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Luca Bellone

2. L’ INDAGINE “ PILOTA ”

2.1. Il campione

Al fine dello svolgimento di una ricerca “pilota” sul LG torinese, un primo questionario (→ 2.2.) è stato sottoposto a 200 studenti iscritti al primo anno (A.A. 2014-2015) del Corso di Studi Triennale in Scienze della Mediazione Linguistica del Dipartimento di Lingue e Letterature

Straniere e Culture Moderne dell’Università di Torino8; il campione, nel

suo complesso, risulta così suddiviso per area di residenza dei singoli in- formatori:

Area I Torino9 61

Area II Provincia di Torino (con esclusione dell’Area I) 49

Area III Regione Piemonte (altre province) 52

Area IV Altre regioni 38

Totale 200

L’indagine, finalizzata allo studio esclusivo del LG torinese, si è orien- tata con particolare attenzione, in fase preliminare, alla ricognizione e a

8 A sostegno di tale selezione andrà ricordato che il mondo accademico, pur avendo

probabilmente perduto “parte del significato che ha avuto in passato come luogo di creazione e di irradiamento di modelli, rappresenta [ancora oggi] un microcosmo di no- tevole interesse” (Ivi: 195).

9 Fanno parte di questo primo gruppo gli informatori nati e residenti a Torino, oppure

residenti in città da almeno 5 anni. Confluiscono inoltre nel detto insieme anche i giovani con domiciliazione presso uno dei comuni dell’area metropolitana (in senso antiorario, partendo da nord-est, San Mauro Torinese, Settimo Torinese, Venaria Reale, Pianezza, Collegno, Rivoli, Grugliasco, Beinasco, Nichelino e Moncalieri) che abbiano svolto l’intero percorso di studi superiori in un istituto del capoluogo.

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una prima lettura dei dati forniti dai soli residenti dell’Area I10.

Poiché è osservabile, all’interno di tale sezione, l’indubbia superiorità della componente femminile (52 a 9, pari all’85% circa), al fine di offrire un quadro più bilanciato e, di conseguenza, una panoramica linguistica affidabile, pur nei suoi ovvî limiti quantitativi, il medesimo questionario è stato successivamente proposto ad altri 39 studenti di sesso maschile, tutti residenti a Torino, iscritti al primo anno di uno dei Corsi di Studi

dello stesso Dipartimento di Lingue o di altri Dipartimenti umanistici11.

Segue la rappresentazione grafica – comprensiva del supplemento d’inda- gine – per sesso e per età del sottogruppo torinese:

AREA I–CLASSIFICAZIONE PER SESSO

Donne 52

Uomini 48

Totale 100

AREA I–CLASSIFICAZIONE PER ETÀ

18 anni 2 19 anni 71 20 anni 12 21 anni 5 22 anni 3 23 anni 4 24 anni 3 Totale 100

10 Pur essendo stata richiesta l’indicazione del quartiere di residenza, in questa prima fase il

dato verrà analizzato nel suo insieme, senza considerazioni di carattere micro-areale.

11 Studi Umanistici, Studi Storici, Filosofia e Scienze dell’Educazione. Trattandosi di ma-

tricole all’inizio del primo anno di corso, si esclude che l’appartenenza a Dipartimenti di- versi possa avere avuto un’incidenza di rilievo sulle abitudini linguistiche.

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2.2. Il questionario

Sulla base del modello suggerito al principio degli anni Novanta da

Lorenzo Còveri12 e successivamente applicato, con le necessarie integra-

zioni, in diverse indagini sul LG di alcune aree della Penisola13, è stato elaborato un questionario autovalutativo che combina due sezioni prin- cipali: una prima, di taglio sociolinguistico; una seconda, focalizzata su aspetti lessicali.

2.2.1. Sezione sociolinguistica

Le informazioni raccolte in apertura riguardano, per ciascun giovane, età, sesso, luogo di nascita, luogo di residenza (i soli residenti a Torino sono stati invitati a segnalare il quartiere di appartenenza e il numero di anni trascorsi in città), tipologia di diploma di scuola superiore, localizza- zione di quest’ultima, oltre a notizie relative al tempo libero, alle letture e ai gusti musicali. Vengono posti successivamente alcuni quesiti volti a ve- rificare le abitudini linguistiche veicolate dal sistema familiare (tra cui l’apprendimento del dialetto) e, soprattutto, dall’eventuale esperienza del peer group, e domande meta-linguistiche sul LG14.

2.2.2. Sezione linguistica/lessicale

La sezione si compone di due parti fondamentali. La prima è costitui- ta da una lista di 50 voci ed espressioni appartenenti al LG; nella selezio- ne delle entrate sono state tenute in stretta considerazione le coordinate esposte ai punti a., b., c., d., e. del paragrafo 1.

