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L’offerta turistica in provincia di Teramo

Nel documento Fabrizio Ferrari e Barbara Grugnale (pagine 44-52)

La provincia di Teramo (Barbara Grugnale)

2. L’offerta turistica in provincia di Teramo

2.1 La capacità ricettiva della provincia di Teramo.

Il settore alberghiero nella provincia di Teramo è attualmente (dati riferiti all’anno 2001) il primo per numero di posti-letto in Abruzzo, potendo contare su 17.818 letti (ossia circa 62 ogni mille residenti); il settore extra-alberghiero (o complementare) si fonda per la gran parte sui campeggi, con una capacità ricettiva pari a ben 25.355 posti letto, distribuiti all’interno di 34 esercizi, a cui si devono aggiungere la discreta presenza di agriturismi, che riescono a garantire, in 108 esercizi, posti-letto per 1052 persone, a cui seguono gli alloggi in affitto che in 28 strutture assicurano 616 posti letto; mentre le restanti strutture, appartenenti a quelle complementari, quali gli ostelli, le case per ferie, i rifugi alpini ed altri, assicurano all’incirca 795 posti letto in poco più di 15 strutture. (Fig. 11)

La provincia teramana, a differenza delle altre Province abruzzesi, fa registrare dunque, una discreta presenza anche di strutture complementari, soprattutto quella relativa ai campeggi, che da soli assicurano posti letto per ben 25.355 ospiti, cifra di molto superiore a quella garantita dalle strutture alberghiere, pari a 17.818. Per cui certamente un punto di forza del turismo teramano è da ricercare nella presenza di questa tipologia di turismo, chiamato se si vuole “turismo verde” o “turismo naturalistico-ambientale”, che, in quanto tale, garantisce un contatto più diretto con la natura e con le sue bellezze, attraverso diverse tipologie di attività ed esso collegato come, le escursioni, sia marine che montane, passeggiate in

mountain bike o trekking, attraverso l’organizzazione di percorsi eno-gastronomici (come avviene solitamente nelle sagre),…

1027 795 25355 17818 607 Alberghi

Campeggi e villaggi turistici Alloggi in affitto

Alloggi agro-turistici Altre strutture ricettive

Figura 11. La capacità ricettiva della provincia di Teramo (in termini di posti letto disponibili) nell’anno 2001.

(Fonte: elaborazione su dati ISTAT).

Passando poi ad esaminare la distribuzione territoriale dei posti letto alberghieri (Fig. 12) si ha che i centri di maggior rilievo sono Alba Adriatica con 3.083 posti letto in 53 esercizi e 1.641 camere, Silvi con 2.629 posti letto in 27 esercizi e 1.370 camere, Giulianova con 2213 posti letto in 33 esercizi e 1.168 camere e Tortoreto con 2.033 posti letto 993 camere e 32 esercizi.

Tali dati, relativi alla distribuzione territoriale dei posti letto alberghieri, rispecchiano chiaramente l’importanza acquisita dalle principali località di rilevanza amministrativa e turistica della costa teramana; mentre quelle nevralgiche, nelle quali si trovano localizzati la gran parte dei campeggi e villaggi turistici, che risultano discretamente presenti sul territorio teramano, sono Roseto degli Abruzzi, che vanta 10 strutture e 7.328 posti letto, Giulianova con 7 strutture e 3.892 posti letto e Martinsicuro con 5 strutture e 3.796 posti letto (Fig. 13).

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3.100

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1.550 ( ( 310

Figura 12. Distribuzione territoriale dei posti-letto alberghieri nella provincia di Teramo (Anno 2001).

(Fonte: elaborazione su dati ISTAT).

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7.600

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3.800 ( ( 760

Figura 13. Distribuzione territoriale dei posti letto extra-alberghieri nella provincia di Teramo (anno 2001).

(Fonte: elaborazione su dati ISTAT).

