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La domanda turistica in provincia di Pescara

Nel documento Fabrizio Ferrari e Barbara Grugnale (pagine 68-76)

La provincia di Pescara (Barbara Grugnale)

3. La domanda turistica in provincia di Pescara

3.1 Caratteristiche della domanda in provincia di Pescara.

La provincia di Pescara ha fatto registrare nel 2001 un afflusso di turisti pari a 297.410 arrivi per un totale di 992.357 presenze, con una permanenza media per turista piuttosto breve e pari a 3,33 notti. La quasi totalità dei flussi turistici in provincia di Pescara sono assorbiti dalle infrastrutture alberghiere, che hanno registrato 295.304 arrivi e 980.473 presenze, che determinando una media di pernottamenti per turista negli alberghi della provincia pescarese pari a 3,32, un dato perfettamente congruente con quello generale, mentre quelli assorbiti dagli esercizi complementari sono davvero ridotti, e per la precisione (dati sempre riferiti all’anno 2001), pari a 2106 arrivi e 11.884 presenze, che determina tuttavia, una media di pernottamenti per turista pari a 5,64.

Per maggior dettaglio c’è da dire che, nell’ambito delle strutture complementari nella provincia di Pescara, sono inesistenti i campeggi, e la gran parte del flusso turistico che utilizza strutture ricettive complementari, si riversa negli agriturismi, che fanno registrare,

solo per ciò che attiene il flusso turistico di provenienza italiana, ben 1.553 arrivi e 6.930 presenze.

Volendo procedere ad un’analisi dei flussi turistici, sicuramente come accade per le altre province abruzzesi, c’è da dire che i flussi turistici provenienti dalle altre Regioni italiane sono decisamente preponderanti, con 259.564 e arrivi 859.940 presenze; le Regioni di provenienza sono soprattutto il Lazio, che fa registrare 43.805 arrivi e 141.970 presenze, la Lombardia, con 40.506 arrivi e 53.244 presenze, e poi turisti provenienti dalla stessa regione Abruzzo, che non sono di scarso rilievo, con 31.834 arrivi e 105.936 presenze.

Anche in questo caso, a volere essere più precisi, si può affermare che gran parte del flusso turistico nazionale predilige le strutture alberghiere, infatti, nelle stesse, si sono ravvisate, sempre nel corso dell’anno 2001, arrivi di turisti provenienti dal Lazio per 43.392, e presenze per 140.508, come quelle provenienti dalla Lombardia, che hanno fatto contare ben 40.331 arrivi e 152.129 presenze, dati che ci dimostrano come la quasi totalità dei turisti predilige le strutture alberghiere.

I flussi provenienti dall’estero vedono, tra i principali bacini emettitori, il Regno Unito, con 6.535 arrivi e 16.236 presenze, la Germania con 4.404 arrivi e 14.549 presenze e la Francia con 2.479 arrivi e 9.489 presenze, questo ovviamente se restringiamo il campo d’attenzione ai soli paesi dell’UE; se invece poniamo attenzione ai flussi di turisti stranieri ed extra-comunitari, si ha che i principali utenti provengono dagli Stati Uniti, che fanno contare 3.339 arrivi e 8.878 presenze, il Canada con 1.308 arrivi e 3.934 presenze, il Giappone con 334 arrivi e 1.168 presenze e l’Australia con 586 arrivi e 1.157 presenze.

3.2 La domanda turistica alberghiera.

In base alle presenze alberghiere è possibile tracciare un quadro di sintesi delle principali località scelte e della Regione o dello Stato di provenienza dei principali flussi che vanno ad aumentare le stesse. Nel caso di flussi italiani (Tab. 5), di gran lunga le località più importanti sono nell’ordine Montesilvano, Pescara e Caramanico Terme. Certamente dai dati riportati in tabella, si evince la netta supremazia, come meta preferita dai Lombardi e dai Laziali, di Montesilvano, con rispettivamente 75.067 e 63.711 presenze.

Sicuramente questa scelta è indotta dalle bellezze naturalistiche e balneari che la stessa offre e che recentemente si cerca di valorizzare e salvaguardare sempre più, considerando il benefico effetto di ritorno economico, che una risorsa come il “mare”, genera su tutto il territorio circostante.

I Località di

vacanza II Località di vacanza III Località di vacanza Totale Totale Totale Provenienza

Località Presenze Località Presenze Località PresenzeLocalitàPrime 3 località Presenze Altre totale% su Lombardia Montesilv. 75.067 Pescara 54.546

Città

S.Angelo 10.169 139.782 12.347 152.129 17,90

Lazio Montesilv. 63.711 Pescara 27.836 Caramanico Terme 11.073 102.620 37.888 140.508 16,54

Abruzzo Caramanico Terme 39.692 Montesilv. 26.397 Pescara 11.873 77.962 23.232 101.194 11,91

Puglia Montesilv. 20.794

Caramanico

Terme 17.059 Pescara 15.558 53.411 24.573 77.984 9,18

Campania Montesilv. 23.260 Pescara 13.226 S.Angelo Città 5.469 41.955 25.200 67.155 7,90

Totale

Regioni Montesilv. 331.319 Pescara 154.314Caramanico Terme 85.392 571.025 278.659 849.684 100,00

Tabella 5. Quadro di sintesi del flusso turistico nazionale in provincia di Pescara nell’anno 2001 (principali clientele e località più rilevanti in termini di presenze alberghiere).

