PROFILI ANTITRUST E AGGREGAZIONI
3.7. L’operazione di contrazione tra HERA e AMGA Multiservizi
3.7. L’operazione di contrazione tra HERA e AMGA Multiservizi
L’importanza del caso Acegas/Italgas in termini di definizione dell’approccio che l’AGCM ha inteso far proprio nell’analisi delle operazioni societarie in vista delle
365 Consiglio di Stato, Sentenza 334/2015
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Consiglio di Stato, Sentenza 334/2015 ∫ III a.
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Consiglio di Stato, sez. VI, 4 novembre 2014, n. 5423
368 Che spetta all’Autorità definire concretamente, essendo frutto di una valutazione non censurabile nel merito dal giudice amministrativo
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Consiglio di Stato, Sentenza 334/2015 ∫ III 2
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gare d’ambito è evidente nel provvedimento con il quale in data 17 marzo 2014 l’Autorità ha autorizzato l’operazione tra Hera s.p.a. e AMGA Azienda Multiservizi s.p.a ritenendo che non costituisse o rafforzasse una posizione dominanti sui mercati interessati tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza.
L’AGCM ha infatti seguito lo stesso approccio tenuto nel caso Isontina, che sembra tracciare una vera e propria linea di demarcazione tra passato e futuro negli orientamento in relazione alla definizione di mercato rilevante ed identificazione dei possibili concorrenti.
Essendo le gare d’ATEM dei bidding markets, l’Autorità sottolinea come debba farsi riferimento alla concorrenza potenziale, ovvero alla pressione competitiva esercitata dalle imprese che possono verosimilmente entrare nel mercato rilevante, esprimendo in modo chiaro un principio a cui aveva dato attuazione già nel caso Isontina: “sebbene tutte le imprese che soddisfino i requisiti
formali per l’ammissione alla gara siano, in linea meramente teorica, concorrenti potenziali” – il che equivarrebbe a dire che tutti gli operatori attualmente attivi sul
mercato possano considerarsi concorrenti credibili nella maggior parte delle gare –
“tale qualificazione richiede tuttavia un’operazione di affinamento, al fine di tenere conto di altri elementi (che possono derivare anche da condizioni oggettive esogene) in grado di influenzare l’effettiva probabilità che un’impresa partecipi ad una gara d’ambito e che eventualmente operino nella direzione di rendere asimmetrica la posizioni dei partecipanti alla gara371”.
Al fine di definire quali soggetti possono pertanto considerarsi come concorrenti potenziali, l’AGCM fa espresso riferimento al caso Isontina, riprendendo gli elementi di discrimine tra i potenziali partecipanti evidenziati nell’ambito del
market test: i) la presenza pregressa significativa nell’Atem in termini di quota sul
totale dei PDR serviti prima della gara che, come esplicitato dall’Autorità nel provvedimento stesso, rappresenta l’indicatore più importante372 ; ii) la solidità finanziaria per superare le barriere derivanti dalla previsione normativa che impone al gestore che si aggiudica la gara di pagare il valore residuo dell’impianto
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Cfr. AGCM, Provvedimento n. 24821 del 27 febbraio 2014 (HERA/AMGA Multiservizi)
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all’incumbent; iii) la presenza pregressa significativa in ambiti limitrofi; iv) la possibilità di costituire RTI.
Per quanto concerne la definizione del mercato rilevante, viene confermata la identificazione di un mercato geografico locale, che coincide con quegli ATEM che sono interessati dall’operazione. L’Autorità esprime specificatamene il percorso che la porta ad identificare come mercati rilevanti i sei ATEM analizzati: non registrandosi in nessuno degli ambiti in cui opera una delle parti la presenza dell’altra373, trattasi di quegli ambiti caratterizzati, oltre che dalla significativa presenza pregressa di almeno una delle parti, dalla contestuale presenza significativa dell’altra parte dell’operazione in uno o più ambiti limitrofi374.
Sulla base di tale percorso logico, sono stati dunque identificati come mercati rilevanti e considerati ai fini degli effetti dell’operazione gli ambiti di: Gorizia, Padova 1, Trieste, Udine 1, Udine 2 e Udine 3, le cui quote di PDR sono distribuite tra i vari operatori secondo i dati espressi nella tabella.
TABELLA N. 4 –ANALISI ATEM OPERAZIONE HERA/AMGA
AMBITO HERA AMGA ITALGAS F2I ALTRI
GORIZIA 100% 0 0 0 0 PADOVA 1 68% 0 0 [10-15%] [15-30%] TRIESTE 97% 0 [1-5%] 0 0 UDINE 1 0 25% [55-60%] [5-10%] [10-15%] UDINE 2 0 93% 0 [1-5%] [1-5%] UDINE 3 0 54% [30-35%] [1-5%] [10-15%] FONTE: AGCM
Relativamente ai mercati delle gare per gli Atem di Gorizia, Padova 1, Trieste, si evidenzia che in tutti e tre gli ambiti HERA avesse una presenza pregressa rilevante (rispettivamente: Gorizia 100%; Padova 1 68%; Trieste 97%), mentre AMGA non era presente in nessuno dei tre; quest’ultima vantava invece una presenza significativa negli ambiti limitrofi di Udine 2 (25%) e Udine 3 (93%).