In relazione a ciascun termine o modo di dire, mai accompagnato da definizione, l’informatore dichiara la propria competenza attiva (cono- scenza + uso), passiva (conoscenza) o la mancata competenza; nel caso di competenza attiva o passiva viene inoltre richiesta l’indicazione del si- gnificato del singolo lessema, accompagnato da uno o più sinonimi con- siderati ugualmente di uso giovanile.

12 Cfr. CÒVERI 1993: 43-45.

13 Cfr. almeno, tra gli altri, FUSCO-MARCATO 1994, CANOBBIO 1998:195-207,FRANCE-

SCHINI-PIERAZZO 2006: 55-61.

14 Si riproducono di seguito queste ultime: 1. Con gli amici, con i compagni di scuo-

la/Università, utilizzi un linguaggio particolare, che gli adulti non usano (o credi che pos- sano non capire)?; 2. Con chi nello specifico (amici, compagni, fratelli/sorelle, …)?; 3. In quali situazioni comunicative?; 4. Quali funzioni svolge secondo te tale linguaggio?; 5. Come lo descriveresti?

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Per la seconda sotto-sezione, aperta, si rimanda a quanto specificato nel paragrafo 1.

3.IL LEMMARIO

Viene qui riprodotta, e presentata in ordine alfabetico, la componente lessicale del questionario; ogni lessema è in questa sede corredato dalla categoria grammaticale, dalle opportune informazioni semantiche e, lad- dove ritenuto utile per una migliore intelligibilità (o in relazione a casi re- putati meritevoli di attenzione specifica), da uno o più esempi, in corsivo tra parentesi tonde, ricavati dalle risposte ottenute15:

1. antisgamo agg. ‘detto di qc., spec. di illegale o non del tutto trasparente, che viene fatto con l’intenzione di non essere notati’ (metodo antisgamo per co- piare una verifica, ecc.).

2. antistupro agg. ‘(scherz.) spec. di abito femminile poco attraente, ridicolo, passato di moda’.

3. balzare v. tr. e intr. ‘saltare, evitare (qc.), non compiere un’azione, dare buca’ (oggi balza ‘oggi non si studia’), ‘marinare la scuola’.

4. bomber agg. e m. ‘detto di ragazzo che si distingue per un’azione sopra le righe, per un gesto ammirevole, eccentrico, sorprendente’, ‘denominazione amichevole e scherzosa in uso tra ragazzi, anche impiegata in formule di sa- luto’.

5. bonci1 inter., nella locuz. e bonci ‘ci vediamo’, spec. usata per concludere

un discorso.

6. bonci2 m. e f. ‘giovane che fa uso abituale di droghe leggere e alcol, per

lo più dall’abbigliamento trasandato; fattone’.

7. chiudere v. tr. ‘seccare, opprimere, asfissiare q., spec. con discorsi lunghi e tediosi o di rimprovero’.

8. chiusura f. ‘scocciatura, tormento; noia, stress’ (es. che chiusura! ‘che noia!’).

9. ciocco m. ‘affare, traffico per lo più illecito; intrigo (anche amoroso, spec. nelle locuz. avere un ciocco con q. e farsi i ciocchi)’, ‘pezzo di hashish’.

10. cisti agg. ‘bello’ e inter. per esprimere ammirazione, approvazione o per richiamare all’attenzione, spec. nella locuz. fai cisti! ‘fai attenzione!’.

11. come se non ci fosse un domani locuz. avv. ‘in maniera esagerata, al massi- mo’, posposta a un’azione (bere come se non ci fosse un domani).

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12. cuzzare v. tr. ‘scoprire, smascherare’.

13. degenero m. ‘esagerazione’ e agg. ‘esagerato, fuori controllo’ (festa degenero ieri ‘festa esagerata, che è degenerata’).

14. disagio m. ‘(anche scherz.) sensazione di difficoltà, di imbarazzo’, per cui cfr. infra e nota 19.

15. easy agg. ‘tranquillo; semplice; spensierato’ (corsetta easy ‘corsetta non troppo impegnativa’).

16. fare [qualcosa] ogni tanto locuz. scherz. usata per segnalare la ripetitività di una certa azione, spesso introdotta da no ma (no ma, falla una foto ogni tanto!). 17. friendzonare v. tr. ‘rifiutare il corteggiamento di chi viene reputato un semplice amico’, lett. ‘lasciare, collocare q. nella zona-amico’ (Federica mi ha uffi- cialmente friendzonato).

18. guido m. ‘(scherz.) autista di autobus’.

19. ignorante agg. ‘(scherz.) stupido’, per lo più con la valenza positiva di ‘molto divertente, esagerato’ (serata ignorante ‘serata divertente’).

20. mai (u)na gioia locuz. ‘(anche scherz.) nessuna soddisfazione’, in genere detto da chi enfatizza i propri fallimenti e le proprie delusioni o da chi si ri- tiene perennemente sfortunato.