(Fonte: elaborazione su dati Regione Abruzzo).

La meta, invece, più rilevante per i turisti provenienti dalla stessa regione Abruzzo è certamente Caramanico Terme con 39.692 presenze: questo dato è sicuramente da ricercare nell’esistenza in questa località di salubri riserve naturalistiche e di una dotazione di strutture termali all’avanguardia nell’ambito del centro Italia, che riesce ad accogliere e soddisfare un bacino d’utenza abbastanza vasto, sia in termine numerico che in termini di fasce d’età servite.

Sempre principalmente come meta di turismo balneare, anche la città di Pescara raccoglie un discreto bacino di utenti provenienti soprattutto dalla Lombardia, che fanno contare bel 54.546 presenze, e dal Lazio, con 27.836 presenze.

I flussi di turisti provenienti dall’estero, ribaltano, se vogliamo, le preferenze che abbiamo appena descritto per i turisti italiani (Tab. 6), in quanto vedono come principali mete turistiche nel seguente ordine di preferenza: Pescara, Montesilvano e Città Sant’Angelo al posto di Caramanico Terme, andando in tal modo a sostituire quest’ultima, località montana, con un’altra località di mare.

Negli stranieri c’è certamente una netta preferenza nei confronti di Pescara rispetto a Montesilvano, affermazione questa supportata dai dati numerici, che dimostrano come si sia registrata una presenza di 9.304 turisti provenienti dal Regno Unito a Pescara, contro una presenza degli stessi britannici a Montesilvano pari a 3.721.

I Località di

vacanza II Località di vacanza III Località di vacanza Totale Totale Totale Provenienza

Località Presenze Località Presenze Località PresenzeLocalità Prime 3 località PresenzeAltre totale% su Regno

Unito Pescara 9.304 Montesilv. 3.721 Loreto

Aprutino 1.117 14.142 2.009 16.151 12,35 Germania Pescara 4.586 Montesilv. 3.258 S.AngeloCittà 1.331 9.175 4.630 13.805 10,56

Francia Montesilv. 4.327 Pescara 3.038 S.AngeloCittà 869 8.234 1.070 9.304 7,11 Stati Uniti Pescara 5.269 Montesilv. 1.182

Città

S.Angelo 393 6.844 1.940 8.784 6,72

Svizzera e

Liechten. Montesilv. 2.872 Pescara 2.125 S.AngeloCittà 939 5.936 1.971 7.907 6,05 Totale

Paesi Pescara 62.524 Montesilv. 31.255 S.AngeloCittà 8.685 102.464 28.325 130.789 100,00

Tabella 6. Quadro di sintesi del flusso turistico internazionale in provincia di Pescara nell’anno 2001 (principali clientele e località più rilevanti in termini di presenze alberghiere).

(Fonte: elaborazione su dati Regione Abruzzo).

Comunque, anche i flussi stranieri ci dimostrano che le principali mete della provincia pescarese sono indubbiamente Pescara e Montesilvano, per le bellezze naturali e la particolarità delle loro coste di natura sabbiosa e la discreta balneabilità delle loro acque.

Al riguardo le amministrazioni locali stanno lavorando proficuamente per porre in essere misure di tutela e salvaguardia delle coste, minacciate sia dal fenomeno dell’erosione, che tende quasi a far scomparire la riviera di Montesilvano, sia dal fenomeno dell’inquinamento; al riguardo si stanno ponendo in essere misure tese a migliorare la qualità delle acque, in quanto è ovvio che, se una località gode potenzialmente di una splendida costa, e di un altrettanto splendido mare, ma al contempo lo stesso è reso inaccessibile perchè altamente inquinato, è parimenti scontato che qualunque turista, italiano o straniero che sia, scelga come meta delle sue vacanze tutt’altra meta, o certamente località qualitativamente più salubri.

3.3 La pressione turistica nelle strutture alberghiere della provincia di Pescara.

Volendo analizzare nel dettaglio la frequenza e l’intensità dei flussi turistici di cui può vantare la provincia di Pescara, è opportuno tener conto dei periodi di massima e di minima concentrazione (Fig. 27).

Da quanto finora detto, certamente emerge il fatto che gran parte dell’attrazione del flusso turistico in provincia di Pescara è determinata dal turismo balneare, anche se l’intero territorio abruzzese riesce ad offrire un’ampia gamma di risorse e attrazioni naturalistiche, storiche e

artistiche di svariata provenienza; pertanto è evidente che i periodi di maggiore concentrazione e presenza di turisti sono certamente quelli estivi.

0 10 20

Chilometri

Indice di Utilizzazione Lorda

Anno 2001

da 20 a 40 da 0 a 20 non disponibili senza strutture

Figura 27. L’indice di utilizzazione lorda delle infrastrutture alberghiere nella provincia di Pescara nell’anno 2001.

