre dunque prevedere un forte coordinamento a livello dei diversi Assessorati e Direzioni generali della Regione per un’efficace integrazione della Strategia

● la S3 si pone obiettivi ambiziosi, necessari per rendere la strategia uno strumento in grado di contribuire realmente al processo di trasformazione dei sistemi produttivi in funzione delle sfide individuate. Per raggiungere tali obiettivi occorre potenziare la capacità dell’ecosistema regionale di attrarre risorse provenienti da altri programmi, a gestione europea e nazionale, a partire da Horizon Europe, e di convogliare queste risorse verso gli obiettivi della Strategia. A questo scopo è necessario prevedere azioni di supporto a tutti gli attori del sistema, singoli e collettivi, per rafforzare la capacità di accedere ai fondi disponibili, ed azioni di coordinamento per potenziare la capacità di proporre progettualità di elevato impatto e di natura strategica, in grado di attrarre investimenti significativi in infrastrutture di ricerca sul territorio regionale.

● la S3 è per sua natura dinamica, in particolare per quanto riguarda la definizione degli ambiti tematici prioritari. Se è presumibile che nell’arco del settennio di programmazione i sistemi produttivi prioritari della strategia rimangano sostanzialmente confermati, pur in un contesto di rapidi cambiamenti tecnologici e di mercato, non altrettanto si può affermare con riferimento agli ambiti tematici prioritari individuati. Anche se a livello di sfide e di obiettivi generali si può ragionevolmente ritenere che il quadro delle priorità individuate abbia valenza per tutto il periodo di programmazione, è certo che il continuo e rapido cambiamento degli scenari tecnologici, di mercato, sociali dovrà tradursi in un aggiornamento ed in qualche caso in una revisione degli ambiti tematici, dei loro perimetri di riferimento, e degli interventi da porre in essere. Occorre quindi dotarsi di un efficace sistema di governance che garantisca la necessaria dinamicità alla Strategia, attraverso strumenti partecipativi ed un processo continuo di monitoraggio e di entrepreneurial discovery.

● la dimensione dell’innovazione sociale, dell’impatto sociale degli interventi, in generale del public engagement hanno costituito un elemento fondamentale nel percorso di definizione della S3 e tali dimensioni dovranno essere integrate nel sistema di governance della Strategia. Il nuovo paradigma che vede ricerca e innovazione non più come mero trasferimento di conoscenza dal sistema della ricerca a quello delle imprese, ma che tiene sempre più in considerazione l’impatto della ricerca e dell’innovazione sulle persone e sulle comunità, porta inevitabilmente alla necessità di coinvolgere in maniera sistematica nei processi partecipativi attori che fino ad oggi erano rimasti passivi o ai margini del sistema regionale di innovazione. La governance della S3 dovrà tenere conto di questo nuovo protagonismo espresso dagli attori dell’economia sociale, della società civile, delle rappresentanze dei cittadini, in grado di agire non solo come portatori di istanze, ma anche come diffusione e sperimentazione dell’innovazione sui territori.

E’ necessario prevedere una struttura di governance che si riferisca alla fase di definizione e di attuazione della S3, articolate in un ciclo completo e iterativo di programmazione, attuazione, misurazione e valutazione, revisione.

152

Il ciclo di applicazione della governance della S3

L’ecosistema regionale di ricerca e innovazione, costituito da una pluralità di soggetti e reti e coordinato da ART-ER, è al centro della Strategia e costituisce il cardine intorno a cui si incentra l’implementazione della S3. La S3 2021-2027 costituirà un’opportunità per un ulteriore consolidamento e allargamento dell’ecosistema, avendo come riferimento il modello della Quadrupla Elica, con un approccio basato su open innovation e ricerca e innovazione responsabile, nonché l’occasione per il rafforzamento della sua governance, attraverso una più chiara definizione dei ruoli e delle connessioni tra i diversi soggetti, ed una più efficace integrazione e coordinamento.

Accanto alla governance dell’ecosistema, la S3 richiede una struttura di governance dinamica, inclusiva e partecipata che ne assicuri un'efficace attuazione, attraverso una articolazione su 4 livelli:

● livello politico e di indirizzo strategico;

● livello tecnico e di coordinamento;

● livello attuativo operativo;

● livello partecipativo-territoriale.

La struttura di governance della S3

Livello politico e di

indirizzo strategico

GiuntaRegionale

Patto per il Lavoro e per il Clima

Comitato S3 (DG Regione Emilia-Romagna, società in

house, agenzie)

Autorità di Gestione FESR, FSE, FEASR, FSC

ART-ER

ART-ER CLUSTER Soggetti e reti dell'ecosistema Livello

attuativo-operativo

Livellotecnico e di coordinamento

Livello

partecipativo-territoriale Assemblea

Legislativa

153

6.2 Livello politico e di indirizzo strategico

La funzione politica di indirizzo strategico è svolta, ognuna per le proprie prerogative e competenze, dall’Assemblea Legislativa e dalla Giunta regionale, in stretta collaborazione con il Patto per il Lavoro e per il Clima. Il Patto infatti rappresenta un grande progetto di visione e posizionamento strategico dell’Emilia-Romagna, la sede in cui si definiscono impegni e responsabilità sulle strategie regionali attraverso un metodo di governo inclusivo e partecipato, espressione della società in tutte le sue articolazioni, per comporre diverse istanze, visioni e sensibilità attraverso un processo di partecipazione democratica e di progettazione condivisa.

