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Presenze straniere per esercizi alberghieri (valori espressi con scala logaritmica in base 10)

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68 Grafico 16 - Presenze straniere per esercizi extralberghieri (valori espressi con scala logaritmica in base 10)

Come ci mostrano i grafici, con alcune delle nazionalità dei turisti stranieri, la maggiore domanda che proviene dall’estero è per distacco quella tedesca, sia nelle strutture alberghiere che in quelle extralberghiere.

Il loro trend è addirittura in crescita nell’arco 2010-2014, ad eccezione di una discesa nell’extralberghiero dopo il 2013.

Per quanto riguarda le strutture alberghiere, fanno registrare numeri importanti in termini di presenze gli inglesi, mentre sono in crescita francesi, svizzeri e russi, confermando le voci di un interesse est-europeo sulla Versilia.

Significativo, ma meno massiccio, il movimento verso le coste lucchesi dei turisti olandesi e statunitensi, pressoché nullo quello di indiani, giapponesi e cinesi, che sfatano le dicerie.

Nell’extralberghiero, oltre a quella dei già citati tedeschi, un'altra domanda molto imponente è quella olandese, in forte crescita negli anni 2010-2014. Molto più bassi i numeri di francesi, inglesi, svizzeri, russi (che hanno un andamento, però, fortemente altalenante) e statunitensi, senza crescite o cali

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vistosi nel tempo. Anche per l’extralberghiero ci sono cifre molto basse per cinesi, giapponesi e indiani, con andamenti quasi sovrapposti tra loro, come accade nel caso degli alberghi.

Quello che si è notato in precedenza21, però, è che gli stranieri in generale

preferiscono alloggiare in strutture alberghiere, già di per sé più costose di quelle extralberghiere: inoltre scelgono prevalentemente strutture di fascia medio-alta, denotando una buona o ottima capacità di spesa.

Si può analizzare la permanenza media del turismo incoming, notando quali nazionalità soggiornano più a lungo, tenendo presente che, esclusi tedeschi e olandesi, tutti preferiscono alloggi in hotel di buona categoria. In altre parole, si andrà a notare chi spende di più per il turismo in Versilia, denotando una migliore capacità di spesa e portando più benefici per l’economia diretta, indiretta e indotta locale.

Dai dati su arrivi e presenze alberghiere dal 2010 al 2014, si ottengono queste permanenze medie in valore assoluto. Di seguito un grafico che ne illustra l’andamento.

Tabella 15 - Permanenza media turisti stranieri

Come si vede dai valori nella tabella, i russi sono coloro che nell’ arco temporale 2010-2014 hanno avuto la permanenza media più alta nelle

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strutture alberghiere versiliesi. Per loro, come per gli inglesi, si può giustificare questo fenomeno con la difficoltosa accessibilità alla costa lucchese, che porta ad optare per soggiorni più lunghi. Allo stesso tempo, però, è sicuramente sintomo di una capacità di spesa importante.

Soggiorni più brevi dettati anche dalla vicinanza sono quelli dei francesi e degli svizzeri, ma anche degli olandesi e dei tedeschi, per i quali, come visto in precedenza, ci sono numeri importanti anche nell’extralberghiero.

Dalla tabella, inoltre, si possono ricavare chiaramente delle particolarità come i dati relativi a Stati Uniti, India, Giappone e Cina. Questi innanzi tutto, ad eccezione degli statunitensi, hanno andamenti molto altalenanti, ma, al di là di questo, tutte le persone provenienti da queste nazioni, anche se raggiungono la Versilia da luoghi molto lontani, hanno una permanenza media costantemente molto bassa, cosa che si era notata anche in precedenza nella tabella 14, anche riguardo ad Africa e Oceania. Il fenomeno potrebbe essere un controsenso, ma prestando più attenzione ai comportamenti dei turisti, si nota che spesso chi viene da lontano, sfrutta la propria permanenza in Italia per visitare più luoghi possibile, organizzando percorsi in autonomia o prendendo parte a gruppi organizzati, ma comunque soggiornando in molti luoghi e molte città diverse. Inoltre, essendo tutte economie sviluppate o in rapida crescita, a questi turisti vanno aggiunti quelli business, che generalmente soggiornano per poco tempo nella destinazione. Queste motivazioni spiegano la permanenza media molto bassa che hanno statunitensi, giapponesi, cinesi e indiani.

La voce popolare di russi, arabi e cinesi che stanno mettendo pesantemente piede in Versilia, però, non è del tutto giustificabile con questi numeri: molti di loro vengono in Versilia per investire, dato che si tratta di economie in forte crescita e che i prezzi dell’immobiliare sono alti, soprattutto per quanto riguarda Forte dei Marmi e Viareggio.

Conferma questo fatto la Global Blue, agenzia di shopping di lusso che porta i facoltosi russi in Versilia e lo riportano articoli di quotidiani locali e non solo:

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“I cittadini russi, oltre a confermarsi turisti con lo scontrino medio più alto in tante località (in Versilia supera i mille euro a persona) cercano immobili di prestigio in Versilia, a Firenze e nelle località più esclusive d'Italia”22.

Questo argomento è molto discusso tra la popolazione versiliese e crea non poche preoccupazioni per il futuro.

Crea disagi anche per le rilevazioni statistiche, perché diffonde il fenomeno della seconda casa, già, storicamente molto diffuso tra gli italiani, ma che sta coinvolgendo sempre di più gli stranieri. Questo non permette in fase di rilevazione statistica di tracciare il numero esatto di arrivi e presenze, dato che chi entra in una propria casa non deve registrarsi in nessun modo, come invece viene fatto in fase di check-in a chi soggiorna in strutture alberghiere ed extralberghiere. In questo modo i numeri hanno rispecchiato da sempre e rispecchieranno sempre meno la realtà del turismo locale.

Inoltre sono un pericolo per quanto riguarda la stagionalità della destinazione, dato che le seconde case tendono ad aumentarla, essendo occupate, tendenzialmente, solo nei periodi di alta stagione. Questo crea anche disagi di approvvigionamento idrico e di smaltimento dei rifiuti.

Proprio riguardo lo smaltimento dei rifiuti, l’argomento è stato di forte attualità nel 1993, quando Il Tirreno ha pubblicato molti articoli riguardanti un sovraccarico di rifiuti che Viareggio si trovò a dover gestire e smaltire, non senza difficoltà. Il problema della stagionalità viareggina verrà, però, analizzato in seguito.

3.2. Statistiche del movimento turistico di

Viareggio

Come si comporta Viareggio in confronto al resto della Versilia? Le tendenze sono analoghe o ci sono differenze con il territorio di tutta l’APT? La risposta

22 “Versilia, boom di turisti russi in cerca del lusso”

http://www.luccaindiretta.it/versilia/item/51632-versilia-boom-di-turisti-russi-in-cerca-del- lusso.html

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può essere offerta dai dati della Provincia di Lucca23, che offre numeri per la

serie storica 1991-2014 su arrivi e presenze comune per comune.

Anche per Viareggio si può fare un confronto tra arrivi e presenze, valutando se l’andamento dei due indicatori è analogo oppure se è andato differenziandosi nel tempo.