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La Provincia di Massa-Carrara: il centro D.U.N.A

CONTRASTO ALLA VIOLENZA 4.1 La rete antiviolenza

4.3 La Provincia di Massa-Carrara: il centro D.U.N.A

La Provincia di Massa-Carrara conta una popolazione di 199.406 abitanti di cui 95.898 sono maschi e il restante, 103.508 sono femmine.112

All'interno della Provincia, ogni Comune tramite associazioni varie ha organizzato sportelli e/o servizi che si rivolgono al contrasto della violenza di genere con iniziative e metodologie varie.

Il Centro D.U.N.A. (Donne Unite nell'Antiviolenza), che rispetta i requisiti minimi dei Centri Antiviolenza contenuti nella Legge della Regione Toscana n.59/2007 e nell' Intesa Stato-Regioni del 27/11/2014, non è solo uno sportello di ascolto ma un centro antiviolenza gestito interamente da donne e rivolto alle donne che hanno subito violenza e che necessitano di un sostegno concreto a vari livelli.

Il tipo di aiuto che viene fornito loro non è di natura assistenziale poiché questo le lascerebbe in una condizione di passività ma ha l'obiettivo di renderle consapevoli di loro stesse e delle loro capacità, di riacquistare l'autostima persa per essere in grado di ricostruirsi un progetto di vita futuro e concreto.113

Il Centro è gestito dall'Associazione A.R.P.A (Associazione Raggiungimento Parità) 111 Sesto Rapporto sulla Violenza di Genere in Toscana. Un'analisi dei dati dei Centri Antiviolenza. Anno 2014 , http://servizi2.regione.toscana.it/osservatoriosociale/img/getfile_img1.php?id=23877 pp.109-111

112 Popolazione residente al 1° gennaio di ogni anno, per sesso, provincia e anno, http://www.istat.it/it/toscana/dati

che si occupa delle donne che vivono o hanno vissuto situazioni di maltrattamenti, violenza e abusi ed alle/ai loro figlie/i.

L'Associazione è stata fondata nel 2001 da un gruppo di donne residenti sia nella Provincia di Massa-Carrara che in quella di La Spezia con lo scopo di promuovere il principio delle pari opportunità e di contrastare la violenza di genere in tutte le sue forme.114

L' Associazione, nel 2013, ha attivato uno sportello antiviolenza per le donne maltrattate da cui è nato il Centro Antiviolenza D.U.N.A, supervisionato dal Centro Frida Kahlo di San Miniato (PI) della Rete Regionale TOSCA e della Rete Nazionale DI.RE dei Centri Antiviolenza e che opera secondo le finalità, gli obiettivi e le metodologie elaborate dai Centri in Italia:

“a) si riconosce nell’ottica della differenza di genere, che ritiene la violenza alle donne una violenza che ha radici nella disparità di potere tra i sessi;

b) gestisce l’accoglienza telefonica e diretta di donne che hanno subito violenza e svolgono attività finalizzate a contrastare la violenza;

c) svolge attività prevalentemente rivolta a contrastare tutte le forme di violenza (fisica, psicologica, sessuale, economica, stalking) e sostiene progetti di donne che vivono situazioni di temporaneo disagio e difficoltà;

d) realizza quella metodologia di accoglienza, che si basa sulla relazione tra donne e che implica un positivo rispecchiamento del proprio genere, cioè un riconoscimento reciproco delle proprie competenze e del proprio valore e un rimando alle donne della forza del nostro progetto che possa contrastare il senso di impotenza che spesso le donne possono provare in queste situazioni. Il percorso di uscita della violenza viene progettato con la donna in un continuo processo di reciprocità;

e) accoglie donne sole o con figli/e tenendo presente il significato e l’impatto delle diverse etnie, cultura, religione, appartenenza di classe e di orientamento sessuale, nel rispetto delle differenze culturali e dell’ esperienza di ciascuna;

f) fornisce strumenti ed informazioni circa i diritti, le risorse, le strategie al fine di restituire alle donne autonomia e consapevolezza;

g) rileva i bisogni formativi interni e quelli della rete territoriale, scaturiti dalla necessità di aumentare e scambiare conoscenze, far circolare metodologie ed esperienze sulla violenza;

h) promuove campagne di sensibilizzazione e prevenzione per diffondere la 114 Associazione Arpa, http://arparita.blogspot.it/p/chi-siamo.html

conoscenza dei Centri antiviolenza, le loro metodologie, il problema della violenza alle donne e ai bambini/e, la cultura della differenza di genere;

i) organizza corsi di formazione, incontri nelle scuole, convegni, dibattiti, cicli di seminari, mostre, presentazioni di libri per approfondire la tematica della violenza e per incidere sull’opinione pubblica, i mass media, le istituzioni.”115

I servizi erogati dal Centro D.U.N.A sono: • Ascolto H 24

Il Centro garantisce un servizio di ascolto 24 ore su 24 per 7 giorni su 7 attraverso un numero dedicato.