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Hera è attiva negli atem di Bologna 1, Bologna 2, Forlì, Cesena, Ferrara, Modena 1, Modena 2, Pesaro ed Urbino, Ravenna, Rimini, Gorizia, Padova 1, Padova 2, Padova 3 e Trieste. AMGA è invece presente negli Atem di Pordenone, Udine 1, Udine 2, Udine 3.
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Si osserva che non viene data una precisa indicazione di ambito limitrofo, dove tuttavia, sulla base degli Ambiti individuati come rilevanti nel caso Isontina e in quello in oggetto appare ragionevole desumere che si intenda ambiti i cui territori siano geograficamente confinanti.
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L’Autorità ha concluso che AMGA non potesse considerarsi come un concorrente potenziale negli tre ambiti di Gorizia, Padova e Trieste 1 che quindi l’operazione non fosse idonea a falsare le dinamiche competitive su tali mercati. La decisione si basa evidentemente sulla constatazione che, vantando Italgas una presenza significativa negli ambiti, AMGA, pur rivestendo la posizione di incumbent in ambiti limitrofi, non potesse risultare un competitor credibile.
Il ragionamento seguito dall’AGCM appare tuttavia incoerente rispetto a quello applicato nel caso Italgas-AcegasAps/Isontina Reti Gas, laddove l’Autorità aveva ritenuto che la concentrazione tra i due operatori coinvolti fosse idonea a restringere la competizione in particolare negli ambiti di Trieste, Pordenone e Gorizia.
Se si confrontano infatti le quote di ambito, in termini di PDR serviti, di Italgas e Acegas/Isontina Reti Gas non sembra che la situazione sia molto diversa rispetto a quella che si rinviene nei tre ambiti di Gorizia, Padova 1 e Trieste tra HERA ed AMGA.
In particolare, se si considerano i due ambiti Trieste-Gorizia, la presenza pregressa delle parti (HERA e AMGA) è pressoché speculare alla situazione competitiva ex ante relativamente agli ATEM di Pordenone, Trieste e Gorizia in termini di presenza pregressa di Acegas- Aps ed italgas. In tali ambiti, così come in quelli di Trieste ed Gorizia, una delle due parti coinvolte nell’operazione detiene infatti la quasi totalità dei PDR, mentre l’altra non è presente, avendo invece quote significative in ambiti limitrofi (in particolare, Udine 2 e Udine 3).
Una giustificazione alle diverse conclusioni cui perviene l’AGCM nei due casi, pur applicando lo stesso approccio metodologico, sembra essere tuttavia fornita dalla stessa Autorità, quando, nel dichiarare di ritenere che l’operazione non abbia effetti anti-competitivi sulle gare dei tre ambiti considerati (Gorizia, Padova 1, Trieste), afferma375 che AMGA non potesse essere un competitor credibile in nessuna delle tre gare, in quanto, nell’ambito del market test per la valutazione dell’operazione Italgas-Acegas Aps/Isontina Reti Gas, aveva dichiarato di non essere
375
Cfr. AGCM, Provvedimento n. 24821 del 27 febbraio 2014 (HERA/AMGA Multiservizi), 1.a. I
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interessata a partecipare alle gare negli ATEM in cui fossero presenti incumbent particolarmente forti.
L’AGCM rileva inoltre che l’operazione non solo non comporterebbe l’eliminazione di un concorrente potenziale dalle gare, ma avrebbe anche l’effetto di rafforzare la posizione di HERA che, a valle della fusione con AMGA, acquisirà maggiore capacità competitiva nei confronti degli altri potenziali partecipanti alla suddetta gara (Italgas e F2i).
Occorre rilevare come, tuttavia, i due operatori in questione siano presenti singolarmente solamente nell’ambito di Padova 1 (F2i, con una presenza pregressa pari a 10/15%) e di Trieste (Italgas con una quota peraltro molto residuale, pari a circa 1-5% pdr).
Per quanto riguarda invece gli ambiti di Udine 1, Udine 2 e Udine 3, AMGA ha una presenza pregressa significativa in tutti e tre gli ATEM, mentre HERA non è presente ma è invece attiva, e con quote elevate, negli ambiti limitrofi di Gorizia, Trieste e Padova 1 (rispettivamente con 100%, 97% e 68% dei pdr serviti). Anche in tale caso, l’Autorità ha ritenuto che l’operazione non incida in misura significativa sul livello di competitività delle gare, in quanto avrà l’effetto di rafforzare la capacità competitiva esercitabile da HERA nei confronti degli altri potenziali concorrenti, in particolare Italgas e F2i, che risultano essere presenti in due dei tre ambiti considerati, con quote, rispettivamente, di 55-60% e 5-10% nell’ambito di Udine 1 e 30-35% e 1-5% in quello di Udine 3. Altri competitor non risultano invece presenti nell’ambito di Udine 2.