21. male male avv. ‘male; in maniera assai spiacevole’, anche in espressioni di disappunto (oggi ho fatto lo scritto di italiano… male male…).

22. MILF acron. ‘donna matura sessualmente appetibile dai ragazzi’, ‘bella donna’, ‘(scherz.) ragazza non ancora trentenne reputata ormai “attempata” dai più giovani’.

23. muzzo, nella locuz. avv. a muzzo ‘a caso, in maniera disordinata’.

24. no vabbè escl. ‘non ci credo; ma stai scherzando?’, formula che esprime sorpresa, incredulità, ammirazione.

25. nota f. ‘tiro di sigaretta’.

26. onesto agg. ‘giusto’, ‘adeguato, passabile’ (– Come trovi le mie scarpe nuove? – Oneste).

27. personal m. ‘spinello leggero, per uso individuale’.

28. presa male locuz. ‘preoccupazione, ansia’, anche con uso esclam. (che presa male! ‘che ansia!’).

29. punkabbestia agg. e m. ‘(spesso con uso spreg. o scherz.) persona che estremizza alcuni aspetti del movimento punk, scegliendo di vivere ai margini della società, vestendo in modo trasandato e accompagnandosi spesso a cani’. 30. rego(lare) avv. ‘bene’ (tutto rego? ‘tutto bene?’), agg. ‘giusto; ovvio’; in rife- rimento a persona, ‘in gamba, bravo, capace’ (Marco è proprio un tipo regolare). 31. salire il nazismo locuz. verb. ‘infuriarsi, andare in collera’.

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32. sbam! fonosimb., con valore inter., per commentare un’azione che susci- ta sorpresa, o che si sviluppa all’improvviso (ieri ero su Facebook e a un tratto… sbam! ho visto le foto di Viola con Michele...).

33. sbatti / sbattone m. ‘sbattimento, fatica, impegno ritenuto eccessivo’, ‘vo- glia’ (zero sbatti di studiare oggi ‘nessuna voglia di studiare oggi’).

34. scartavetrare v. tr. ‘seccare, infastidire, rompere le scatole’, spec. nella lo- cuz. scartavetrare i maroni ‘rompere le scatole’ o sim.

35. scemopagliaccio agg. e m. ‘stupido, sciocco, idiota’. 36. schiumare v. intr. ‘patire, smaniare; dare fuori di testa’.

37. senza prep. nell’accezione di ‘molto, troppo’, in funzione antifrastica e scherz. (senza studenti il corso di Linguistica! ‘il corso di Linguistica ha mol- ti/troppi studenti’).

38. senza senso locuz. ‘esagerato, fuori dal comune, fantastico’ (un ragazzo sen- za senso ‘un ragazzo bellissimo’).

39. situa f. ‘situazione’, anche in frasi interr. con sign. generico (com’è la situa? ‘come va?).

40. smandibolare v. intr. ‘muovere la mascella in maniera anomala, spec. per effetto di sostanze stupefacenti’.

41. socio m. ‘amico, compagno’, anche al f. socia.

42. svarione m. ‘sbandata, stato di confusione e appannamento evidente’, ‘viaggio mentale, spec. per effetto di alcol o droga’.

43. swag m. ‘stile’, agg. ‘stiloso’ (avere swag ‘avere stile’, essere swag ‘essere stiloso’).

44. tanta roba locuz. con uso agg. nell’accezione di ‘bello’, spec. al grado su- perlativo (ad es.: tanta roba quella chitarra ‘è bellissima quella chitarra’).

45. tattico agg. ‘ben fatto, carino’, ‘utile, comodo’, ‘intelligente’ (frangetta tattica ‘frangia ben fatta, carina, comoda’).

46. tesa agg. ‘pesante, grave’ (la situa è tesa), anche con valore di inter. (tesa!). 47. top agg. ‘massimo’, spec. come superl. ‘il massimo, il meglio’ (questa can- zone è top), anche come esclam. per esprimere approvazione in riferimento ad azione, gesto o altro (top!).

48. vincere v. assol. ‘essere il migliore’, con particolare impiego in relazione a persona che si distingue dalle altre per un’azione o un detto sorprendente (hai vinto! ‘sei stato il migliore’).

49. zero avv. ‘niente, neppure un poco’, ‘per niente, affatto’, agg. ‘nessuno’, con valore enfatico e intensivo, anche posposto a un sostantivo (voglia zero ‘nessuna voglia’); cfr. sbatti.

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50. zona f. ‘quartiere in cui si vive, per lo più periferico, nel quale c’è il pro- prio gruppo, spec. nelle locuzioni in zona (stasera ci becchiamo in zona) e di zona (tamarro di zona ‘giovane dai modi appariscenti e spesso rozzi che proviene dalla periferia’, sei di zona? ‘sei di qui?’).