L’Assemblea Legislativa e la Giunta Regionale si occupano di:

● definire la visione complessiva

● fornire gli indirizzi politici

● approvare il documento

● apportare modifiche e revisioni, sulla base di analisi valutative

● rendere partecipi della Strategia gli Enti Locali

6.3 Livello tecnico e di coordinamento

L’organo centrale di questo secondo livello è il Comitato S3, composto da rappresentanti delle Direzioni Generali della Regione Emilia-Romagna e delle principali agenzie e società in house regionali, ha il compito principale di favorire il coordinamento, le sinergie, e l’integrazione tra le diverse programmazioni e gli strumenti operativi a disposizione. Il Comitato è presieduto dal Direttore Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell’Impresa, o da un suo delegato.

In particolare, il Comitato S3 si occuperà di:

● assicurare il coordinamento dell’attuazione della S3

● favorire la sinergia tra gli strumenti di programmazione di ciascuna Direzione, agenzia o società in house per l’attuazione della S3

● proporre alla Giunta Regionale orientamenti per le modifiche e/o revisioni della S3

● definire Accordi/progetti/strumenti per le collaborazioni interregionali

● analizzare i risultati delle valutazioni, i dati di monitoraggio, le indicazioni delle consultazioni pubbliche su questioni riguardanti la Strategia

● concordare il Piano di Comunicazione della S3

● concordare il Piano di coinvolgimento degli stakeholder

● validare i rapporti di attuazione della S3

Il Comitato si riunirà su convocazione del Direttore Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell’Impresa, che lo presiede, in base alle necessità in ordine ai compiti sopra citati. ll Comitato si interfaccerà con il livello politico strategico. Per le funzioni di segreteria tecnica il Comitato sarà supportato da ART-ER.

Il Comitato sarà formalmente istituito attraverso un atto di nomina della Giunta Regionale.

6.4 Livello attuativo operativo

L’attuazione della Strategia prevede una serie di compiti e funzioni di tipo operativo che necessitano di un presidio costante di professionalità e di competenze che consenta un’efficace traduzione della Strategia in azioni e progetti.

Tale funzione sarà articolata su due livelli:

154

● attuazione degli interventi in coerenza con la S3, nell’ambito dei rispettivi programmi (FESR, FSE, Piano Sviluppo Rurale, FSC) svolta dalle Autorità di Gestione e dagli organismi competenti.

L’Autorità di Gestione del FESR resta punto di riferimento per l’interazione con i referenti nazionali e comunitari in tema di S3.

● presidio stabile della Strategia affidato ad ART-ER per lo svolgimento delle seguenti funzioni:

- attuazione del Piano di coinvolgimento degli stakeholder, in particolare attraverso i Clust-ER, la Rete Regionale dell’Alta Tecnologia, la rete dei Tecnopoli

- monitoraggio della S3, coordinando i flussi di informazioni e la gestione del cruscotto dedicato - attuazione del Piano di Comunicazione della S3

- predisposizione della necessaria reportistica e del rapporto annuale di attuazione della S3 - supporto alla Regione nella partecipazione a reti nazionali ed europee sulle tematiche della S3 - animazione degli stakeholders per la partecipazione a strumenti nazionali e comunitari in aree

rilevanti della S3

Le strutture opereranno in stretto raccordo, condividendo modalità e strumenti di lavoro, mettendo in campo tutte le sinergie necessarie ad accrescere l’efficacia della Strategia complessiva per tutto l’ecosistema della ricerca e dell’innovazione.

6.5 Livello partecipativo-territoriale

Il livello partecipativo-territoriale costituisce una parte molto rilevante della governance complessiva, poiché ad esso compete di mantenere il processo di “scoperta imprenditoriale” sempre vivo, fornire input per l’implementazione della Strategia e per aggiornarla rispetto alle evoluzioni delle tecnologie, dei mercati, del contesto sociale e territoriale.

Strategica al fine di una scoperta imprenditoriale continuativa è la capacità di coinvolgimento degli enti locali, primi rappresentanti delle proprie comunità e detentori degli strumenti di radicamento delle imprese essenziali per il processo di implementazione della strategia di specializzazione intelligente. Il processo partecipativo-territoriale così come delineato nei paragrafi successivi, deve avere negli enti locali un livello fondamentale di supporto.

A livello programmatico e strategico, il processo di ascolto, consultazione e coinvolgimento della società civile organizzata e del territorio rappresenta una fase fondamentale tanto nella costruzione quanto nell’attuazione della S3. Il public engagement, come strumento dell’approccio “people centered” è un irrinunciabile principio su cui si basano le principali politiche europee – “Un’Europa più vicina ai cittadini” è uno dei 5 grandi obiettivi strategici della politica di coesione 2021-2027 - e che si ritrova anche declinato tra i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (sotto obiettivo 16.7) per assicurare un processo decisionale reattivo, inclusivo e partecipativo a tutti i livelli.

