• Non ci sono risultati.

Indici di Redditività Hanjin

R.O.E. R.O.A. R.O.I. R.O.S.

128

Il grafico e la tabella riportano i risultati riguardanti la redditività dell’impresa nel corso dell’intervallo di tempo dal 2011 al 2015. Come si può notare la situazione lungi dall’esser stabile e rassicurante dato che in tutti gli anni il ROE2 00 risulta esser negativo a causa delle

perdite registrate. Essendo il Return on Equity un indice globale, esso contiene la redditività sia della parte caratteristica (operativa) che della parte non operativa. Ecco dunque che si è cercato di ampliare l’analisi proponendo anche ulteriori indici che possano descrivere la zona operativa (ROA) e la zona caratteristica (ROI e ROS) dell’impresa. Il ROE, inoltre, essendo negativo a causa delle perdite, indica la perdurante erosione del capitale derivante appunto da un risultato negativo alla fine dell’esercizio. Nel 2013 addirittura, la perdita netta registrata a fine anno è superiore del Patrimonio netto (perdita di 712248734 contro un equity di 653339458).

Anche il Return on Asset2 01 (ROA), indicante l’andamento della gestione operativa,

presenta un andamento decisamente negativo, fatta eccezione per il ritorno alla positività nell’ultimo anno grazie ad un reddito operativo positivo di oltre 21 milioni (21433170 milioni di Won).

Il Return on Investments2 02 (ROI), indicante l’andamento della gestione caratteristica, ha

un andamento profondamente negativo nel 2011 e nel 2013 a causa dei costi caratteristici addirittura superiori al fatturato aziendale. Gli ultimi due anni mostrano percentuali positive derivanti da un ritorno alla positività del Gross Profit dopo esercizi nei quali le spese operative superavano o sfioravano i ricavi generati dalla normale attività della Compagnia (2011 e 2013).

È comprensibile, data la situazione presentata, come sia arduo per la Hanjin Shipping poter migliorare la propria situazione economico-finanziaria. Gli sforzi messi in campo sono importanti ma la congiuntura economica globale caratterizzata da noli distanti dal break even point e la ripresa anemica delle economie trainanti conducono la realtà sudcoreana a dover lottare per rimanere a galla. Un’impresa che fatica ad esser profittevole già dal punto di vista caratteristico è sicuramente in una condizione di forte difficoltà, a maggior ragione se continua a dover sopportare un tasso di debt over equity molto alto.

200

ROE=(Reddito Netto/Patrimonio Netto)%

201

ROA=(Reddito Operativo/Capitale Investito)%; il Capitale Investito è stato calcolato considerando l’attivo a breve e a lungo caratteristico e patrimoniale (no voci finanziarie) al netto del passivo a breve e a lungo caratteristico e patrimoniale.

202

ROI=(Reddito Operativo Gestione Caratteristica/Capitale Investito Gestione Caratteristica; il Reddito Operativo della Gestione Caratteristica è paragonato al Gross Operating Profit nel bilancio riclassificato mentre il Ca pitale Investito nella Gestione Caratteristica è stato calcolato considerando l’attivo a breve e a lungo caratteristico al netto del passivo a breve e a lungo caratteristico.

129

Questa è la situazione con la quale Hanjin richiede, ad Aprile 2016, la ristrutturazione del debito. ―Hanjin submitted a formal request to state-run Korea Development Bank, its

main creditor, to restructure its debt and provide an aid package in return for self-rescue efforts such as asset sales. KDB said it would review the proposal with other creditors and decide whether to offer assistance to Hanjin, which might include a debt rollover. If creditors reject the proposal, the company would be put under court receivership‖203.

Questa era quanto risultava in seguito alla proposta avanzata dal vettore sudcoreano, il quale nei mesi successivi si impegnò, cercando di vendere tutti gli asset che potessero rimpolpare le casse societarie e sostenere la normale operatività dell’impresa.

―Hanjin have also been in talks with bondholders to persuade them to participate in the creditor-led restructuring plan‖204. Come si percepisce, tutte le vie sono state intraprese al

fine di poter ricevere l’aiuto tanto sperato dai maggiori creditori della Compagnia. Tuttavia, la principale richiesta pervenuta al management della società fu quello di una rinegoziazione rapida dei tassi di noleggio delle imbarcazioni. Come è possibile constatare nelle tabelle proposte nel Capitolo 2, la Hanjin Shipping possiede circa il 40% della propria flotta mentre il 60% è noleggiato da diversi owners. Il risultato è una spesa per noleggi davvero alta, tenendo conto soprattutto che molti canoni erano stati contrattati in un epoca precedente, nella quale il settore marittimo versava in acque decisamente più rosee.

Quello a cui mirava l’armatore sudcoreano era una stretta negoziazione ―with local and

financial companies in an effort to delay the repayment of its KRW 2.5 trillion (USD 2.16 billion) debt by up to three years as it struggles to boost liquidity‖205. Una richiesta non

certo esigua e che ha incontrato fin da subito le perplessità dei maggiori creditori, i quali in cambio chiesero una riduzione tra il 20% e il 30% dei costi derivanti dal noleggio.

