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La migrazione cinese nel periodo 1949-1978

2.1 L’emigrazione restrittiva (1949-1978)

2.1.4 La migrazione cinese nel periodo 1949-1978

A causa delle rigide politiche adottate dal governo cinese in questo periodo, l’emigrazione legale su grande scala dal continente cinese quasi cessò; continuarono solo movimenti di piccole dimensioni.

Anche a Taiwan le attività migratorie diminuirono notevolmente in seguito alla

collettivizzazione, ma a volte includeva chi criticava il governo da una prospettiva progressista. 150 Zhang Saiqun 张赛群, Zhongguo qiaowu zhengce yanjiu 中国侨务政策研究(Studio sulle politiche

degli Affari dei cinesi d’oltremare), op.cit., p.39.

151 Shi Hanrong 石汉荣, Tanjie Zhongguo qiaowu 探解中国侨务(Gestione degli affari dei cinesi d’oltremare), Zhongguo Pinglun Xueshu Chubanshe, Hong Kong, 2004, p.271.

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promulgazione della Legge Marziale (Jieyanfa 戒严法) nel 1949. La base giuridica per la Legge Marziale, in vigore tra il 1948 e il 1987, si trova nelle "disposizioni temporanee efficaci durante il periodo di ribellione comunista", adottate dall'Assemblea nazionale della Repubblica popolare nell'aprile del 1948, durante la guerra civile tra il Partito Nazionale Cinese, diretto da Jiang Jieshi, e il Partito Comunista Cinese diretto da Mao Zedong. Dopo la sconfitta, Jiang Jieshi e i suoi eserciti si ritirarono a Taiwan. Il 19 maggio 1949 il governatore della provincia di Taiwan unitamente al ministro della Difesa Nazionale Chen Cheng, promulgò l’Ordine di legge marziale per annunciare appunto l'imposizione della legge marziale in tutta Taiwan. Quest’Ordine restò in vigore fino al 15 luglio 1987, data in cui fu abolito dal Presidente Jiang Jingguo (Chiang Ching-kuo). Taiwan rimase sotto la legge marziale per più di 38 anni e in questo periodo tutte le libertà civili, come la libertà di espressione, la libertà di stampa e la libertà di viaggiare all’estero furono rigidamente controllate.152 Per quanto sopra nel periodo 1949-1978 il numero dei cinesi che poterono uscire legalmente dal continente cinese e da Taiwan fu molto basso.

In questo periodo i migranti cinesi che giungenvano in Europa provenivano principalmente da Hong Kong e dalle ex-colonie delle potenze occidentali in Asia (che peraltro erano già state interessate dall’immigrazione cinese) .

1) Migranti da Hong Kong

Dopo la fondazione della Repubblica Popolare Cinese, il fatto che Hong Kong153 fosse ancora colonia d’oltremare dell’Inghilterra (rimase tale fino al 1997) ebbe, nel periodo successivo alla Seconda Guerra mondiale, un’influenza importante sulle migrazioni da questa regione verso l’Europa..

152 Taiwan ends Martial Law after 38 Years but ... no dancing in the streets, in “Taiwan Communiqué”, International Committee for Human Rights in Taiwan (European edition), Hague, September 1987, pp.1-6.

153 I Citang (祠堂 stanza degli antenati) esistenti nella maggior parte delle vecchie famiglie di Hong Kong hanno testimoniato che sono originarie di diverse aree del Guangdong. Una gran parte degli hongkongini di oggi sono discendenti di immigrati provenienti dal continente cinese e dalle altre parti del mondo dopo la Seconda Guerra Mondiale.

