La provincia di Chieti (Fabrizio Ferrari)
3. La domanda turistica in provincia di Chieti
3.1 Caratteristiche della domanda in provincia di Chieti.
Nel 2001 vi sono stati 241.202 arrivi di turisti nella provincia di Chieti per un totale di 1.074.897 presenze (con una permanenza media per turista di 4,5 pernottamenti); rispetto alla Regione Abruzzo nel suo complesso, dunque, il numero di turisti arrivati in tale provincia rappresentava soltanto il 18,27 % del totale, mentre, per quanto riguarda le presenze, la percentuale detenuta da essa sul movimento turistico regionale scendeva ulteriormente al 16,10 %.
La forma di alloggio scelta con più frequenza dai turisti è stata quella alberghiera con 216.228 arrivi (89,65 % del totale) e 756.066 presenze (70,34 % del totale in questo caso); si denota, quindi, una media di pernottamenti (3,5 notti per turista) leggermente inferiore a quella della media generale, mentre le altre tipologie ricettive extra-alberghiere mostrano valori decisamente elevati, come per i campeggi (13,1 notti), gli agriturismi (9,8) e, infine, le altre tipologie complementari di ricezione (10,7).
Per quanto riguarda la provenienza dei turisti, bisogna notare innanzitutto che gran parte della clientela che viene a trascorrere le vacanze in provincia di Chieti è italiana (con 213.198 arrivi, pari all’88,39 % del totale, e 961.687 presenze, pari all’89,47 %); tra le regioni di provenienza del turismo nazionale spiccano il Lazio (30.294 arrivi e 132.563 presenze) e la Lombardia (29.791 arrivi e 134.890 presenze), seguite da Puglia, Campania e dallo stesso Abruzzo.
Si conferma, dunque, il Meridione come principale bacino di utenza della Provincia di Chieti, sebbene bisogna ancora sottolineare il crescente apprezzamento del territorio in oggetto anche da parte delle Regioni settentrionali, sicuramente più lontane, non tanto per quanto riguarda il caso della Lombardia, dove risulta evidente il noto fenomeno del rientro degli emigranti o comunque di persone che hanno particolari legami con la Provincia, quanto per il crescente numero di turisti provenienti da Emilia Romagna, Veneto e Piemonte (nei primi due casi si potrebbe ipotizzare una possibile futura traslazione dell’asse turistico adriatico verso il basso per evitare il congestionamento delle aree balneari più rinomate).
I flussi provenienti dall’estero sono piuttosto modesti, come già si è scritto, e vedono tra i principali Paesi di provenienza la Germania (con 5.082 arrivi e 24.139 presenze), il Regno Unito (3.008 arrivi e 10.230 presenze), seguiti da Francia, Stati Uniti, Svizzera e Liechtenstein, Austria e Giappone; la media di permanenza degli stranieri è leggermente inferiore a quella totale, ma la situazione varia molto a secondo dello Stato di provenienza:
così, tra le principali clientele, il campo di variazione va da i 2,9 pernottamenti medi degli Statunitensi ai 4,8 dei Giapponesi.
3.2 La domanda turistica alberghiera.
Il settore alberghiero della provincia di Chieti sicuramente rappresenta allo stato attuale, pur con le debolezze strutturali di cui si è discusso, la tipologia ricettiva che condiziona e monopolizza il turismo in tale territorio.
Nella tab. 7 vengono riportate sinteticamente le regioni da cui provengono i maggiori flussi turistici nazionali (in termini di presenze alberghiere), che vengono a trascorrere le proprie vacanze nella provincia di Chieti e le località da essi scelte.
I Località di
vacanza II Località di vacanza III Località di Vacanza Totale Totale Totale Provenienza
Località Presenze Località Presenze Località PresenzeLocalità Prime 3 Località PresenzeAltre totale% su Lazio Vasto 24.646 Francavilla al Mare 15.976 Casalbordino 6.597 47.219 51.766 98.985 14,85 Lombardia Vasto 37.643 Francavilla al Mare 13.330 Ortona 8.902 59.875 30.138 90.013 13,50 Puglia Vasto 16.892 Francavilla al Mare 12.747 Pretoro 7.353 36.992 47.521 84.513 12,68 Campania Vasto 26.076 Francavilla al Mare 11.127 Ortona 6.317 43.520 38.786 82.306 12,35 Abruzzo Francavilla
al Mare 14.018 Vasto 8.102 Ortona 2.943 25.063 36.631 61.694 9,26 Totale
Regioni Vasto 188.442
Francavilla
al Mare 107.063 Ortona 48.207 343.712 322.870 666.582 100,00
Tabella 7. Quadro di sintesi del flusso turistico nazionale in provincia di Chieti nel 2001 (principali clientele e località più rilevanti in termini di presenze alberghiere).
