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La stagione turistica 2011: l’opinione degli espert

Nel documento Il mercato del lavoro (pagine 90-94)

Grafico 3.8 Incidenza percentuale delle presenze in “bassa stagione” per naziona lità di provenienza del turista,

3.3 La stagione turistica 2011: l’opinione degli espert

3.3.1. Le tendenze

Per il 2011, l’UNWTO prevede una crescita piuttosto moderata per i paesi eu- ropei (tra il 2% e 4%); mentre viaggeranno ad una velocità maggiore le destina- zioni emergenti (tra il 7% e 10%). Le fonti nazionali stanno divulgando le proiezioni e tendenze sui flussi turistici per l’Italia. Dalla BIT di Milano (2011) emerge che sebbene il turismo italiano sia il volano potenziale dell’economia e rappresenti una delle più importanti fonti di reddito, è particolarmente penaliz- zato dalla strutturale carenza di investimenti nel settore, che stanno causando la retrocessione del Paese nel ranking internazionale. Nonostante i risultati delu- denti in termini di fatturato (-1,5%) e presenze (-5%), per il 2011 si prevede una leggera di ripresa che si dovrebbe consolidare ulteriormente il prossimo anno, grazie alla progressiva attenuazione della recessione economica.

Il CISET-Federturismo (2011) prevede una stagnazione degli arrivi e pre- senze straniere (-0,3% in entrambi i casi) e un calo per la domanda italiana (- 0,2% arrivi, -0.6% presenze). Questi risultati sono l’esito di un diffuso pessimi- smo caratterizzato dall’attuale incertezza economica. Gli esperti prevedono una crescita del turismo culturale e d’arte, seguito dalle crociere, turismo del benes- sere e termale; un leggero aumento dell’agriturismo e turismo montano; infine, si rileva una certa dinamicità per il turismo enogastronomico, religioso e sporti- vo. Tra le destinazioni estere più gettonate dagli italiani vi sono l’area del Medi- terraneo (Spagna e Francia), seguita dall’Est e Nord Europa. Si evidenzia un trend positivo per l’America centrale e meridionale; stabili invece le previsioni per il Medio Oriente e paesi orientali. L’ISNART-UNIONCAMERE (2011) ri- leva che il sistema turistico italiano vedrà un recupero definitivo del turismo in- ternazionale, con il 55% dei tour operator europei che prevede stabilità dei flus- si, il 36,3% una crescita e l’8,7% ritiene che la crisi economica possa causare una riduzione. Complessivamente ci si aspetta una crescita pari al 13,3%.

Dall’indagine campionaria 'Dove vanno in vacanza gli italiani' (Trademark Italia, 2011), emergono profonde variazioni nella scelta di vacanza rispetto agli anni passati. Gli Italiani faranno più viaggi caratterizzati da soggiorni brevi e sembrano aver anticipato i tempi di pernottamento delle proprie vacanze, a cau- sa soprattutto della destabilizzazione del Nord Africa, che da un lato ha prodotto una notevole contrazione dei viaggi in questi paesi e d’altro lato ha visto una maggiore concentrazione dei flussi verso mete alternative nell’area mediterra- nea, soprattutto verso la Spagna. Anche in presenza di una recessione economi- ca, gli Italiani non intendono rinunciare alla vacanza che, quindi, può ben defi- nirsi quale bene irrinunciabile. Il 57,5% del campione riferisce che intende tra- scorrere la vacanza in Italia, in luoghi già visitati, all’insegna della tranquillità e lealtà da parte degli operatori turistici; un profilo che i sociologi definiscono

“conservatorismo tradizionale”. Sebbene la Sardegna abbia perso un terzo dei suoi turisti negli ultimi due anni, le proiezioni per il 2011 sono incoraggianti e il mare sardo rimane lo stereotipo ideale della vacanza balneare (+3%). Trend po- sitivo anche per il mare di Sicilia (+2%), mare del Veneto/Friuli (+1,2%) e mare Liguria Ponente (+1%).

