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Il caso Banksy.

Nel documento La Sicilia un museo a cielo aperto (pagine 104-108)

Capitolo terzo

STREET ART E RIQUALIFICAZIONE URBANA: UN BINOMIO VANTAGGIOSO E POSSIBILE

3 Le origini della Street Art.

3.1 Il caso Banksy.

E‟ solo però dal 2000, con l‟arrivo sulla scena della street art di Banksy, che il fenomeno della street art è esploso a livello mondiale. Lo street artist più conosciuto al mondo, maggiore esponente della Guerilla Art, di cui nessuno conosce la sua identità. Nato negli anni settanta precisamente nel 1974 a Bristol poco si conosce sulla sua vita. Dal punta di

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http://www.federica.unina.it/architettura/laboratorio-di-sintesi-finale-disegno-industriale/pop-art-keith- haring/

105 vista artistico le sue opere hanno spesso uno sfondo satirico, includono temi come la politica, l‟etica, la cultura, le assurdità della società occidentale, la manipolazione mediatica, l'omologazione, le atrocità della guerra, l'inquinamento, lo sfruttamento minorile, la brutalità della repressione poliziesca e il maltrattamento degli animali. Egli predilige la tecnica dello stencil, i suoi murales di critica politica e sociale sono apparsi su strade, mura e ponti di città in tutto il mondo. Banksy inizia ad essere conosciuto perché introduce illegalmente le sue opere nei musei prestigiosi: il primo passo era scegliere la sala per determinate caratteristiche, in seguito si recava incappucciato all‟interno del museo per portare il quadro e scappare immediatamente. I soggetti maggiormente eseguiti in questa fase erano quadri antichi modificati con gli stencil o con la bomboletta.

Nel 2004 si reca al Louvre di Parigi e lascia una tela su cui è raffigurata la Gioconda di Leonardo da Vinci con uno smile al posto del viso. Nel 2005, inserisce nell‟ascensore del MOMA una tela dal titolo Tesco Value Tomato Soup, che riproduce una lattina della più nota catena di supermercati britannica Tesco, con un chiaro rimando alla Campbell Soup di Andy Warhol. L‟opera è rimasta appesa sei giorni, prima che qualcuno se ne accorgesse. Show me the Monet, dove un paesaggio tipico del maestro francese è invaso da due carrelli della spesa e un cono stradale. Ritratto, installato nel Brooklyn Museum e rimosso dopo otto giorni, in cui un gentiluomo settecentesco lascia sullo sfondo delle scritte spray contro gli orrori dei conflitti bellici. Al Metropolitan Museum of Art e rimosso dopo due ore installa Madama con maschera antigas, una donna dell' ottocento ha il volto coperto con una maschera antigas. Collocato nel British Museum, Arte murale, disegnato su un frammento pietroso, ma effigiante un uomo che traina un carrello della spesa è scoperto dopo otto giorni e infine acquistato dal museo. Tra i musei colpiti dalle sue intrusioni si annoverano anche il British Museum, il Louvre, il Brooklyn Museum, il Metropolitan Museum of Art, la Tate Gallery di Londra e l‟American Museum of Natural History di New York. Il motivo di queste incursioni nei musei è di sensibilizzare il pubblico sul capitalismo e sulla sicurezza perché, anche se le opere venivano presto eliminate dagli addetti alla sicurezza, restavano in rete i suoi gesti e ciò suscitava molto scalpore.

Banksy stesso afferma: “Contrariamente a quanto si va dicendo, non è vero che i graffiti sono la più infima forma d‟arte. […] È una delle forme d‟arte più oneste che ci siano. Non c‟è elitarismo né ostentazione, si espone sui migliori muri che una città abbia da offrire e

106 nessuno è dissuaso dal costo del biglietto. I muri sono sempre stati il luogo migliore dove pubblicare i lavori.”132

Tra le opere più importanti di Banksy:

Kissing Coppers (Il bacio dei poliziotti) Brighton, 2004. Kissing Coppers è un‟opera provocatoria molto famosa di Banksy e da sempre suscita grande scalpore e curiosità. Il graffito rappresenta due poliziotti dello stesso sesso intenti a baciarsi in maniera appassionata. L‟immagine assume i toni di beffa nei confronti sia delle autorità sia del mondo militare in genere, in cui l‟omosessualità è quasi bandita. L‟opera invita alla riflessione sul tema dell‟omosessualità e dell‟omofobia.

Flower Thrower (Il lanciatore di fiori) Gerusalemme, 2003. Un‟altra opera famosissima di Banksy è sicuramente Flower Thrower, in cui un uomo con il volto coperto è colto nell‟atto di lanciare una molotov, che in realtà è un mazzo di fiori. Il murales è stato realizzato a Gerusalemme sul muro di un‟abitazione privata, ed è privo di colori ad eccezione del mazzo floreale, simbolo di speranza di contro la distruzione. Il soggetto, che l‟artista ha adoperato per la copertina del suo libro- raccolta “Wall and Piece”, è una delle più riprodotte sotto forma di stampe, magliette, e addirittura tatuaggi.

Balloon girl (La ragazza con il palloncino) Londra, 2002. Balloon Girl è sicuramente l‟opera più conosciuta dell‟artista di Bristol. Il soggetto raffigura una bambina a cui sfugge il palloncino a forma di cuore; poco distante una scritta recita: “C‟è sempre speranza”. La bimba è triste per il palloncino perso, o forse l‟ha lasciato andare volontariamente, seguendolo con lo sguardo. Si tratta senza dubbio di uno dei simboli più intensi di Banksy in circolazione.La genialità e la creatività di Banksy non conosce limiti. Nel mese di maggio del 2019, durante un‟asta di Sotheby‟s a Londra, la famosa opera “La ragazza con il palloncino” si è autodistrutta dopo esser stata venduta per oltre 1 milione di sterline. Un meccanismo simile ad un trita-carte, situato nella cornice, ha distrutto l‟opera tagliandola in molteplici strisce; poco dopo l‟artista ha rivendicato la performance su Instagram, spiegando i retroscena tramite un video e citando una frase di Picasso: «Ogni desiderio di distruzione è anche un desiderio di creazione».

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Madonna con la pistola, Napoli. La Madonna con la pistola, il dono di Banksy a Napoli si ha dunque traccia nel cuore del centro antico della città, dove oggi la "Madonna con la pistola" è protetta da un plexiglass. La Madonna ha lo sguardo rivolto verso l‟alto in segno di afflizione, in alto al posto dell'aureola, sulla testa sono tracciati i contorni di un revolver. Una denuncia sociale in pieno stile Banksy. A Napoli non era l'unica opera realizzata e riconosciuta, perchè lo street artist ne aveva fatta una ormai purtroppo distrutta non poco distante dalla Madonna con la pistola, in via Benedetto Croce. Banksy aveva lasciato una rivisitazione dell‟ estasi della Beata Ludovica Albertoni del Bernini, che aveva in mano delle patatine e un panino, simboleggiando il consumismo. Nel 2010, un altro writer l‟ha coperto con un murale, scusandosi in seguito e pentendosi per il grave danno arrecato a un'altra importante traccia di Banksy a Napoli.

Il Naufrago Bambino, Venezia, 2019. L‟opera, probabilmente realizzata da una barca, si trova su un muro nella laguna in Rio di Ca‟ Foscari, nei pressi di Campo Pantalon, vicino all‟università Cà Foscari di Venezia e Campo Santa Margherita. Il murales è stato ribattezzato “Naufrago Bambino” e ritrae un bimbo che regge una torcia da cui fuoresce del fumo rosa cangiante; una presa di posizione netta sulla questione migranti. Questa è la terza di Banksy in Italia, realizzata durante il periodo della Biennale d‟arte del 2019.

108 Banksy, Naufrago Bambino, Venezia, 2019.

Nel documento La Sicilia un museo a cielo aperto (pagine 104-108)