CAPITOLO 3: LE AZIENDE DEI SERVIZI AMBIENTALI
4. IL CASO DI ERSU S.P.A
4.3 Il piano finanziario e il piano tecnico finanziario
Con la legge di stabilità del 2014 (legge 147 del 2013) è stata istituita l'imposta unica comunale (IUC). Essa si basa su due presupposti impositivi, uno costituito dal possesso di
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Per accedere all'impianto sono previste procedure differenziate in base al tipo di utente:
Privati cittadini del Comune di Pietrasanta, Massarosa e Stazzema al fine di identificare la provenienza dei rifiuti dai diversi territori, viene richiesto ai cittadini di mostrare un documento di identità da cui si evinca la residenza; nel caso si tratti di proprietari di immobili di seconda casa viene richiesto di compilare un'autocertificazione relativa alla proprietà dell'immobile sul territorio di competenza.
Privati cittadini del Comune di Forte dei Marmi e Seravezza è necessario recarsi presso l'Ufficio Ambiente del proprio Comune e richiedere l'apposito permesso;
142 immobili e collegato alla loro natura e valore e l'altro collegato all'erogazione e alla fruizione di servizi comunali. La IUC si compone dell'imposta municipale propria (IMU), di natura patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali, e di una componente riferita ai servizi, che si compone di un tributo per i servizi indivisibili quali per esempio l’illuminazione pubblica, la sicurezza, l’anagrafe e la manutenzione delle strade, la TASI, a carico sia del possessore che dell'utilizzatore dell'immobile, e di una tassa sui rifiuti, la TARI, relativa ai costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell'utilizzatore.
Il presupposto della TARI è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di locali o di aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani.
Il comune nella commisurazione della tariffa per la gestione dei rifiuti urbani190 tiene conto dei criteri determinati con il regolamento di cui al DPR 27 aprile 1999, n. 158. Ai fini della determinazione della tariffa191, il soggetto gestore, ovvero i singoli comuni, approvano il piano finanziario degli interventi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani, tenuto conto della forma di gestione del servizio prescelta tra quelle previste dall'ordinamento. Il piano finanziario comprende:
a) il programma degli interventi necessari; b) il piano finanziario degli investimenti;
c) la specifica dei beni, delle strutture e dei servizi disponibili, nonché il ricorso eventuale all'utilizzo di beni e strutture di terzi, o all'affidamento di servizi a terzi;
d) le risorse finanziarie necessarie;
e) relativamente alla fase transitoria, il grado attuale di copertura dei costi afferenti alla tariffa rispetto alla preesistente tassa sui rifiuti.
Il piano finanziario deve essere corredato da una relazione nella quale sono indicati i seguenti elementi:
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Chiunque possegga o detenga a qualsiasi titolo locali, o aree scoperte ad uso privato o pubblico non costituenti accessorio o pertinenza dei locali medesimi, a qualsiasi uso adibiti, esistenti nelle zone del territorio comunale, che producano rifiuti urbani, è tenuto al pagamento di una tariffa. La tariffa costituisce il corrispettivo per lo svolgimento del servizio di raccolta, recupero e smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
La tariffa per la gestione dei rifiuti è commisurata alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte, sulla base di parametri, determinati con il regolamento di cui al comma 6 dell’art. 238 del d.lgs. 152/2006, che tengano anche conto di indici reddituali articolati per fasce di utenza e territoriali.
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La TARI è dovuta nella misura massima del 20 per cento della tariffa, in caso di mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti, ovvero di effettuazione dello stesso in grave violazione della disciplina di riferimento, nonché di interruzione del servizio per motivi sindacali o per imprevedibili impedimenti organizzativi che abbiano determinato una situazione riconosciuta dall'autorità sanitaria di danno o pericolo di danno alle persone o all'ambiente. Nelle zone in cui non è effettuata la raccolta, la TARI è dovuta in misura non superiore al 40 per cento della tariffa da determinare, anche in maniera graduale, in relazione alla distanza dal più vicino punto di raccolta rientrante nella zona perimetrata o di fatto servita.
143 a) il modello gestionale ed organizzativo;
b) i livelli di qualità del servizio ai quali deve essere commisurata la tariffa; c) la ricognizione degli impianti esistenti;
d) con riferimento al piano dell'anno precedente, l'indicazione degli scostamenti che si siano eventualmente verificati e le relative motivazioni.
Gli enti locali individuano il costo complessivo del servizio e determinano la tariffa, anche in relazione al piano finanziario degli interventi relativi al servizio e tenuto conto degli obiettivi di miglioramento della produttività e della qualità del servizio fornito e del tasso di inflazione programmato.
La normativa di riferimento, il D.P.R. 158/1999, costituisce un insieme di regole, metodologie e prescrizioni per determinare i costi del servizio di gestione e l’intera struttura tariffaria dei due insiemi di utenza domestica e non domestica, in modo che il gettito che ne deriva copra tutti i costi del servizio192.
Tale documento esprime, pertanto, tutte e solo le voci di costo indicate nel decreto sopracitato, metodo di determinazione dei costi e, quindi, della tariffa affinché: nessun costo che non sia previsto può essere ricompreso nel piano finanziario, nessun costo individuato può essere escluso e infine nessun costo può essere inserito nel piano finanziario per un valore diverso di quanto è previsto.
Il Piano Tecnico Finanziario invece è lo strumento per la gestione finanziaria del servizio di raccolta e smaltimento dei RSU in forma differenziata, che rappresenta la progettazione del servizio di gestione dei rifiuti delineando l’insieme dei servizi che verranno erogati, e i profili economico finanziari per l’individuazione e programmazione, con cadenza annuale, i flussi di spesa e i fabbisogni occorrenti a fronteggiarli, costituisce documento propedeutico per la redazione del Piano Finanziario.