A GRICOLTURA IRRIGUA REGIONALE
Grafico 4.1 Incidenza percentuale delle tipologie colturali sulla superficie irrigata
Più nel dettaglio, la coltura principale tra le cerealicole è il mais, con il 33% di superficie irrigata a livello regionale (allegato 4.1). Tra le frutticole, invece, prevale la produzione di pero da tavola (8%), la cui presenza è prevalente in Romagna, nel Polesine e nel Consorzio Valli di Vecchio Reno. La specializzazione di queste aree ha portato a far rientrare queste zone nell’indi-
cazione geografica protetta. Seguono il pesco, che insieme alla nettarina ha il marchio IGP(sono
coltivati prevalentemente in Romagna), con circa 9.000 ettari di superficie irrigata, il kiwi (540 ettari), il ciliegio (circa 330 ettari) e l’albicocco (circa 235 ettari).
Nell’analizzare le foraggere è da notare, a conferma della diffusione dell’attività zootecnica, la diffusione, prevalentemente sul territorio emiliano, dell’erba medica (10%) e dei prati polifiti per- manenti (4%) coltivati in regime irriguo (in collina sono, invece, gestiti come coltura in asciutto). Per quanto riguarda le orticole, oltre la metà della superficie irrigata (54%) è destinata al pomodoro. Altre orticole abbastanza diffuse sono la cipolla (5%), il fagiolo verde (3%) e, con una superficie irrigata di circa 100-300 ettari ognuna, aglio, scalogno, cocomero, fragola e melone.
La barbabietola da zucchero nell’anno di rilevamento (2004) occupava circa 21.000 ettari di superficie irrigata totale (10%) e risultava coltivata nei Consorzi Parmense, Burana, Renana, Romagna Centrale e Savio e Rubicone, ma va considerato che negli ultimi anni la sua coltiva-
zione è in netto calo a seguito della riforma dell’OCMzucchero. Il numero di aziende impegnate
nella filiera bieticolo-saccarifera, infatti, risulta oggi in netto calo (cfr. par. 2.6).
La coltivazione del riso occupa circa 5.800 ettari di superficie irrigata (3% del totale regio- nale) e prevale nella zona del Delta del Po (I Circondario Polesine di Ferrara); le idonee caratte- ristiche pedologiche, il clima temperato nonché la vicinanza del mare fanno del Polesine la zona ideale per il riso, tipicamente idroesigente, e nell’aprile del 2009 è stato ufficialmente rilasciato
dalla Comunità Europea il marchio IGPper il riso del Delta del Po (regioni Emilia-Romagna e
Veneto). In Emilia-Romagna la produzione interessa le province di Ferrara, nei Comuni di Comac-
33,78% 2,62% 6,46% 16,03% 0,40% 10,41% 11,61% 2,59% 16,11% Frutticole Vivai e pioppeti Piante da radici e tuberi Ortive Riso Foraggere Cereali da granella Leguminose da granella Vigneti
chio, Goro Codigoro, Lagosanto, Massa Fiscaglia, Migliaro, Migliarino, Ostellato, Mesola, Jolan-
da di Savoia e Berra85.
Infine, più di 14.300 ettari di superficie irrigata sono occupati da vigneti. Prevale l’uva da vino comune all’uva da tavola, in particolare l’uva da vino comune con i vitigni autoctoni Alba- na, Canina, Centesimino (o Sauvignôn rosso), Negrettino (o neretto) e Uva Longanesi (o Bursôn).
È presente anche uva da vino DOC(Alba, Albana Spumante, Sangiovese, Trebbiano, Pagadebit,
Cagnina, ed altri) che IGT(Forlì, Ravenna, Rubicone e Sillaro)86. La produzione è concentrata
nei Consorzi Parmigiana Moglia Secchia, Renana, Romagna Centrale e Romagna Occidentale. L’analisi dei volumi irrigui utilizzati le colture praticate nelle aree consortili (volume sta- gionale) evidenzia che gran parte della risorsa irrigua è destinata al mais (33% del volume sta- gionale totale), seguito dal riso (14%) e dall’erba medica (10%) (allegato 4.1). Nel caso del mais il valore è da riferire alle elevate superfici, così come per l’erba medica, mentre nel caso del riso
incide l’elevato volume specifico della coltura (circa 15.000 m3/ettaro). Si evidenzia, inoltre, una
notevole variabilità tra valore minimo e massimo del volume stagionale per unità di superficie, a parità di coltura, da associare alle differenti caratteristiche dei territori, alle disponibilità irrigue e ai sistemi di irrigazione utilizzati.
