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CAPITOLO TERZO I QUOTIDIANI ITALIANI TRA INFORMAZIONE E

2. Identità errate e storie inventate

Sindaci inesistenti e relative dichiarazioni non confermabili

Giampaolo Visetti, “La battaglia di Teroyoshi/'Basta pensare ai morti qui vogliamo ricominciare'”,

la Repubblica, 17 marzo 2011, pp. 6-7

“Se entro domani 600 mila vivi non riceveranno l'indispensabile per resistere-dice Setsuko Otake, sindago di Tagajo-il mondo riceverà addosso un carico di morti superiore a quello

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Si fa riferimento al gruppo Giappone Shinjitu e ai suoi amministratori, che per primi hanno verificato e raccolto la serie di errori usando come piattaforma il social network

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Capitolo primo, 1.5.3 44

139 minacciato dalla centrale di Fukushima”

In realtà il sindaco di Tagajō è Kenjiro Kikuchi45

Giampaolo Visetti, “Quei corpi emersi dal fango nella strada che porta a Sud”, la Repubblica, 18 marzo 2011, pp. 14-15

Asuchi Chiba, sindaco di Naraba [sic.], e Manabu Kagemoto, sindaco di Kesennuma (si veda Capito primo46): oltre al nome errato Naraba, presumibilmente un errore di battitura, al posto del corretto Naraha, i nomi dei due sindaci sono in realtà Takashi Kusano (Naraha)47 e Shigeru Sugawara48.

Invenzione di storie usando nomi di persone reali ripresi da media stranieri

Oltre all'articolo “L'operaio, il postino e l'artista la lotta di sopravvissuti sette giorni dopo l'apocalisse”, nel quale sono state riscontrate ben sei differenti incongruenze frutto dell'invenzione dell'inviato (Si veda Allegato N.3), si considerino i seguenti esempi, casi di corrispondenze con media stranieri ai quali l'inviato de la Repubblica Visetti attribuisce identità (per lo più professioni) e storie diverse. Gli esempi qui riportati sono solo alcuni dei casi che è stato possibile verificare:

Articolo: “Senza più cibo né acqua da 5 giorni tra i dannati della città abbandonata”, la

Repubblica, 16 marzo, pp. 6-7

“[...] Ko Miura, 88 anni, annegato nel letto.”

Secondo il New York Times, in un servizio da Naotori:

“Ko Miura, 56, a wholesaler, said he tried to drive home after the quake. But he was driving parallel to the wave, so he was forced to abandon his car and run. He just managed to get to a highway overpass before the waters swept by. When he looked up, he said, he saw his car float by. [...]”49

Articolo: “La battaglia di Teroyoshi/'Basta pensare ai morti qui vogliamo ricominciare'”

“[...]Spero che Fukushima-dice Yuko Ota- faccia il suo lavoro in fretta. Ho perso figli e nipoti, sono sola. Se non provvede la centrale farò da me”

Secondo il New York Times:

“'I'm a little scared',” Yuko Ota, 38, an office worker, said Tuesday as she stood in a long line

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Tagajo City website http://www.city.tagajo.miyagi.jp/sisei/kouhou/mayor/si-ko-ma-turedure.html 46

1.5.3 47

Daily Yomiuri Online http://www.yomiuri.co.jp/dy/national/T120215006014.htm 48

Daily Yomiuri online http://www.yomiuri.co.jp/dy/national/T120104005301.htm 49

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at Meguro Station in central Tokyo for a ticket to Osaka, her hometown. 'My company told me to go back now because they think the disaster will have an impact in Tokyo, and the earlier we go, the better', she said. 'So for one week, to begin with, the whole company is either staying home or going away. I'm lucky because I can go be with my parents'[...]”50

Articolo: “Nel Giappone che trema si rivive un nuovo incubo/'Qui diventeremo pazzi'”, la

Repubblica, 8 aprile 2011

“[...] Non ce la facciamo più-dice Kumiko Sagawa, ex cuoca di un ex ristorante di sushi a Ishinomaki- è troppo. Se non ci portano via, al posto dei morti raccoglieranno dei pazzi” In realtà, Kumiko Sagawa:

“The next day, we drive north-east to Tomari, another coastal town. It is hard for me to distinguish it from Ofunato. Here, as there, life and activity are stirring. Hideo Sagawa, 62, in a baseball cap and blue sports jacket, is standing near his 57-year-old wife, Kumiko, bundled in a bright red coat and blue, knee-length smock. She is prodding the debris with a walking stick. Mr Sagawa is sawing pieces of house timber. “Firewood,” he says.[...]”51.

