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La composizione del portafoglio “A”: mercato obbligazionario

Capitolo 3. "La gestione indivuale di patrimoni mobiliari per diversi profili rischio-

3.2 Investitore “A”: bassa rischiosità

3.2.3 La composizione del portafoglio “A”: mercato obbligazionario

La fetta più importante che compone il portafoglio del signor “A” è destinata al mercato obbligazionario. L’80% così destinato è stato diversificato secondo due logiche differenti. La prima è quella che ha portato ad inserire titoli con duration diverse, abbiamo infatti due nuclei, ciascuno dei quali con un peso del 35% sul totale, che, pur essendo costituiti entrambi da “obbligazioni area Euro” si differenziano per la duration appunto. Breve, per uno, e bilanciata per l’altro. Il secondo driver di diversificazione è quello che ha portato a inserire titoli obbligazionari definiti High Yeld, o anche noti come ad alto rendimento. Questo tipo

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di titoli sono stati definiti “l’alternativa obbligazionaria a chi ceca rendimenti azionari”72. Questi fondi infatti sono costituiti da obbligazioni emesse da società, perlopiù banche, che hanno rating (Mood’s, Fitch, S&P) BB o equivalente. Si tratta quindi di titoli più rischiosi rispetto le classiche obbligazioni, ma che proprio per la loro natura non azionaria godono di qualche protezione in più. Ho scelto di inserirle in portafoglio per una logica di diversificazione, andando a dare una lieve spinta al rendimento complessivo, pur limitandomi ad un peso, sul totale, non superiore al 10%. Riassumendo abbiamo così diviso l’80% del portafoglio in gestione:

Ø 35% Obbligazionario Breve Termine Ø 35% Obbligazionario tutte le durate Ø 10% Obbligazionario High Yeld

Entriamo adesso nel dettaglio dei fondi scelti e partiamo proprio da quest’ultima categoria affrontata. Il fondo DEUTSCHE INVEST I EURO HI YI CORPO.FC con ISIN LU0616840772 il cui benchmark di riferimento è ML Euro BB-B Non-Financial Fixed & FRN HY viene da un’importante serie positiva maturata nell’ultimo lustro. La performance di +37,6% è assolutamente ragguardevole, soprattutto se confrontata con il +19,46% della categoria di appartenenza. Anche i risultati annualizzati del triennio passato sono ben sopra il parametro di confronto e l’elevato indice di Sharpe testimonia una buona remunerazione del rischio assunto.

72 Online Sim Spa

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Grafico 6 Performance LU0616840772

Fonte: www.quantalys.it

Il parametro YTD rappresenta la performance che il fondo sta registrando ad ora da inizio anno. La leggera flessione è comunque inferiore a quella della categoria. Rimangono eccellenti i principali indicatori di rischio, in particolare il Max drawdown, e di performance, come evidenziato sotto.

Tabella 13 Indicatori LU0616840772

Fonte: www.quantalys.it

Parlando, infine, dei costi legati al fondo, ho riportato una tabella di sintesi proprio sopra, i cui dati sono stati estrapolati dal KIID rilasciato dall’emittente. Come si vede non si sostengono anche in questo caso costi di sottoscrizione, rimborso o legati alle performance.

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Quelli correnti si attestano sullo 0,75% e quelli di gestione sullo 0,65%. Decisamente ben ammortizzabili con una performance annualizzate del 5,44%. La parte core del portafoglio è quella costituita da obbligazioni area euro. Le mie scelte sono ricadute, su 4 fondi, ciascuno di essi incidente per il 17,5%, pari a 87,500 €, sul totale.

Tabella 14 Obbligazioni EURO di A

Fonte: www.quantalys.it

I due fondi di mezzo, ACOMEA e ARISTEA, sono gli obbligazionari euro a breve termine, il FONDO BNP e il BLUEBAY, invece sono sempre obbligazionari ma senza distinzione di maturity. Diamo un occhio adesso alle performance fatte registrare. La disposizione dei fondi ricopia, orizzontalmente quella già analizzata in precedenza, verticalmente. Il primo a sinistra sarà quello di BNPP mentre l’ultimo a destra il BLUEBAY.

Tabella 15 Performance obbligazioni euro di A

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Nel campo degli obbligazionari senza distinzione di maturity la scelta era certamente più ampia e i risultati decisamente più allettanti, sebbene anche per essi valgano le considerazioni sui bassi tassi di interesse. La performance annualizzata del triennio è stata rispettivamente del 3,03% (contro il basso 0,98% medio della categoria) e del 4,49% (vs 1,53%). La volatilità è stata anch’essa superiore rispetto il termine di paragone ma l’indicazione del buon indice di Sharpe fa capire che è stata adeguatamente remunerata. In particolare, per il BLUEBAY, nel cui caso l’indice ha praticamente doppiato il riferimento. Passando ai due fondi obbligazionari a breve termine notiamo subito che le difficoltà ad ottenere rendimenti soddisfacenti sono evidenti. La maggior parte dei competitor infatti ha fallito nel registrare performance positive e chi invece vi è riuscito, come il fondo LOF EURO BBBBB FDTAL NAV HDG USD PC (LU0611911867) lo ha fatto a discapito del rischio. Pesante il -13,46% in max drawdown. Così come pure alti erano i costi legati alla partecipazione. Motivi che hanno portato a scegliere un fondo più conservativo come quello di ARISTEA, centro destra, che pur essendo molto basso di rischio (1 su 7 nella scala SRII), ha garantito risultati sopra la media e remunerato benissimo la poca volatilità. Diamo uno sguardo ai costi di questi fondi: mediamente possiamo dire che un buon fondo obbligazionario, che presenti ottimi indicatori di performance e di rischio, non è venduto a buon prezzo. Un esempio su tutti il fondo BLUEBAY

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Tabella 16 Indicatori LU0549536745

Fonte: www.quantalys.it

La tranquillità di una volatilità del 4% e di un max drawdown appena sopra il 4,5% si pagano cari, in special modo se uniti ad un indice di Sharpe dell’1,19% e di IR pari a 1,26%. Le spese di sottoscrizione sono del 5% (4,375€) ma sono nulle quelle di rimborso e quelle legate alle performance. La situazione non cambia molto per il fondo francese di BNPP che alla sottoscrizione trattiene il 6% più lo 0,8% di gestione e lo 0,84% per le spese correnti. In questo verso il mio esercizio è stato anche mirato a non appesantire eccessivamente le performance future con oneri esorbitanti. I due fondi a breve termine sono infatti notevolmente più economici: nessuna spesa di sottoscrizione, performance e rimborso. Quelle di gestione pari allo 0,15% per Aristea e 0,3% per ACOMEA. Infine, gli oneri correnti oscillano tra lo 0,26% e lo 0,37%.