A livello territoriale, la gran parte del volume utilizzato (stagionale) complessivo afferisce ai 2 Consorzi del Polesine, in ragione delle buone superfici irrigate e della produzione di riso, seguiti dal Parmigiana Moglia Secchia e dal Burana, che presentano le maggiori superfici irriga- te della regione (tab. 4.3).
Tabella 4.3 - Colture irrigue praticate per Ente e volumi irrigui
Ente Irriguo Sup. irrigata Colture irrigue prevalenti Volume stagionale
(ha) totale (m3/anno)
Bentivoglio-Enza 8.157 Prato polifita permanente, Medica, Mais 26.960.928 Burana Leo Scoltenna 46.075 Barbabietola da zucchero, Mais, Medica, 68.305.250
Panaro Ciliegio, Pero da tavola basso fusto
I Circondario Ferrara 35.432 Ortaggi in genere, Mais, Riso, 157.494.724 Pomodoro, Pero da tavola basso fusto
II Circondario Polesine 35.112 Mais, Pero da tavola basso fusto, 100.176.966
San Giorgio Pomodoro, Ortaggi in genere
Parmense 1.918 Pomodoro, Barbabietola da zucchero, 5.654.000 Mais, Medica, Prato polifita permanente
Parmigiana Moglia-Secchia 24.486 Prato polifita permanente, Vigneto, Mais, Medica 71.214.544 Piacentini di Levante 5.360 Pomodoro, Mais, Erbai in genere 16.810.747 Provincia di Rimini 1.024 Erbai in genere, Ortaggi in genere 2.499.818 Renana 15.211 Prato polifita permanente, Barbabietola da zucchero 41.003.531 Reno Palata 1.320 Pero da tavola basso fusto, Mais, Patata e Patata dolce, 3.539.200
Diospiro o Kaki, Susino, Ortaggi in genere
Romagna Centrale 8.325 Vigneto, Pesco, Barbabietola da zucchero 16.419.620 Romagna Occidentale 15.137 Actinidia, Pesco, Mais, Pero da tavola alto fusto, Medica 42.547.316 Savio e Rubicone 2.796 Ortaggi in generale, Barbabietola da zucchero, Patata 7.499.202
e Patata dolce, Vivaio Piante industriali, Vivai Orticoli
Tidone Trebbia 8.453 Pomodoro, Mais, Medica 18.629.280
Valli Vecchio Reno 13.224 Mais, Pero da tavola basso fusto 27.010.408
Totale regionale 222.030 605.765.534
Fonte: Elaborazioni INEAsu dati SIGRIAEmilia-Romagna
85 http://www.risodeltadelpo.it 86 http://www.romagnadeivini.it
Rapportando il valore del volume stagionale totale (circa 605,8 milioni di m3/anno) con la
superficie irrigata totale, risulta una dotazione idrica pari a circa 2.728 m3/ettaro, valore medio-
basso se rapportato ad altre realtà italiane, da associare non solo ai diversi fabbisogni delle col- ture, ma anche all’efficienza delle reti e dei metodi irrigui utilizzati.
A questo proposito, si evidenzia che il sistema di irrigazione prevalente è l’aspersione, uti- lizzata per tutte le colture e adottata sul 63% della superficie irrigata (graf. 4.2), un valore percen- tuale significativamente superiore rispetto a quello nazionale (37%) e del Centro Nord (circa 43%). Ulteriore elemento che indica un buon grado di modernità dell’irrigazione regionale è l’elevata percentuale dell’irrigazione localizzata (18%, quasi il doppio del valore nazionale, che si attesta sul 10%), secondo metodo più utilizzato a livello regionale, impiegato per i frutteti e le ortive. Ormai esigua è la presenza dello scorrimento (6%), che permane nei Consorzi Bentivoglio-Enza e Parmigiana Moglia Secchia, utilizzato per il mais e le foraggere nelle aree di produzione del Parmigiano. Vi sono, infine, aree in cui si ricorre alla sommersione per la produzione di riso (pre- valentemente nel Polesine di Ferrara e di San Giorgio) e alcune aree in cui si utilizza ancora l’in- filtrazione (Polesine e Burana).