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L’offerta turistica in provincia di Pescara

Nel documento Fabrizio Ferrari e Barbara Grugnale (pagine 60-68)

La provincia di Pescara (Barbara Grugnale)

2. L’offerta turistica in provincia di Pescara

2.1 La capacità ricettiva della provincia di Pescara.

Il settore alberghiero nella provincia di Pescara si colloca al terzo posto per numero dei posti letto all’interno della Regione, potendo contare su 8.639 letti; il settore extra-alberghiero sembrerebbe scarsamente sviluppato, e quello esistente è per lo più costituito da alloggi di natura agro-turistico, con una capacità complessiva quasi irrilevante e pari a 395 posti-letto distribuiti all’interno di soli 11 esercizi, a cui aggiungiamo una quota ancora più irrisoria di alloggi in affitto (appena 162 posti letto), mentre sono del tutto assenti i campeggi e i villaggi turistici. (Fig. 21).

162 395 8639 85 Alberghi Alloggi in affitto Alloggi agro-turistici Altre strutture ricettive

Figura 21. La capacità ricettiva della provincia di Pescara (in termini di posti letto disponibili) Anno 2001.

(Fonte: elaborazione su dati ISTAT).

Da ciò si evince la scarsa presenza all’interno della provincia pescarese di esercizi cosiddetti complementari. Se poi concentriamo la nostra attenzione sulla localizzazione dei posti-letto alberghieri (Fig. 22), ci accorgiamo che su un totale di 8.639 posti-letto, ben 4.228 si trovano nella ridente cittadina costiera di Montesilvano (48,94 % del totale provinciale), 1.777 si collocano a Pescara (20,57 % del totale provinciale), 1.013 a Caramanico Terme (11,73 % del totale provinciale) e 769 a Città Sant’Angelo (8,90 % del totale provinciale).

E’ evidente, a questo punto, l’elevata concentrazione di offerta di posti letto alberghiero lungo la costa, quasi a formare un continuum grazie ai comuni suddetti di Pescara, Montesilvano e Città Sant’Angelo.

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4.300

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2.150 ( ( 430

Figura 22. Distribuzione territoriale per comune dei posti-letto alberghieri nella provincia di Pescara (Anno 2001).

(Fonte: elaborazione su dati ISTAT).

Per ciò che attiene invece, l’offerta ricettiva extra-alberghiera (Fig. 23), che come già precedentemente detto è costituita quasi esclusivamente dalla presenza di strutture agro-turistici, i centri principali risultano essere Penne (che con 6 agri-turismi riesce a garantire 49 posti letto), Loreto Aprutino (che con 4 agri-turismi riesce a garantire 45 posti letto), Caramanico (che con 4 agri-turismi riesce a garantire 37 posti letto), e Sant’Eufemia (che con 1 solo agri-turismo riesce a garantire ben 100 posti letto).

Nel caso delle strutture extra-alberghiere si nota una maggiore dispersione territoriale rispetto a quelle alberghiere nella Provincia di Pescara.

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160

(

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80 ( ( 16

Figura 23. Distribuzione territoriale dei posti letto extra-alberghieri nella provincia di Pescara (Anno 2001).

(Fonte: elaborazione su dati ISTAT).

2.2 La qualità delle infrastrutture alberghiere in povincia di Pescara.

Esaminando la qualità delle strutture alberghiere in povincia di Pescara, come indicatore più generale della qualità del settore ricettivo in tale contesto territoriale, esso si colloca al terzo posto in Abruzzo (con un valore complessivo di 204,49 sul totale regionale pari a 1000), con una prevalenza di esercizi a 3 stelle (4.900 posti letto, pari al 56,72 % del totale), e con una sufficiente dotazione di strutture a 4 stelle (2.733 posti-letto, pari al 31,64 % del totale), superiore, quest’ultima, alla capacità di alloggio degli alberghi a 1 e 2 stelle (che complessivamente possono contare su 1.006 posti letto).

Nella povincia di Pescara si è assistito nell’ultimo decennio 1991 - 2001, a un discreto aumento del numero di alberghi a 3 stelle: infatti, nel 1991 se ne contavano 29, mentre nel 2001 se ne contano ben 48. L’aumento nel numero degli esercizi alberghieri esistenti non ha generato, tuttavia, un concomitante incremento anche del numero dei posti letto, anzi, al contrario, nel medesimo periodo si assiste addirittura ad una contrazione degli stessi, che da 4.368 nel 1991 passano a 4.106 nel 2001.

Nel medesimo periodo si è avuto anche un relativo incremento nel numero di strutture alberghiere a 4 stelle, che da 5 esistenti nel 1991 sono diventate 13 nel 2001, e anche dei relativi posti letto (passati da 1.029 a 2.159).

