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La domanda turistica in provincia dell’Aquila

Nel documento Fabrizio Ferrari e Barbara Grugnale (pagine 34-43)

La provincia dell’Aquila (Fabrizio Ferrari)

3. La domanda turistica in provincia dell’Aquila

3.1 Caratteristiche della domanda in provincia dell’Aquila.

La provincia dell’Aquila ha fatto registrare nel 2001 un afflusso di turisti pari a 354.792 arrivi pari a 1.224.147 presenze, con una permanenza media per turista, dunque, piuttosto breve e pari a 3,5 notti; si verifica dunque una situazione in tale contesto provinciale per cui ad un afflusso di turisti piuttosto consistente (secondo tra le province abruzzesi, con il 26,88 % del totale regionale) corrisponda un numero di presenze modesto (sebbene anche in questo caso L’Aquila si collochi al secondo posto, con il 18,34 % dei pernottamenti totali in Abruzzo), palesando una situazione di turismo di transito o comunque di corto soggiorno.

La quasi totalità dei flussi turistici in provincia dell’Aquila sono assorbiti dalle infrastrutture alberghiere, che hanno registrato 331.604 arrivi (pari al 93,46 % del totale) e 1.123.284 presenze (pari in questo caso al 91,76 % del totale), così la media dei pernottamenti per turista negli alberghi della provincia dell’Aquila è di 3,4 notti, dato in linea con quello generale, peraltro evidentemente condizionato dalla preponderanza di tale forma di alloggiamento; per quanto riguarda i pernottamenti medi nelle altre tipologie ricettive, i campeggi registrano un valore di 3,7 notti per turista (comunque molto modesto per tale tipo di offerta ricettiva complementare), gli agriturismi di 4 notti e, infine, le altre tipologie complementari di 5,3 notti (anche in questo caso si denota una media davvero contenuta se si pensa che esse includono strutture di soggiorno come gli ostelli, i quali in genere denotano permanenze più lunghe dei propri ospiti).

I flussi nazionali sono, come nel resto dell’Abruzzo, decisamente preponderanti, con 321.779 arrivi, pari al 90,70 % del totale, e 1.118.202 arrivi, pari al 91,35 % del totale; le regioni di provenienza sono soprattutto il Lazio (che assume una posizione di netto predominio sulle altre, con 94.720 arrivi e 355.843 presenze) e la Campania (con 68.790 arrivi e 230.785 presenze), seguite da Puglia, Abruzzo e Lombardia.

Il turismo nella provincia dell’Aquila si conferma allora fortemente alimentato dai flussi provenienti da quelli che si sono già individuati come i più prossimi grandi bacini emettitori del Centro-Sud, ossia il Lazio e la Campania; il fatto che però ancora allo stato attuale essi condizionino il mercato aquilano (con più della metà degli arrivi e delle presenze italiane registrate in tale provincia) può anche essere visto come fenomeno non positivo, nel senso che esso è segnale ancora di una scarsa differenziazione della clientela e della promozione del settore in tale contesto territoriale più attraverso canali informali che organizzati.

I flussi provenienti dall’estero vedono tra i principali bacini emettitori la Germania (con 7.394 arrivi e 20.769 presenze), gli Stati Uniti (4.813 arrivi e 16.437 arrivi), il Regno Unito, i Paesi Bassi e la Francia; appare un dato sicuramente positivo il fatto che compaiano tra le principali clientele quelle statunitensi e olandesi, che di solito non compaiono tra i Paesi leader per arrivi in Italia e quindi indice di buona differenziazione dei mercati in questo caso da parte del comparto turistico aquilano, ma, per contro, la breve permanenza dei soggiorni dei Tedeschi (2,8 notti) e delle altre principali clientele (tutte comprese all’incirca tra le 2 e le 4 notti) è un ulteriore segnale della necessità di organizzare meglio il settore per renderlo più appetibile al mercato straniero.

3.2 La domanda turistica alberghiera.

In base alle presenze alberghiere è possibile tracciare un quadro di sintesi delle principali località scelte e della regione o dello Stato di provenienza dei principali flussi che vanno ad alimentare le stesse; nel caso dei flussi italiani (Tab. 1), di gran lunga i più significativi le località più importanti si rivelano nell’ordine Pescasseroli, Roccaraso e L’Aquila.

In realtà le prime tre località denotano uno scarto minimo tra loro, tanto è vero che, se si fosse presa come misura di base invece che il numero delle presenze quello degli arrivi ci si sarebbe trovati con una classifica invertita, in cui L’Aquila sopravanza Roccaraso, mentre solo terza risulta Pescocostanzo; quel che risulta più importante è che comunque queste località assorbono da sole il 49,57 % delle presenze alberghiere aquilane, in un contesto di forte polarizzazione, che comunque lascia qualche margine di mercato anche agli altri centri della provincia.