(Fonte: elaborazione su dati Regione Abruzzo).
Innanzitutto, bisogna sottolineare il fatto che le prime tre località scelte dai turisti seguano perfettamente la graduatoria espressa attraverso l’indice dell’attrattività delle infrastrutture alberghiere dei diversi centri turistici, come precedentemente espressa, ossia Vasto, Francavilla al Mare e Ortona; inoltre, esse assorbono da sole il 51,56 % della domanda turistica provinciale, oggetto di sicura riflessione sia dal punto di vista economico (perché, inserendosi in un meccanismo di cumulazione dei benefici, esse tendono ulteriormente a
rafforzarsi a danno delle altre località, anche della costa) sia dal punto di vista ambientale (in termini di pressione sul territorio).
Per quanto riguarda Vasto, la prima clientela di riferimento è la Lombardia con 37.643 presenze, pari al 19,98 % dei pernottamenti della clientela italiana nella località, seguita dalla Campania (26.076 presenze pari al 13,84 %), dal Lazio, dalla Puglia e dal Veneto; pur essendo il centro di villeggiatura preferito da gran parte della clientela nazionale, bisogna sottolineare due aspetti: il primo riguarda la sostanziale scarsa presenza di Abruzzesi (per i quali essa comunque la seconda meta turistica provinciale); il secondo riguarda la constatazione che la prima regione di provenienza dei flussi è la Lombardia (per cui il 41,82 % dei pernottamenti provenienti da questa regione si polarizzano su questo centro), fatto notevole se si pensa alla distanza per raggiungere tale località dal luogo di provenienza.
La seconda località scelta, Francavilla al Mare, risulta preferita nell’ordine da Lazio (15.976 pernottamenti), Abruzzo, Lombardia, Puglia e Campania, mentre Ortona, in posizione più arretrata alle prime due, vede come principali clientele Lombardia (con 8.902 presenze), Campania, Lazio, Puglia ed Emilia-Romagna.
Bisogna ancora notare il fatto che la terza località di preferenza dei Laziali è Casalbordino; questo implica l’ipotesi di un processo di espansione del turismo a partire dalla clientela leader e che conosce meglio il territorio verso una località balneare ancora non toccata da ingenti flussi, ma proprio per questo, meno congestionata di quelle più rinomate.
Per quanto riguarda la clientela internazionale negli alberghi della provincia di Chieti (tab. 8), la composizione delle prime tre località scelte dai turisti stranieri presenta alcune interessanti peculiarità e diversità rispetto a quanto emerge dall’analisi della clientela italiana: la prima località scelta è Francavilla al Mare (probabilmente per la sua vicinanza all’area “metropolitana”), seguita da Vasto e da Lanciano, la cui posizione risulta ancora più sorprendente andando ad esaminare le nazionalità dei turisti che detengono il maggior numero di presenze nelle strutture alberghiere di questo centro, ossia Giappone (con il 37,39 % del totale dei pernottamenti nella località), seguito da Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada e Francia.
Ciò può essere interpretato come un primo tentativo di aprire anche l’interno alla clientela straniera, in specie usando come centri di focalizzazione le località più ricche di storia e di cultura, sebbene sembri necessario anche rafforzare la clientela estera nelle località balneari “minori”; in effetti, la clientela estera tende ancora di più di quella italiana a concentrarsi in alcune località dove trascorrono o hanno trascorso le vacanze dei connazionali, con meccanismi di diffusione dei pregi e dei difetti dei centri turistici in modo informale, a causa,
spesso, della carenza di informazioni veicolate dai mass-media nei luoghi di origine (ad esempio, i pernottamenti degli Austriaci nel 2001 si sono concentrati, in una misura pari all’81,27 % del totale nel comune di Vasto).