Fonte: elaborazione su dati Regione Abruzzo.

Infatti, se analizziamo la capacità ricettiva delle strutture alberghiere nel 2001 (Fig. 28), sempre ragionando in termini di numero di arrivi e presenze, si nota che la massima concentrazione si registra nel mese di agosto, durante il quale si sono registrati 37.062 arrivi e 203.959 presenze, seguito dal mese di luglio con 34.480 arrivi e 175.865 presenze; per contro si registra il minimo afflusso turistico nel mese di gennaio, dove si sono avuti arrivi per 16.580 e presenze per 35.721, seguito dal mese di febbraio con 15.611 arrivi e 31.990 presenze.

Questi sono ovviamente dati generali, che considerano cumulativamente i flussi italiani e stranieri; tuttavia c’è da dire che, pure se li volessimo considerare separatamente, le variabili concettuali resterebbero invariate.

Se cerchiamo di analizzare lo stesso fenomeno considerando gli esercizi complementari, le postazioni dei singoli mesi, per quanto riguarda il livello di concentrazione massima, restano invariati; per quanto riguarda il livello di minima concentrazione, si assiste ad una semplice inversione di posti tra gennaio e febbraio, nel senso che il valore minimo in assoluto nell’arco dei 12 mesi lo fa registrare febbraio con soli 26 arrivi e 51 presenze (Figg. 29 e 30).

0 75000 150000 225000 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Presenze Mensili Equidistribuzione

Figura 28. La stagionalità delle presenze turistiche negli alberghi della provincia di Pescara nell’anno 2001.

(Fonte: elaborazione su dati Regione Abruzzo).

0 10 20

Chilometri

Indice di Utilizzazione Lorda

Agosto 2001 da 60 a 80 da 40 a 60 da 0 a 20 non disponibili senza infrastrutture

Figura 29. L’indice di utilizzazione lorda delle infrastrutture alberghiere nel mese di massimo afflusso delle presenze turistiche (agosto) dell’anno 2001 in provincia di Pescara.

0 10 20

Chilometri

Indice di Utilizzazione Lorda

Febbraio 2001

da 20 a 40 da 0 a 20 non disponibili senza strutture

Figura 30. L’indice di utilizzazione lorda delle infrastrutture alberghiere nel mese di minimo afflusso delle presenze turistiche (gennaio) dell’anno 2001 in provincia di Pescara.

(Fonte: elaborazione su dati Regione Abruzzo).

E’ inutile immaginare gli effetti che si generano sul territorio nei periodi di più elevata concentrazione turistica: aumento di rifiuti solidi urbani prodotti e dunque da smaltire, aumento delle emissioni di gas di scarico generati dai mezzi di trasporto privati o pubblici che siano, maggiore afflusso presso le strutture balneari, montane, maggiori difficoltà nella circolazione, viabilità e dunque problemi al normale andamento del traffico, maggiori problemi di parcheggio, considerando la già scarsa dotazione di cui dispongono le città della provincia pescarese.

Nel complesso le amministrazioni locali stanno cercando di porre in essere interventi rapidi ed efficaci per il miglioramento della viabilità e per la qualificazione territoriale nell’ambito provinciale, attraverso l’ottimizzazione dei collegamenti urbani ed extraurbani (autobus, treni, metropolitane di superficie), il recupero di centri storici, la realizzazione di nuove infrastrutture viarie verso le aree interne della regione, il decentramento degli uffici pubblici, il risparmio energetico,…

E’ naturale che, considerando le tipologie turistiche offerte dalla provincia pescarese, sia difficile cercare di attenuare i danni provocati sul territorio da una così elevata stagionalità; purtuttavia la Pubblica Amministrazione cerca innanzitutto, di generare all’interno sia delle popolazioni residenti, (e comunque come forma mentis comune ad ogni individuo), turista o non turista che sia, una maggiore sensibilità verso i problemi ambientali generati da un incontrollato, sfrenato e irrazionale utilizzo del territorio.

A livello di costruzione di tipologie turistiche alternative e, soprattutto che contribuiscano ad allungare i periodi di massima utilizzazione sia delle risorse che delle strutture ricettive, a livello esplicativo può essere interessante riportare l’azione proposta dal Comune di Montesilvano, che molto ha fatto e sta ancora facendo, per creare (e al contempo accrescere) un centro congressuale e d’affari da utilizzare nel corso dell’intero anno solare, che nei periodi di minore pressione da parte dei turisti nel senso tradizionale del termine, possa assicurare una presenza stabile, con relativo ritorno economico sul territorio stesso (cercando cioè, di ridurre, per quanto possibile, gli effetti negativi generati sull’ambiente da una forte stagionalità del turismo, caratteristica tipica in quasi la totalità delle tipologie di turismo, ricorrendo, e ponendo in essere, il fenomeno opposto, quello della destagionalizzazione).

Nel documento Fabrizio Ferrari e Barbara Grugnale (pagine 68-76)