La supremazia, seppure modesta come già evidenziato, di Pescasseroli appare però piuttosto difficile da spiegare se si vanno ad esaminare le preferenze delle prime cinque clientele; nel caso di Laziali, Campani e Pugliesi, essi preferiscono Roccaraso a tale località, mentre gli Abruzzesi e i Lombardi scelgono il capoluogo come loro meta principale di vacanza.

Sembra dunque che la località di Pescasseroli, pur non essendo vista come meta preferita di soggiorno da nessuna delle clientele principali, riesca comunque ad attirare un flusso notevole di turisti, che, per quanto riguarda le provenienze, segue esattamente la graduatoria a livello provinciale, con le stesse problematiche già evidenziate a livello generale relative all’eccessivo peso dei flussi provenienti da Lazio e Campania (la cui somma è quasi pari al 57 % delle presenze alberghiere in tale centro).

I Località di vacanza

II Località di vacanza

III Località di

vacanza Totale Totale Totale Provenienza

Località Presenze Località Presenze Località Presenze

Prime 3 Località Altre Località Presenze % su tot. Lazio Roccaraso 58.199 Pescasseroli 54.546 L'Aquila 45.514 158.259 168.911 327.170 31,74

Campania Roccaraso 49.764 Pescasseroli 45.009 Rivisondoli 24.609 119.382 92.843 212.225 20,59 Puglia Roccaraso 25.208 Pescasseroli 25.021 L'Aquila 12.585 62.814 73.084 135.898 13,19

Abruzzo L'Aquila 10.807 Pescasseroli 10.672 Roccaraso 8.226 29.705 40.761 70.466 6,84

Lombardia L'Aquila 17.304 Pescasseroli 5.606 Sulmona 4.381 27.291 19.899 47.190 4,58

Totale

Regioni Pescasseroli 175.009 Roccaraso 169.201 L'Aquila 166.692 510.902 519.791 1.030.693 100,00

Tabella 1. Quadro di sintesi del flusso turistico nazionale in provincia dell’Aquila nel 2001 (principali clientele e località più rilevanti in termini di presenze alberghiere).

(Fonte: elaborazione su dati Regione Abruzzo).

Tale schema dei principali mercati di riferimento si ripete anche per Roccaraso, che d’altra parte offre un prodotto turistico simile, con la significativa eccezione della Sicilia come quinta clientela e delle Marche come sesta (sempre per numero di presenze); per quanto riguarda L’Aquila, invece, al netto predominio delle presenze laziali, seguono valori molto più contenuti di Lombardia, Campania, Puglia e Abruzzo.

Tra le località di rilievo appaiono anche Rivisondoli (in particolare per i Campani) e Sulmona (per i Lombardi); mentre per la prima appare chiaro l’effetto espansivo e imitativo proveniente da Roccaraso, per la seconda si impone un’esigenza di ri-alimentare flussi più rilevanti, potendo offrire una tipologia diversa da quelle delle località montane meridionali e maggiormente incentrata su siti storici ed eventi culturali di rilievo.

La necessità di costruire un prodotto turistico provinciale aquilano basato anche sull’offerta culturale ed artistica del territorio è ben evidente andando ad esaminare le località turistiche scelte all’interno della provincia dagli stranieri (Tab. 2).

Il capoluogo è di gran lunga il centro più interessato dai flussi provenienti dall’estero, seguito da Avezzano e Sulmona; oltre alla ovvia constatazione che questi sono le località principali della Provincia e che sono state scelte dai turisti stranieri perché sono probabilmente quelle più conosciute, vi è comunque da associare alle stesse una forte componente culturale che può essere non tanto espressione di monumenti ed edifici di particolare pregio, quanto del patrimonio antropico che in esse comunque persiste e, quindi, in un’accezione più generica, della volontà da parte degli stranieri di avere un contatto più diretto e meno artificiale con la popolazione locale.

