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Il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro

3.6.1 “Foto Pierluigi”, un esempio di dolce vita e paparazzo

4. Fase di decadenza: dagli anni ’70 ai giorni nostr

5.2. Gli anni ’80 – ‘90: l’avvento della tecnologia digitale.

4.2.3. Il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro

Nonostante questo declino della fotografia di scena alla fine degli anni ’80, per i pochi fotografi di scena superstiti, si arriva ad un importante traguardo professionale: viene infatti siglato, il 31 marzo 1987, il rinnovo, aggiornato del Contratto collettivo nazionale di lavoro per gli addetti alle troupes (Tecnici e maestranze) per la produzione di film dipendenti da case di produzione cinematografiche254.

Qui il fotografo di scena è presente, e quindi riconosciuto professionalmente a livello statale come effettivo membro di qualsiasi troupe cinematografica. In particolare è inserito tra i

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http://www.mediaset.it/iris/film/1477/i-mestieri-del-cinema.shtml

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lavoratori della troupe di 5° Livello, non male considerando che in totale le classi in cui si suddividono i componenti della troupe sono 7, in ordine crescente di importanza255, e di compenso salariale medio.

L’articolo 7 – Classificazione - del detto documento, recita:

A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente contratto il personale verrà inquadrato in una classificazione unica articolata su 7 livelli di cui il 6° suddiviso su due parametri retributivi, 6° A e 6° B, in base alle relative declaratorie ed esemplificazioni, fermo restando che la distinzione fra operai, intermedi e impiegati viene mantenuta agli effetti di tutte quelle norme (legislative, contrattuali, fiscali, previdenziali, ecc.) che fanno riferimento a tali qualifiche.

DECLARATORIE ED ESEMPLIFICAZIONI

[…] 5° Livello

Appartengono a questo livello coloro cui sono attribuite le qualifiche e le mansioni seguenti: - Assistenti operatori, Assistenti scenografi, Assistenti costumisti, Assistenti montaggio di

regia, Fotografo di scena, Microfonisti, Assistenti arredatori, Amministratori assunti con contratto a termine o a film, con responsabilità della amministrazione della troupe (qualora abbia responsabilità di cassa gli competerà l'indennità di cassa calcolata nella misura del 5% su paga base e contingenza);

- Capi squadra elettricisti e macchinisti. Pittori-decoratori. […]

Questo posizionamento potrebbe portare a pensare, in un primo momento, che al fotografo di scena sia stata finalmente accordata una certa importanza nella realizzazione di un film, da sempre negatagli. Ironicamente proprio ora che la sua professione sta affrontando un profondo momento di crisi e de-professionalizzazione del mestiere.

In realtà, continuando la lettura del CCNL si capisce che questo presunto riconoscimento sia effettivamente illusorio, rappresentando per il fotografo di scena niente più che un accomodamento consolatorio. Infatti, nonostante il fotografo di scena sia equiparato ad

255 Infatti, al primo livello appartengono: coloro che compiono lavori od operazioni che non richiedono specifiche capacità ma solo attitudini e conoscenze conseguibili con adeguato tirocinio e, in genere, coadiuvano operai delle categorie superiori […]. Alla settima ed ultima categoria invece fanno parte: Direttori di produzione; Montatori in esclusiva; Direttori della fotografia; Scenografi; Costumisti.

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altre maestranze di alto profilo, a differenze di questi, il suo non è affatto considerato un compito essenziale, non figurando tra i componenti minimi necessari ad una troupe. Infatti, al punto 1 – Accordo aggiuntivo per garantire i livelli di occupazione – nella sezione supplementare relativa agli: Accordi aggiuntivi tra l’Unione Nazionale Produttori Film e le

organizzazioni dei lavoratori (FILIS-CGIL, FIS-CISL, FILSIC-UIL)256 si legge:

Al fine di garantire un consistente livello di occupazione e preservare alla cinematografia italiana il personale qualificato (tecnici e maestranze) addetto alla troupes cinematografiche, le parti stipulanti il presente accordo convengono quanto segue:

«Nei film spettacolari a lungometraggio destinati alle sale cinematografiche, di nazionalità italiana, e, se di coproduzione, maggioritari italiani, e salvo per speciali esigenze derivanti dalla natura e dalle particolari finalità del film (scientifiche, didattiche di ricerca, di sperimentazione, d'inchiesta, ecc.) verrà impegnato, un minimo di componenti la troupe pari a 11 maestranze tra elettricisti, macchinisti, attrezzisti, sarte e il pittore ove occorra (e tra esse non più di una sarta e un attrezzista) e i tecnici, scelti tra le categorie classificate dal contratto collettivo di lavoro per le troupes della produzione cinematografica e con esclusione del montatore capo ».

[…]Le parti interessate, nell'intento di assicurare la propria reciproca collaborazione, raccomandano che per i film a lungometraggio destinati allo sfruttamento nelle sale cinematografiche, salvo speciali esigenze derivanti dalla natura e dalle particolari finalità del film (scientifiche, didattiche, di inchiesta, per ragazzi, ecc.), la composizione della troupe non sia inferiore alla seguente:

Produzione: direttore di produzione, ispettore e segretario di produzione;

Regia: regista, aiuto regista, segretario di edizione; i facchini da presa: direttore della fotografia, operatore alla macchina, assistente operatore;

Registrazione del suono: fonico, recordista o microfonista; Reparto montaggio: montatore, aiuto o assistente montatore; Reparto scenografia: architetto o arredatore, costumista; Reparto trucco: truccatore o parrucchiere.

Maestranze: 4 macchinisti, 4 elettricisti (in essi compresi i capisquadra); 1 attrezzista, 1 consegnatario (ove occorrano).

Sartoria: sarta.

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Il medesimo assurdo iter si riscontra anche nel successivo rinnovo del CCNL, operato il 7 dicembre del 1999 (tutt’ora vigente, con qualche modifica non rilevante alla nostra trattazione), sia per quanto riguarda la classificazione nel quinto livello di competenze (sempre all’articolo 7 – Classificazione), sia negli accordi aggiuntivi, qui più articolati (al

punto 6 – Accordo aggiuntivo per garantire i livelli di occupazione)257.

Che senso ha dunque, prima riconoscergli un ruolo di alto profilo tra gli addetti di quinto livello, e invece solamente poche pagine dopo gli viene totalmente misconosciuto il suo contributo alla realizzazione cinematografica. Una contraddizione forse motivata dal suo non diretto impegno nell’azione di ripresa, e quel che la costituisce.

Così, in fin dei conti, anche questo si dimostra null’altro che un ben pagato premio di consolazione, che continua a non avere alcuna vera assicurazione di impiego per il fotografo di scena, ed una comunque relativa considerazione istituzionale, nel proprio ambiente di riferimento.