I Località di vacanza
II Località di vacanza
III Località di
vacanza Totale Totale Totale Provenienza
Località Presenze Località Presenze Località PresenzeLocalità Prime 3 Località PresenzeAltre totale% su Germania Francavilla al Mare 4.024 Vasto 3.315 Ortona 2.317 9.656 4.347 14.003 15,65
Regno Unito Francavilla al Mare 2.974 Vasto 2.410 Lanciano 1.113 6.497 2.725 9.222 10,31
Austria Vasto 6.200 Francavilla al Mare 337 Ortona 300 6.837 792 7.629 8,53 Svizzera e
Liechtenstein Francavilla al Mare 2.963 Vasto 2.291 Ortona 1.088 6.342 1.261 7.603 8,50
Francia Vasto 1.443 Francavilla al Mare 1.261 Chieti 1.017 3.721 3.702 7.423 8,30 Totale Paesi Francavilla al Mare 24.687 Vasto 23.375 Lanciano 10.760 58.822 30.662 89.484 100,00
Tabella 8. Quadro di sintesi del flusso turistico internazionale in provincia di Chieti nel 2001 (principali clientele e località più rilevanti in termini di presenze alberghiere).
(Fonte: elaborazione su dati Regione Abruzzo).
3.3 La pressione turistica nelle strutture alberghiere della provincia di Chieti.
Esaminando il grado di utilizzo delle infrastrutture alberghiere nel 2001 nella provincia di Chieti (Fig. 37), si può notare che i comuni non sono sottoposti ad un grande stress insediativo in media durante l’anno, anche in considerazione del fatto che tale provincia beneficia ancora di modesti flussi turistici.
Il grado di utilizzazione annuale più elevato si riscontra nel capoluogo (48,39 %), ma tale risultato è conseguenza, più che dell’elevata frequentazione del centro da parte dei turisti, della sostanziale inadeguatezza delle infrastrutture alberghiere, piuttosto modeste dal punto di vista quantitativo.
Si può anche notare che il grado di utilizzazione decresce in modo considerevole procedendo dalla costa verso l’interno e nonostante la marcata monostagionalità delle stazioni balneari chietine, che comportano indici di pressione annuale non molto elevati sulle più importanti località; così, mentre Francavilla al Mare detiene un rilevante valore, pari al 38,20 %, motivato dalla vicinanza a Pescara e a Chieti, che coinvolgono il centro in forme di
turismo urbano non soggette alla stagionalità, Vasto e Ortona, con valori molto simili (rispettivamente del 24,69 % e del 24,43 %) non riescono ancora ad esprimere appieno il loro potenziale ricettivo lungo tutto il corso dell’anno.
Uno degli obiettivi prioritari per lo sviluppo del turismo in provincia di Chieti dovrebbe essere dunque quello di cercare di stimolare l’afflusso di clientela anche nei periodi di bassa stagione, soprattutto cercando di non affidarsi esclusivamente al prodotto balenare (le stazioni montane sono comunque ancora di taglia piuttosto modesta), in modo da non costringere più molte infrastrutture alberghiere a chiudere in tali periodi per la scarsità di guadagni, innescando così un processo circolare di mancanza contemporanea e interdipendente di domanda e offerta turistica.
0 15 30
Chilometri
Indice di Utilizzazione Lorda
Anno 2001 da 40 a 60 da 20 a 40 da 0 a 20 non disponibili senza strutture
Figura 37. L’indice di utilizzazione lorda delle infrastrutture alberghiere nel 2001 nella provincia di Chieti.
(Fonte: elaborazione su dati Regione Abruzzo).
Come si può notare (Fig. 38), in effetti la marcata stagionalità del turismo in provincia di Chieti, in cui al massimo di presenze alberghiere registrato nel 2001 nel mese di agosto (con 165.044 pernottamenti), a cui si affianca solo luglio come altro mese che supera la soglia delle centomila presenze; d’altro canto, solo i mesi da maggio a settembre superano le cinquantamila presenze e il mese di minima risulta essere dicembre, periodo in realtà potenzialmente favorevole per le vacanze nei centri dell’interno, ma evidentemente scarsamente sfruttato dagli operatori del settore.
0 60000 120000 180000 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Presenze Mensili Equidistribuzione
Figura 38. La stagionalità delle presenze turistiche negli alberghi della provincia di Chieti nel 2001.
(Fonte: elaborazione su dati Regione Abruzzo).
Gli effetti negativi sul territorio della concentrazione dei turisti nel periodo estivo vengono amplificati dalla forte polarizzazione su poche località, come si è già in precedenza sottolineato; allora risulta utile esaminare l’indice di utilizzazione lorda delle infrastrutture alberghiere nel mese di massimo e in quello di minimo afflusso (Figg. 39 e 40).
