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Visto l’importanza delle rimesse nelle dinamiche dello sviluppo economico dei paesi di emigrazione, la letteratura economica ha cercato di comprendere i motivi che spingono il migrante alla scelta di trasferimento delle rimesse verso i paesi di origine e i fattori che influiscono la dimensione di questi flussi di risorse finanziarie.

Dal punto di vista macroeconomico non vi sono sino ad ora teorie strutturate e complete, in grado di spiegare le determinanti delle rimesse. Vi sono tuttavia alcuni contributi che ne delineano gli effetti su alcune variabili macroeconomiche importanti.

Per quanto riguarda invece l’impatto delle rimesse sul Paese di origine, in questo caso si può fare riferimento alla teoria di Keynes, al modello Harrod-Domar 24 25 26, al modello Chenery 27 detto anche “Two gaps

24 Evsej Domar (in russo: Евсей Домар?; Łódź, 16 aprile 1914 – Concord, 1º aprile 1997) è stato un economista russo naturalizzato statunitense che assieme a Roy Harrod ha lavorato a un paradigma economico secondo cui l'aumento del reddito deve essere proporzionale a investimenti e risparmio. (Wikipedia)

25 Roy Forbes Harrod (13 febbraio 1900 – 8 marzo 1978) è stato un economista britannico che nel 1959 assieme a Evsej Domar ha lavorato a un paradigma economico secondo cui l'aumento del reddito deve essere proporzionale a investimenti e risparmio (Wikipedia)

26 Il modello di Harrod-Domar, noto anche come modello di crescita come sviluppo è un modello matematico usato in economia dello sviluppo per spiegare il tasso di crescita di un'economia in termini di livello di risparmio e produttività del capitale. (Wikipedia)

27 Hollis Chenery (6 gennaio 1918 – 1º settembre 1994) è stato un economista statunitense. Assieme a Robert McNamara fece sì che la Banca Mondiale assumesse un indirizzo più solidale. (Wikipedia)

theory” o al “Three gaps theory” di Bacha28 ed infine alle cosiddette “Migrant Sindrome e Dutch disease”29.

Keynes sosteneva che gli investimenti e i risparmi aggregati fossero uguali. Infatti, il reddito nazionale venne rappresentato, da una parte, come la somma delle risorse dedicate al consumo ed al risparmio mentre, dall’altra, come la somma del consumo e dell’investimento.

Il modello Harrod-Domar che potremmo definirlo come “One gap theory” in quanto individuava nella scarsa capacità di risparmio un vincolo per una crescita sostenibile. Pertanto data la difficoltà, in paesi dove il reddito e quindi il consumo sono già a livello di sostentamento, la soluzione più indicata, per lo sviluppo sembrerebbe essere quello di aprirsi ai capitali esteri.

Un passo successivo venne compiuto con il contributo della “Two gaps theory” (Chenery & Bruno, 1962)30 con la quale invece si sostenne che oltre al risparmio, anche il trasferimento di capitali può divenire un vincolo. Una apertura del paese ai capitali stranieri mette, infatti, il paese

28 Edmar Bacha Lisbona ( Lambari , Minas Gerais , 1942 ) è un economista brasiliano , che ha partecipato alla squadra economica che ha istituito il Piano Real sotto il presidente Itamar Franco . Dal 2003 è il direttore del think tank " Casa das Garças " istituzione dedicata a studi e dibattiti di economia, con sede a Rio de Janeiro. (Wikipedia).

29 Dutch disease Il termine è stato coniato nel 1977 da The Economist per descrivere il declino del settore manifatturiero in Olanda dopo la scoperta del grande campo di gas naturale di Groningen nel 1959. In economia , la malattia olandese è l'apparente rapporto causale tra l'aumento dello sviluppo economico di un settore specifico e un calo di altri settori (come il settore manifatturiero o l' agricoltura ). Il meccanismo supposto è che, a fronte dell'aumento dei ricavi nel settore in crescita (o degli afflussi di aiuti stranieri), la moneta di una determinata nazione diventa più forte (apprezzata) rispetto alle valute di altre nazioni (manifestamente in un tasso di cambio ). Ciò comporta che le altre esportazioni della nazione diventano più costose per gli altri paesi a comprare e le importazioni diventano più economiche, rendendo questi settori meno competitivi. Mentre si riferisce più spesso alla scoperta delle risorse naturali, può anche riferirsi a "qualsiasi sviluppo che comporti un grande afflusso di valuta estera , tra cui un forte aumento dei prezzi delle risorse naturali, l'assistenza estera e gli investimenti diretti esteri ". (Wikipedia)