Hanjin nei mesi successivi cercò di abbassare le pretese da parte delle circa 22 compagnie noleggiatrici2 06 sebbene le dichiarazioni del CEO di Seaspan, uno dei maggiori owners con

cui Hanjin intratteneva rapporti, dichiarava che ―We do not accept any rate cut, we have

never done it. We won‘t tolerate a contract re-negotiation. Any call for rate cut is illegal by international laws‖207. Tali dichiarazioni non lasciavano di certo presagire una buona

chiusura delle negoziazioni, le quali erano di fondamentale importanza dato che ―Danaos

Corp., Navios Maritime Partners LP and Seaspan Corp, three major shipowners of

203

In-Soo Nam; Hanjin Shipping Asks Creditor to Restructure Debt; Wall Street Journal del 25 Aprile 2016

204

Nikita Mathur e Kyunghee Park; Hyundai Merchant Falls on Concern of Share Dilution in Debt Swap ; Bloomberg.com dell’8 Giugno 2016

205

Hanjin Shipping Still in Talks on Charter Rate Cuts ; Worldmaritimenews.com del 15 Luglio 2016

206

Vedi articolo Hanjin Shipping to Sell Vietnamese Terminal Stake; Worldmaritimenews.com del 12 Luglio 2016

207

130

Hanjin‘ ships, have a combined exposure of more than $1 billion to the Korean shipper‖208.

Esposizioni enormi che compromettevano ancor più la situazione della Compagnia. Il fatto di noleggiare la maggior parte delle imbarcazioni presuppone inoltre un livello di break even point decisamente più alto rispetto alla situazione in cui i vascelli sono di proprietà. In una situazione, però, nella quale il vettore fatica già di per sé a coprire i costi del carburante (dato che perde in media oltre 100$ a container), dover sostenere canoni di noleggio fuori mercato conduce nel baratro la società. Questa la motivazione alla base delle richieste da parte dei creditori. Quest’ultimi inoltre avevano richiesto alla compagine navale di sistemare la situazione di cassa, al fine di poter adempiere in modo esaustivo e rapido alle obbligazioni che si presentano nel corso della normale attività. La precisa richiesta fu di raggiungere una somma prossima ai 700-900 miliardi di Won sebbene la società in più riprese ribadì di poter recuperare fino a 400 miliardi mediante la vendita dei propri asset. Una somma non sufficiente per poter risanare la società e per poter ricevere il pacchetto di aiuti tanto sperato. Hanjin si avviò così verso la richiesta di amministrazione controllata, pervenuta alla Corte Centrale di Seoul il 31 Agosto 2016.

Dato il fallimento del self-rescue plan, l’unica alternativa plausibile rimaneva l’affidamento della società a degli amministratori i quali avrebbero cercato di risanare la Compagnia e poterla così rilanciare nel mercato internazionale. Il procedimento di amministrazione controllata infatti consiste in un programma designato per salvare società con evidenti lacune di liquidità. Una volta realizzato il programma, l’impresa è sottoposta a direzione di una o più terze persone designate dalla Corte e tutti i suoi debiti sono “congelati”. Questo schema è solitamente intrapreso da creditori bancari, i quali mirano a ristrutturare temporaneamente il debito dell’impresa a condizione che la compagnia adotti piani di salvataggio interni2 09. Fondamentalmente dunque l’attività aziendale è gestita da

amministratori esterni al management aziendale, i quali sono scelti dalla Corte distrettuale di Seoul. Durante la procedura i debiti della società sono tutelati, vale a dire che gli amministratori hanno l’obiettivo di liquidare gli asset per coprire l’esposizione debitoria della società e per eventualmente restituire allo chairman una realtà più solida e sana finanziariamente. Questa procedura, infatti, è adottata per quelle imprese che hanno

208

Paris Costas e In-Soo Nam; Hanjin Shipping Bankruptcy Unlikely to Ease Glut of Vessels ; Wall Street Journal del 3 Settembre 2016

209

“Court receivership is a program designed to save cash-strapped but viable firms. Once under the program, a firm is managed by a third person designated by the court and all of its debts are frozen. This scheme is a creditor banks - initiated program to reschedule debts of temporarily cash-dry firms in exchange for self-rescue efforts”. Kim Jae- kyoung; Koreatimes.co.kr del 23 Maggio 2017

131

qualche fondata speranza di ripresa. La durata massima della procedura dipende da legislazione a legislazione, sebbene in tutte risulta basilare l’accettazione da parte dei creditori. I commissari scelti dalla corte, oltre a gestire la società, devono solitamente fare rapporto periodico al tribunale di riferimento sull’andamento complessivo della procedura. Questo procedimento non ha funzione dedicata di protezione da qualsiasi altra procedura concorsuale bensì identifica la prima scelta da adottare per quelle imprese in estrema difficoltà ma con possibilità di risanamento. Soltanto qualora l’insolvenza sia totale e venga riconosciuta anche dal Tribunale di riferimento, si procederà per il fallimento e successiva liquidazione. La scelta di adottare tale procedimento è stata graduale ed è stata avviata nel momento in cui tutte le misure intraprese sono risultate insufficienti. Ciò nonostante, qualche speranza su una possibile ripresa e su un ridimensionamento societario erano ancora presenti.