3.3.2. Le previsioni degli operatori

Come lo scorso anno, il CRENoS ha svolto una rilevazione sull’andamento fu- turo dell’attività turistica basata sulla metodologia Delphi, che è stata ulterior- mente perfezionata grazie al prezioso supporto informatico.

Anche quest’anno si sono effettuati due round di indagine. In una prima fase, il questionario è stato inviato a ciascun componente del panel. Sulla base delle risposte ricevute, i responsabili della ricerca hanno elaborato un nuovo questio- nario di riepilogo contenente nuove informazioni riguardanti le problematiche in esame. Alla luce delle nuove informazioni, a ciascun esperto si è chiesto di riformulare o confermare le previsioni fornite nella prima fase, in modo da in- durli a sintetizzare meglio e a esprimere quanto già sapevano con una sorte di “arte maieutica”. Dalla letteratura, si evince che il numero di esperti coinvolti così come il numero di iterazioni è variabile; i responsabili della ricerca, nel de- cidere se proseguire o meno in ulteriori rounds, si basano su alcuni indicatori empirici come, ad esempio, la quota di coloro che non hanno modificato la loro opinione nelle fasi precedenti.

Quest’anno, il panel individuato consiste in 31 esperti rappresentativi dell’arti- colazione dell’offerta turistica in Sardegna: per ubicazione (tenendo conto della recente articolazione amministrativa delle province sarde), per tipologia ricetti- va (alberghiero - complementare), per sottosettori (ricettivo, agenzie di viaggio, tour operator, associazioni di categoria, compagnie navali, compagnie aeree, consorzi, istituti di ricerca) e per comparto (pubblico e privato).

Nella prima fase ha dato risposta oltre la metà del campione (51,6%), mentre nella seconda fase la percentuale si è attestata al 93,8% dei rispondenti del pri- mo round. Gli esperti hanno manifestato particolare interesse ai problemi del comparto di riferimento, e per questo li ringraziamo per la loro collaborazione.

Nella Tabella 3.3, si riportano le previsioni quantitative per il settore turisti- co relativamente all’anno 2011, come emerso nella seconda fase d’indagine Delphi. Come si nota, l’unica variazione di segno negativo è prevista per la do- manda turistica italiana (-0,8%). A livello regionale, ci si attende un aumento dell’1,2% (calcolato come valore medio ponderato); l’aumento più consistente si riscontra per la componente straniera (3,7%), seguita dal comparto alberghie- ro (+1,9%). Una stagnazione è prevista per il comparto extra-alberghiero, con una variazione pari allo 0,1%. Complessivamente, dunque, la previsione degli esperti è piuttosto moderata.

Tabella 3.3 Panel esperti, previsioni 2011 Previsione Esperti Categoria Var. % 10-11 Alberghieri 1.9 Extra-Alberghieri 0,1 Italiani -0,8 Stranieri 3,7 Totale 1,2

Fonte: Elaborazioni CRENoS su dati campionari

3.3.3. Le indicazioni di criticità

All’interno dell’indagine Delphi, oltre alla richiesta di una previsione sui flussi turistici per il 2011, prendendo spunto dal lavoro della International SP Service per la Sicilia (2011), sono stati formulati alcuni quesiti specifici onde raccoglie- re informazioni di natura qualitativa sulle principali criticità che caratterizzano il comparto turistico isolano. A tal fine, sono state individuate 10 categorie:

1. Promuovere e potenziare la presenza dell’offerta turistica regionale nei grandi sistemi internazionali di prenotazione.

2. Favorire lo sviluppo di servizi di trasporto per i turisti, tra i punti di arrivo (stazioni, porti, aeroporti) e quelli di soggiorno-visita (alberghi, località interne, siti archeologici ecc.).

3. Supportare la qualificazione dell’offerta ricettiva esistente.

4. Sostenere lo sviluppo di nuova ricettività di qualità, all’interno dei sistemi locali di offerta turistica che presentano trend di crescita della domanda. 5. Supportare la creazione di parchi tematici e grandi attrattori coerenti con

le vocazioni delle aree territoriali.

6. Realizzare una maggiore integrazione tra l’offerta turistica, i siti, il patri- monio artistico-culturale e quello naturalistico.