30 Michael Peter Bruno (ebraico) (nato il 30 luglio 1932, morto il 25 dicembre 1996) era un economista israeliano. Era un governatore della banca centrale di Israele e un ex Chief Economist della Banca Mondiale.Dopo il suo ritorno in Israele, ha lavorato come direttore della ricerca presso la Banca d'Israele dal 1957 al 1963, quando si è unito al dipartimento Economia dell'Università ebraica di Gerusalemme che rimase la sua casa accademica fino alla sua morte. È ben ricordato come l'economista che ha preceduto il piano di stabilizzazione del 1985 , che è riuscito a portare il tasso di inflazione annuo di Israele dal 450% e salire sotto il 20% nel corso di due anni.

nella condizione di dipendere da fattori esogeni, quali il tasso di cambio e la riduzione degli stessi trasferimenti.

La “Three gaps theory” (Bacha, 1990) confermò il risparmio e il tasso di cambio come due variabili, in grado di frenare la crescita economica di un sistema ma aggiunse che esse non fossero le uniche. V i è infatti un terzo vincolo che può anch’esso ridurre la crescita del reddito: il vincolo fiscale. Ciò è dovuto al fatto che gli investimenti possono essere pubblici e privati e nei paesi in via di sviluppo il primo è sicuramente più importante, perché esso ha anche la funzione di incentivare l’investimento privato.

Tuttavia le rimesse, che in linea generale, hanno un impatto positivo sul paese di origine dei migranti, tendono ad incentivare, grazie anche a fattori macro-microeconomici tra i quali la scarsa produttività, i bassi salari, l’emigrazione e le importazioni.

Tali effetti conosciuti come “Dutch Disease” e “Migrant Sindrome” possono risultare molto pericolosi per i paesi che ne vengono colpiti (Taylor 1999).

Il primo fenomeno fa riferimento alla crisi economica che colpì l’Olanda dopo la scoperta del petrolio del Mar del Nord. All’epoca l’aumento esponenziale delle esportazioni di petrolio provocò un’ entrata consistente di valuta pregiata e di conseguenza di benessere nel paese. Infatti, secondo gli autori (Corden31 & Neary32) l’aumento delle esportazioni o del

31 Warner Max Corden (nato nel 1927) è un economista australiano. È conosciuto soprattutto per il suo lavoro sulla teoria della protezione commerciale, compreso lo sviluppo del modello di malattia olandese del commercio internazionale . [1] Ha inoltre partecipato ai sistemi monetari internazionali , alle politiche macroeconomiche dei paesi in via di sviluppo e all'economia australiana. [2] Corden, originariamente tedesco, emigrò dalla Germania nazista a Melbourne nel 1939. (Wikipedia)

32 J. Peter Neary FBA (nato il 11 febbraio 1950 [2] a Drogheda, Irlanda [1] ) è un economista specializzato nel commercio internazionale . È professore di economia dell'Università di Oxford e professore di Merton College di Oxford , nonché membro associato di Nuffield College di Oxford . E 'stato in precedenza professore di economia politica

prezzo internazionale di una risorsa naturale per un paese può avere degli effetti negativi sia in caso di tasso di cambio fisso che variabile.

Il secondo fenomeno, “Migrant Sindrome”, ha origini per molti aspetti simili al “Dutch Disease”. Infatti, la scoperta del bene fortemente esportabile, in questo caso non è una risorsa naturale convenzionale bensì il lavoro, fa sì che lavoro e capitali si spostino in questo settore. Ciò sta a significare che le famiglie investono capitale per inviare familiari a lavorare all’estero e di conseguenza gli individui si spostano nel settore più proficuo appunto l’emigrazione.

I primi studi formali riguardo ai fattori decisionali verso le rimesse si hanno con lo sviluppo negli anni Ottanta della Nuova Economia dell’Emigrazione (NELM) (Robert Lucas and Oded Stark, 1985)33.

Attraverso i loro studi per la prima volta si ha un quadro interpretativo completo del fenomeno delle migrazioni. Una delle prime cose che emerge da questa ricerca è che la decisione di migrare non è quasi mai individuale, ma piuttosto una conseguenza di una vasta strategia famigliare di diversificazione dei rischi (Edward J.Taylor 1999)34.

In quest’ottica quindi, la rimessa, diventa obiettivo primario della decisione di migrare, e non più come esito secondario come veniva vista prima.