Nel 2016, infatti, nonostante il prodigarsi della società verso una stabilizzazione complessiva, erano state riportate perdite semestrali di 473 miliardi di Won in confronto agli utili di 127.1 miliardi nella prima metà del 20152 1 0. Una situazione inaccettabile per i

creditori i quali, capeggiati dalla KDB, affermarono che ―ogni dollaro adesso finirebbe solo

per ripagare i debiti che la compagnia ha accumulato e non per imprimere la svolta che avevamo chiesto‖211. È importante poi ricordare come non solo i creditori abbiano rifiutato

il sostegno alla traballante Compagnia ma lo stesso gruppo di appartenenza non si espose nei suoi confronti in quanto ―the Hanjin group doesn‘t want to support the shipping arm

any further at the risk of their other businesses‖212.

Un contesto davvero critico che faticava a scorgere anche solo un piccolo spiraglio di luce. Il CEO della KDB addirittura sostenne che ―the shipping company‘s plans fall short of

requirements for creditors to provide help. The company may still need 1 trillion won ($893 million) to 1.3 trillion won in cash even after it agreed on charter-rate adjustments with shipowners and extended the maturities of some loans‖213.

È comprensibile come anche qualora il piano di ristrutturazione fosse andato a buon fine, nulla sarebbe stato assicurato dato che la necessità di cassa della Compagnia era davvero smisurata se confrontata con le sue possibilità economico-finanziarie del momento.

210

Vedi articolo Report: Hanjin Shipping Submits New Self-Rescue Plan; Worldmaritimenews.com del 26 Agosto 2016

211

I creditori rifiutano il piano di salvataggio, Hanjin verso il fallimento; Themeditelegraph.com del 30 Agosto 2016

212

Kyunghee Park e Christian Wienberg ; Korea’s Hanjin Shipping Becomes Symbol of Industry in Pain; Bloomberg.com del 30 Agosto 2016

213

Sohee Kim e Kyunghee Park; Hanjin Shipping Lenders Reject Revamp Plans as Insufficient; Bloomberg.com del 30 Agosto 2016

132

Come conseguenza della complessiva congiuntura della Hanjin Shipping, anche la quotazione in Borsa nell’indice KOSPI ne ha risentito pesantemente. Il 30 Agosto, giorno nel quale i creditori hanno rifiutato la ristrutturazione del debito, le azioni sono crollate del 24%, da 1635 a 1240 Won nel giro di una sola giornata. Il picco più basso dal Dicembre 2009. Il grafico sotto riportato fotografa la situazione del titolo Hanjin dal momento in cui è stata richiesto il piano di ristrutturazione del debito il 25 Aprile 2016.

Il grafico ripropone le quotazioni giornaliere del titolo a partire dal 22 Aprile 2016 fino al 2 Febbraio 2017. Ciò che si vuole evidenziare è la forte caduta del titolo in seguito al 22 Aprile, giorno nel quale esso quotava 2605 Won per poi precipitare a 1825 Won il 25 Aprile, una perdita di quasi il 30%. I mesi successivi sono caratterizzati da un forte altalenarsi di prezzi che degenerano poi appunto il 30 Agosto. Al giorno di richiesta di amministrazione controllata il valore di mercato di Hanjin era di 334 miliardi di Won, il 66% in meno rispetto l’inizio del 2016.

È in tale precaria situazione che si svolge tutto il successivo processo di salvataggio della Hanjin Shipping.

Fonte Dati: Investing.com

Nei primi giorni di Settembre la società, in seguito alla richiesta di amministrazione controllata del 31 Agosto, ha richiesto protezione fallimentare alla Corte distrettuale di Seoul e alla Corte USA di Newark (New Jersey). Lo scopo era evitare il sequestro dei propri

0 500 1000 1500 2000 2500 3000

Hanjin Shipping

Hanjin Shipping

133

asset sparsi per il mondo e proteggere il più possibile tutti i propri creditori affinché il processo di liquidazione avvenisse in modo corretto. È da evidenziare comunque come la decisione di procedere alle richieste di amministrazione controllata e di protezione dei propri asset miravano ad abbattere i rischi di probabili complicazioni, in quanto

inizialmente l’eventualità di completo fallimento non era ancora contemplata.

Nel prossimo paragrafo si indicheranno quale sono le principali azioni messe in atto dalla Hanjin Shipping durante la crisi. Quel che si prospetta è senza dubbio una situazione critica in tutti i segmenti societari, nei quali difficilmente è intravedibile una possibile svolta decisiva. Come sostengono due analisti di Bloomberg, infatti, ―South Korea's largest

container-shipping company filing for court receivership has shades of good, traces of bad, and dollops of ugly‖214. Insomma di certo non un contesto piacevole e che già ad

Agosto faceva presagire quel che sarebbe poi successo solo pochi mesi dopo.

214

134

4.2 Modus operandi della società e del Gruppo Hanjin nel