Il suddetto aumento del numero degli esercizi a 3 e a 4 stelle ha generato una contrazione di quelli a 1 e 2 stelle, in seguito anche ad un processo di trasformazione che molte di queste hanno subito, migliorando le proprie strutture e divenendo quindi essi stessi alberghi di categoria più elevata, e pertanto aver contribuito essi stessi all’incremento del numero degli esercizi di categoria più elevata, ossia a 3 e 4 stelle. Infatti, per quanto riguarda quelli a 1 stella, gli stessi sono passati da 27 nel 1991 a 17 nel 2001, con relativi posti letto passati da 670 a 427, mentre quelli a 2 stelle da 22 a 15 e da 1322 a 555 posti letto.

Relativamente agli esercizi a 5 stelle, purtroppo, seppure la situazione si va evolvendo nell’ultima fase temporale, c’è da dire che nel 1991 non esistevano affatto, mentre nel 2001 ne ritroviamo appena uno che dispone di 34 camere e 68 posti letto

In definitiva possiamo dire che la Provincia di Pescara cerca di allinearsi a quelli che sono gli standard nazionali, per salvaguardare e accrescere la propria posizione all’interno dello scenario turistico generale, tentando di riuscire a sfruttare al meglio le potenzialità insiste nelle proprie bellezze naturali, artistiche - architettoniche, la varietà e vastità dei paesaggi offerti, le diverse tipologie di turismo offerte, che spaziano dal balneare al montano, dal religioso a quello d’affari,…

A livello comunale l’indice di qualità sintetico (Fig. 24) presenta il suo valore massimo nella località di Montesilvano (100,11), mentre altri centri particolarmente attrattivi nel settore turistico sono Pescara e quelli più modesti di Caramanico Terme e Città Sant’Angelo.

0 10 20

Chilometri

Indice di attrattività

(classi per interruzione naturale)

100,11

da 47,23 a 100,11 da 12,83 a 47,23 da 0,14 a 12,83 senza strutture

Figura 24. Indice sintetico della qualità degli alberghi nella provincia di Pescara (Anno 2001).

2.3 La densità delle infrastrutture turistiche in provincia di Pescara.

La provincia di Pescara, con i suoi 1.224,67 kmq di estensione, risulta essere la più esigua provincia abruzzese in termini fisici (con l’11,35 % del totale regionale); i suoi 9.281 posti-letto, in gran parte alberghieri come precedentemente evidenziato, risultano distribuiti in ragione di 7,58 posti-letto per kmq, un dato di poco inferiore alla già modesta media regionale.

Tale dato viene comunque ad essere giustificato dal fatto che tredici comuni, per un totale di 304,52 kmq, pari al 24,87 % della provincia è totalmente privo di infrastrutture ricettive; si verificano, però, casi di forte densità territoriale del turismo in alcune località, in particolare a Montesilvano, Pescara e, in misura molto meno marcata, a Caramanico Terme e Città Sant’Angelo (Fig. 25). 0 Chilometri 10 20 Letti per kmq da 100,00 a 181,62 da 50,00 a 100,00 da 25,00 a 50,00 da 8,80 a 25,00 da 0,01 a 8,80 senza strutture

Figura 25. La densità territoriale del turismo in provincia di Pescara (numero di letti totali a disposizione per kmq).

(Fonte: elaborazione su dati ISTAT e Regione Abruzzo).

Per quanto riguarda il centro di Montesilvano, esso è l’unico in provincia di Pescara a denotare una densità territoriale del turismo superiore a 100, avendo 181,62 posti-letto per kmq; pur non potendo configurarsi una pressione paragonabile a quella di gran parte della costiera teramana, tale valore risulta comunque considerevole, dato che esso deriva da un processo continuo e non ancora concluso di infrastrutturazione alberghiera di grandi dimensioni, mentre vengono praticamente del tutto trascurate le altre tipologie ricettive.

Una situazione migliore si ha invece a Pescara, dove l’indice di densità turistica raggiunge i 53,99 posti-letto per kmq, sebbene bisogna evidenziare che la pressione turistica si va ad inserire in un contesto fortemente urbanizzato e dove la concorrenza nell’uso del suolo tra popolazione residente e settore turistico non permette una marcata espansione del secondo; perciò la densità territoriale raggiunta si deve considerare molto rilevante in un ambiente urbano in rapido sviluppo come quello della località capoluogo.

Al di là di questi due comuni non si evidenziano valori significativi dell’indice di densità territoriale del turismo, con la parziale eccezione dei centri di Città Sant’Angelo (13,08 letti per kmq) e di Caramanico Terme (13,86 letti per kmq).

Entrambi questi comuni presentano una tipologia peculiare di turismo in rapporto al proprio territorio: il primo, pur essendo una località balneare di saldatura tra la fascia costiera teramana e i grandi comuni di Pescara e Montesilvano, non riesce ad esprimere un valore ancora rilevante nel tasso di densità del turismo, ma il motivo risiede nel fatto che esso è in realtà solo marginalmente costiero, mentre gran parte del proprio territorio si sviluppa verso l’interno, cosicché Città Sant’Angelo svolge un ruolo esclusivamente di supporto rispetto ai centri balneari maggiori; Caramanico Terme deve invece, proprio alle caratteristiche fisiche del suo territorio (presenza di acque minerali e di aree protette rilevanti dal punto di vista naturalistico) la propria attrattività, tanto da considerarsi l’unica località turistica nell’interno della provincia pescarese.