Il telefono è il servizio che serve come primo contatto con la donna, a cui rispondono le operatrici volontarie con formazione specifica nella metodologia dell'accoglienza. Nel momento in cui la donna chiama il numero, l'operatrice che risponde segue delle fasi che iniziano con la comprensione e chiarificazione della richiesta da parte di chi ha chiamato, continuano con colloqui di accoglienza per affrontare il problema direttamente oppure per contenere lo stato emotivo, valutare il rischio e a seconda, darle un appuntamento oppure indirizzarla verso i servizi territoriali che rispondono meglio alla sua richiesta.

Grazie a questo strumento, le operatrici hanno la possibilità di dare nell'immediato un aiuto/sostegno quale il dare informazioni utili, il contenimento emotivo della donna o una valutazione del rischio.

• Accoglienza

Il Centro D.U.N.A si rivolge a tutte le donne sole o con figlie/i e ragazze maggiorenni.116

L'accoglienza è la fase successiva all' ascolto e costituisce l'inizio della presa in carico della donna e del suo percorso individuale che verrà deciso e condiviso direttamente con lei per renderla partecipe in tutto il processo di consapevolezza che la riguarda.

Per non creare un rapporto di dipendenza con una particolare operatrice, i colloqui vengono svolti da due operatrici simultaneamente e di volta in volta cambiano. I colloqui di accoglienza rappresentano l'inizio della fine della violenza e vengono fatti avvalendosi anche di strumenti scientifici, usati sia a livello nazionale che internazionale e che sono indispensabili per aumentare la protezione nei confronti 115 Carta dei Servizi Centro D.U.N.A, http://arparita.blogspot.it/p/sportello-antiviolenza.html 116 Carta dei Servizi Centro D.U.N.A, http://arparita.blogspot.it/p/sportello-antiviolenza.html

delle vittime di violenza. Questi strumenti sono:

1. il metodo SARA (Spousal Assault Risk Assessment) per valutare il rischio di recidiva e per individuare il livello della pericolosità del caso e quindi l'eventuale priorità di interventi da programmare alla donna;

2. il metodo ISA (Increasing self Awareness) che viene dato alle donne per autovalutare il livello di rischi della loro situazione. Questo metodo è utile per renderle consapevoli e per farle attivare affinché intraprendano azioni conformi alla gravità della situazione;

3. il metodo THAIS ( Threat assessment of intimate stalking) utilizzato per i casi di stalking tra ex partner/coniugi che verranno gestiti nell'apposito sportello antistalking.117

• Consulenza professionale e specialistica gratuita

Tra le operatrici-volontarie ci sono diverse professionalità che offrono attività di consulenza specialistica gratuita alle donne che si rivolgono al Centro.

Queste professioniste sono regolarmente iscritte all'albo professionale dello specifico settore di intervento.

Le consulenze sono di tipo:

✔ giuridico-legale: le donne vengono informate dei loro diritti sostanziali e delle procedure giudiziarie possibili da intraprendere per risolvere le loro situazioni;

✔ psicologico: in quest'area le consulenze si differenziano a seconda della tipologia di vittimizzazione ed in funzione dei bisogni e delle esigenze della donna. Le psicologhe del Centro, sono specializzate nell'accoglienza di persone che hanno subito traumi, in psicologia dell'emergenza e dell'età evolutiva. L'intervento psicologico si realizza tramite: interventi di sostegno psicologico, gruppi di auto-aiuto e trattamenti individuali. I gruppi di auto- aiuto sono molto importanti perché condividere le proprie esperienze con altre donne che hanno vissuto situazioni simili, le fa sentire meno sole e supportate ed ascoltate, sensazioni che fino ad allora non hanno provato. • Spazio Salute

Il Centro garantisce sostegno alle donne nei percorsi di screening sanitario, inoltre, all'interno dei gruppi di auto-aiuto vengono svolti dei corsi volti alla ricostruzione 117 Carta dei Servizi Centro D.U.N.A, http://arparita.blogspot.it/p/sportello-antiviolenza.html

fisica e psichica della donna attraverso dei lavori sul corpo basati sul metodo Feldenkrais che rafforza l'autostima e aiuta ad uscire dalla condizione di isolamento in cui molte donne che subiscono violenza si trovano.

• Minori vittime di violenza assistita

Nel momento in cui la donna viene presa in carico, il Centro garantisce una protezione anche ai minori della donna attraverso il lavoro su di essa.

Nei casi gravi vengono attivati i servizi sociali e si provvede all' allontanamento della donna con i minori dalla situazione di pericolo.

Al momento il Centro non prevede l'ospitalità di donne e minori per cui è costretto ad appoggiarsi ad altre strutture che garantiscano un percorso adeguato ed una giusta protezione ad entrambi.

• Sportello antistalking

Si tratta di uno sportello specifico per lo stalking che fornisce una risposta concreta alle donne che interrompendo una relazione iniziano a subire dei comportamenti persecutori, minacce, ingiurie e/o danneggiamenti.

