III. La copertura del caso a due settimane dal terremoto: 26 marzo 11 aprile
1.2 La contaminazione e la capitale
1.2.1 Quotidiani giappones
Risulta innanzitutto fondamentale ricordare brevemente le diverse prospettive tra i quotidiani dei due Paesi: se infatti per il Giappone si tratta di un fatto nazionale, dall'altro per l'Italia si tratta di un evento estero che, seppur di notevole gravità, riguarda un Paese distante e di cui normalmente i media italiani si occupano relativamente poco.
Tenendo in considerazione queste diverse realtà, nei quotidiani giapponesi, a differenza di quelli italiani, si nota uno spazio costante nel tempo dedicato alle condizioni della capitale, anche grazie alle apposite pagine che entrambi i quotidiani lasciano alle notizie dell'area di Tōkyō.
L'attenzione iniziale dei due quotidiani verso la capitale presenta in primo luogo una preminenza delle informazioni utili, quali la situazione dei trasporti e la viabilità metropolitana53.
Anche se gli articoli dei due quotidiani giapponesi hanno generalmente il carattere di presentazione oggettiva delle condizioni nello stile della cronaca, si trovano esempi dal carattere narrativo, come l'articolo dell'Asahi Shinbun “Tōkyō paralizzata” (Sukumu Tōkyō) pubblicato nell'edizione serale del 28 marzo. L'articolo per certi si avvicina alle modalità espressive dei quotidiani italiani, lasciando spazio a una descrizione della capitale attraverso uno stile caratterizzato da periodi brevi. Si consideri il lead dell'articolo per la sua diversità stilistica con gli articoli più comunemente presentati nel panorama mediatico giapponese e l'enfasi sulla drammaticità del fatto:
“Le immagini dello tsunami che inghiottisce le città. Il numero delle vittime che continua a
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Già dal primo giorno ad esempio, in stretto legame con i disagi legati alla viabilità ferroviaria, viene lasciato posto alle persone impossibilitate a rientrare a casa, i Kitakunanmin. Anche la Repubblica lascia uno spazio a queste persone nell'articolo del 14 marzo “Diario da Tōkyō/La tribù dei kitaku-nanmin/I rifugiati in cerca di casa” di Takako Imai, ricercatore all'università di legge Seikei.
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salire. Gli schermi delle televisioni che continuano a trasmettere le previsioni sulle direzioni dei venti dalla centrale. Qualcuno si sarebbe mai immaginato un ventunesimo secolo come questo? Sono quasi due settimane del grande terremoto del Giappone orientale. Da quel giorno anche la capitale Tōkyō è cambiata.” (Machi machi o nomu tsunami no eizō.
Fuetsuzukeru giseisha kazu. Genpatsu kara no kaze muki yosō o nagashitsuzukeru terebi no gamen. Dare ka konna 21 seiki o sōzō shita darō?Higashi Nihondaishinsai kara yaku 2 shūkan. Ano hi kara, shuto Tōkyō mo kawatta.)54
Un primo fatto che inizia a ottenere grande rilevanza nei due quotidiani giapponesi è l'avvio dei blackout, in merito ai quali è importante sottolineare l'ampio spazio lasciato non solo alla notizia dell'inizio, ma soprattutto alla loro organizzazione, fornendo notizie utili e complete ai lettori. Sia l'Asahi Shinbun che lo Yomiuri Shinbun si focalizzano sugli aspetti di utilità presentando tra questi anche la divisione in gruppi delle aree interessate, i relativi orari e le precauzioni da adottare prima delle interruzioni di corrente.
In parte dovute alle necessità informative per i lettori, anche sul tema dei blackout si trovano quindi differenze sia a livello d'impostazione che a livello qualitativo del messaggio trasmesso tra i quotidiani dei due Paesi. Mentre per quelli giapponesi, come evidenziato, è il lato pratico a prevalere senza lasciare particolare spazio a espressioni di enfasi sulla gravità della situazione, in quelli italiani la notizia dei blackout diventa il punto iniziale per costruire un più ampio discorso sulla gravità situazione. La Repubblica ad esempio inserisce la notizia dei blackout in un servizio nel quale questi vengono presentati attraverso il racconto della giornata di una famiglia giapponese, fornendo poche informazioni di carattere utile ma focalizzandosi sulle reazioni e i comportamenti dei componenti della famiglia55.
