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L’accelerazione per la digitalizzazione del sistema bancario

CAPITOLO 2 L’ITALIA E IL LENTO CAMMINO

2.1. IL DIGITAL TRANSFORMATION

2.1.2. L’accelerazione per la digitalizzazione del sistema bancario

Sono diverse le leve su cui si può agire per promuovere un’accelerazione del processo di digitalizzazione del sistema bancario. In particolare esistono tre fattori esogeni:

Figura 9 - I FATTORI ESOGENI DELLA DIGITALIZZAZIONE DEL SETTORE BANCARIO

Fonte: Commissione Europea ed Eurostat79

1. Il livello di digitalizzazione del Sistema Paese e della Pubblica

Amministrazione. Nel recepimento degli obiettivi che l’Agenda Digitale stabiliva a livello europeo, l’Italia si colloca nel gruppo di Paesi a bassa performance. Per quanto il Paese abbia migliorato il proprio posizionamento negli ultimi anni, resta ancora sotto la media europea, evidenziando particolari divari con riferimento alle infrastrutture digitali, al livello di digitalizzazione della P.A. e alle competenze digitali della popolazione. Il ritardo sul fronte

77 Nannipieri L., La dimensione costituzionale del digital divide, febbraio 2016.

78 Presidenza del Consiglio dei Ministri, strategia per la crescita digitale 2014 - 2020, giugno 2016. 79 The European House - Ambrosetti su dati Commissione Europea ed Eurostat, 2015.

digitale è trasversale ai cittadini, alla popolazione e alle imprese. Gli indicatori di tale situazione sono molteplici.

Figura 10 – IL POSIZIONAMENTO DELL’ITALIA SULL’AGENDA: CONFRONTO CON GLI ALTRI PAESI DELL’UNIONE EUROPEA

Fonte: Commissione Europea ed Eurostat, 201580

2. Il livello di alfabetizzazione digitale della popolazione.

Il divario dell’Italia sul fronte della “società digitale” è evidente se si considera la quota di cittadini tra i 16 e i 74 anni che non hanno mai utilizzato Internet: circa 1/3 della popolazione, rispetto al 18% dei Paesi europei.

Figura 11 – PERCENTUALE DI CITTADINI CHE NON HANNO MAI UTILIZZATO INTERNET: CONFRONTO TRA ITALIA E UE

Fonte: Commissione Europea ed Eurostat, 201581

Il 60% della popolazione italiana ha competenze digitali inadeguate, solo il 15% del totale ha competenze al di sopra del livello base. Questo ha effetto in primis sulla “alfabetizzazione digitale” della forza lavoro. La Commissione Europea sui progressi dell’Agenda Digitale, ha riscontrato che in Italia circa la metà degli occupati ha competenze digitali inadeguate. È evidente un disallineamento

80 The European House - Ambrosetti su dati Commissione Europea ed Eurostat, 2015. 81 The European House - Ambrosetti su dati Commissione Europea ed Eurostat, 2015.

rispetto agli obiettivi di sviluppo digitale del sistema bancario e dell’intera struttura economico-produttiva del Paese82.

Figura 12 – COMPETENZE DIGITALI NELLA POPOLAZIONE DELL’UE

Fonte: Commissione Europea ed Eurostat, 201583

Figura 13 – COMPETENZE DIGITALI DELLA FORZA LAVORO EUROPEA

Fonte: Commissione Europea ed Eurostat, 201584

Il basso livello di alfabetizzazione digitale della popolazione italiana è un fattore di freno sostanziale. Le banche possono svolgere un ruolo fondamentale nello stimolare un cambiamento nei comportamenti dei propri clienti, rendendoli maggiormente consapevoli delle opportunità legate alla digitalizzazione.

Per contribuire all’educazione digitale dei clienti, le banche italiane85 potrebbero agire su più fronti:

- Sulla previsione di schemi di incentivazione all’utilizzo delle tecnologie, come la riduzione delle commissioni applicate ad alcuni servizi digitali;

- Sui sistemi premiali sulle operazioni effettuate tramite il canale on-line;

- Sull’attivazione di piattaforme condivise e co-produzione, anche tramite social in modo da offrire la possibilità di idee originali e innovative;

82 The connected Banking Report, Executive sommary, Opportunità emergenti l’innovazione digitale, The Euripean House – Ambrosetti, 2015.

83 The European House - Ambrosetti su dati Commissione Europea ed Eurostat, 2015. 84 The European House - Ambrosetti su dati Commissione Europea ed Eurostat, 2015.

- Sull’installazione di luoghi digitali evoluti, in modo da integrare una vasta gamma di funzionalità evolute;

- Sulla collaborazione con un network di start-up in ambito fintech per promuovere la digitalizzazione del settore e sviluppare in commercio prodotti rispondenti alle necessità della clientela, andando ad alimentare un ecosistema digitale.

Queste iniziative possono permettere alle banche di riqualificare il rapporto con la clientela rendendola maggiormente preparata sui servizi bancari disponibili attraverso nuove tecnologie e di raggiungere le fasce di popolazione meno digitalizzate, anche con il lancio di apposite campagne informative.

3. Una normativa semplice e incentivante l’uso delle nuove tecnologie, sistema regolamentare “digital friendly”.

L’innovazione e la digitalizzazione sono legati ad un quadro normativo– regolamentare che può essere incentivante o frenante. Attualmente l’obiettivo deve essere la creazione di un sistema normativo che favorisca la digitalizzazione tra soggetti, come la P.A., le aziende, i cittadini e/o clienti. I principi guida dovrebbero essere: garanzia, protezione, flessibilità e semplicità. Si tratta di un profondo cambiamento delle logiche tradizionali, che a livello bancario, sono rilevanti. L’Italia ha dato prova di essere in grado di produrre regolamentazioni di alta qualità. È importante che venga ricomposto il quadro normativo complessivo e il riallineamento in termini di uniformità di logiche e direzione delle diverse normative emesse dai vari soggetti che su di esse intervengono86.

L’evoluzione si pone sfide epocali per i regolatori, a livello nazionale e sovra- nazionale. Internet e le nuove tecnologie della comunicazione aprono campi totalmente nuovi e nel frattempo, rendono evidenti norme e regolamenti spesso rigidi e non più al passo con la realtà contemporanea, in particolare rispetto alle punte avanzate di servizi, applicazioni e utilizzi. Occorre una forte innovazione e aggiornamento su tutti i livelli, promuovendo, con riferimento alle normative rilevanti per l’innovazione digitale, un quadro moderno e non frenante.

86 The connected Banking Report, Executive sommary, Opportunità emergenti l’innovazione digitale, The Euripean House – Ambrosetti, 2015.

La Commissione Europea ha più volte evidenziato come lo sviluppo dell’economia digitale nell’Unione Europea, negli ultimi anni sia stato meno rapido ed efficiente rispetto all’evoluzione avuta negli Stati Uniti, questo anche a causa di un quadro normativo–regolamentare. La necessità di un salto di qualità e velocità di azione è urgente. Su tutti questi elementi l’Italia è in ritardo87. Questo penalizza il Paese e le potenzialità di sviluppo delle banche, come se fossimo all’interno di un circolo vizioso. Una bassa domanda di servizi digitali evoluti, le difficoltà di integrazione delle basi dati e dello scambio di informazioni digitali, le normative che ostacolano nei fatti l’innovazione, costituiscono un “ecosistema” sfavorevole alla compiuta e rapida transizione digitale e al pieno apprezzamento dei suoi benefici88.