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Nel dopoguerra, il riso, coltivazione agricola tradizionale di Hong Kong, entrò in competizione con il riso proveniente dalla Tailandia e dal Vietnam che essendo di buona qualità e a buon prezzo, conquistò velocemente il mercato di Hong Kong. Inoltre gruppi di contadini immigrati dalla Provincia del Guangdong a Hong Kong intorno agli anni 1949, presero a coltivare verdure su terreni presi in affitto da gente locale e ciò determinò un forte contraccolpo sulla coltivazione di riso locale.154

In questo contesto, con lo sviluppo urbano in atto, molti giovani hongkongini non volevano più rimanere nelle campagne e desideravano andar fuori a cercare nuove opportunità. Secondo la ricerca dello studioso inglese, Watson James L., sebbene il salario settimanale a Hong Kong fosse aumentato nel 1964 a 55 HK dollar (HK$), negli anni ‘60 i lavoratori in cucina dei ristoranti cinesi in Inghilterra potevano guadagnare 10-14 Pound Sterling (£), alla settimana e i camerieri 12-16£. In altri termini, chi lavorava in un ristorante cinese in Inghilterra, poteva guadagnare circa 43-68£ al mese che equivalevano a 645-1.020 HK$. Peraltro, secondo le usanze dei ristoranti cinesi in Inghilterra, veniva offerto anche vitto e alloggio. In base al costo della vita ad Hong Kong in quel periodo, con 300 HK $ di reddito mensile si poteva condurre una vita comoda. Pertanto la forte differenza di reddito tra l’Inghilterra e Hong Kong spinse molti giovani hongkongini a emigrare in Inghilterra.155 Per via delle politiche favorevoli alle migrazioni dalle colonie d’oltremare inglesi verso Inghilterra e attraverso le reti migratorie avviate da vecchi immigrati di Hong Kong, fin dagli anni Cinquanta del XX secolo, notevoli flussi migratori arrivarono in Inghilterra, uno dopo l’altro, da Hong Kong. Tra 1952 e 1965, il governo inglese rilasciò circa 9.000 passaporti a hongkongini impiegati in Inghilterra.156

Nei primi trent’anni della nuova Cina (1949-1978), sotto l’influenza della Guerra

154 Li Minghuan 李明欢, Ouzhou huaqiao huarenshi 欧洲华侨华人史. A history of Chinese immigrants in

Europe, op.cit., pp.416-41.

155 Watson J. L., Emigration and the Chinese Lineage. The mans in Hong Kong and London, University of California Press, Berkeley, 1975, pp.58-59; Ng K. C., The Chinese in London, Oxford University Press for the Institute of Race Relations, London,1968, p.38-44

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fredda, Hong Kong, che si trovava sotto il dominio coloniale inglese, e il continente cinese ebbero solo contatti ufficiali confinati entro certi limiti. Però, a causa dei cambiamenti economici e politici nel continente, perdurarono le attività clandestine verso Hong Kong. Negli anni ‘50-70, contestualmente alle emigrazioni degli hongkongini in Inghilterra, vi furono quattro ondate migratorie clandestine dal continente cinese verso Hong Kong: nel 1957, nel 1962, nel 1972 e nel 1979. Secondo le statistiche dell’Ufficio dei Valichi frontalieri della Provincia del Guangdong, tra il 1954 e 1980 il numero dei clandestini diretti a Hong Kong registrati dall’autorità locale raggiunse le 565.000 persone.157

Secondo il Hong Kong Yearbook, dal 1949 al 1952, più di 750.000 abitanti del continente cinese fuggirono ad Hong Kong a causa della guerra nel continente.158 Nella seconda metà degli anni ‘50, il Movimento “Comuni Popolari” (Renmin gongshehua

yundong 人民公社化运动) associato alla collettivizzazione, che sosteneva che tutto

appartiene alla collettività e che quindi i beni privati, inclusi gioielli, oro e argento, dovevano essere notificati al governo locale e depositati in banca, raffreddò molto l’entusiasmo delle masse. Molti cinesi del continente, in particolare quelli che abitavano nelle aree del Guangdong che confina con Hong Kong, scelsero di fuggire a Hong Kong. Secondo il Rapporto delle indagini sul problema: passare clandestinamente da Bao’an

per Hong Kong, redatto dall’Ufficio degli affari stranieri del Distretto di Bao’an