2.2 La qualità delle infrastrutture alberghiere in provincia di Teramo.

Esaminando la qualità delle strutture alberghiere in provincia di Teramo, si nota che essa si colloca al primo posto in Abruzzo (con un valore complessivo di 381,42 sul totale regionale pari a 1000), con una marcata prevalenza di esercizi a 3 stelle (10.037 posti letto, pari al 58,24 % del totale, in 128 strutture), e con una discreta dotazione di strutture a 4 stelle (2.722 posti

letto, pari al 15,28 % del totale, in sole 17 strutture) e con una sufficiente dotazione ancora di alberghi a 2 stelle, che garantiscono ben 2.258 posti letto con 58 strutture, e alberghi a 1 stella, che assicurano 2.159 posti letto in 92 strutture. Infine, anche nella provincia teramana, si riesce a ravvisare la presenza di un unico albergo a 5 stelle, che presenta però la maggiore capacità ricettiva rispetto alle restanti Province abruzzesi nelle quali esiste, e per la precisione 284 posti letto, contro 68 della Provincia pescarese e 34 di quella aquilana.

Se si vuole analizzare nel dettaglio l’evoluzione avutasi nel settore alberghiero nella provincia teramana nell’ultimo decennio, ossia 1991-2001, si nota certamente un netto aumento del numero dei posti letto all’interno delle strutture alberghiere a 3, 4 e 5 stelle, che rispettivamente hanno fatto registrare un aumento, in termini di posti letto, da 9.124 a 10.037, da 1.633 a 2.722 e da nessun posto letto esistente a 284; per contro, seppure detengono ancora, come già scritto, un discreto mercato, gli alberghi a 1 e 2 stelle, hanno visto diminuire i posti letto dagli stessi garantiti, passati rispettivamente da 2.572 nel 1991, per quelli a 1 stella a 2.159 nel 2001, e da 3.024 nel 1991, per quelli a 2 stelle, a 2.258 nel 2001.

A livello di distribuzione territoriale, si denotano, come principali centri localizzatori degli esercizi alberghieri a 3 stelle, Alba Adriatica, che vanta 25 esercizi e 2.110 posti letto, Pineto, che ne vanta 20, garantendo 1.351 posti letto, Martinsicuro, che ne vanta 16 e 1.244 posti letto, Tortoreto, che ne vanta ugualmente 16 e 1.188 posti letto, cosi come Roseto degli Abruzzi, che riesce a garantire 1.122 posti letto, e poi Giulianova, con 15 esercizi e 1.143 posti letto.

Per quanto riguarda gli esercizi alberghieri a 4 stelle, si ha che il principale centro in cui vi si localizzano è Silvi con 5 esercizi e 1.272 posti letto, seguito da Giulianova con 3 esercizi e 619 posti letto, e Pineto con 2 esercizi e 156 posti letto.

Per gli alberghi a 1 stella il centro principale coincide anche in questo caso, con Alba Adriatica, in cui se ne ravvisano 19 con 534 posti letto, seguito da Roseto degli Abruzzi, con 15 esercizi e 295 posti letto. Per gli esercizi a 2 stelle, due centri Giulianova e Roseto degli Abruzzi garantiscono il medesimo numero di esercizi, con, rispettivamente, 347 e 332 posti letto, seguiti da Tortoreto, Pineto e Alba Adriatica, che ne hanno 7 e rispettivamente 366, 244 e 251 posti letto (Fig. 14).

0 10 20

Chilometri

Indice di attrattività

(classi per interruzione naturale)

da 54,05 a 77,90 da 34,25 a 54,05 da 11,42 a 34,25 da 0,26 a 11,42 senza strutture

Figura 14. Indice sintetico della qualità degli alberghi nella provincia di Teramo (Anno 2001).

(Fonte: elaborazione su dati Regione Abruzzo).

2.3 La densità delle infrastrutture turistiche in provincia di Teramo.

La provincia di Teramo si estende su 1.948,26 kmq (pari al 18,05 % dell’intera superficie territoriale regionale) e su di essa sono insediate infrastrutture ricettive turistiche in grado di offrire 45.602 posti-letto; ne deriva che la densità territoriale del turismo in tale provincia è pari a 23,41 letti per kmq, valore sensibilmente superiore sia quello regionale che a quello nazionale.

