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Principali indicatori del mercato del lavoro, 1993-2010

Nel documento Il mercato del lavoro (pagine 111-114)

55 60 65 70 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Tas s o di at ti vit à ... 40 45 50 55 60 65 70 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 T a ss o di oc cu pa zi o n e 0 5 10 15 20 25 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Tas s o di d iso cc upa zio ne ..

Sardegna Mezzogiorno Centro-Nord Italia

Fonte: Elaborazione CRENoS su dati ISTAT, FDL

Nel 2010 il tasso di occupazione è stabile al 51% (era al 50,8% nel 2009): non si può dunque parlare di un miglioramento significativo. La tenuta del tasso è inoltre essenzialmente dovuta alla riduzione della popolazione di riferimento nella classe di età 15-64 anni. In termini assoluti, infatti, le persone occupate in

Sardegna risultavano 593 mila nel 2010, in diminuzione del 3% (circa 19.600 unità) rispetto al 200780. Il triennio di grave crisi ha d’altronde colpito tutto il Paese. A livello nazionale, dopo il decremento dell’1,6% del tasso di occupa- zione nel 2009, nell’ultimo anno la tendenza si è confermata, anche se in misura più contenuta (-0,5%). Nel Centro-Nord la tendenza è la stessa (-0,6%).

Il tasso di disoccupazione in Sardegna, d’altra parte, riprende a crescere dal 2008, anno in cui, con un tasso al 12%, l’Isola ha cominciato a fare peggio del Mezzogiorno, dopo che per tutti gli anni Novanta e fino al 2007 si era mantenu- to al di sotto di tale livello di quasi il 3%. La tendenza all’incremento è confer- mata nel 2010: infatti nell’ultimo anno osservato raggiunge il 14,1% (+1% circa rispetto al Mezzogiorno). È il dato più alto dal 2000. Allo stato attuale, le per- sone in cerca di occupazione in Sardegna sono dunque 98 mila unità, con un in- cremento in 3 anni di 31.000 unità.

Vanno inoltre rimarcati due aspetti importanti. Il primo è che le punte più al- te si sono registrate nel primo e nell’ultimo trimestre del 2010, rispettivamente il 16% e il 14,7%. Si riscontra dunque un’importante variabilità dei livelli occu- pazionali nell’arco dell’anno nell’Isola, in misura maggiore che nel resto del Paese. Variabilità presumibilmente riconducibile alla rilevanza del settore turi- stico. Il secondo riguarda la composizione di genere: dal 2009 al 2010 il tasso di disoccupazione maschile aumenta dall’11,5% al 13,6%; quello femminile si ri- duce invece dal 16% al 14,9%.

A livello nazionale, il tasso di disoccupazione nel 2010 ha raggiunto l’8,4% (quasi 1% in più rispetto all’anno precedente). In valore assoluto il numero dei disoccupati in Italia ha superato quota 2 milioni. Il tasso di disoccupazione nel Centro-Nord è invece pari al 6,3%, anch’esso in aumento rispetto al 2009.

Nei dati sugli indicatori a livello provinciale81 (media 2010), si possono rile- vare notevoli squilibri nel mercato del lavoro isolano: i tassi di partecipazione e di occupazione maggiori si registrano nelle province di Olbia–Tempio, Sassari e Cagliari: in particolare la prima registra un tasso di attività del 69% (quasi 10% in più rispetto al dato medio regionale registrato nello stesso anno) e un tasso di occupazione del 59% (+8% rispetto alla media regionale). Si tratta di valori pa- ragonabili a quelli del Centro-Nord del Paese. La provincia di Olbia–Tempio è invece in linea con la media regionale per quanto riguarda il tasso di disoccupa- zione (pari al 14,8%). Decisamente superiori alla media regionale, al contrario, i livelli di disoccupazione rilevati nelle province di Carbonia-Iglesias (19%), O- gliastra (17,1%) e Sassari (16,4%), mentre le province di Cagliari e Medio- Campidano hanno i livelli di disoccupazione più bassi (circa il 12%). Tuttavia,

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I dati in valore assoluto sono riportati in appendice (Tab.a.4.4)

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I dati sugli indicatori del mercato del lavoro a livello provinciale sono riportati in appendice (Tab. a4.5) e si riferiscono alle medie annuali 2009 e 2010.

mentre la provincia di Cagliari ha una partecipazione più alta della media regio- nale, quella della provincia del Medio-Campidano è inferiore alla media di qua- si 5 punti percentuali, in questo accompagnata dalle province di Ogliastra (- 3,4%) e Carbonia-Iglesias (-4,8%). Quest’ultima detiene purtroppo il primato tra le province sarde sia del tasso di inattività che di quello di disoccupazione più alti.

In sintesi, i livelli di disoccupazione della Sardegna sono più alti che nel re- sto del Mezzogiorno, in un contesto nazionale di crescita della disoccupazione che ha caratterizzato l’andamento del mercato del lavoro nell’ultimo triennio. In questo contesto, in base agli indicatori classici del mercato del lavoro, tra le province sarde si rileva uno dicotomia abbastanza evidente tra le province che mostrano un mercato più dinamico (Olbia–Tempio e Cagliari), e quelle che mo- strano alcuni squilibri sia nei livelli di partecipazione (decisamente bassi per le province di Carbonia-Iglesias e Medio-Campidano) che nei tassi di disoccupa- zione. In particolare la provincia di Carbonia-Iglesias si posiziona al penultimo posto nella graduatoria nazionale delle province con il più basso tasso di disoc- cupazione, davanti alla sola provincia di Agrigento.

4.2.2. Analisi per classi di età e genere

I dati complessivi appena visti mostrano luci e ombre, ma celano un problema fondamentale. A livello nazionale come in Sardegna, la disoccupazione sta col- pendo soprattutto i giovani, peggiorando un problema strutturale già esistente: l’incapacità di assorbire forza lavoro nelle classi d’età più giovani.,

In Sardegna il tasso di occupazione giovanile medio riferito al 2010 è pari al 19,3%, in aumento rispetto al 2009, anno in cui si attestava al 15,5%, quat- tro punti sopra la media del resto del Mezzogiorno (circa il 15%), ritornando ai livelli del 2008 (19,8%). Nel Centro-Nord ed a livello nazionale la tendenza è verso la riduzione dell’occupazione giovanile, sebbene in maniera più ac- centuata nel Centro-Nord (dal 26,6% al 24,8%)82. Le differenze di genere permangono, ma come osservato all’inizio della crisi economica, in Sardegna l’occupazione femminile mostra una maggiore tenuta rispetto a quella maschi- le (Grafico 4.2).

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Grafico 4.2 Tasso di occupazione per genere e classi di età, 2009 e 2010

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