• Non ci sono risultati.

La composizione del portafoglio “A”: mercato azionario

Capitolo 3. "La gestione indivuale di patrimoni mobiliari per diversi profili rischio-

3.2 Investitore “A”: bassa rischiosità

3.2.4 La composizione del portafoglio “A”: mercato azionario

Relativamente invece alla composizione del rimanente 10% del portafoglio del sig. “A” ho scelto un asset allocation orientata al mercato azionario, e, al fine di garantire una migliore gestione del rischio, mi sono orientato su fondi a composizione appunto azionaria piuttosto che sulla scelta di singoli titoli da inserire nella nostra gestione. Questa decisone nasce dalla necessità di compiere scelte che, in linea con le esigenze manifestate dal cliente, siano

111

conservative del patrimonio e lo espongano a dei rischi minimi, non presentando particolari esigenze remunerative. Il processo di stock picking basato su multipli di borsa e considerazioni temporali tramite analisi tecnica verrà implementato nei due successivi portafogli dove la propensione al rischio dell’investitore garantirà la possibilità di una maggiore libertà decisionale. Alla luce di queste premesse il nostro portafoglio risulta così composto:

Tabella 17 Azioni di A

Fonte: www.quantalys.it

Una prima diversificazione come si vede è stata basata sui mercati azionari di riferimento. I fondi scelti hanno come oggetto di investimento titoli provenienti da contesti differenti, anche geograficamente. I due gruppi sono quello dell’America del Nord e dell’Europa. I confini di operatività dei gestori dei fondi sono stati volutamente presi ampi in modo, ancora una volta, di diversificare, quindi gestire, la rischiosità. Il primo fondo che analizziamo è quello della società di gestione Sycomore Asset Management, Il SYCOMORE SELECTION RESPONSABLE I con ISIN FR0010971705. Come è possibile vedere nel grafico sotto riportato le performance del fondo vengono confrontate con il benchmark di riferimento Euro Stoxx Total Return (dividend reinvested). Rispetto alla categoria le performance si sono mantenute sempre al disopra delle aspettative, magari anche cedendo qualcosa in termini di volatilità nelle performance annualizzate. Buono l’indice di Sharpe,

112

abbondantemente sopra quello assunto a paragone. La composizione del fondo, così come dichiarato nel prospetto informativo.

Grafico 7 Performance di FR0010971705

Fonte: www.quantalys.it

è ottenuta investendo in realtà del mercato europeo (esclusa Slovenia e Slovacchia) che si presentano sottostimate ed hanno quindi ampi margini di crescita. Fino ad un massimo del 10% può essere investito, tuttavia, in equity fuori dalla zona Euro, quindi Svizzera, Norvegia, USA e Gran Bretagna. Elemento distintivo di questo fondo è che le società su cui si va ad investire vengono analizzate anche alla luce di criteri non finanziari. Ciò porta a valutarle secondo i criteri ESG (Environment, Society, Governance).

Tabella 18 Indicatori di FR0010971705

113

Le ultime osservazioni riguardano indicatori di rischio, di performance e i costi del fondo. Relativamente agli indicatori appare chiaro come la rischiosità, sebbene non certo minima (5 su 7 nella SRRI), venga tenuta sotto controllo e le misurazioni diano risultati confortanti. Pure a livello di performance la situazione sembrerebbe essere eccellente. Solo l’IR cede qualcosa rispetto i termini di paragone pur rimanendo nella media. La parte più critica è quella legata ai costi. Sebbene non vi siano spese di rimborso l’investitore deve subito fare i conti con un 7% di spese di sottoscrizione. Basse quelle di gestione e correnti. Le performance fee sono il 20%, tasse incluse, oltre l’indice Euro Stoxx TR. A completare il segmento inserisco il fondo RAM SYS. FDS EUROPEAN EQ.H con ISIN LU0424801008 della RAM active Investments.