Le infrastrutture risultano distribuite su tutto il territorio (con l’eccezione dei due centri di Basciano e Nereto), seppure in modo disomogeneo e squilibrato; questo dato è comunque sicuramente positivo, poiché potrebbe permettere in futuro di costruire una rete turistica rilevante e interconnessa nei suoi poli con beneficio per l’intera provincia di Teramo.

Per quanto riguarda la distribuzione a livello comunale (fig. 15), si evidenzia uno squilibrio importante tra la forte pressione dei sette centri costieri e quella sicuramente molto meno marcata delle località dell’interno.

I comuni litoranei sono sottoposti a una pressione del proprio ambiente naturale che supera in tutte le località i 100 posti-letto per kmq: nell’ordine, si registrano i valori più alti nell’area settentrionale della costiera, ad Alba Adriatica (479,85 letti per kmq), a Martinsicuro (377,70) e a Tortoreto (304,98), mentre il valore relativamente più basso si ha a Pineto (117,94 letti per kmq).

Chilometri 0 10 20 Letti per kmq da 100,00 a 479,86 da 50,00 a 100,00 da 25,00 a 50,00 da 8,80 a 25,00 da 0,01 a 8,80 senza strutture

Figura 15. La densità territoriale del turismo in provincia di Teramo (numero di letti totali a disposizione per kmq).

(Fonte: elaborazione su dati ISTAT e Regione Abruzzo).

La situazione appare ancora più significativa se si considera che tali località si estendono su superfici territoriali piuttosto modeste (in tutto occupano 185,51 kmq, pari ad appena il 9,52 % dell’intera superficie provinciale); la fragilità dell’ambiente costiero teramano e il suo grado di resilienza alla pressione insediativa turistica vanno attentamente monitorati, anche a motivo della continua costruzione di nuove strutture turistiche

Bisogna comunque notare che sulla costiera teramana sono insediate anche tutte le strutture di campeggio (per un totale di 25.355 posti-letto) della provincia, che, seppure da considerare aventi un minore impatto sul territorio di quelle alberghiere, sono anche grandi consumatrici di spazio (per un totale di 846.000 mq), utilizzato in genere per pochi mesi l’anno, mentre lo stesso potrebbe essere destinato ad altro uso più in sintonia con le esigenze della comunità locale.

Nel resto del territorio provinciale teramano, invece, gli indici di densità turistica risultano molto più contenuti e superano la soglia regionale degli 8,8 letti per kmq solo in due casi, Penna Sant’Andrea (9,41) e Pietracamela (14,09), comunque scarsamente incidenti sul territorio; ne deriva una sostanziale sotto-utilizzazione dello spazio fisico a scopi turistici nell’interno della provincia di Teramo, cosicché si potrebbe pensare di riequilibrare l’offerta ricettiva in tale contesto territoriale incentivando l’ubicazione delle infrastrutture nelle aree interne (in specie quelle collinari a ridosso di quelle costiere) e disincentivando le nuove costruzioni sulla fascia litoranea.

La popolazione residente in provincia di Teramo al censimento del 2001 risulta essere pari a 287.411 individui con un incremento rispetto al 1991, quando la popolazione era di 279.852 unità, del 2,70; in realtà questo incremento è frutto di una forte espansione di alcuni centri, ma anche del crollo demografico di altri.

Il tasso di funzione turistica, calcolato per l’intera provincia di Teramo, risulta essere comunque molto elevato e pari a 158,66 posti-letto ogni 1.000 residenti (Fig. 16); questo dato testimonia la forte vocazione turistica che ha assunto tale contesto territoriale in tempi piuttosto recenti, ma rende sicuramente necessaria un’ulteriore analisi a livello comunale per esaminare come tale comparto si vada a inserire nel variegato tessuto demografico.

0 10 20

Chilometri

Letti per 1.000 residenti da 1.000,00 a 2.016,03 da 500,00 a 1.000,00 da 100,00 a 500,00 da 75,21 a 100,00 da 0,01 a 75,21 senza strutture

Figura 16. Il tasso di funzione turistica in provincia di Teramo (numero di letti totali a disposizione per 1000 residenti).

