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Come precedentemente riferito le informazioni di ogni frana sono state inserite da Giannecchini nelle “schede di censimento dei fenomeni franosi verificatisi nel bacino del Torrente del Cardoso il 19 Giugno 1996”.

Si tratta di una serie di fogli nei quali in ognuno è stata compilata una opportuna tabella dove ogni riga corrisponde ad una determinata frana e le colonne definiscono ogni caratteristica riscontrata inerente “ubicazione”, “dimensioni”, “caratteristiche geologiche”, “caratteristiche morfologiche”, “classificazione”, “caratteristiche della copertura”, “uso del suolo” ed eventuali “note”. Tutti i dati che forniscono informazioni riguardanti i fenomeni franosi avvenuti, sono la struttura centrale su cui poter effettuare ulteriori elaborazioni grazie agli strumenti oggi a disposizione, fornendo un contributo a distanza di ormai 23 anni allo studio dell’evento con metodologie moderne e più performanti.

Il nuovo database previsto utilizzerà in parte i dati presenti nelle schede di censimento, talvolta rivisti, in parte riprodotti ex novo mediante elaborazioni.

In proiezione dei futuri dati da produrre mediante algoritmi di calcolo è stato optato di replicare la struttura all’interno del programma, mantenendo una correlazione con le informazioni originarie ma potendo sfruttare l’opportunità del collegamento di diverse tabelle, per rimanere fedeli ed interni al vero senso che sta nell’utilizzo di un DBMS.

Sotto tale premessa è stata quindi costruita una feature class puntuale denominata “IDENTIFICATIVO FRANE”, inserendo ogni primitiva geometrica puntuale all’interno di ogni singolo perimetro frana e la tabella associata sarà il nuovo database da realizzare ed aggiornare. Ricordando la metodologia di digitalizzazione dei perimetri, la quale suddivide tutte le nicchie di distacco gerarchizzandole, si riscontrano in alcuni casi aree di frana diverse rispetto a quanto censite dall’autore della Carta.

La variazione data dalla differente perimetrazione produce inevitabilmente una modifica nelle caratteristiche areali e nel numero totale di elementi, provocando un disassamento nella codifica che per ovvie ragioni non può essere parallela a quella originaria.

Prendendo sempre come riferimento di esempio la frana n° 58 (fig. 52a) si può notare che lo studio originario ha previsto la classificazione della stessa come corpo unico senza la suddivisione tra le due aree di distacco. Questa scelta è stata effettuata alcune volte all’interno dell’area di studio, mentre in altre le diverse appendici dell’area in frana sono state trattate in modo indipendente.

Una significativa differenza e un primo apporto contributivo è stato quello di suddividere e classificare a prescindere ogni singola nicchia di distacco sino al punto di fusione con l’area della frana principale al fine di poter parametrizzare indipendentemente ogni settore. Come nell’esempio citato riguardante la frana n° 58 (fig. 52b).

È fondamentale comunque ribadire il concetto che la compilazione di alcuni attributi sarà ereditata dalla precedente classificazione poiché per alcune caratteristiche (esempio quelle non geometriche) rimangono valide le considerazioni registrate in origine.

Figura 52 - Rappresentazione della classificazione originale focalizzata sulla frana n°58; a) l'autore della carta considera e caratterizza le due aree di distacco in un unico dissesto; b) la suddivisione mediante la feature class

LINEE CONTORNO FRANE identifica e separa le due nicchie di distacco, ricevendo nuovi codici

L’aggiunta di elementi in tabella non è prodotta solo da una diversa perimetrazione: sono state inserite anche frane che erano state identificate ma sono risultate senza codice e non presenti all’interno del precedente database. Sono stati così parametrizzati nuovi elementi con l’unico inconveniente di una non totale caratterizzazione a causa del mancato completamento di alcuni attributi.

Ogni frana ha ricevuto un nuovo codice e per arrivare a definire il numero di frane digitalizzate è stato adottato il sistema del “falso centroide” mediante inserimento della primitiva geometrica puntuale all’interno di ogni perimetro di frana riconosciuto.

Il centroide in realtà per definizione è il punto baricentrale di ogni poligono di file di dati, quindi ogni punto risultante identifica il poligono a cui è riferito sia nello spazio che nel contenuto tabellare. Il sistema adottato invece è diverso, anziché attribuire a dei poligoni i baricentri tramite il tool disponibile (poligoni che tra l’altro non sono ancora oggetto di costruzione), si adotta la primitiva geometrica inserendo direttamente i punti all’interno dei perimetri delle frane nella parte apicale della nicchia di distacco.