Tabella 19 Indicatori di LU0424801008

Fonte: www.quantalys.it

Anche in questo caso la scelta è ricaduta su un fondo che ha performato molto bene, non solo negli ultimi 5 anni ma addirittura negli ultimi 8, garantendo rendimenti ben superiori alla categoria di appartenenza. Gli indicatori di rischio, così come quelli performance, danno modo di essere abbastanza fiduciosi sui futuri sviluppi. Come nel caso del precedente fondo, la qualità del rischio, soprattutto se abbinata alle performance, trova poi riflesso nei costi. Calano le spese di sottoscrizione che passano dal 7 al 2%. Nessun costo di rimborso. Le

114

performance fee tuttavia non sono trascurabili: 15% di qualunque rendimento annualizzato dal comparto superiore all’8%. Sono, ad ogni modo, inferiori rispetto a quelle richieste dal precedente fondo. Passiamo adesso ad analizzare l’altra metà del portafoglio azionario, destinata ai fondi azionari del Nord America. Il primo che vediamo nel dettaglio è l’UNI GLOBAL EQ US SAH EUR con ISIN LU0334351476 della Unigestion Asset Management Luxembourg. La SICAV investe in società quotate nella borsa valori, hanno sede o svolgono una parte significativa della loro attività negli Stati Uniti, in misura almeno pari all’85%. Il portafoglio è gestito in modo discrezionale e senza utilizzare alcun parametro di riferimento (benchmark). Come riportato direttamente nel KIID, il gestore consiglia questo investimento a coloro i quali non abbiano intenzione di ritirare le quote prima dei 6 anni. Elemento, quest’ultimo, in linea con l’orizzonte temporale del nostro cliente.

Grafico 8 Performance di LU0334351476

Fonte: www.quantalys.it

Negli ultimi 10 anni di vita del fondo le performance sono state altalenanti seppur decisamente positive. Quello che, a mio avviso, le rende decisamente appetibile sono le performance annualizzate in linea con quelle fatte registrare dalla categoria, a fronte però di

115

ben 3 punti percentuali in meno di volatilità. In altri termini, ha esposto i sottoscrittori a minor aleatorietà riguardo i risultati senza tuttavia perdere terreno in redditività.

Tabella 20 Indicatori di LU0334351476

Fonte: www.quantalys.it

Decisamente positivi poi sono anche gli indicatori di rischio e rendimento. Tutto molto sopra la media della categoria. Segnalo poi che la rischiosità nella scala SRRI viene valutata 4 su 7. Gli elementi appena descrittivi, congiuntamente a costi lievemente minori rispetto al fondo azionario americano con cui condivide il portafoglio, mi hanno fatto propendere per uno sbilanciamento in suo favore della ripartizione delle risorse. Sbilanciamento che quantifichiamo nell’ 1% del totale, 5000€. Chiudiamo questa trattazione approfondendo brevemente anche il fondo SEILERN STRYX AMERICA FD USD, IE00B1ZBRN64. Anche in questo caso la società di gestione, la Seilern Investment Management, non ha dichiarato alcuno benchmark di riferimento.

116

Grafico 9 Performance di IE00B1ZBRN64

Fonte: www.quantalys.it

Tuttavia, i risultati riportati dal fondo sono stati di assoluto riguardo. In prospettiva con la categoria possiamo vedere come il trend di fondo sia in ascesa e le performance degli ultimi 10 anni migliori rispetto ai diretti paragoni. Analizzando le performance attualizzate dell’ultimo trienni, inoltre, notiamo un netto +15,77% che stacca non poco il 10,69% della categoria. Il tutto alla luce di una volatilità comunque lievemente inferiore. I buoni risultati ottenuti sembrano premiare le scelte dei gestori di investire in società di grandi dimensioni, multinazionali con esposizione alle economie mondiali in rapida crescita e dalle spiccate potenzialità di crescita, valutate incremento costante degli utili nel lungo periodo, elevata redditività del capitale proprio, indicante la presenza di un vantaggio tecnologico rispetto ai concorrenti, ovvero l’unicità dei prodotti servizi dell’impresa.73

117

Tabella 21 Indicatori di IE00B1ZBRN64

Fonte: www.quantalys.it

La rischiosità, valutata come superiore rispetto al fondo precedente, 5 su 7 nella scala SRRI, risulta comunque ben gestita e ripagata dai risultati. Non vi sono particolari segnalazioni da fare riguardo agli indici, se non il loro essere decisamente sopra la media. Parlando, in conclusione delle spese legate al fondo queste tornano a essere in linea con quelle sostenute per l’azionariato europeo. 5% in fase di sottoscrizione, 1,5% per la gestione e l’1,73% per quelle correnti. Risultano nulle tuttavia, e questa è la grossa differenza, le performance fee.