I Località di

vacanza II Località di vacanza

III Località di

vacanza Totale Totale Totale Provenienza

Località Presenze Località Presenze Località PresenzeLocalità Prime 3 Località PresenzeAltre % su tot. Germania L'Aquila 7.167 Avezzano 1.523 Sulmona 1.296 9.986 6.707 16.693 18,03 USA L'Aquila 5.636 Sulmona 1.667 Avezzano 1.638 8.941 7.081 16.022 17,30 Regno

Unito L'Aquila 2.693 Pescasseroli 2.261 Scanno 1.549 6.503 5.773 12.276 13,26

Paesi Bassi L'Aquila 2.297 Tagliacozzo 1.262 Pescasseroli 740 4.299 3.182 7.481 8,08 Francia L'Aquila 1.704 Avezzano 742 Sulmona 566 3.012 2.947 5.959 6,44

Totale

Paesi L'Aquila 30.934 Avezzano 11.626 Sulmona 8.744 51.304 41.287 92.591 100,00

Tabella 2. Quadro di sintesi del flusso turistico internazionale in provincia dell’Aquila nel 2001 (principali clientele e località più rilevanti in termini di presenze alberghiere).

(Fonte: elaborazione su dati Regione Abruzzo).

Bisogna ancora annotare che gli stranieri in generale scelgono un più ampio ventaglio di località cosicché risultano degne di menzione anche Pescasseroli, Scanno e Tagliacozzo tra le località preferite, sebbene per molte di esse si potrebbe sfruttare un’azione di marketing più incisiva per permetterle di conoscere all’estero, altrimenti le stesse rischiano di rimanere mere mete circuitali a margine del grande gateway per l’estero costituito dalla città di Roma.

3.3 La pressione turistica nelle strutture alberghiere della provincia dell’Aquila.

La pressione turistica nelle strutture alberghiera della provincia dell’Aquila nel 2001 (Fig. 7) evidenzia una situazione di superamento della soglia d’attenzione (sopra il 40 % dell’indice di utilizzazione lorda) nel capoluogo (ove il valore raggiunge il 42,77 %) e soprattutto nel piccolo centro di Aielli (con un dato del 48,19 %); in effetti, questa situazione, seppure possa apparire facilmente gestibile per il capoluogo grazie alla “taglia demografica” rilevante, a cui si aggiunge un enorme territorio a disposizione, sembra invece più difficile per Aielli, che, con appena tre esercizi alberghieri gestisce un numero di presenze annuali relativamente molto elevate (pari a 19.700 nel 2001), che possono comportare un’usura molto rapida del sistema territoriale.

Nei casi dei centri turistici principali si nota un valore comunque discretamente elevato di Pescasseroli (pari al 37,40 %), mentre più modesto appare l’indice di Roccaraso (28,23 %); in entrambi i casi l’indice potrebbe essere molto più elevato se lo sfruttamento delle attrezzature alberghiere non avvenisse più esclusivamente nelle due stagioni di massimo (inverno ed estate), ma si cercasse di usufruire anche delle stesse nei periodi intermedi con altri prodotti turistici, che potrebbero almeno in parte sostituire quello sciistico invernale e quello climatico estivo.

0 15 30

Chilometri

Indice di Utilizzazione Lorda

Anno 2001 da 40 a 60 da 20 a 40 da 0 a 20 non disponibili senza strutture

Figura 7. L’indice di utilizzazione lorda delle infrastrutture alberghiere nel 2001 nella provincia dell’Aquila.

Comunque bisogna notare anche una buona attività media delle strutture alberghiere della provincia dell’Aquila con molti centri che denotano mediamente nel corso dell’anno valori superiori al 20 % dell’indice di utilizzazione lorda; tra i casi, però, principali di scarsa utilizzazione dell’offerta ricettiva occorre rimarcare il caso di alcune località pure importanti come Scanno, Tagliacozzo e Campo di Giove.

In generale però il prodotto montano aquilano sembra apprezzato dalla clientela e risultano ben distribuirsi all’interno della provincia i pesi turistici, con alcune significative eccezioni a cui prima si è accennato; nel futuro si può prevedere dunque un irrobustimento del tessuto infrastrutturale nelle località aquilane e un’ulteriore diffusione dello stesso nei vari centri, pur mantenendosi una gerarchizzazione delle località piuttosto simile a quella attuale.

Si è già accennato al fatto che il turismo aquilano è sostanzialmente bistagionale, sebbene i flussi invernali non sempre raggiungono una consistenza pari a quella estiva; anche qui occorre poi distinguere a seconda delle annate e delle condizioni climatiche delle stesse (per esempio importante può essere la quantità d’innevamento) e dalla stessa tipologia che la località ha assunto turisticamente (per esempio, Pescasseroli è maggiormente incline al turismo estivo, mentre Roccaraso di solito è preferita per gli sport invernali).

Nel 2001 l’andamento delle presenze turistiche alberghiere nella provincia dell’Aquila (Fig. 8) mostra un andamento ondulante con un primo massimo invernale a febbraio (con 122.018 presenze), a cui segue un periodo di flesso corrispondente al periodo primaverile, per poi raggiungere il massimo (pari a 221.659 presenze) in agosto, per poi scendere nuovamente nella stagione autunnale e risalire a dicembre (seppure in modo molto modesto rispetto al primo periodo invernale e comunque sotto la soglia delle centomila presenze).

