7. Valutazione del beneficio relativo all’attività di irrigazione
7.1 Indicatori utilizzati nell’ambito delle UTO irrigua n. 1 - Lemene
7.1.3 Indice di beneficio irriguo
Il beneficio economico conseguente alla consegna di acqua irrigua può dipendere, oltre che dalla quantità i-drica consegnata, anche della sua regolarità di erogazione, dalla dotazione resa disponibile, in modo partico-lare nel periodo di punta e dal valore di trasformazione dell’unità di volume d’acqua fornito. Quest’ultimo fatto-re interpfatto-reta tutti gli effetti di natura economica connessi alla disponibilità irrigua: esso, in particolafatto-re, può va-riare in funzione dell’ordinamento colturale prevalente, il quale peraltro, in un contesto di trasformazione irri-gua non rappresenta una costante, ma costituisce, invece, una delle variabili più significative che risentono delle migliori condizioni assicurate dal servizio irriguo e che pertanto, a seguito di queste, può addirittura dif-ferenziarsi da quello ordinario presente nell’area.
Tali considerazioni valgono ovviamente in termini generali: nelle singole condizioni particolari, ciascuno dei fattori sopracitati può assumere una diversa importanza in ordine all’effetto esercitato sulla formazione del predetto beneficio e sul suo grado di differenziazione fra situazioni che nello stesso ambito si distinguono sot-to il profilo tecnico ed economico.
La precisazione suddetta costituisce una premessa alquanto opportuna alla valutazione del contesto partico-lare che caratterizza la distribuzione irrigua nell’UTO Lemene.
Con riferimento a tale ambito, infatti, bisogna rilevare che l’intervento consorziale di distribuzione di acqua ir-rigua, per le tecniche adottate, a basso impiego di mezzi e capitali, da una parte comporta costi di esercizio assai contenuti, ma dall’altra consente di consegnare dotazioni idriche che per l’entità e la continuità di ero-gazione, sono sufficienti a realizzare solo interventi di soccorso.
Tale prerogativa ha fatto sì che l’irrigazione nell’area non abbia mai assunto le caratteristiche di radicale in-tervento di trasformazione territoriale che ha rivestito invece in altre zone o che nel comprensorio stesso ha invece chiaramente contraddistinto l’intervento di bonifica idraulica.
Tutti i sistemi irrigui presenti nella realtà comprensoriale, per il carattere estensivo e la bassa efficienza alla consegna, sono in grado di incidere in misura assai modesta sull’ultimo dei parametri indicati in premessa, ossia sulla trasformazione dell’ordinamento colturale prevalente.
Maggiori possibilità a questo riguardo sono ora riservate al sistema irriguo in rete intubata del 14° settore. Le analisi costi-benefici svolte all’epoca della prima progettazione degli interventi, alla luce del mutato quadro economico, sono peraltro superate e non consentono di sviluppare una accurata previsione della ricaduta economica dell’opera che interpreti fedelmente il contesto produttivo e ambientale attuale.
A riguardo bisogna far presente che il razionale svolgimento della pratica irrigua con metodi di consegna evo-luti non è ancora entrato nella tradizione dell’area. Si ricorda ancora che la superficie servita da questo im-pianto innovativo è alquanto limitata e rappresenta una parte ancora poco rilevante della S.A.U. consorziale attualmente definita irrigabile.
La restante parte del territorio che usufruisce del servizio irriguo, dal punto di vista della relazione fra le tra-sformazioni del quadro economico e colturale delle aziende e la disponibilità irrigua, non presenta differenzia-zioni di rilievo. Tali aree sono generalmente caratterizzate dalla conduzione estensiva a seminativo, condizio-ne peraltro, che in molti casi assume i connotati di scelta obbligata anche in ragiocondizio-ne dell’impossibilità di di-sporre di quantità adeguate, ma soprattutto costanti, di acqua irrigua.
La zona della D.O.C. di Lison Pramaggiore, nella quale il miglioramento della distribuzione irrigua si tradur-rebbe in valori economici di trasformazione dell’acqua di sicuro interesse, per i riconosciuti effetti che la cor-retta alimentazione idrica svolgono sulla regolarizzazione delle rese e sulla esaltazione delle caratteristiche qualitative del prodotto, nelle condizioni attuali risulta essere interessata solo marginalmente dal servizio irri-guo.
Sulla base di quanto sin qui esposto, con riferimento alle condizioni attuali di svolgimento della pratica irrigua nel comprensorio, per la determinazione dell’indice di beneficio, non si ravvisa l’opportunità di condurre speci-fiche valutazioni economiche sul valore di trasformazione dell’acqua distribuita.
Tale componente del vantaggio economico conseguito dai diversi terreni che possono usufruire dell’irrigazione può pertanto, con buona precisione, essere definita costante sull’intero territorio attualmente servito.