Nel resto della provincia appare ancora poco sfruttato il territorio fisico a scopi turistici, pur non essendoci particolari vincoli orografici allo sviluppo di tale settore; sembra importante allora l’analisi del tasso di funzione turistica per esaminare in quali casi sorgano vincoli di natura demografica per la crescita del turismo.

La popolazione residente in provincia di Pescara al censimento del 2001 risulta essere pari a 295.481 unità (ossia il 23,41 % del totale regionale), con un incremento del 2,05 % rispetto alla rilevazione censuaria precedente; il tasso di funzione turistica, calcolato per l’intera provincia, vede nel 2001 un dato di 31,41 posti-letto ogni mille residenti, dato evidentemente molto modesto, che testimonia una scarsa propensione verso il turismo del territorio pescarese.

In realtà, pur differenziandosi tale indice in maniera marcata a seconda delle località, non si evidenziano casi di eccessiva pressione del turismo (Fig. 26); questo dato, letto congiuntamente con quello della densità territoriale, offre un’immagine della Provincia come di un territorio in grado di assorbire una maggiore infrastrutturazione turistica, in specie in quei centri collinari intermedi tra quelli montani e pedemontani (in declino demografico più o

meno marcato) e quelli litoranei (eccessivamente urbanizzati e perciò limitati probabilmente nella loro espansione dell’offerta ricettiva).

0 10 20

Chilometri

Letti per 1.000 residenti da 500,00 a 1.000,00 da 100,00 a 500,00 da 75,21 a 100,00 da 0,01 a 75,21 senza strutture

Figura 26. Il tasso di funzione turistica in provincia di Pescara (numero di letti totali a disposizione per 1000 residenti).

(Fonte: elaborazione su dati ISTAT e Regione Abruzzo).

Per quanto riguarda il dettaglio comunale, bisogna innanzitutto notare che i tassi di funzione turistica maggiori si riscontrano nei centri della Maiella pescarese: il piccolo centro di Sant’Eufemia a Maiella ottiene il valore più elevato della provincia (ossia 589,04 letti ogni mille residenti), mentre Caramanico Terme registra un valore leggermente inferiore (pari a 553,09).

Entrambi questi comuni risultano in una fase di contrazione demografica, più marcata per Sant’Eufemia a Maiella (- 10,10 % nel periodo 1991-2001), ma piuttosto evidente anche nel caso di Caramanico Terme (- 4,25 %); quest’area, dunque, pur essendo il secondo polo turistico della provincia dopo la fascia litoranea (e il primo ad essersi sviluppato in senso temporale), non riesce a produrre stimoli sociali ed economici sufficienti per arginare l’esodo migrativo, cosicché si può affermare che tale territorio è largamente sottoutilizzato rispetto alle proprie potenzialità.

Nella fascia di attenzione del tasso di funzione turistica (compreso tra i 100 e i 500 posti-letto ogni mille residenti) si inseriscono due località (Montesilvano e Serramonacesca), che hanno comunque traiettorie di sviluppo economico e sociale completamente differenti: si è già ampiamente scritto di Montesilvano, primo comune di offerta turistica ricettiva nella

provincia, che vede un notevole rafforzamento della propria compagine demografica nel periodo 1991-2001, tanto che la pur rilevante offerta ricettiva non riesce comunque a far rimarcare un elevato tasso di funzione turistica (pari nel 2001 a 104,37); Serramonacesca, al contrario, è un piccolo centro pedemontano con un unico esercizio ricettivo di tipo alberghiero di medie dimensioni, ma il forte spopolamento (pari al - 13,67 %) ha determinato un valore molto elevato (100,16 letti per 1.000 residenti) dell’indice di funzione turistica.

Tutti gli altri comuni della provincia di Pescara, compreso il capoluogo, mostrano valori del tasso di funzione turistica sensibilmente inferiori al valore medio regionale, ma spesso anche a quello nazionale, di poco inferiore al primo.

Sembra dunque che la popolazione residente nella provincia di Pescara risulti poco incline all’impiego nel settore turistico e che perciò esso non sembra essere, nell’immediato futuro, un settore strategico per lo sviluppo di tale territorio.

Al buon andamento demografico registrato nell’ultimo decennio, infatti, non sembra accompagnarsi un altrettanto marcato sviluppo dell’offerta ricettiva; in particolare, la provincia risulta carente, come già evidenziato, proprio della componente extra-alberghiera, la quale sembra adatta per radicarsi proprio nelle aree ancora marcatamente agricole della fascia collinare pescarese in modo da creare un sistema agro-turistico complesso.

Nel documento Fabrizio Ferrari e Barbara Grugnale (pagine 60-68)