La rimessa è il più importante collegamento economico con la patria. Essa ha molteplici obiettivi (aumento del reddito famigliare, una forma

all'università di Dublino , dal 1980 al 2006. È anche ricercatore del Centro per la ricerca in materia di politica economica. (Wikipedia)

33 Robert Emerson Lucas (Yakima, 5 settembre 1937) è un economista statunitense. Mentre Oded Stark è Professor presso l'Università di Varsavia, Professore aggiunto all'Università di Tuebingen e Distinguished Research Scholar presso l'Università di Georgetown. (Wikipedia)

34 Edward J. Taylor - Professore Economia agricola e risorse, Scienze sociali e umanistiche Università della California,

assicurativa contro imprevisti futuri, realizzazione e gestione d’investimenti, acquisto di nuovo patrimonio per la famiglia, ecc.)

Allo stesso tempo, possono cambiare i livelli dei flussi di rimesse per esempio in base alla capacità del migrante di guadagnare e risparmiare, oppure in base alle motivazioni per mandare i soldi in patria.

La decisione della famiglia di privarsi di uno dei loro membri previsto per la migrazione viene visto come uno sforzo di tutti, una scelta che comporta sacrifici per la famiglia sia in termini di capitale umano che finanziario.

Ma è anche un modo studiato e programmato, quindi non una decisone del singolo migrante, per trovare le risorse a tutte le esigenze famigliari in termini di reddito. Infatti, il migrante ha lo scopo, con la liquidità sotto forma di rimesse, di sopperire a tutte le mancanze e problematiche della famiglia.

Non solo, le rimesse possono anche avere funzioni diverse, come per esempio forme di assicurazione contro i rischi che possono essere di raccolto, di produzione, di malattia, oppure direttamente come forma d’investimento.

Già nel 1995 Taylor aveva visto come non è l’uso diretto delle rimesse a generare gli effetti più importanti per lo sviluppo locale, ma sono i legami di mercato e l’effetto moltiplicatore della spesa delle rimesse sulla produzione.

Egli si è basato su uno studio su una zona rurale del Messico sugli effetti diretti e indiretti delle rimesse internazionali, trova un effetto moltiplicatore di circa 1,6 ovverossia una rimessa di un milione di dollari aumenterebbe il valore del reddito del villaggio a 1,6 milioni di dollari. Secondo Taylor la dimensione di questi moltiplicatori è potenzialmente grande e dipende dalle condizioni economiche e dalle strutture locali. Secondo le destinazioni dei migranti, le rimesse possono portare cambiamenti nelle norme in materia di matrimoni e nascite. Uno studio

di Fargues (2006)35 36 al riguardo, analizzando delle serie temporali su dati riguardo a: tassi di natalità e flussi di rimesse dei migranti ricevute in Marocco, Turchia ed Egitto, ha trovato una forte correlazione tra i dati analizzati. La correlazione risulta negativa per il Marocco e la Turchia, e positiva per l’Egitto. Per spiegare questo modello, Fargues ipotizza che la migrazione dall’Africa settentrionale verso i paesi Europei ha contribuito alla diffusione e all’adozione di modelli di matrimoni europei che prevedono famiglie di piccole dimensioni.

Nel caso di Egitto invece, la migrazione verso i paesi conservatori del Golfo hanno portato a un effetto totalmente contrario, portato verso le famiglie numerose, infatti in questo caso la correlazione tra rimesse e tasso di nascita risulta positiva. Quindi in questo caso le rimesse sociali hanno contribuito a una transazione demografica per tre paesi diversi anche se in modo distinto.

Il concetto di rimessa sociale assume un particolare significato nella prospettiva di genere.

Attraverso le rimesse sia economiche che sociali molte donne hanno raggiunto la loro emancipazione nei paesi di origine. Spesso la gestione delle rimesse ricade su di loro aumentando il loro potere decisionale e le responsabilità sia economiche che gestionali all’interno della famiglia. Ma non solo, le rimesse sociali hanno portato una presa di coscienza della donna dei propri spazi, della propria libertà e indipendenza.

35 Philippe Fargues, “The Demographic Benefit of International Migration: Hypothesis and Application to Middle Eastern and North African Context” World Bank

36 Philippe Fargues (Nato il 17 ottobre 1948 a Parigi ) è sociologo e demografo. È un professore a tempo parziale presso il Robert Schuman Center dell'Istituto universitario europeo e un affiliato presso la Harvard Kennedy School. E 'stato il direttore fondatore del Centro politico per la migrazione dell'UE, ha svolto attività di alto livello presso l'Istituto nazionale per gli studi demografici di Parigi e l'Università americana di Il Cairo e ha insegnato a Harvard e a varie università in Francia, Medio Oriente e Africa. I suoi interessi di ricerca includono la migrazione, la popolazione e la politica.

10. Analisi sulle varie tipologie di trasferimento: