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Messina: i murales che abbelliscono la porta della Sicilia.

Nel documento La Sicilia un museo a cielo aperto (pagine 123-127)

Capitolo terzo

STREET ART E RIQUALIFICAZIONE URBANA: UN BINOMIO VANTAGGIOSO E POSSIBILE

3 Le origini della Street Art.

3.2 La Street Art in Sicilia.

3.2.5 Messina: i murales che abbelliscono la porta della Sicilia.

 MESSINA

La street art nell‟area del porto storico di Messina si inserisce e interviene criticamente su quello che costituisce attualmente uno degli argomenti più discussi in città dal punto di vista delle politiche pubbliche: la riqualificazione della linea di costa. La città di Messina vanta un primato ovvero quello dei primi veri waterfront d‟Italia. Nel Seicento Simone Gullì realizzò la Palazzata o Teatro Marittimo, una cortina di splendidi edifici situati lungo il fronte mare. Il terremoto del 1908 ne derminò la parziale distruzione e tutt‟oggi l‟area versa in uno stato di abbandono e decadenza come altre aree della città.

Intorno all‟area portuale il Comune di Messina ha scelto di promuovere e realizzare una parte del progetto Distrart, con l‟intento di creare un distretto artistico dove si racconta del rapporto tra la città e il suo mare. Sono stati invitati a dipingere sulle facciate dei silos ex granai artisti nazionali e internazionali che hanno realizzato interventi di muralismo artistico dalle ampie dimensioni. I cinque murales, creati con tecniche e spunti differenti, rappresentano storie e miti dell‟identità urbana, che valorizzano in particolar modo le tematiche legate al mondo marittimo. Anc e Poki, Julieta.Xlf, Luca Zamoc, NemO‟S e SeaCreative, si sono occupati della realizzazione delle opere, con la preziosa collaborazione del Collettivo FX.

Il primo a consegnare l‟opera di street art è SeaCreative, trovando la giusta posizione per il suo personaggio in una parete, davanti all‟ex mercato ittico. SeaCreative, per Distrart,

124 traccia e illustra con forza espressiva, Lillo il marinaio che dà le spalle al mare e porta con se' la nostalgia dell‟emigrante, di chi torna a casa dopo una giornata di lavoro, di chi lascia alle spalle la sua stessa ragione di vita per proseguire il cammino portando sotto braccio un pesce, obiettivo della sua stessa giornata.153

I due artisti Antonio Anc e Poki mescolano tecniche e stili per rappresentare Messina come un paguro. Metamorfosi e vincolo imprescindibile tra mare e città. Una città arroccata le cui pieghe del guscio ricordano la speculazione edilizia sui monti messinesi, in cui il faro rappresenta l'apice del rapporto uomo-mare, punto di riferimento per i viaggiatori, mentre il paguro, puro e senza metamorfosi, con il marinaio che ci si siede su, rappresenta il mare. La giovane artista spagnola Julieta.Xlf, unica artista donna ospite di Distrart, con l‟opera Mediterranea domina piazza della Repubblica, con forti colori e le sembianze di una sirena incorniciata da mega maioliche con le forme caratteristiche dei decori siciliani, colmando il grande grigio della facciata cieca. Alla domanda "Juli perché la sirena piange sangue?” Lei risponde: “perché la sirena vive dentro il mare e il mare è pieno di sangue". Luca Zamoc ha rappresentato Giasone e il dragone.

Infine, NemO‟S, sul lato destro dei silos ex granai rivolto verso il porto, nel quale attraccano traghetti, aliscafi, navi da crociera e vedette della Capitaneria di porto impegnate nel soccorso dei migranti, ha realizzato un‟opera dedicata a Saamiya Yusuf Omar, sportiva somala, annegata a largo di Lampedusa e a tutte le vittime del mare. L‟artista stesso spiega: "Con questi quattro corpi nudi ho rappresentato tramite una metafora surreale le modalità in cui giornali e dibattiti politici trattano con totale e assurda incoscienza il tema delle morti in mare. Nella tragicità della morte, la parte malata ed egoista della nostra società, con un gesto assolutamente normale e spensierato, prende i corpi dal mare e li stende nudi come panni ad asciugare; come se il problema di queste persone fosse essere bagnate e non essere affogate. Quello che ho disegnato è una situazione folle e pervasa di egoismo dove le morti nel mare passano in secondo piano per lasciare spazio a discussioni sterili su quanto i migranti possano creare più o meno disagio alla nostra condizione". 154