Oltre a questi esempi va tenuto in considerazione l'uso di nomi di persone reali, citate nei media stranieri, alle quali vengono attribuite dichiarazioni non verificabili, come nel caso di Hirouyki [sic] Maruki e Tomoya Kumagai nell'articolo “Nel Giappone che trema si rivive un nuovo incubo” dell'8 aprile 2011:

“Se cede la centrale - dice Hirouyki Maruki, 59 anni, gestore di uno spaccio di sake a Kamaishi - è la fine per tutti”.

Secondo il New York Times:

“As it turned out, after a wall in her house collapsed and she slowly moved to flee, Hiroyuki Maruki, 59, a sake store owner and the president of a group dedicated to preserving an old melody called “Kamaishi Seashore Song,” came by looking for her. “She is the only one who knows how to sing that song,” Mr. Maruki said. As Mr. Maruki carried Ms. Ito up a hill, she recalled “feeling the soft warmth of his back.” Mr. Maruki said: “I thought she'd be light, but she was surprisingly heavy. I wondered at one point what was I going to do”52.

“Vicino al mare - dice Tomoya Kumagai, 58 anni, pescatore di Ishinomaki - non si può più costruire. Ma anche a ridosso delle centrali atomiche sarebbe criminale lasciare che abiti qualcuno. Dobbiamo prendere atto che il Giappone deve ripensare se stesso, la propria 50 http://www.nytimes.com/2011/03/16/world/asia/16iht-exodus16.html 51 http://www.ft.com/cms/s/2/d7fac1ca-55b9-11e0-a00c-00144feab49a.html#axzz1JFnyLAil 52 http://www.nytimes.com/2011/04/05/world/asia/05geisha.html?pagewanted=all

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economia e il proprio modello di sviluppo, dando l´esempio al resto del mondo” In realtà:

“The last person I speak to in the evacuation centre is Tomoya Kumagai, a 58-year-old fisherman who had been on his boat when the earthquake struck. 'The boat always rocks, of course. But when there's a big earthquake, the water moves differently,' he explains. 'You get these triangular-type, jagged waves. I knew it was a big one. So I headed back to the dock.' [...] Mr Kumagai is a realist. It will take a long, long time before the fishing industry returns to the valley and before people find new housing and pick up their lives, he predicts. The temporary life of evacuees may stretch on for years. What about him, I ask. Will he return, rebuild his house and start again? He ponders the question. 'I've seen many big tsunamis in my time,' he says eventually. 'I've had enough of it. From now, I want to live on higher ground'53.

Intervista a Kazuma Yakota:

“Io, l'ultimo samurai di Fukushima”, la Repubblica, 31 marzo 2011

Come visto nel Capito primo54 l'identità dell'intervistato non coincide con quanto dichiarato nel quotidiano Yomiuri Shinbun. Va inoltre ricordato che non tutte le affermazione riportate dal quotidiano italiano la Repubblica sono pienamente verificabili.

3. Plagio

Come visto nel Capitolo primo55, l'articolo di Giusi Fasano, “La classe dei trenta bambini che aspettano ancora i genitori” (Corriere della Sera, 19 marzo 2011), al quale l'inviata italiana ha aggiunto dettagli senza essere mai stata sul posto (aggiunta di “colore” riprendendo la lettera di denuncia del gruppo Giappone Shinjitu), risulta essere la copia di un articolo apparso sul quotidiano britannico Telegraph.