7. Supportare lo sviluppo di imprese di servizi al turismo, capaci di integra- re l’offerta ricettiva con quella del territorio (patrimonio naturalistico, culturale, archeologico).

8. Favorire lo sviluppo di relazioni di cooperazione tra gli operatori. 9. Favorire l’emersione del “turismo delle seconde case”.

10. Promuovere la formazione manageriale e professionale degli operatori (innovazione organizzativa orientata alla customer satisfaction).

Rispetto allo scorso anno, nella prima fase d’indagine, le risposte sono sta- te piuttosto eterogenee. Nel secondo round la scelta si è polarizzata su “Favorire lo sviluppo di servizi di trasporto per i turisti, tra i punti di arrivo (stazioni, por- ti, aeroporti) e quelli di soggiorno-visita (alberghi, località interne, siti archeo- logici ecc.)” (35,7%), e sulla categoria: “Supportare la qualificazione dell’of-

ferta ricettiva esistente” (21,4%). Di seguito, commentiamo più in dettaglio le risposte.

1) “Favorire lo sviluppo di servizi di trasporto per i turisti, tra i punti di arrivo (stazioni, porti, aeroporti) e quelli di soggiorno-visita (alberghi, località interne, siti archeologici ecc.)”.

Come lo scorso anno, gli esperti considerano l’attuale grado di mobilità e spostamenti nel territorio come uno dei più gravi handicap per lo sviluppo turi- stico. È indubbio che nell’ultimo decennio si è assistito ad un cambiamento e- pocale nel settore del trasporto aereo e marittimo isolano, grazie alla liberalizza- zione del mercato di trasporti europeo. Le compagnie low-cost si sono estese nei principali aeroporti creando benefici per gli utenti e potenziale competitività per le imprese. Tuttavia, in assenza di una buona accessibilità verso i luoghi di va- canza e altre località in cui si riscontra un maggiore afflusso turistico, lo svilup- po economico risulta fortemente penalizzato. Gli esperti consapevoli di questa criticità, pongono in evidenza la necessità di un rapido intervento e una pro- grammazione regionale tesa a riqualificare la rete dei trasporti interna che sia in grado di creare un maggiore equilibrio nei collegamenti tra i principali snodi ae- roportuali, la costa e le zone dell’entroterra. Ulteriore motivo di preoccupazione è l’aumento dei costi di trasporto da e per la Sardegna di traghetti e voli.

2) “Supportare la qualificazione dell’offerta ricettiva esistente”.

In questa seconda fase dell’indagine, i rispondenti rilevano come la qualifi- cazione dell’offerta sia un elemento essenziale perché il sistema turistico sardo possa adeguarsi alle sfide di un mercato in continua evoluzione. Questa catego- ria sintetizza, in realtà, le criticità messe in evidenza nel primo round d’inda- gine, ossia: la formazione professionale degli operatori, orientata alla customer satisfaction, la realizzazione di una maggiore integrazione tra l’offerta turistica e il patrimonio artistico-culturale-naturalistico, la promozione e potenziamento dell’offerta turistica nei grandi sistemi internazionali di prenotazione che sono visti dagli esperti quali pilastri sui cui convergere lo sviluppo del settore turisti- co in Sardegna.

La capacità di un sistema locale di generare una crescita economica fondata sull’attività turistica deve fondarsi su solide basi che valorizzino il grado di at- trazione complessivo della destinazione. Gli esperti rilevano la necessità che gli operatori sviluppino una formazione orientata alla soddisfazione del consumato- re. Minimizzare i fattori di insoddisfazione (es. maggiore cura dell’informa- zione, organizzazione efficiente dei servizi offerti, più elevato livello conosciti- vo della qualità della vacanza, così come di eventi, luoghi da visitare, etc.) può incentivare il grado di fedeltà del consumatore alla destinazione turistica, non- ché la probabilità che gli stessi turisti fungano inconsapevolmente da canale di marketing, grazie al passaparola tra amici e parenti, come dimostrato in nume- rosi lavori di ricerca.

Nel documento Il mercato del lavoro (pagine 90-94)