La scelta deriva da una valutazione delle condizioni generali attuali ed in tale contesto rappresenta la più a-deguata tra le opportunità possibili.
Si prevede, tuttavia, che tale approccio possa richiedere alcuni approfondimenti, anche a breve termine.
Le stesse considerazioni si possono estendere al contesto territoriale della sinistra Cavrato. In quell’area, le aspettative rispetto alla introduzione dell’irrigazione, all’epoca della realizzazione delle opere furono notevoli, tanto da indurre l’allora Consorzio, a predisporre un Piano di classifica irriguo notevolmente articolato che prevedeva la distinzione di ben 7 classi di beneficio.
Le attese, però, non furono rispettate, dal momento che il sistema distributivo realizzato non si è dimostrato in grado, anche per i problemi successivamente rilevati in ordine alla qualità delle acque irrigue, talvolta com-promessa da elevati valori di salinità, ad assicurare una fornitura idrica, dal punto di vista della quantità e del-la regodel-larità, significativamente superiore a queldel-la riscontrata nei sistemi distributivi più estensivi che si ser-vono della rete di bonifica ad uso misto.
Nell’ambito del presente lavoro di ridefinizione del Piano, tale condizione, ha indotto a ritenere opportuno il ri-dimensionamento della differenziazione fra i terreni beneficiari introdotta con la prima classifica irrigua, la quale, peraltro, risultava basata su criteri di valutazione validi all’epoca, ma difficilmente sostenibili alla luce delle condizioni e delle acquisizioni tecniche attuali.
Anche l’ammodernamento del predetto sistema a servizio dell’area in Sinistra Cavrato, rappresenta una ini-ziativa quanto mai opportuna, peraltro ricompresa nella parte di progettazione irrigua definita nell’ambito del P.G.B.T.T.R.- Anch’essa, pertanto si inserisce nel contesto di una riorganizzazione del servizio irriguo con-sorziale che condurrà ad una radicale trasformazione della qualità della distribuzione idrica, alla quale dovrà pertanto far seguito un sistema di valutazione dei benefici conseguiti adeguatamente rapportato alla maggior varietà di situazioni economiche che le predette migliori condizioni necessariamente comporteranno.
Nelle condizioni attuali, quindi, il beneficio derivato dai singoli terreni a seguito dello svolgimento del servizio di distribuzione irrigua, può essere ricondotto al grado di risposta con cui il Consorzio riesce a far fronte alla domanda di acqua irrigua il quale, presupposto un ordinamento colturale medio, si traduce nella dotazione continua specifica assicurata nel periodo di punta, parametro irriguo, quest’ultimo, che si esprime in termini di l/s·ha.
Come già rilevato, nella situazione comprensoriale, sono individuabili tre sistemi distributivi irrigui:
1. sistema distributivo misto, che si serve della rete di canali di scolo;
2. sistema distributivo con canalette a cielo aperto in c.a. (Sinistra Cavrato);
3. sistema distributivo con rete intubata in pressione (14° settore).
Il primo rappresenta quello prevalente, interessando una superficie di 10.985 ha (S.A.U.), seguono il sistema della Sinistra Cavrato (2.674 ha) e quello del Settore 14 (1.633 ha).
La relativa rappresentazione cartografica è riportata nelle tavole dell’indice di beneficio irriguo, di cui all’elaborato di Piano n. 18.0 alla scala 1:50.000.
A servizio di ciascun sistema SIi, comprendente una superficie irrigua Ai,vi è un insieme di derivazioni irrigue, della portata complessiva Qi (tab. 7.1).
Gli studi ormai diffusamente condotti sulla funzionalità dei sistemi irrigui, hanno portato alla definizione di
numerosi indicatori, tra i quali senz’altro assume particolare rilevanza quello della efficienza di consegna 25, il quale viene definito con l’espressione:
Ec Vc
= Vd
Nella formula Ec rappresenta l’efficienza di consegna, Vc il volume di acqua consegnato all’azienda, Vd il vo-lume di acqua derivato dalle fonti di approvvigionamento.
Se si individuano con Qd (l/s) la portata alla derivazione, con Qp (l/s) le perdite di portata lungo la rete con-sorziale dal punto di presa a quello di consegna all’azienda e con Qc (l/s) la portata di consegna all’azienda, il predetto parametro di efficienza (Ec) può essere calcolato anche nel modo seguente:
Ec Qd Qp Qd
Qc
= − = Qd
Per la valutazione delle suddette perdite si è fatto riferimento alla formula di Davis e Wilson 26, la quale con-duce alla determinazione delle perdite che si verificano lungo una serie di collettori (in termini di portata e-spressa in l/s), una volta noto il relativo sviluppo, il tipo di terreno che costituisce le sponde, l’eventuale pre-senza di rivestimenti, le caratteristiche della sezione, l’altezza dell’acqua nel collettore e la velocità di scorri-mento.