(Provincia del Guangdong), tra 1956 e 1958, vi furono 20.105 persone che passarono clandestinamente da Bao’an per giungere a Hong Kong. Di queste, 6.448 erano di Bao’an, mentre 13.657 provenivano da altre provincie e altri distretti.159

A causa dei tre anni di disastri naturali succedutisi tra il 1959 e il 1961 (noti come

157 Liu Huoxiong 刘火雄, Zhendong zhongyang de dataogang fengchao 震动中央的“大逃港”风潮 (Flussi clandestini a rischio di vita per Hong Kong), in “Wenshi Cankao”, Renmin Ribaoshe, Beijing, n.13 July 2010, pp. 5-15.

158 Hong Kong Yearbook (1953), Hong Kong Printing Dipartment, Hong Kong, 1953, p.183.

159 Bao’an Waishi Bangongshi 宝安外事办公室, Guanyu jing Bao’anxian toudu Xianggang wenti de

diaocha baogao 关于经宝安县偷渡香港问题的调查报告(Rapporto delle indagini sul problema: passare clandestinamente da Bao’an per Hong Kong), B.W.Z., n.10, Bao’an, il 28/01/1959, cit. in Liu Huoxiong 刘火雄, Zhendong zhongyang de dataogang fengchao 震动中央的“大逃港”风潮(Flussi clandestini a rischio di vita per Hong Kong), op.cit.

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“la Grande carestia cinese”), nel 1962 erano numerosi i cinesi che desideravano trasferirsi a Hong Kong. Alla fine degli anni ‘60, nel periodo della Rivoluzione Culturale, oltre agli abitanti locali, molti intellettuali mandati nella Provincia del Guangdong in relazione al Movimento “Scendere nelle campagne”(Shangshan xiaxiang

yundong 上山下乡运动)160, restavano abbagliati dalla ricca vita di Hong Kong e ambivano fuggire verso questa città per non morire di fame.161

Dopo la fine della Rivoluzione Culturale, nel 1978, vi fu un’altra ondata di migrazioni clandestine. La causa principale fu la grande differenza di reddito tra il continente e Hong Kong: nel Guangdong, all’epoca, il reddito giornaliero di un contadino era compreso tra 0.70 e 1.20 RMB mentre a Hong Kong era di 60-70 HK$162, ovvero superiore di quasi 100 volte. In alcune aree erano diffusi questi modi di dire: “mandare una lettera con solo francobollo da 0.08 RMB piuttosto che lavorare duramente per un anno (una lettera per chiedere ai parenti di Hong Kong delle rimesse)”, “lavorare per un giorno a Hong Kong equivale a lavorare per un mese nell’entroterra”. Tutto ciò spingeva molti abitanti dell’entroterra a fuggire a Hong Kong.

Secondo le statistiche ufficiali del continente cinese, dal 1954 al 1978, più di 560.000 persone tentarono la fuga per Hong Kong e, di queste, 140.000 ci riuscirono. In dettaglio: nel 1962, 40.000 di 117.000 persone che tentarono la fuga ci riuscirono; nel 1978, 18.000 di 79.000 unità ebbero successo; nel 1979, 76.000 persone, circa un quarto delle persone che tentarono la fuga, ci riuscirono; dal gennaio all’agosto del 1980, 140.000 persone fecero il tentativo e 36.000 di esse ebbero successo.163 La tabella

160 Il Movimento “Scendere nelle Campagne” fu una politica istituita nella Repubblica Popolare Cinese alla fine del 1960 e primi anni 1970. Come conseguenza del pensiero antiborghese prevalente durante la Rivoluzione Culturale, Mao Zedong dichiarò che la gioventù urbana sarebbe stata inviata nelle zone di montagne e villaggi agricoli al fine di imparare dagli operai e contadini lì.

161 Liu Huoxiong 刘火雄, Zhendong zhongyang de dataogang fengchao 震动中央的“大逃港”风潮 (Flussi clandestini a rischio di vita per Hong Kong), op.cit.