A fini comparativi con quanto riportato dai quotidiani italiani riguardo a Tōkyō è inoltre utile considerare un altro aspetto della vicenda: gli acquisti eccessivi di alcuni beni primari e la conseguente scarsità di questi dopo il terremoto. Se si considera a titolo esemplificativo l'articolo presentato nella sezione shakai dell'Asahi Shinbun “Nella capitale si fanno provviste” (Shuto de
kaidame), si nota come alla notizia di un aumento degli acquisti di beni quali acqua, generi
alimentari e gasolio oltre necessità, faccia seguito il relativo invito da parte delle autorità a mantenere un atteggiamento controllato, condannando così tali atteggiamenti.
I quotidiani italiani dall'altro lato riportano con grande enfasi e spesso a sostegno dell'idea che sia necessario abbandonare il Paese le notizie relative alla scarsità di prodotti nella capitale, senza specificare come questa scarsità sia dovuta ad atteggiamenti poco controllati delle persone e senza
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Asahi Shinbun, 28 marzo 2011 ed. serale, p. 16
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Raimondo Bultrini, “Senza treni né Internet/'Così cambia la nostra vita al buio'” (catenaccio: “Il day after della famiglia Taushi. Lo spettro del blackout”, la Repubblica, 14 marzo 2011, pp.10-11
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indagare sul perché di questi acquisti oltre misura, associandola con vaghi riferimenti al pericolo nucleare.
Risulta pertanto interessante sottolineare l'impegno dei due quotidiani giapponesi a fornire indicazioni sui compartimenti da adottare, ad avvisare i cittadini in modo bilanciato e non sensazionalistico e a contrastare la diffusione di notizie infondate e allarmiste che possono condurre ad atteggiamenti eccessivi quali quello appena considerato56.
Altro aspetto da considerare, anche in relazione a quanto presentato dai quotidiani italiani, è l'attenzione che i due quotidiani giapponesi prestano alle reazioni degli altri Stati e degli stranieri in Giappone. Come per i due quotidiani italiani, anche in quelli giapponesi viene riportata la notizia della partenza di molti stranieri dal Giappone. Le notizie riguardanti gli stranieri e le reazioni estere trovano ad esempio spazio nell'edizione serale del 17 marzo dei due quotidiani dove vengono presentati gli articoli “America, esortazione al rifugio ai connazionali” (Bei jikokumin e hinan
kankoku) e “In Asia preoccupazione nucleare” (Genpatsu fuan Ajia ni) per l'Asahi Shinbun, e “'Crisi
giapponese' il mondo osserva/Estesa l'esortazione a rifugiarsi ai connazionali” ('Nihon no kiki' sekai
ga chūshi/Jikokumin no taihi kankoku kakudai) per lo Yomiuri Shinbun57 .
Non mancano infine riflessioni sulla stampa estera facendo riferimenti a esperti, come nel caso dell'articolo pubblicato dallo Yomiuri Shinbun dove viene presentata la valutazione di un professore di sociologia dell'Università di Tōkyō:
“Può sembrare che tutti i Paesi e i media stranieri stiano rispondendo al grande terremoto e all'incidente nucleare di Fukushima in modo eccessivo, ma questa è una cosa estremamente normale” (Higashi Nihon kyodai jishin, Fukushima genpatsu no jiko ni kakukuni ya kaigai
media wa kajō ni han'nō shiteiru yō ni mieru ga, sore wa goku shizenna koto da).58
Bisogna però notare come questa attenzione verso l'estero non trovi una sua controparte nei quotidiani italiani. Da parte della stampa italiana infatti vi è scarso tentativo di analizzare i media giapponesi e le loro metodologie d'informazione, così come scarso è il tentativo di capire perché i media giapponesi definiscano le notizie proveniente da Europa e America come eccessive.
Un aspetto che inizia a essere considerato sin dai primi giorni dal sisma e dall'incidente di Fukushima, ma che assume sempre maggiore rilevanza con l'evolversi della situazione, è la contaminazione, intesa prima come ambientale e poi in relazione all'acqua potabile e agli alimenti.
Già dall'edizione del 16 marzo si può notare come, sia per l'Asahi Shinbun che per lo Yomiuri
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Forte risulta nei quotidiani giapponesi la richiesta a non comprare alimenti e beni di prima necessità oltre misura attenendosi così alle indicazioni emesse dalle autorità competenti e alla linea ufficiale
57
In questi articoli grande attenzione è rivolta alle reazioni estere, ma anche ai media stranieri e alle notizie da questi riportate, presentandone alcuni titoli principali
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“Tōkyō Daigaku daigakuin (Shakai gaku) Satō Toshiki kyōju, 'Yamu o enu kajō han'nō'” (Prof. Toshiki Satō, Università di Tōkyō corso di specializzazione di sociologia, 'Inevitabile riposta eccessiva'), Yomiuri Shinbun, 17 marzo 2011 ed. serale, p. 12
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Shinbun, le notizie di prima pagina si focalizzino sulla centrale di Fukushima ma in particolare sulla
radioattività, riportando le misurazioni delle varie provincie, Tōkyō compresa. Sempre nell'edizione del 16 marzo si nota nell'Asahi Shinbun un articolo riguardante la radioattività a Tōkyō precisando come, secondo gli esperti, seppur alta rispetto al normale non abbia effetti sulla salute.