La pressione turistica nel mese di agosto, periodo di massima concentrazione delle presenze alberghiere, pur rilevando alcune situazioni di forte carico sulle infrastrutture, non sembra configurare una situazione di stress eccessivo delle stesse, dato che i valori massimi, ossia quelli di Ortona e Vasto, si attestano rispettivamente all’87,19 % e all’87,16 %, con una situazione nettamente più favorevole di molte località balneari, anche di quelle della costiera teramana e di quella pescarese nello stesso periodo.
La situazione discreta della costa chietina riguardo ai valori di quest’indice nel mese di massima è rafforzata dall’analisi dei dati concernenti le altre località: Francavilla al Mare, con il 78,75 %, San Vito Chietino, con il 76,81 % e Fossacesia, con il 68,81 % rientrano ancora in una soglia di attenzione della situazione, mentre San Salvo e Casalbordino rientrano nella fascia inferiore, quella compresa tra il 40 e il 60 %.
La constatazione che il sistema alberghiero della provincia di Chieti si trovi ancora in una situazione di poter ricevere ancora un buon numero di turisti nel periodo di massimo afflusso (magari ridistribuendo i carichi all’interno delle nove località e sfruttando di più) la zona
intermedia tra Ortona e Vasto) non deve condurre però a conclusioni troppo ottimistiche, perché il fenomeno turistico è in costante espansione mentre le infrastrutture di ricezione spesso non crescono allo stesso ritmo, lamentandosi soprattutto l’eccessiva presenza di esercizi di piccola dimensione, sicuramente inadeguati per il turismo di massa.
0 15 30
Chilometri
Indice di Utilizzazione Lorda
Agosto 2001 da 80 a 100 da 60 a 80 da 40 a 60 da 20 a 40 da 0 a 20 non disponibili senza strutture
Figura 39. L’indice di utilizzazione lorda delle infrastrutture alberghiere nel mese di massimo afflusso delle presenze turistiche (agosto) del 2001 in provincia di Chieti.
(Fonte: elaborazioni su dati Regione Abruzzo).
Nelle aree interne, d’altro canto, l’analisi rivela uno scarso grado di utilizzazione delle infrastrutture alberghiere con la parziale eccezione dei due centri maggiori, ossia Chieti e Lanciano, che si collocano nella fascia di utilizzo compresa tra il 40 e il 60 %.
Le località montane detengono valori decisamente modesti e compresi tra il 20 e il 40 % a partire dal centro più dotato di strutture alberghiere, ossia Pretoro; questa situazione è decisamente anomala e indica una scarsa vivacità del settore turistico nelle località dell’interno del Chietino, anche in confronto a quelle del resto della regione e sicuramente si dovrà intervenire per potenziare tale comparto nell’immediato futuro e rendere più appetibili tali centri per i turisti.
Esaminando per comparazione l’indice di utilizzazione lorda delle infrastrutture alberghiere nel periodo di minimo afflusso di turisti, che nel 2001 è coinciso in provincia di Chieti con il mese di dicembre, si nota che solamente tre centri Chieti (con il valore massimo provinciale del 38,25 %), Lanciano e Francavilla al Mare ottengono valori ascrivibili alla fascia compresa tra il 20 e il 40 %; in tutte queste località si configura un turismo di tipo
urbano, sebbene nel caso di Francavilla al Mare, come già affermato, si tratti in realtà di un turismo “di riflesso” rispetto alle località maggiori confinanti con tale centro.
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Chilometri
30 Indice di Utilizzazione Lorda
Dicembre 2001
da 20 a 40 da 0 a 20 non disponibili senza strutture
Figura 40. L’indice di utilizzazione lorda delle infrastrutture alberghiere nel mese di minimo afflusso delle presenze turistiche (dicembre) del 2001 in provincia di Chieti.
(Fonte: elaborazioni su dati Regione Abruzzo).
Ai valori decisamente bassi che si riscontrano lungo la costa, da ritenersi comunque “normali”, si affiancano però anche quelli modesti, seppure in alcuni casi leggermente più elevati, dell’interno; anche le località montane e sciistiche non ottengono risultati particolarmente significativi, come è il caso di Pretoro, che pur registra il valore massimo provinciale per quanto riguarda le aree interne, pari al 18,05 %, evidenziando le difficoltà di promozione e di infrastrutturazione del territorio che ancora si registrano nelle aree interne della provincia di Chieti in campo turistico.