La manifestazione artistica Distract si è inoltre estesa a tutta la città con un progetto che ha ridisegnato le pensiline poste in corrispondenza delle fermate del tram che attraversa il centro. Le “tele” sono state dipinte da artisti locali come SinMetro, Kuma, MaCa e

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https://magazinepausacaffe.blogspot.com/2015/10/messina-street-art-i-murales-che.html 154 https://magazinepausacaffe.blogspot.com/2015/10/messina-street-art-i-murales-che.html

125 NessunNettuno, che ancora una volta hanno giocato con personaggi e temi che caratterizzano l‟identità della città.

All‟inizio del 2019 compare sui muri che cingono Salita Frantinaro, bretella di transito fondamentale per chi vive e lavora nella zona Nord di Messina, sono apparse scritte che inneggiavano “morte ai negri”, accompagnate da una svastica.Le scritte sono rimaste lì per mesi, sotto gli occhi di tutti e nonostante il caso fosse stato denunciato e avviate le indagini che avrebbero poi portato all‟identificazione dell‟autore, le scritte restavano.Collettivo FX e NessuNettuno hanno realizzato rispettivamente i murales che raffigurano Fatim Jawara, promessa del calcio femminile, portiere della nazionale del Gambia, annegata durante la traversata del Mediterraneo, all‟età di diciannove anni, che l‟avrebbe condotta in Europa. Accanto a lei una domanda: “Ma chi è Fatim Jawara?”, interpretabile in tanti modi, a significare l‟oblio della memoria in cui ricadono i volti e le vite delle persone che come lei tentano, invano, la traversata.155 Il secondo murale rappresenta una Balena, simbolo di speranza e pace, una delle specie che maggiormente soffrono dell‟impatto dell‟uomo e dei mutamenti globali del pianeta, accanto la scritta “20.000 km America Asia” che indica la distanza. A destra la firma dell‟autore Nicolò Amato, in arte NessuNettuno in collaborazione con Collettivo FX.

Un noto paese in provincia di Messina è Giardini Naxos, situato vicino Taormina, che dal 2012 ogni estate si assiste ad un via vai intenso di street artist italiani e internazionali. Giardini Naxos è sede dell‟Emergence Festival, uno dei più longevi eventi legati alla street art in Sicilia. Tra gli obiettivi della manifestazione a Giardini Naxos c‟è quello di riqualificare e valorizzare alcuni spazi urbani costruiti durante il periodo di speculazione edilizia degli anni Settanta e di accrescere l‟attrattività turistica della città che è insieme a Taormina, una delle principali mete di turismo balneare della provincia di Messina e della Sicilia in generale. Nel corso delle cinque edizioni del festival sono state realizzate numerose opere sparse in tutta la città. Tra tutti i progetti di street art realizzati in Sicilia, Emergence è quello in cui la componente mediatica ha un ruolo strategico grazie alla collaborazione con il Google Art Project. All‟interno della piattaforma è possibile accedere alle gallerie con immagini in alta definizione, tour virtuali e brevi video che mostrano la realizzazione di alcune tra le opere più significative.156 Altro obiettivo di Emergence è quello di avvicinare l‟arte alle persone. Gli interventi sono aumentati anno dopo anno,

155 Tratto da Gabriella Fiorentino, L‟arte combatte l‟odio: due murales coprono le scritte razziste di Granatari, Normanno.com, https://normanno.com/attualita/larte-che-combatte-lodio-due-murales-coprono-le-scritte- razziste-di-granatari/

126 diminuendo la diffidenza e l‟indifferenza iniziale della gente, sostituita da una crescente partecipazione. Nel tempo si è alimentato lo scambio di reciproca fiducia tra gli artisti e i cittadini, gli artisti ricevono un alloggio e in cambio lasciano una loro opera alla città. Il percorso di Giardini Naxos permette di entrare in contatto con alcuni dei nomi più noti della scena nazionale e internazionale tra cui i siciliani VladyArt, Salvo Ligama, Gue e Mr. Pera. Il tema degli interventi resta sempre libero, senza delle linee guida, in modo da lasciare la massima libertà agli artisti. Infatti nel 2014, VladyArt crea un intervento provocatorio, “Banksy, per favore, accresci il valore della mia proprietà, fa un graffito qui” scritta realizzata in un rudere di Giardini Naxos, che fa riflettere sul valore commerciale delle opere di street art e sulla controversa figura del noto artista inglese Banksy.

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Nel documento La Sicilia un museo a cielo aperto (pagine 123-127)