Non mancano inoltre le informazioni riguardanti i venti59, molte volte considerati fonte di ulteriore allarme dai quotidiani italiani. Come per l'Asahi Shinbun, anche nello Yomiuri Shinbun tra le notizie presentate si trovano approfondimenti sui venti che potrebbero portare a una diffusione delle radiazioni, come nel caso dell'articolo “Materiale radioattivo trasportato dal vento si estende/ Esplosione al reattore 1. Nessun effetto per la terraferma?”60
. Qui il pericolo non vien però preso come dato di fatto ma solo considerato come possibile eventualità non ancora riscontrata, ponendo a riguardo domande a un professore di fisica nucleare all'Università di Tōkyō.
Mentre nei quotidiani italiani si possono riscontrare riferimenti generici ai venti o al livello di radioattività nella capitale andando per certi aspetti ad aumentare il senso di pericolo, nei quotidiani giapponesi, attraverso riferimenti alle parole di esperti, vengono presentate notizie più dettagliate e soprattutto meno enfatizzate.
Come per i quotidiani italiani, anche quelli giapponesi non mancano inoltre di lasciare il debito spazio alle preoccupazioni riguardo al nucleare. A questo riguardo nei quotidiani giapponesi si possono però riscontrare due precise particolarità: in primo luogo i pericoli di contaminazione e le relative preoccupazioni si focalizzano sugli abitanti dell'area di Fukushima e non, come fatto dai quotidiani italiani, su quelli della capitale ampliando così il raggio di pericolo. Già nell'edizione serale del 12 marzo ad esempio lo Yomiuri Shinbun presenta un articolo riguardante le inquietudini degli abitanti in prossimità della centrale e la loro evacuazione dal titolo “Scappare pieni di inquietudini” (Fuan o kakae nigeru), seguito da “La città della centrale 'Siamo stati traditi'” (Genpatsu no machi 'Uragirareta')61.
La seconda particolarità dei quotidiani giapponesi consiste nell'indicare, unitamente alle preoccupazioni, anche le contromisure da adottare per proteggersi, che iniziano ad apparire tra le pagine sin dai primi giorni, presentandole principalmente in riferimento agli abitanti della zona a rischio con eventuale indicazione di evacuazione o di rifugio in casa62.
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Come nell'articolo “Kaze wa nantō kara hokusei e Tōkyō, konya ichiji ame ka” (Il vento da sud-est a nord-ovest Tōkyō, questa sera possibile pioggia momentanea), Asahi Shinbun, 15 marzo 2011 ed. serale, p. 12
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“Hōshaseibusshitsu kazashimo ni nagasare kakudai, 1gōki no bakuhatsu/Riku e eikyō nashi?”, Yomiuri Shinbun, 15 marzo 2011, p. 2
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Sempre nello Yomiuri Shinbun, in riferimento alla contaminazione delle zone in prossimità della centrale, si nota dal titolo una precisa focalizzazione sulle preoccupazioni delle persone presentando “Gli abitanti al limite estremo di ansia” (Jūmin fuan kyokugen ni).
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Ne sono un esempio gli articoli: “Hibaku taisaku dō suru” (Misure contro la contaminazione, come fare), Yomiuri
Shinbun, 13 marzo 2011, p. 20; “Hōshasen/Mi o mamoru ni wa” (Radiazioni, per proteggere il corpo), Asahi Shinbun, 15 marzo 2011ed. serale, p. 12
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Con l'aggravarsi della situazione la radioattività, e in particolare le relative istruzioni su come difendersi, diventano sempre più frequentemente oggetto centrale di interesse, presentando anche domande a esperti e medici riguardo alla contaminazione, alle precauzioni da adottare e al cibo, come nell'edizione del 15 marzo dello Yomiuri Shinbun con l'articolo “Come difendersi dalle sostanze radioattive”63
.