Anche il Patto per il Lavoro e per il Clima della Regione Emilia-Romagna valorizza il tema della partecipazione facendone uno dei quattro processi trasversali su cui lo stesso è costruito, laddove la partecipazione è intesa come una condizione per rendere più solida la democrazia. Un nuovo protagonismo delle comunità e dei territori in cui sperimentare nuovi modelli di partecipazione che trovano sulle tematiche dell’innovazione un terreno fertile di esercizio.

Un’attenzione particolare, nell’attuazione del public engagement merita il tema dell’innovazione sociale come processo di attuazione di politiche challenge-based e sperimentali e del ruolo degli attori del terzo settore e della società civile, che va letto nella duplice ottica: dello sviluppo di maggiori competenze e di maggiore circolazione di innovazione all’interno delle organizzazioni; del ruolo che questi soggetti possono svolgere come catalizzatori di domanda e promotori di offerta di innovazione. Il loro ruolo può inoltre essere quello di fungere da abilitatori delle connessioni tra ecosistemi e politiche a livello territoriale, al fine di comprendere, interpretare e rispondere ai bisogni dei cittadini.

155

Il livello partecipativo-territoriale, nel quadro di una forte attenzione politica e strategica attribuita al tema dalla Regione Emilia-Romagna, vedrà un forte supporto di ART-ER nel coordinamento e nel coinvolgimento di tutti i soggetti dell’ecosistema regionale dell’innovazione, attraverso le organizzazioni e le reti diffuse sul territorio. Un ruolo particolare nell’ambito di questo percorso partenariale e del processo di scoperta imprenditoriale assumeranno i Clust-ER regionali che, in considerazione della loro funzione di presidio tematico degli ambiti di specializzazione della S3, avranno un ruolo di primo piano nell’animazione del percorso partecipato che potrà portare ad aggiornamenti e revisioni intermedie della strategia, con particolare riferimento agli ambiti tematici cross-settoriali. Il public engagement nella S3 è quindi prioritariamente impostato come una sintesi tra conoscenza e territori sviluppata da ART-ER e dai Clust-ER congiuntamente, attraverso una serie di iniziative, progetti, eventi che hanno l’obiettivo di ampliare la platea degli interlocutori, facendo emergere ed includendo nuovi bisogni di innovazione, nuovi soggetti, nuove opportunità di collaborazione per rendere l’ecosistema sempre più aperto e permeabile.

Saranno coinvolti in questo livello partecipativo-territoriale della governance S3 tutti i soggetti e le reti dell’ecosistema di innovazione, così come descritti nel capitolo 2, con particolare riferimento a:

● Laboratori e centri della Rete Alta Tecnologia

● Tecnopoli e tavoli territoriali di coordinamento

● Startup innovative e rete degli incubatori

● FabLab, attraverso la rete MAK-ER

● Competence centre di industria 4.0 e i Digital Innovation Hub

● Laboratori Aperti

● Rete degli ITS

I processi vedranno altresì la partecipazione delle strutture regionali e delle agenzie e delle società in house competenti nei diversi ambiti di lavoro.

Gli strumenti di coinvolgimento da utilizzare vanno dall’istituzione di piattaforme tematiche a working group tematici, focus group e indagini dirette (anche attraverso le metodologie proprie del design thinking), tecnologie e dispositivi di partecipazione per l’inclusione e l’empowerment, processi e modelli partecipativi di human-centered design o di co-design dell’innovazione, modelli di open science per una ricerca ed innovazione partecipata.

Lo strumento principale attraverso cui si realizza questo percorso partenariale è costituito dai Forum Tematici S3, luoghi di confronto aperti a tutti i soggetti del sistema regionale di innovazione sugli ambiti di specializzazione della S3, nati nella precedente programmazione con l’obiettivo di suggerire, in maniera costante e continuativa, politiche e strumenti di intervento per una più efficace attuazione della S3, nonché proporre aggiornamenti della Strategia stessa.

Infine, verrà rafforzata la piattaforma di open innovation “EROI”, la community degli innovatori che facilita la collaborazione fra gli iscritti, in particolare attraverso il matching tra chi cerca o offre una soluzione ad un fabbisogno di innovazione, vuole trovare o proporre una competenza specifica, vuole rimanere aggiornato sui nuovi trend tecnologici. Anche attraverso tale strumento i soggetti dell’ecosistema saranno facilitati nell’esprimere e rispondere in modalità collaborativa a bisogni di innovazione sfruttando le potenzialità di un'ampia comunità.

Al fine di organizzare il processo di partecipazione, ART-ER dovrà predisporre in accordo con la Regione un Piano di coinvolgimento del partenariato che, partendo dall’ecosistema regionale, ampli la rete dei soggetti di riferimento e definisca i meccanismi e gli strumenti di coinvolgimento che saranno adottati per rendere dinamica la S3.

156