162 Dagli anni ‘50 fino agli anni ‘80, il tasso di cambio tra RMB e HK$ era intorno a 1: 2.5 mentre negli anni ‘70, l’autorità inglese fissò il tasso di cambio tra GBP e HK$ 1:16.

163 Shan Xu 山 旭 , Yuegang bianjie sanshinian 粤 港 边 界 三 十 年 (I trent’anni sulla frontiera Guangdong-Hong Kong), in “Oriental Outlook”, Xin Hua News Agency, Beijing, n.50, dicembre 2008, pp.12-29; Liu Huoxiong 刘火雄,Zhendong zhongyang de dataogang fengchao 震动中央的“大逃港” 风潮(Flussi clandestini a rischio di vita per Hong Kong), op.cit.

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dell’Ufficio degli affari di uscita-entrata dei residenti di Hong Kong conferma l’entità dei flussi migratori clandestini su grande scala dall’entroterra cinese a Hong Kong nel periodo 1970-1980.

Tabella 5: I flussi migratori clandestini dal continente cinese nel periodo 1970-1980 (v.a.)

1970 1974 1979 1980

3.416 19.800 192.766 150.089

Fonte: la tabella è stata elaborata in base ai dati pubblicati sul sito ufficiale http://www.censtatd.gov.hk. Nota: in questi dieci anni, vi furono in tutto 447.695 clandestini provenienti dal continente cinese, di cui

261.447 in possesso dei requisiti per risiedere a Hong Kong.

Si segnala un punto considerevole. Nel periodo dei flussi clandestini di grandi dimensioni verso Hong Kong, le politiche adottate dall’autorità inglese svolsero una funzione di catalizzatore. Gli anni ‘60-70 del secolo scorso rappresentano l’epoca del decollo economico di Hong Kong: per risolvere il problema dell’insufficienza della forza lavoro, l’autorità inglese adottò nel 1961 una nuova politica sulla concessione della Carta d’Identità e, nel 1974, facilitò ulteriormente la concessione della residenza con la politica “Touch Base Policy” (Dilei Zhengce 抵垒政策). Questa politica cessò nel 1980.164 La finalità di queste due politiche era di consentire ai clandestini provenienti dal continente cinese che fossero riusciti a raggiungere le aree urbane e ad incontrarvi i loro parenti, di ottenere la Carta d’Identità di Hong Kong. Coloro invece che fossero stati arrestati prima di raggiungere tali aree, sarebbero stati immediatamente rimpatriati alla frontiera Guangdong-Hong Kong.

164 Shan Xu 山 旭 , Yuegang bianjie sanshinian 粤 港 边 界 三 十 年 (I trent’anni sulla frontiera Guangdong-Hong Kong), op.cit.

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Tesi di Dottorato in Scienze Sociali - Università degli Studi di Sassari 98 Fonte: http://www.chinareviewnews.com

Poiché la maggioranza degli abitanti di Hong Kong era proveniente dal continente cinese, in particolare dal Guangdong, fin dal periodo coloniale si sono instaurate reti sociali tra il continente cinese, Hong Kong e l’Inghilterra, che hanno favorito persistenti flussi migratori di gruppi di cinesi che partivano dal continente cinese per giungere prima a Hong Kong e poi in Inghilterra. Tuttavia, proprio a causa delle caratteristiche di clandestinità (il loro numero, la veridicità della loro dichiarazione di cittadinanza) e del criterio di registrazione all’imbarco, non si può conoscere il numero reale dei clandestini cinesi arrivati in Inghilterra.

Come rileva Campani, in Gran Bretagna il gruppo di immigrati cinesi più numeroso arriva tra il 1955 e il 1971, da Hong Kong, dalla madrepatria, dalla Malesia e da

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Singapore.165 Nel periodo 1949-1978, la gran parte degli hongkongini che giungeva in Inghilterra vi rimaneva, ma una parte ripartiva, per cercare migliori opportunità, verso altri paesi europei, come Francia, Olanda e così via. A Parigi, nel XIII Arrondissment, noto come ChinaTown, la maggioranza dei cinesi si dichiarava cantonese, però una gran parte di loro era in realtà ri-emigrata dall’Indocina e dall’Inghilterra, dove erano concentrati immigrati originari del Guangdong.