È stato comunque deciso di adottare questa terminologia in quanto a tutti gli effetti ogni elemento puntuale inserito è proprio di ogni area identificandola, per questo è stato scelto di nominare la feature class associata “IDENTIFICATIVO FRANE”. Con questo sistema sarà possibile in un secondo momento, tramite un algoritmo che fonde le informazioni fornite geometricamente dai perimetri con la tabella associata ai centroidi, costruire i poligoni delle frane associate alle informazioni inserite nella tabella di “IDENTIFICATIVO FRANE” (tab. 7):

Tabella 7 - Struttura campi e descrizione valori della tabella associata alla feature class lineare IDENTIFICATIVO FRANE, centro del nuovo DataBase

CAMPO LUNGHEZZA TIPO NOTE

OBJECTID Numeric contatore progressivo univoco automatico SHAPE Geometry identificazione primitiva geometrica (Point) ID_FRANA Default Value

Short Integer

Integer codice identificativo univoco e non nullo dell’elemento grafico

CODICE_FRANA 50 String codice identificativo univoco e non nullo presente in carta e nel precedente database sostituito dal nuovo codice “ID_FRANA” ID_BACINO Default Value

Short Integer

Integer Indicazione del sottobacino di appartenenza tramite chiave primaria associata alla chiave esterna “COD_BACINO” della tabella “DIZ_BACINO”

QC_New Default Value Double

Double Quota (metri) del coronamento della frana - ottenuta dalla relazione 1:1 con la feature class “POLIGONI_FRANE” mediante chiave “ID_FRANA”

QU_New Default Value Double

Double Quota (metri) dell’unghia della superficie di rottura - ottenuta dalla relazione 1:1 con la feature class

“lunghezza_distacco_con_accumulo” mediante chiave “ID_FRANA” QP_New Default Value

Double

Double Quota (metri) del punto inferiore della frana - ottenuta dalla relazione 1:1 con la feature class “POLIGONI_FRANE” mediante chiave “ID_FRANA”

L1_new Default Value Double

Double Lunghezza totale (metri) zona interessata dalla frana (nicchia di distacco + zona accumulo) – ottenuta dalla relazione 1:1 con con la feature class “lunghezza_frane” mediante chiave “ID_FRANA” SUPERFICIE_New Default Value

Short Integer

Integer Superficie denudata dalla frana (metri quadrati) – calcolata mediante aggiunta attributi alla feature class

“POLIGONI_DISTACCO” e collegata in relazione 1:1 mediante chiave “ID_FRANA”

G Default Value

Short Integer

Integer Indicazione della giacitura delle discontinuità (stratificazione o scistosità).

Chiave primaria associata alla chiave esterna “ID_G” della tabella

“DIZ_GIACITURA_DISCONTINUITA”

PV Default Value

Short Integer

Integer Indicazione del profilo dell’area interessata dalla frana.

Chiave primaria associata alla chiave esterna “ID_PV” della tabella “DIZ_PROFILO”

SV Default Value

Short Integer

Integer Indicazione della superficie dell’area interessata dalla frana.

Chiave primaria associata alla chiave esterna “ID_SV” della tabella

“DIZ_SUPERFICIE_FRANA” P_GRADI_New Default Value

Short Integer

Integer Pendenza in gradi della zona franata - ottenuta dalla relazione 1:1 con la feature

class “lunghezza_distacco” mediante chiave “ID_FRANA”

P_PERCENT_New Default Value Double

Double Pendenza in percentuale della zona franata - ottenuta dalla relazione 1:1 con la feature class “lunghezza_distacco” mediante chiave “ID_FRANA”

P_PERCENT_MIN Default Value Double

Double Pendenza in percentuale minima della zona franata - ottenuta dalla relazione 1:1 con la feature class “lunghezza_distacco” mediante chiave “ID_FRANA”

P_PERCENT_MAX Default Value Double

Double Pendenza in percentuale massima della zona franata - ottenuta dalla relazione 1:1 con la feature class “lunghezza_distacco” mediante chiave “ID_FRANA”

TM Default Value

Short Integer

Integer Indicazione del tipo di movimento.

Chiave primaria associata alla chiave esterna “ID_TM” della tabella

“DIZ_MOVIMENTO”

SD Default Value

Short Integer

Integer Indicazione dell’entità di superficie denudata dalla frana.

Chiave primaria associata alla chiave esterna “ID_SD” della tabella “DIZ_SUBSTRATO”

COP Default Value

Short Integer

Integer Indicazione del tipo di copertura.

Chiave primaria associata alla chiave esterna “ID_COP” della tabella

“DIZ_COPERTURE”

Cop_New 20 String Aggiornamento del tipo di coperture ottenute da digitalizzazione – informazione ottenuta dalla relazione 1:1 con la tabella dello shapefile “Frane_Coperture” mediante chiave “ID_FRANA”

US Default Value

Short Integer

Integer Indicazione del tipo di uso del suolo (tipologia della vegetazione dominante nell’area della nicchia di distacco).

Chiave primaria associata alla chiave esterna “ID_US” della tabella “DIZ_USO_SUOLO”

NOTE Default Value

Short Integer

Integer Note annotate dall’autore della carta. Chiave primaria associata alla chiave esterna “NUM_NOTA” della tabella “DIZ_NOTE”

GS 50 String Geologia del substrato

GS_New 20 String Aggiornamento del tipo di substrato ottenuto da elaborazione – informazione ottenuta dalla relazione 1:1 con la tabella dello shapefile “FRANE_SUBSTRATO” mediante chiave “ID_FRANA”

LC 50 String Caratteristiche litologiche dei clasti presenti nel materiale asportato

LT Default Value

Short Integer

Integer Indicazione del litotipo principale.

Chiave primaria associata alla chiave esterna “ID_LT” della tabella “DIZ_LITOTIPO”

Dim Default Value

Short Integer

Integer Dimensioni massime dei clasti costituenti la copertura detritica