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Grafico 22 Andamento presenze mese per mese, Viareggio 2011

4.1. Il Grand Hotel Principe di Piemonte: la storia

La Passeggiata di Viareggio, come detto in precedenza è il trionfo dello stile Liberty, avendo trovato il suo periodo di massimo sviluppo all’inizio del Novecento. Ed è proprio all’inizio del Novecento che fu costruito il Grand Hotel Principe di Piemonte, precisamente nel 1922, nella fase finale e più matura di quello stile in Italia.

L’intervento del nobile fiorentino, Conte Giuseppe de Micheli, si pone sulla scia di altri progetti che stavano nascendo per valorizzare la passeggiata e dotarla di strutture alberghiere che rendessero la città di Viareggio adatta al ruolo di capitale del turismo balneare italiano. Stavano nascendo in quegli anni, tra gli altri, anche il Grand Hotel Royal, il Modern Astor (oggi scomparso) o il Mediterranée.

La costruzione del Principe di Piemonte, si trova nell’odierna piazza Puccini, nell’angolo opposto all’altro hotel in stile Liberty di quel periodo, oggi in stato di abbandono, l’Excelsior. Entrambi rivolgono le proprie facciate al mare, ma l’edificio del Principe di Piemonte fa risaltare molto l’imponenza della struttura, posizionando la maestosa scalinata con ingresso nell’angolo; questa è incorniciata in alto dallo splendido rilievo con il nome dell’hotel, che slancia verso il cielo l’immagine dell’albergo creando un effetto di vera magnificenza per chi lo vede.

Il disegno della struttura fu affidato a Goffredo Fantini, già ingegnere comunale a partire dal 1890, che aveva contribuito alla costruzione di altri alberghi a Viareggio.

Data la sua posizione a nord della passeggiata (molto vicino al confine con Lido di Camaiore segnato dal ponte sulla Fossa dell’Abate), sembra osservare Viareggio e la sua parte turistica del lungomare e, trovandosi al

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top della passeggiata, segnare idealmente il punto massimo dell’accoglienza viareggina.

Quando è sorto, nel 1922, aveva il nome di “Select Palace Hotel” ed aveva solo tre piani di altezza, che diventarono cinque già nel 1925, con il progetto di Ugo Giovannozzi, che innalzò la struttura esaltandone la grandiosità e la armonizzò con lo splendido frontone che si può ammirare ancora oggi.

I riferimenti per la tipologia di edificio e per i caratteri tipici dei grandi alberghi che furono adottati sono stati presi dalla Francia, precisamente dall’hotel Carlton di Cannes e dal Negresco di Nizza, quasi a voler imitare la magnificenza, l’eleganza e la sontuosità scenografica raggiunta in Costa Azzurra.

All’apertura, nel 1922, ci furono pubblicazioni che esaltavano la grande opera che si stava inaugurando su riviste e quotidiani locali. “La Nazione” descrisse l’evento così:

“Select Palace Hotel. Inaugurazione 1 Luglio 1922. Albergo di primissimo ordine (200 ambienti). Massimo confort. Camere sul mare e sulla pineta fornite di acqua corrente calda e fredda, w.c., bagno, telefono interurbano, ottima cucina, vini finissimi, grandiosa terrazza (mq. 14.00) per the e feste da ballo all’aperto (25 m di altezza) con superbo panorama delle Alpi Apuane. Saloni da ballo. Musica e concerto, tennis, biliardi, garage, ascensore, autobus“27.

Nel 1931, l’allora Select Palace Hotel fu indicato così da Maria Luigia Tosi nella prestigiosa rivista “Illustrazione Toscana”:

27 “La Nazione”, 15 Giugno 1922

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“La costruzione alberghiera più notevole dal punto di vista architettonico […] con una felice impostazione angolare, si gloria della superba posizione, che permette di godere, da un lato, la vista del mare, e dall’altro, dalla pineta, spaziando libero fra la piazza Puccini e il viale Carducci”28.

L’allestimento degli interni fu molto curato, con stucchi, mobilia, vetri colorati ed altri componenti piuttosto eleganti, in armonia con lo stile degli esterni. Fu ribattezzato “Principe di Piemonte” nel 1938, perché il Ministero della Cultura Popolare aveva imposto al Conte de Micheli un nome italiano, che il nobile fiorentino dedicò alla famiglia reale sabauda.

L’Hotel, con il tempo, si era già affermato come un importantissimo punto di riferimento per i soggiorni degli aristocratici in Versilia, raggiungendo una popolarità ed una fama che il cambio di nome non aveva in alcun modo scalfito.

Sempre nel 1938 fu ridisegnata ed abbellita piazza Puccini, dando una nuova freschezza anche a tutti gli edifici che ci si affacciavano, ma soprattutto fu inaugurato un nuovo edificio di fronte all’hotel: lo stabilimento balneare Principe di Piemonte.

Voluto anch’esso dal Conte de Micheli, fu commissionato all’architetto fiorentino Aldo Castelfranco, che riuscì a conciliare nel suo progetto molte funzionalità, che l’edificio doveva poter offrire.

Il sontuoso stabilimento, aperto il 23 luglio 1938, racchiudeva in sé cinema, teatro, bar, ristorante e piscina, oltre alle strutture adibite alla balneazione, come le centocinquanta cabine.

La struttura offriva tutte le funzioni moderne per offrire l’intrattenimento più alla moda dell’epoca, oltre a diversi comfort, come riscaldamento e condizionamento dell’aria. Era, inoltre, capace di rispondere alle esigenze di cura del benessere fisico imposte in quel periodo dal Regime.

L’unica voce che usciva dal coro di approvazioni verso lo stabilimento balneare era lo scrittore e poeta Leonida Repaci.

Riferendosi allo stabilimento balneare, diceva:

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“Non si parla a Viareggio che del Select29, la nuova fabbrica di cemento armato, alzata sull’arenile del vecchio Lido col preciso scopo di togliere ai primi piani dell’Albergo De Micheli la sazievole vista del mare […] non mi piace questo sontuosissimo Select. Tra l’altro avrei paura che mi imponesse il frac per fare il bagno”30.

Venne la Seconda Guerra Mondiale e l’impeto delle costruzioni viareggine e del nascente movimento turistico si arrestarono, facendo vivere al Principe di Piemonte ed a tutte le altre strutture ricettive, degli anni meno frenetici e più difficili.

4.2. Il Principe di Piemonte dopo la