2) La ri-emigrazione dei cinesi da paesi dell’Asia sud-orientale

Tra la fine degli anni ‘50 e la metà degli anni ‘60, in Indonesia, India, Tailandia, Malesia, Filippine e Birmania, dove si concentrava un gran numero di immigrati d’origine cinese, si verificarono movimenti anti-cinesi che li estromisero da questi paesi. Numerosi migranti, costretti a lasciare il paese di residenza, tornarono in Cina o si diressero verso altri paesi come Stati Uniti e paesi europei.166 In Vietnam, il movimento anti-cinese arrivò al culmine nel 1975, dopo la sua riunificazione. Le autorità vietnamite adottarono politiche oppressive verso i cinesi presenti in Vietnam e molti di questi furono privati del diritto allo studio e al lavoro. Una parte perse anche la registrazione della residenza in Vietnam e pertanto, dopo il 1975, molti di essi rientrarono nel loro paese. Inoltre, dopo la fondazione della R.P.C., i paesi dell’Asia sud-orientale adottarono politiche finalizzate a restringere o proibire l’ingresso dei migranti cinesi.167 In questo contesto, prima della metà degli anni ‘60, tranne pochi nati nel paese di residenza che venivano autorizzati a entrare, la maggior parte degli emigrati di ritorno e dei familiari di cinesi residenti in questi paesi si stabilirono a Hong Kong o, attraverso Hong Kong, andarono in altri paesi.

In Francia, nel periodo 1949-1978, a causa delle restrizioni all’emigrazione

165 Campani G., La diaspora cinese nel nuovo contesto delle migrazioni internazionali, in Campani G., Carchedi F., Tassinari A., L’immigrazione silenziosa. Le comunità cinesi in Italia, Edizioni della Fondazione Giovanni Agnelli, Torino, 1994, p.19.

166 Qiu Jin 丘进, Huaqiao huaren yanjiu baogao 华侨华人研究报告(2011). Annual report on Overseas

Chinese study, Shehui Kexue Wenxian Chubanshe, Beijing, 2011, pp.15-16.

167 Zhang Saiqun 张赛群, Zhongguo qiaowu zhengce yanjiu 中国侨务政策研究(Studio sulle politiche degli Affari dei cinesi d’oltremare), op.cit., pp.38-39.

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adottate dalla Cina, il gruppo di immigrati dal continente cinese rimase limitato rispetto agli altri gruppi d’immigrati arrivati, dopo la decolonizzazione, da Indocina, Vietnam, Cambogia e Laos. Questi gruppi arrivarono in ondate successive tra il 1945 e il 1975. Si trattava di cinesi di nazionalità francese o che lavoravano nell’amministrazione coloniale in Vietnam fino al 1954, di cinesi fuggiti dal Vietnam dopo la legge di naturalizzazione forzata di Ngo Dinh Diem nel 1957, o di cinesi fuggiti nell’Indocina dal 1965 al 1975 a causa della guerra del Vietnam che si era estesa a tutta l’Indocina. L’ondata più rilevante si ebbe dopo il 1975 in seguito al genocidio perpetrato dai khmer rossi tra il 1975 e il 1978. Questa ondata migratoria riguardava soprattutto i cinesi provenienti dalla Cambogia, originari di Chaozhou del Guangdong, e una piccola parte di cinesi provenienti dal Vietnam e dal Laos, originari anche essi di Chaozhou del Guangdong.168 Secondo le statistiche, dopo il 1975 la Francia accolse in totale circa 100.000 rifugiati d’origine cinese provenienti dall’Indocina (Vietnam, Laos e Cambogia) e altri paesi fino a quel momento poco coinvolti dai flussi di migrazione cinese, come Norvegia, Danimarca e Svezia, accolsero migliaia di rifugiati dall’Indocina.169