Lo sportello si rivolge anche alle vittime di qualsiasi età che stanno vivendo situazioni simili a quella sopra descritta da persone appena conosciute o sconosciute (ad esempio in chat, con inserzione..) che perseguitano attraverso sms o e-mail.

• Servizio di orientamento al lavoro

Uno degli aspetti fondamentali per la reale fuoriuscita dalla violenza è il raggiungimento di un' autonomia economica.

Spesso le donne che hanno subito violenza per molti anni si trovano in una condizione di isolamento anche dal mondo del lavoro. Il servizio offerto dal Centro aiuta le donna, attraverso dei colloqui, a stilare un bilancio di competenze e a scrivere un curriculum formativo. L'obiettivo non è quello di trovarle un'occupazione ma di supportarla durante la ricerca di un impiego e di inserirla all'interno di una rete di servizi (tra cui il Centro per l' Impiego) a cui lei può rivolgersi anche per cercarsi corsi di formazione professionali.

Un modo questo per rimettersi in gioco anche dal punto di vista lavorativo e che la porta a creare relazioni con l'esterno.

• Mediazione linguistica e culturale

Tra le operatrici, sono presenti anche delle mediatrici che migliorano la qualità della comunicazione se si presentano donne di nazionalità diversa da quella italiana.

Queste mediatrici lavorano presso l'Associazione Casa di Betania ONLUS con cui collabora il centro D.U.N.A.118

• Prevenzione e sensibilizzazione

Queste azioni vengono svolte nelle scuole, nell'organizzazione di eventi, collaborando ad attività di ricerca (attraverso i dati raccolti dal Centro), attraverso un lavoro con le Istituzioni Pubbliche al fine di migliorare le politiche locali e promuovere interventi formativi ed informativi, aperti a tutta la cittadinanza e a tutti i professionisti che tutti i giorni si trovano a dover lavorare con situazioni di violenza contro le donne.(medici, infermieri, assistenti sociali, forze dell'ordine..)119

4.3.1 Rilevazione dati e questionario alle volontarie

Per avere un'idea su quale sia la realtà dell'impegno quotidiano delle operatrici del centro D.U.N.A nel sostegno alle donne e nel contrasto alla violenza maschile, ho pensato di rilevare i dati quantitativi e qualitativi riguardanti le donne che si rivolgono al centro, anche per fare una indagine su quali siano le caratteristiche di quelle che subiscono violenza. Ho quindi deciso di rilevare le informazioni attraverso 6 punti riguardanti le tipologie socio-demografiche delle donne e 7 riguardanti gli aspetti più rilevanti rispetto alla situazione di violenza subita, per un totale di 13 punti.

Le informazioni derivano da un'analisi secondaria attingendo alla banca dati del Centro D.U.N.A e dalla lettura delle relazioni scritte alla fine di ogni colloquio, dalle operatrici che lo hanno effettuato; tutte queste notizie fanno riferimento al periodo che va dalla data del 01 gennaio 2014, giorno di apertura del Centro, al 30 settembre 2015 per un totale di 105 donne in carico.

Molti dei dati raccolti sono stati classificati come “non rilevati” poiché i colloqui effettuati al centro sono soprattutto di ascolto e la donna deve sentirsi libera di esprimere ciò vuole senza limiti ed imposizioni; si tratta di un colloquio che si basa sull'accompagnare la donna verso un processo di elaborazione del suo vissuto in cui le informazioni legate sugli aspetti socio-demografici hanno un peso minore.

Il risultato di questi dati raccolti è rappresentato nelle seguenti tabelle: -la Tabella n. 1 si riferisce all'anno 2014 per un totale di 53 donne ;

118 Carta dei Servizi Centro D.U.N.A, http://arparita.blogspot.it/p/sportello-antiviolenza.html 119 Carta dei Servizi Centro D.U.N.A, http://arparita.blogspot.it/p/sportello-antiviolenza.html

-la tabella n.2 si riferisce ai primi otto mesi del 2015 per un totale di 52 donne. Questo mi fa presumere quindi che entro la fine dell'anno in corso , il dato totale del 2014 possa venire superato.

Questa modalità di disporre le tabelle risponde alla esigenza di rendere migliore la visualizzazione dei dati contenuti e facilitarne la lettura, il mio intento quindi è di mettere in evidenza tutti quei dati che ritengo siano salienti per la mia ricerca.

Tabella n.1

(Periodo dal 1 Gennaio 2014 al 31 Dicembre 2014, totale donne n.53) n° = valore assoluto

Dati socio-demografici

1) Fascia di età 2) Nazionalità 3) Titolo di studio

Minore di 18 - UE 4 Licenza elementare 2

18-29 8 Italiana 39 Licenza media inferiore 9

30-39 7 Extra EU 6 Diploma superiore 18

40-49 15 Non rilevato 4 Laurea 3

50-59 9 Altro -

60-69 3 Non rilevato 21

Maggiore di 70 -

Non rilevato 11