L’analisi del periodo di massima concentrazione (agosto) e di quello di minima (novembre) risultano significativi per osservare se in questi casi estremi si può notare una sostanziale uniformità di utilizzazione delle infrastrutture (come si è visto per l’intero anno) oppure se emergono in tali periodi situazioni di maggiori concentrazioni territoriali che comportano situazioni di stress insediativo in alcuni centri o di sottoutilizzazione degli esercizi in altre località (Figg. 9 e 10).

Per quanto riguarda il mese di agosto, si denota una situazione di congestionamento degli esercizi alberghieri molto marcata e addirittura l’indice supera il 100 % (per la precisione esso registra il valore di 100,16 %); ciò significa che per la eccessiva richiesta di alloggiamento, evidentemente gli albergatori cercano di fornire le camere di letti supplementari.

0 75000 150000 225000 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Presenze Mensili Equidistribuzione

Figura 8. La stagionalità delle presenze turistiche negli alberghi della provincia dell’Aquila nel 2001.

(Fonte: elaborazione su dati Regione Abruzzo).

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Chilometri Indice di Utilizzazione Lorda

Agosto 2001 oltre 100 da 80 a 100 da 60 a 80 da 40 a 60 da 20 a 40 da 0 a 20 non disponibili senza strutture

Figura 9. L’indice di utilizzazione lorda delle infrastrutture alberghiere nel mese di massimo afflusso delle presenze turistiche (agosto) del 2001 in provincia dell’Aquila.

(Fonte: elaborazioni su dati Regione Abruzzo).

La pressione sul territorio di Pescasseroli, cui il principale fattore di attrazione è proprio la presenza del Parco Nazionale d’Abruzzo, è sicuramente un dato preoccupante e degno

d’attenzione che perdipiù si va ad inserire in un contesto territoriale fragile e per ciò protetto dalla volontà statale; purtroppo il caso di Pescasseroli non è unico, dato che altri centri si trovano in situazioni simili, seppure più attenuate, come Villetta Barrea (92,07 %) in particolare, ma anche Scanno, Aielli, Ovindoli, Lucoli, Civitella Alfedena, Rivisondoli e Roccaraso, le quali si trovano nella fascia di attenzione dell’indice di utilizzazione lorda compreso tra i valori del 60 e dell’80%.

Ne deriva una situazione di forte stress del territorio aquilano, in particolare nella fascia meridionale fin troppo sfruttata nel periodo estivo; la risposta, però, non deve essere nella costruzione di nuove infrastrutture alberghiere che assorbano i crescenti flussi, quanto quella di approntare micro-strutture più “leggere” e rispettose dell’ambiente, in special modo campeggi e alloggi agro-turistici; inoltre, bisognerà cercare di sfruttare in modo organico tutte le località e le risorse così in parte da alleviare la pressione insediativa sui centri principali e di diffondere il settore turistico anche in altre realtà.

Per quanto riguarda il periodo di novembre, solo il capoluogo supera, seppur di poco, la soglia del 40 % (per la precisione 40,34 %), indice comunque di buona attività del centro provinciale anche nei periodi di bassa stagione, mentre discreti afflussi si registrano anche ad Aielli (con un indice del 35,48 %) e a Sulmona (con un dato del 27,23 %).

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Chilometri

Indice di Utilizzazione Lorda

Novembre 2001 da 40 a 60 da 20 a 40 da 0 a 20 non disponibili senza strutture

Figura 10. L’indice di utilizzazione lorda delle infrastrutture alberghiere nel mese di minimo afflusso delle presenze turistiche (novembre) del 2001 in provincia dell’Aquila.

Appare chiaro che nel periodo di minimo afflusso le infrastrutture alberghiere aquilane sono scarsamente utilizzate; la problematica dell’allungamento dei due periodi di massima (invernale ed estivo) in questo caso può però essere scarsamente applicata nel periodo autunnale per le frequenti avverse condizioni atmosferiche e perciò in tale stagione si verifica spesso che molti esercizi decidano la chiusura per poi riaprire in quella invernale.

Il maggior sfruttamento della stagione primaverile appare invece strategico, anche con tipologie turistiche e target di clientela diversi, come per esempio possono essere le escursioni e il trekking, l’equoturismo e il cicloturismo, e altre forme pro-attive di turismo, che non siano quelle tradizionali legate al climatismo montano…

Nel documento Fabrizio Ferrari e Barbara Grugnale (pagine 34-43)