Data l’efficienza di consegna Eci, di ciascun sistema SIi
27, la relativa portata alla derivazione (Qdi) e la corri-spondente superficie (Ai), è stata quindi calcolata la dotazione continua specifica alla consegna nel seguente modo:
ic Qd Ec
i A
i i
i
= ⋅
Bisogna, tuttavia, precisare che se il prelievo non è continuo ed il sistema non è dotato di invasi di accumulo, i valori della portata prelevata istantanea sono diversi da quelli relativi al prelievo con supposte condizioni di continuità dell’attività. In tali situazioni, il valore di Qd, per essere trasformato in portata continua, deve essere moltiplicato per un ulteriore coefficiente Ku, dato da:
Ku tempo medio giornaliero di prelievo h
= h ( )
24
Utilizzando questi dati, la formula precedente del calcolo della dotazione continua alla consegna risulta e-spressa nel modo seguente:
ic Qd Ec
i A
i i
i
= ⋅Ku⋅
Dall’elaborazione sono risultati valori di portata specifica alla consegna variabile fra gli 0,21 l/s⋅ha del sistema
25 Es.: Giardini L. Agronomia generale (1992). Ed. Patron - Bologna.
26 Vedi Falciai M. - Tecniche dell’irrigazione (1993). Ed. CUSL Firenze.
27 Ricavabile con misure dirette o desumibile dalla bibliografia.
dell’irrigazione di soccorso con rete mista e gli 0,67 l/s⋅ha del sistema con rete intubata del 14° settore (tab b.
7.2, 7.3 e 7.4).
Se si prende come riferimento la dotazione continua specifica del metodo a minor efficienza (irrigazione di soccorso attraverso la rete mista) e la si indica con icr (0,21 l/s·ha), l’indice di beneficio irriguo (Ibirri) relativo ai terreni di ciascun comparto irriguo (corrispondente al sistema SIi), sarà pari a:
Ibirr ic
i ici r
=
Dal suddetto calcolo sono pertanto risultati gli indici di beneficio irriguo riportati in fine alla tabella 7.4, variabili dal valore 1,00 per il sistema dell’irrigazione di soccorso attraverso la rete mista, al valore di 3,19 per il siste-ma con rete intubata del 14° settore.
Come sarà risultato evidente dall’analisi sin qui condotta, non sono state introdotte differenziazioni dell’indice di beneficio all’interno dei territori serviti dai singoli sistemi irrigui. Come precisato nella parte introduttiva del presene capitolo, a tal fine l’analisi richiederebbe specifici approfondimenti in ordine alla valutazione degli specifici effetti dell’irrigazione per singoli ambiti territoriali sulla produttività, sulle opportunità in termini di nuo-vi ordinamenti colturali ed in definitiva sul valore di trasformazione dell’acqua, volendo anche inteso in termini di incremento dei valori fondiari.
Con riferimento alla individuazione delle singole aree beneficiarie, si precisa che queste, con il presente Pia-no, sono strettamente limitate a quelle opportunamente indicate nella sopracitata corografia. Come premesso nel secondo paragrafo del capitolo, la suddetta mappatura riporta anche delle ulteriori zone (colorate in giallo) che rientrano nei bacini serviti dall’irrigazione attraverso al rete mista, dalla quale, attualmente non riescono a trarre beneficio per il fatto che le opere limitrofe, consorziali o private, non sono dotate dei manufatti necessa-ri ad operare le modificazioni dei livelli idnecessa-rici nei collettonecessa-ri tali da rendere possibile l’irnecessa-rigazione.
Qualora tali opere potranno essere realizzate nel corso del periodo di validità del presente Piano, le rispettive aree servite, ricomprese nelle zone colorate di giallo, saranno classificate con l’indice relativo al sistema dell’irrigazione di soccorso con rete mista che come si è prima precisato è pari a 1,00.
La determinazione delle tariffe di contribuenza irrigua avverrà con le modalità già descritte per il riparto degli oneri di gestione relativi alla bonifica.
Dati, pertanto, i seguenti valori:
CTirr = contribuenza irrigua totale;
Ibirrn = indice di beneficio dell’ n-esimo terreno;
Sn = superficie dell’ n-esimo terreno;
CIU = contribuenza irrigua unitaria (contribuenza dell’immobile con Sn = 1 e Ibn = 1);
si avrà che la contribuenza irrigua attribuita all’ n-esimo immobile (Cn) sarà così calcolata
CI C Tirr
S Ibirr
U
n n
=
∑
⋅Cn =CIU⋅ ⋅Sn Ibirrn