Insomma, a seguito dei cambiamenti politici intervenuti nell’Asia sud-orientale dopo la fondazione della R.P.C., il numero dei nuovi migranti cinesi verso quest’area geografica diminuì notevolmente.170 Secondo il censimento della popolazione malese, la percentuale dei cinesi nati in Malesia, che era del 74,3% nel 1957, aumentò fino al 90% negli anni ‘70. Negli anni ‘80, la percentuale dei cinesi nati nei paesi dell’Asia sud-orientale raggiunse il 95%. Si stima che tra i 260.000 immigrati cinesi in Tailandia, oltre l’85% abbia più di cinquant’anni. I dati sopra riportati rilevano il fenomeno dell’invecchiamento di questi immigrati nei paesi dell’Asia sud-orientale.171

168 Lee H. K., La presenza cinese a Parigi. Struttura comunitaria e reti di affinità, in Campani G., Carchedi F., Tassinari A., L’immigrazione silenziosa. Le comunità cinesi in Italia, op.cit., pp.151-152.

169 Qiu Jin 丘进, Huaqiao huaren yanjiu baogao 华侨华人研究报告(2011). Annual report on overseas

Chinese study, op.cit., p.15.

170 Zhuang Guotu 庄国土, Erzhan yihou dongnanya huazu yu dangdi zuqun de guanxi 二战以后东南亚 华族与当地族群的关系( Le relazioni tra gruppi etnici cinesi e gruppi etnici indigeni dopo la Seconda Guerra Mondiale), in “Xiamen Daxue Xuebao”, Xiamen, n.3, 2003, pp.59-67.

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Tesi di Dottorato in Scienze Sociali - Università degli Studi di Sassari 101 3) Migranti dal continente cinese

In linea generale, dalla fondazione della R.P.C. nel 1949 alla metà degli anni ‘70, il fenomeno migratorio verso l’oltremare su grande scala fu quasi fermato, resistettero solo attività migratorie di entità minore. A prescindere dai movimenti clandestini, le richieste di uscita frontaliera furono autorizzate principalmente a emigrati di ritorno e familiari di cinesi residenti oltremare.

Tabella 6: La popolazione di immigrati cinesi in Europa negli anni ‘50 e ‘60 del secolo scorso (v.a.) Paese Popolazione di immigrati cinesi negli anni ‘50 Popolazione di immigrati cinesi negli anni ‘50

Fonti statistiche degli anni ‘60

Inghilterra 4.500 45.000 The Yearbook of Overseas Chinese di Inghilterra, 1965

Francia 2.000 6.000 Rapporto di Inchiesta dai Delegati di Taiwan in Francia, 1964

Olanda 2.000 2.353 Dati pubblicati dal Ministero giudiziario olandese, il 13 giugno 1964

Germania 500 1.200 Stima dell’Associazione industriale e commerciale di Dublino occidentale, il 1 agosto 1964

Italia 330 700 Non è notata

Belgio 90 565 Stima dell’organo rappresentativo di

Taiwan in Belgio, il 24 aprile 1967

Spagna 132 336 Rapporto di inchiesta dell’organo

rappresentativo di Taiwan in Spagna (esclusi gli studenti residenti in Spagna), il 29 maggio 1968

Portogallo 120 176 Rapporto di inchiesta dell’organo rappresentativo di Taiwan in Spagna, il 26 aprile 1968

Svizzera 30 120 Rapporto del personale di comunicazione di Taiwan in Spagna, dei cinesi in Svizzera, la meta era studenti, l’altra parte era impiegati da diverse organizzazioni internazionali

Grecia 2 16 Rapporto di inchiesta dell’organo

rappresentativo di Taiwan in Grecia, il 9 maggio 1966

Lussemburgo 1 10 Stima dell’organo rappresentativo di Taiwan in Belgio, il 24 aprile 1967