(Fonte: elaborazione su dati ISTAT e Regione Abruzzo).

Come si può notare, una sola località mostra tassi di funzione turistica superiori ai 1.000 posti-letto ogni 1.000 residenti, ossia il piccolo (appena 312 abitanti) centro montano e sciistico di Pietracamela: tale località mostra in effetti l’indice più elevato registrato in Abruzzo nel 2001 (pari a 2.016,03).

Questa località ha caratteristiche simili ad altri centri turistici della montagna abruzzese, con un’elevata dotazione infrastrutturale (per la quasi totalità di tipo alberghiero), ma in cui il comparto turistico non è riuscito a frenare l’esodo della popolazione, cosicché nell’ultimo censimento ha perduto il 10,86 % dei propri residenti.

Un tasso di funzione turistica comunque molto elevato si registra anche a Tortoreto (891,27 posti-letto ogni 1.000 residenti, l’unica località compresa nella fascia tra i 500 e i

1.000 letti), che però mostra anche un forte accrescimento della propria popolazione (dell’11,31 % nel periodo 1991-2001) e perciò sembra ben disposto ad assorbire la forte pressione derivante dal turismo.

Gli altri comuni costieri registrano, invece, valori del tasso di funzione turistica compresi tra i 100 e i 500 posti-letto ogni 1.000 residenti, con un continuo incremento sincronico sia dell’offerta ricettiva che della popolazione, in modo da alimentarsi a vicenda e di promuovere uno sviluppo dell’economia rilevante in tale fascia litoranea; il limite a tale sviluppo può però essere dovuto all’esiguità territoriale di tali centri, come precedentemente notato.

Nell’interno si rimarca un indice piuttosto rilevante anche nei centri di Arsita (104,23 letti ogni mille residenti) e Cortino (con un tasso di 129,87), ma anche in quelli di Rocca Santa Maria e Valle Castellana (entrambi con indici compresi tra la media regionale di 75,21 e 100 posti-letto per kmq); tutti questi centri mostrano un saldo demografico negativo nel periodo 1991-2001, dato peraltro in linea con la situazione delle altre località della montagna abruzzese.

Si evidenzia, comunque, un’area di potenziale sviluppo del turismo nell’area dei Monti della Laga, sebbene l’esigua taglia demografica e il progressivo invecchiamento dei centri in essa ubicati rappresentino un fattore di ostacolo allo sviluppo turistico piuttosto rilevante (oltre ai vincoli naturalistici imposti dall’appartenenza al Parco Nazionale del Gran Sasso).

Il resto della provincia appare anche in questo caso poco coinvolto nel settore turistico, cosicché il tasso di funzione turistica si mantiene al di sotto del valore regionale in tutte le località; in particolare, si rimarca la provincia di Teramo come eccessivamente sbilanciata sulla fascia costiera, mentre altre località, tra cui lo stesso capoluogo, che pure potrebbe svolgere un importante ruolo di riequilibrio verso l’interno data la rilevante taglia sia territoriale che demografica, non riescono ad esprimere appieno le loro potenzialità e si ritagliano ruoli marginali rispetto ai comuni litoranei.

Per quanto riguarda le località costiere, bisogna rimarcare come il fenomeno turistico sia in continuo sviluppo: se da un lato esso può essere considerato un segno estremamente positivo, dall’altro esso stimola un’ulteriore crescita demografica nelle località coinvolte; tutto ciò può significare un aggravio della pressione sul territorio di tali località, in genere, come scritto, piuttosto esigui dal punto di vista spaziale, cosicché si potrebbero innescare fenomeni di contro-urbanizzazione (in tal senso si potrebbe leggere il dato relativo al decremento demografico registrato nel comune di Giulianova nel periodo 1991-2001, pari al 2,1 % di popolazione residente in meno), perciò anche in tal senso vanno ricercati poli di sviluppo turistici alternativi a quelli costieri all’interno della Provincia di Teramo.

Nel documento Fabrizio Ferrari e Barbara Grugnale (pagine 44-52)