Con l'estensione dell'allarme ad alcuni cibi queste indicazioni degli esperti si fanno sempre più mirate nel campo alimentare. L'Asahi Shinbun ad esempio all'articolo in prima pagina “Radioattività che supera la norma dei prodotti agricoli” (Nōsanbutsu kijun koesu hōshanō) fa seguire le parole di un esperto circa i rischi per la salute sotto il titolo “Nessun effetto sulla salute” (Kenkō ni eikyō
nai)64. Stessa notizia e stessa impostazione anche nella prima pagina del quotidiano Yomiuri
Shinbun dove all'articolo “Latte di Fukushima e spinaci di Ibaragi, sostanze radioattive che
superano il valore regolamentare” (Fukushima no gyūnyū, Ibaragi no hōrensō kisei atai koesu
hōshanō) fanno seguito le parole di un esperto circa i pericolo per la salute65 .
Per meglio comprendere le modalità di presentazione e il contenuto generale sul quale si focalizzano i due quotidiani si consideri l'intervista al professor Yamashita, docente dell'università di Nagasaki in scienze biomediche, presentata dall'Asahi Shinbun dopo un articolo sulla radioattività riscontrata nei prodotti agricoli di cinque province. Secondo quanto riportato non è considerato necessario un ampliamento ulteriore della zona di sicurezza, sebbene il docente sottolinei:
“È necessario temere in modo giusto la radioattività. Affinché l'amministrazione pubblica possa mantenere propriamente un rapporto di fiducia con gli abitanti, vorrei consigliare di fornire con prontezza dati oggettivi” (Hōshanō wa 'tadashiku kowagaru' koto ga hitsuyō da.
Gyōsei ga jūmin to kichinto shinrai kankei o iji dekiru yō, kyakkantekina dēta o jinsoku ni teikyō subeku, jogen shiteikitai)66
.
Si nota però che, con l'insorgere del pericolo di contaminazione del cibo, le informazioni e le indicazioni sulle precauzioni da adottare non sono più limitate solo all'area di Fukushima, ma
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“'Hōshaseibusshitsu dō fusegu/ Suzuki Gen, Kokusai iryōfukushi daikurinikku kenkō kanri sentā” (Come difendersi dalle sostanze radioattive, Suzuki Gen, International University of Health and Welfare, direttore del centro di controllo della salute, Yomiuri Shinbun, 15 marzo 2011, p.5
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“Discorso del professore Noguchi Kunikazu, professore di ruolo, Nihon University School of Dentistry: 'Anche se si tratta di verdura che supera il valore regolamentare, se non la si continua ad assumere a grandi quant ità e per un lungo periodo di tempo, non si hanno effetti diretti sulla salute ed è quindi necessario una risposta calma da parte dei consumatori' [...]”, (Noguchi Kunikazu, Nichidai hagakubu aisotōpu kyōdō riyō shisetsu sennin kōshi (hōshasen
bōgogaku) no hanashi 'Kisei atai o koeru yasai de mo, tairyō ni chōkikan tabetsuzukenakereba, tadachi ni kenkō ni eikyō ga deru mono dehanaku, shōhisha wa reiseina taiou ga hitsuyō da' [...]), Asahi Shinbun, 20 marzo 2011, p.1
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“Suzuki Gen, Kokusai iryō fukushi daikyōju/'Keizoku sesshu shinakereba mondai nai'” (Suzuki Gen, International University of Health and Welfare, 'Se l'assimilazione non è continua nessun problema'), Yomiuri Shinbun, 20 marzo 2011, p. 1
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“Yamashita Shun'ichi, 'Tadashiku kowagatte'” (Yamashita Shun'ichi, 'Temere nel modo giusto'), Asahi Shinbun, 21 marzo 2011, p. 3
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coinvolgono in generale tutte le persone, anche quelle dell'area metropolitana di Tōkyō.
Oltre allo spazio lasciato alle preoccupazioni dei cittadini, nei due quotidiani giapponesi si riscontrano esempi di attenzione verso i produttori agricoli o del settore ittico, sottolineando come la situazione li stia pesantemente danneggiando dal punto di vista economico, in parte anche a seguito delle direttive governative circa il limite di assimilazione per determinate verdure, per lo più provenienti dalla zona di Fukushima67.
In contrapposizione ai quotidiani italiani quindi, quelli giapponesi, oltre a lasciare spazio alle lecite preoccupazioni dei cittadini, considerato più approfonditamente il settore produttivo, i suoi problemi e le necessità economiche, andando così a bilanciare la crescente preoccupazione dei consumatori con quella dei produttori. Questa scelta di lasciare spazio alle difficili condizioni del settore agrario e ittico dopo l'incidente nucleare non è da sottovalutare in quanto va ad attenuare il senso di pericolo generale ponendosi dalla parte dei produttori ed evidenziando le loro necessità di vendita in opposizione alla diffidenza dei compratori, cercando così di ristabilire, per quanto possibile entro i limiti di assimilazione previsti dal governo, un equilibrio del mercato.
Ma ciò che riguarda più da vicino gli abitanti di Tōkyō è la rilevazione di tracce radioattive nell'acquedotto della capitale, notizia che non manca di essere posta in rilievo dai due quotidiani giapponesi con articoli di lungo formato, titoli in prima pagina e articoli di approfondimento.
Nella prima pagina dei due quotidiani giapponesi del 24 marzo per la prima volta non è più la situazione alla centrale a occupare le notizie principali, bensì la radioattività e in particolare i rilevamenti fatti nell'acquedotto della capitale. Lo Yomiuri Shinbun presenta tra i titoli principali in prima pagina “Radioattività nell'impianto di depurazione dell'acqua della capitale” (Miyako no
jōsuiba hōshaseibusshitsu) seguito da “Il doppio dello standard per i lattanti” (Nyūji inyō kijun no 2 bai).
Per meglio comprendere la rilevanza attribuita al caso di contaminazione a Tōkyō si noti come l'attenzione per l'acqua continui anche nella seconda pagina dello Yomiuri Shinbun, spostando così i fatti relativi alla centrale a pagina 3. I problemi e le preoccupazioni riguardanti l'uso dell'acqua per i bambini trova ampio spazio anche nella sezione shakai con l'articolo “Non posso preparare il latte del bambino” (Kodomo no miruku tsukurenai), presentando a riguardo le parole di un esperto e le precauzioni da adottare, anticipate in “L'esperto: 'Agire con sangue freddo'” (Senmonka 'Reisei ni
kōdō')68 .
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Lo Yomiuri Shinbun ad esempio, nello spazio lasciato alle notizie riguardanti gli alimenti, da voce alle preoccupazioni dei produttori nell'articolo “Non si vende la verdura prodotta in 4 province” (4 ken san yasai urenai) della sezione shakai, così come l'Asahi Shinbun che, sempre nella sezione shakai, presenta l'articolo “Si potrà produrre, si potrà vendere?” (Tsukureru no ka ureru no ka ), con particolare attenzione per le produzioni alimentari di Fukushima e Ibaragi.
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“Noguchi Kunikazu, Nichidai hagakubu aisotōpu kyōdō riyō shisetsu sennin kōshi, 'Nyūji igai wa mondai nashi'”,(Professore Noguchi Kunikazu, Nihon University School of Dentistry, 'Esclusi i lattanti non ci sono
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Anche per l'Asahi Shinbun la notizia della contaminazione nell'acquedotto della capitale assume notevole importanza, tanto da essere presentata in prima pagina sotto il titolo “Acqua dell'acquedotto: 'Astenere i lattanti'”(Suidōsui 'Nyūji wa hikaete'). Come per lo Yomiuri Shinbun, anche l'Asahi Shinbun lascia inoltre spazio alla notizia della contaminazione dell'acqua nella sezione shakai, con approfondimenti e articoli riguardanti le paure dei cittadini. Qui, nella forma Q&A (Domanda e Risposta), spesso adottata dal quotidiano per presentare approfondimenti in relazione alle valutazioni di esperti, viene data risposta alle principali preoccupazioni delle persone, in primo luogo le misure da adottare per bambini e adulti69.
Anche nel caso della contaminazione dell'acqua a Tōkyō quindi, a differenza dei quotidiani italiani, in quelli giapponesi si trovano maggiori approfondimenti che fanno prevalere il lato utile presentando le relative misure da adottare.
A differenza del senso generale trasmesso dai quotidiani italiani, dove la contaminazione nell'acquedotto di Tōkyō diventa prova ulteriore della gravità della situazione, i quotidiani giapponesi fanno prevalere quella che è una delle funzioni della carta stampata oltre all'informazione in senso stretto: l'approfondimento anche tramite domande ad esperti.
Come visto per altri aspetti e temi, anche per quanto riguarda la contaminazione si può notare un atteggiamento più critico da parte dell'Asahi Shinbun che, oltre a lasciare maggiore spazio alle preoccupazioni dei cittadini, lancia appelli e critiche alla gestione della crisi da parte del governo, come nell'edizione serale del 24 marzo ponendo in apertura un titolo dal forte impatto per la forma adottata: “Proteggete l'acqua” (Mizu o mamore).